Makishima Shogo, dopo la lotta
con la Direttrice Kasei, riuscì a sopravvivere alla caduta
dell’aereo su cui
viaggiavano. Le ferite medicate bruciavano ancora, acute fitte gli
provocavano
giramenti di testa allarmanti, nonostante questo continuò a
scappare. La città
era nel caos, nel fumo scomparve come uno spettro.
Trovò
rifugio in casa: avrebbero
dovuto
ritrovarsi lì.
Mentre attraversava il salone ed andava in cucina per
controllare se erano rimasti i suoi biscotti, pensò che era
stato uno degli
loro appuntamenti più stupidi.
“Io vado di
sopra, tu vai di sotto: mi fido di te... Ci vediamo a casa”
Aprì il
frigo, trovò solo una birra sgasata: con un sorriso la
sollevò e leccò
il collo della bottiglia. Sentì solo del freddo,
così la ripose dov’era. Spezzò
un biscotto in due e masticando si diresse in camera da letto.
L’immagine del
sangue e delle viscere di Choe sparsi per il pavimento vista nel video
continuava a tornargli alla mente, così lasciò
cadere a terra il resto del
dolce.
Con la coda
dell’occhio notò una lucina intermittente
provenire da uno di quei
tablet che utilizzava Gu-Sung quotidianamente. Si guardò
attorno, non poteva
chiedergli di sbloccarlo per lui: così, per quanto
intimidito, imitò il gesto
che gli aveva visto fare tantissime volte. Come per miracolo, lo
schermo fu
subito disponibile, tutti i file furono accessibili al suo tocco.
“Sei sempre
stato un sentimentale altruista” Sorrise, Choe era sempre
riuscito
a farlo sorridere e questa cosa l’aveva sempre fatto
impazzire: non
gliel’aveva mai detto però.
Non capiva nulla di
quei documenti, neanche il nome: un titolo attirò la sua
attenzione.
“Diary of a
blind man”
Leggendo di orologi, il tempo
si
fermò.
Leggendo di
cioccolata, il suo sorriso si addolcì.
Leggendo di
pattinaggio, si sentì scaldare.
Leggendo di silenzio,
gli parve di averlo accanto.
Leggendo di stelle,
pensò ai suoi occhi.
Leggendo di Gulliver,
si commosse.
Leggendo di fortuna,
alzò gli occhi al soffito.
Leggendo di
disobbedienza, gli venne voglia di abbracciarlo.
Non sapeva che Choe avesse
tenuto
un diario di quei giorni, ma capiva perché non
gliel’aveva mai detto: era
troppo carino quando parlava di loro due e troppo poco professionale. A
Choe
era sempre piaciuto dare un’idea di sé molto seria
e competente, ma quando
poteva divertirsi era una meraviglia per gli occhi.
Si asciugò
le ciglia umide, chiudendo il file si accorse che si era scaricato
un romanzo di Dick: era già al 27%.
Nonostante tutto, quando
uscì per
l’ultima volta dalla loro casa, Shogo sorrideva.
“Oggi
abbiamo scoperto la vera natura del Sibyl System. Avevamo ragione a
credere che non meritasse di essere protetto a costo della vita. Avrei
voluto
parlarne con te, avrei voluto vederlo attraverso le tue parole. E non
nascondo
che avrei voluto parlarti anche dello scontro con Kogami. Mi sarebbe
piaciuto
farti ingelosire un po’.”
Il loro piano aveva bisogno di una revisione, ma questa volta avrebbe agito da solo. Sperava soltanto che, quando sarebbe stato il suo turno, avrebbe avuto lo stesso coraggio di Choe.
:: Angolo
Autrice ::
*sente
il proprio cuore singhiozzare e arrossisce* Pardon, è sempre
stato così
sensibile… <3
A
parte gli scherzi, a distanza di tempo dalla stesura di questo epilogo
continuo a piangere. Come penso abbiate capito, il salto temporale
è notevole:
siamo dopo la morte di Choe, in quel momento dell’anime dove
Shogo non si
capisce bene dove sia finito (?)
Ho
parlato di loro in tutta la raccolta, per chiudere mi sembrava
appropriato
dedicare loro un momento per dirsi addio. Ho ripreso alcuni concetti di
cui ho
parlato in tutti i capitoli – ad esempio il sorriso di Shogo
– inseriti in un
contesto più vicino all’anime possibile. Ora
smetto di pensarci altrimenti
riprendo a piangere c W c
Ringrazio
di cuore Lady Dragon a cui è dedicata l’intera
raccolta, per la
premura e l’attenzione che ha sempre dedicato a questa
coppia. Ho imparato da
lei più cose di quanto sarebbe disposta a credere, ma le
voglio bene anche per
questo. Ringrazio ancora tutte le persone che più o meno
volontariamente si
sono prestate a sostenermi durante la stesura della storia, tutti i
lettori che
mi hanno accompagnata silenziosamente e chi si è sentito di
lasciare un
commento. Grazie a tutti!
Dulcis
in fundo, ringrazio chi giudicherà questa raccolta: ora
penso di dover
salutare, spero di scrivere ancora qualcosa in questo fandom. Sono
commossa, vi
lascio e vado a mangiare qualcosa di dolce <3