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Autore: Yssis    01/04/2017    0 recensioni
"Fra una settimana, per mezzo di un’operazione, tornerò a vedere. So che Makishima renderà il conto alla rovescia qualcosa di indimenticabile, perciò ho intenzione di tenere aggiornato questo diario; perché un essere umano può vivere senza memoria, ma io non posso vivere senza la memoria di quello che sono con lui.
Che il tempo si occupi del conto alla rovescia, il computer penserà alla memoria. Quando tutto questo sarà finito, non ci sarà più tempo per rinvangare il passato, probabilmente a nessuno nemmeno interesserà. Meglio così, non sono mai stato bravo con le parole."

Dando voce a Choe, compagno e alleato di Makishima, parlo di una storia di fiducia e di sentimenti che crescono. Siamo ancora lontani dagli eventi raccontati dall’anime, siamo ancora lontani dagli attentati e dai sabotaggi. Eppure il Sibyl System ha già cominciato a muoversi e le vite di questi due uomini, così diverse e ambigue, s’intrecciano in un reciproco desiderio di affetto e sostegno.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Choe Gu-Sung, Shogo Makishima
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Makishima Shogo, dopo la lotta con la Direttrice Kasei, riuscì a sopravvivere alla caduta dell’aereo su cui viaggiavano. Le ferite medicate bruciavano ancora, acute fitte gli provocavano giramenti di testa allarmanti, nonostante questo continuò a scappare. La città era nel caos, nel fumo scomparve come uno spettro.
Trovò rifugio in casa: avrebbero dovuto ritrovarsi lì. Mentre attraversava il salone ed andava in cucina per controllare se erano rimasti i suoi biscotti, pensò che era stato uno degli loro appuntamenti più stupidi.
“Io vado di sopra, tu vai di sotto: mi fido di te... Ci vediamo a casa”
Aprì il frigo, trovò solo una birra sgasata: con un sorriso la sollevò e leccò il collo della bottiglia. Sentì solo del freddo, così la ripose dov’era. Spezzò un biscotto in due e masticando si diresse in camera da letto. L’immagine del sangue e delle viscere di Choe sparsi per il pavimento vista nel video continuava a tornargli alla mente, così lasciò cadere a terra il resto del dolce.
Con la coda dell’occhio notò una lucina intermittente provenire da uno di quei tablet che utilizzava Gu-Sung quotidianamente. Si guardò attorno, non poteva chiedergli di sbloccarlo per lui: così, per quanto intimidito, imitò il gesto che gli aveva visto fare tantissime volte. Come per miracolo, lo schermo fu subito disponibile, tutti i file furono accessibili al suo tocco.
“Sei sempre stato un sentimentale altruista” Sorrise, Choe era sempre riuscito a farlo sorridere e questa cosa l’aveva sempre fatto impazzire: non gliel’aveva mai detto però.
Non capiva nulla di quei documenti, neanche il nome: un titolo attirò la sua attenzione.
“Diary of a blind man”

Leggendo di orologi, il tempo si fermò.
Leggendo di cioccolata, il suo sorriso si addolcì.
Leggendo di pattinaggio, si sentì scaldare.
Leggendo di silenzio, gli parve di averlo accanto.
Leggendo di stelle, pensò ai suoi occhi.
Leggendo di Gulliver, si commosse.
Leggendo di fortuna, alzò gli occhi al soffito.
Leggendo di disobbedienza, gli venne voglia di abbracciarlo.

Non sapeva che Choe avesse tenuto un diario di quei giorni, ma capiva perché non gliel’aveva mai detto: era troppo carino quando parlava di loro due e troppo poco professionale. A Choe era sempre piaciuto dare un’idea di sé molto seria e competente, ma quando poteva divertirsi era una meraviglia per gli occhi.
Si asciugò le ciglia umide, chiudendo il file si accorse che si era scaricato un romanzo di Dick: era già al 27%.

Nonostante tutto, quando uscì per l’ultima volta dalla loro casa, Shogo sorrideva.
“Oggi abbiamo scoperto la vera natura del Sibyl System. Avevamo ragione a credere che non meritasse di essere protetto a costo della vita. Avrei voluto parlarne con te, avrei voluto vederlo attraverso le tue parole. E non nascondo che avrei voluto parlarti anche dello scontro con Kogami. Mi sarebbe piaciuto farti ingelosire un po’.”

Il loro piano aveva bisogno di una revisione, ma questa volta avrebbe agito da solo. Sperava soltanto che, quando sarebbe stato il suo turno, avrebbe avuto lo stesso coraggio di Choe.



[499 parole]








:: Angolo Autrice ::
*sente il proprio cuore singhiozzare e arrossisce* Pardon, è sempre stato così sensibile… <3
A parte gli scherzi, a distanza di tempo dalla stesura di questo epilogo continuo a piangere. Come penso abbiate capito, il salto temporale è notevole: siamo dopo la morte di Choe, in quel momento dell’anime dove Shogo non si capisce bene dove sia finito (?)
Ho parlato di loro in tutta la raccolta, per chiudere mi sembrava appropriato dedicare loro un momento per dirsi addio. Ho ripreso alcuni concetti di cui ho parlato in tutti i capitoli – ad esempio il sorriso di Shogo – inseriti in un contesto più vicino all’anime possibile. Ora smetto di pensarci altrimenti riprendo a piangere c W c
Ringrazio di cuore Lady Dragon a cui è dedicata l’intera raccolta, per la premura e l’attenzione che ha sempre dedicato a questa coppia. Ho imparato da lei più cose di quanto sarebbe disposta a credere, ma le voglio bene anche per questo. Ringrazio ancora tutte le persone che più o meno volontariamente si sono prestate a sostenermi durante la stesura della storia, tutti i lettori che mi hanno accompagnata silenziosamente e chi si è sentito di lasciare un commento. Grazie a tutti!
Dulcis in fundo, ringrazio chi giudicherà questa raccolta: ora penso di dover salutare, spero di scrivere ancora qualcosa in questo fandom. Sono commossa, vi lascio e vado a mangiare qualcosa di dolce <3

  
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