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Autore: T00RU    01/04/2017    2 recensioni
 
Atsushi e Akutagawa sono impacciati, imbarazzanti, anche. 
Ma una cosa che sanno fare dannatamente bene è vivere insieme; tra gatti, confezioni di frutti di mare surgelati, baci rubati e usi fuori luogo delle proprie Abilità.
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[shin soukoku centric]
[Spoiler alert - chapter 5]
[3.695 words]
 
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsushi Nakajima, Ryuunosuke Akutagawa
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Attenzione: possibili spoilers inerenti ai piani di Fyodor, trattati in modo molto vago. 


Atsushi si sente uno schifo.
Si sente uno schifo sempre, in ogni momento, ma ora in particolare. Si sente uno schifo perché nonostante i suoi sforzi nell’aiutare la gente come membro dell’Agenzia, non è riuscito a salvare i civili che sono rimasti coinvolti nel- non sa nemmeno come chiamarlo, quello che ha fatto Fyodor a quei bambini, a quei civili che non si meritavano di morire.
Sono esplosi davanti ai suoi occhi, quei bimbi che non avranno avuto più di otto anni, non è riuscito a salvarli in tempo.
Per tutta la sua vita è rimasto a guardare, a guardare come il proprietario dell’orfanotrofio lo picchiava, a guardare come picchiava gli altri bambini. E’ rimasto a guardare anche quando Kyouka si è lanciata dal treno, prima di correre a salvarla, a strapparle quella maledetta bomba di dosso. Sperava di cambiare, con il tempo, e invece è rimasto lo stesso.
Inutile.
Incapace.
E’ così da sempre, non sa nemmeno cosa gli abbia fatto credere di essere in grado di aiutare qualcuno. Le parole di Dazai, forse?
Dazai parla tanto, per dare aria alla bocca.
Lo sa perché l’ha provato sulla propria pelle, e perché Chuuya gli ha raccontato fin troppe storie del passato.
Mentre passa il tempo in camera a guardare il soffitto, ad alternare momenti di pianto a momenti di rabbia verso se stesso, si rende conto che per tutti questi anni è stato solo insicuro.
Non ha mai avuto certezze, nella propria vita, nessuno è mai rimasto dopo i suoi numerosi errori.
«Atsu?» una voce flebile arriva alle sue orecchie, si mette seduto di scatto. Non ha sentito la porta aprirsi, da quanto tempo è lì?
«Oh, Ryu».
Akutagawa non dice niente, si chiude la porta alle spalle e con cautela di avvicina al letto. Atsushi alza lo sguardo verso di lui, gli occhi rossi e gonfi dai giorni passati a piangere, a incolparsi per qualcosa di cui in realtà è innocente.
Si passa il dorso della mano sulle guance per asciugarsi le lacrime, forza un sorriso. «E’ già ora di cena? Meglio se mi sbrigo a cucinare, non ti posso far aspettare. Ah, il tempo è davvero volato».
Ryuunosuke rotea gli occhi, appoggiandogli una mano sulla spalla quando fa per alzarsi.
Ammira la forza di Atsushi, alternata alla fragilità di un bambino. Lo ammira da quando l’ha visto per la prima volta, prima perché è stato in grado di guadagnarsi il rispetto di Dazai senza sforzarsi, poi perché a conoscenza delle sue debolezze.
«Rimettiti a letto, Atsu».
«E la cena? Domani ti devi svegliare presto, non puoi andare al lavoro senza aver cenato».
E’ finito per innamorarsi di un grandissimo cretino, vero?
«Atsushi Nakajima».
Akutagawa non ha mai usato il suo nome per intero, Atsushi è preso alla sprovvista.
«Smettila di comportarti da idiota e stai a letto. La cena l’ho già preparata io».
«Vedrai che si raffredda se non ci muoviamo».
Ryuunosuke sbuffa, tirandogli uno schiaffo sulla nuca, al che Atsushi aggrotta le sopracciglia. «Fa male, sai?».
«Non quanto Rashoumon, se non chiudi quella bocca».
Senza fare troppi complimenti si siede sul letto a sua volta, obbliga Atsushi a stendersi accanto a lui.
Guardano entrambi il soffitto.
«Non è stata colpa tua».
«Lo so».
Le loro mani si ritrovano, le loro dita si intrecciano.
Senza volerlo, entrambi sorridono; forse per la vicinanza, o forse per il miagolio che proviene dal corridoio –non è Mr. Fluffy, questa volta. E’ il loro gatto-.
Atsushi non ha mai avuto certezze nella sua vita, nessuno è mai rimasto.
Questo prima di Akutagawa.
Akutagawa è l’unica certezza nella sua vita, e, Dio solo sa, gliene sarà eternamente grato. 

 
 

Ed eccoci qui!
Ebbene sì, questa mia piccola storia è giunta al termine, sob sob. 
L'ho scritta veramente senza pretese, era solo qualcosa per saziare la mia sete di AkuAtsu, ma comunque spero vi sia piaciuta.
Ci tengo a ringraziare di cuore chiunque abbia letto la mia storia, chi si è fermato a recensire. 
Se vi va, fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo, che ne pensate di tutta la storia, mi farebbe davvero piacere!
Come sempre, non sono capace di scrivere un singolo angolo autrice che sia degno di essere chiamato tale, vi chiedo perdono, sob.
E niente, scusate per eventuali errori!
Alla prossima storia, 
mar,,
   
 
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