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Autore: Val__    01/04/2017    4 recensioni
Alistair Brain era sempre stato attratto dal mistero e quando nel suo liceo l'enigmatico ladro senza faccia comicia a colpire, lui ed un improbabile gruppo di detective si ritroveranno a formare il Club del doposcuola più improvvisato di sempre per risolvere il mistero e beccare Faceless.
Riuscirà Alistair a smascherare l'autore dei furti senza farsi distrarre dalla crescente attrazione tra loro?
Qual'è il vero scopo dei furti di Faceless e perché sembrano gravitare intorno al ragazzo?
Ecco a voi un tentativo di mystery con un pizzico di "Occhi di Gatto" qua e là.
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"Raccolse le forze e si spinse in un ultimo scatto per raggiungere il ladro, ma non appena girò, si ritrovò costretto ad inchiodare per non finirgli contro.
Faceless era lì, davanti a lui con quel ghigno macchiato di presunzione fisso sul volto.
Il ladro lo afferrò per entrambi i polsi prima che potesse cadere all'indietro, ma Brain fu sicuro che non si trattasse di un impeto di gentilezza quando sentì la schiena sbattere contro la superficie dura e bitorzoluta del muro."[...]
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[Storia partecipante al contest "Cantami, o Diva...” Indetto da Dollarbaby sul forum di EFP.]
(Rating/avvertimenti potrebbero cambiare post contest)
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Faceless

4. “B” Come “Bacio”

Dopo la sua sospensione dal gruppo, le attività di Faceless a scuola cominciarono a farsi ancor più frenetiche, o almeno così gli sembrava dalla faccia esausta di Sarah, che mortificata, era stata costretta ad astenersi dal raccontargli qualsiasi dettaglio sull'argomento.
Le uniche cose che sapeva, le aveva notate osservando i ragazzi del gruppo girare per la scuola.
Sapeva per certo che avevano ripreso ad intervistare gente e aveva sentito Sarah e Melory in classe parlare di pattuglie nel doposcuola, ma non gli era ben chiaro a cosa si riferissero.
Nulla sembrava essere cambiato, tranne che per la crescente irritazione di Lara, che aveva cominciato a stargli più accanto ed a proporgli piani più o meno ragionevoli per provare la loro innocenza.
< Lara, no! È illegale! > la fermò subito Alistair.
< Non lo è se non ti fai beccare! > protestò lei sotto lo sguardo incredulo dell'altro. < D'accordo, Geniaccio, la tua idea? > borbottò lei, il tono troppo alto per la biblioteca nel quale si erano incontrati.
< Il mio piano è non fare casino finché Faceless non si frega da solo > mormorò lui a denti stretti. < Nooooiaaaa > grugnì Lara. < Sul serio non sei arrabbiato? Quello stronzo ti ha praticamente incastrato! > chiese, più infastidita di lui riguardo l'intera faccenda.
Brain si sentì arrossire. Sapeva molto bene il motivo di tutta quella calma, ma per ammetterlo avrebbe dovuto raccontare a Lara tutta un'altra serie di cose che non sapeva se era pronto a sentire sulla bocca di tutti il giorno dopo e che d'altro canto non lo aiutavano ad apparire meno colpevole in tutta quella situazione. Ma Lara non sembrava quel genere di persona.
La ragazza lo notò esitare < Che hai? > domandò stranita, osservandolo con la testa appena inclinata da un lato.
Lui prese un respiro, guardandosi intorno nella biblioteca deserta, giusto per precauzione.
< Sto per dirti una cosa > introdusse il discorso con fare complottista. < Ed è una cosa di cui non vado fiero e che non deve per nessun motivo uscire di qui... nemmeno Sarah la sa > la avvertì, scandendo ogni parola per assicurarsi di essere stato chiaro.
< Certo... spara > fece in tono incoraggiante, forse per la serietà con cui lui le stava parlando.
Le raccontò tutto, dal bacio alle chiamate ed i messaggi a notte fonda, notando come ad ogni passaggio i suoi occhi si facevano sempre più increduli.
< Mi sta incasinando il cervello e non capisco se dovrei essere lusingato, arrabbiato o spaventato dalla cosa... voglio dire il tutto è piuttosto inquietante ora che lo racconto ad alta voce... ma il modo in cui si spiega è in un certo senso disarmante > chiarì con le mani tra i capelli.
Lara lo aveva ascoltato in silenzio fino a quel momento, tra le mani aveva il cellulare di Brain e continuava a fissare i messaggi accigliata.
< Cioè... il tipo ti sta figurativamente fottendo la vita per infilarsi meno figurativamente nelle tue mutande? > domandò perplessa. < Regalarti dei fiori e chiederti di uscire era troppo facile per questo fenomeno? > rise tra sé e sé, strappando un sorriso anche all'amico.
< Non posso dirlo agli altri... atteggiamento incriminante a parte... non voglio si sappia del... bacio > finì la frase con un'improvvisa ondata di calore.
Lara annuì. < Non puoi lasciargli fare i suoi comodi però... aspettare di essere salvato dal corso degli eventi non ti porterà a niente di buono > cercò di convincerlo lei. < Che ne dici se tenessimo d'occhio i corridoi nel doposcuola come gli altri del club? Se ci beccano possiamo inventarci una scusa, tipo un libro dimenticato nell'armadietto o roba del genere > propose.
Alistair sospirò arrendevole < Niente di illegale? > chiese quasi convinto dal suo discorso.
< Niente di illegale > promise di rimando lei.

Il giorno dopo, alla fine delle lezioni, Lara e Brain si armarono di walkie talkie e, dividendosi i piani dell'istituto, si aggirarono in modo meno sospetto possibile per i corridoi.

Falco da corridoio a Bellezza all'ingresso, mi ricevi? Passo “ la voce di Lara risuonò dall'apparecchio.

Ti ricevo... “ ridacchiò lui. “ Ma perché sono io la Bellezza all'ingresso? Passo “ chiese scuotendo la testa con un sorriso.

L'ovvia risposta non tardò ad arrivare “ Non sono io quella che ha rimorchiato il tizio più fuori di testa della scuola, sai! Passo “.

Touché “ rise di nuovo lui. “ Ah, già.. passo ”.

Ascolta! Se vedi qualcosa di sospetto o succede qualcosa di rilevante fammi un fischio e ti raggiungo in due secondi... e non farti sgamare... “ lo istruì lei. “ Nel caso, io e te non ci siamo mai beccati... passo.“.

Ricevuto capo! Passo e chiudo! “ stette al gioco lui.
Se non altro almeno si stava divertendo.

Camminò avanti ed indietro per il piano terra ed il primo, in silenzio, ma dopo il terzo giro sulle scale, sentiva l'urgenza di accasciarvisi contro. Doveva decisamente fare più esercizio. Il dramma è che il divano era così maledettamente comodo...
Stava procedendo con qualcosa come il centesimo giro per il primo piano, con passi lenti e il walkie talkie nascosto nella tracolla, quando il rumore di passi frettolosi alle sue spalle lo sorprese. Si girò di scatto, trovandosi davanti Lance Clark con uno sguardo poco rassicurante. < Cosa diavolo ci fai qui > quel tono colmo di rabbia metteva parecchia soggezione e Brain si trovò incapace di rispondere.
Indietreggio appena, intimorito, ma Lance non lo avrebbe mollato così facilmente.
< Rispondi alla domanda > gridò, la voce appena incrinata. < Io... mi fidavo... > aggiunse in un filo. < Mi fidavo! Stavamo facendo amicizia, no? Perché hai dovuto mentire? > urlò di nuovo, con un'espressione ferita che nonostante la sua assenza di colpe, colpì Alistair dritto al cuore.
Percepì l'urgenza di farsi indietro, ma non riuscì a reagire in tempo. L'assenza di risposte con il passare del tempo fece traboccare il vaso e si sentì prendere per le spalle, in un gesto quasi disperato.
Scattò all'indietro, liberandosi dalla presa, inciampando sulle sue stesse gambe e finendo contro un secchio colmo d'acqua grigiastra, probabilmente lasciato da una delle donne delle pulizie. Nella caduta il liquido gli finì addosso, inzuppando i suoi jeans e in parte anche la felpa.
Lance si fece finalmente indietro, con un'espressione colpevole ed una voce dietro di lui lo chiamò autoritario, facendolo girare di scatto.
< Che diamine succede? > domandò pacato Mark, finendo di scendere le scale e raggiungendoli in una piccola corsa.
Lance mortificato faceva passare lo sguardo tra i due ragazzi.
Brain cominciò ad alzarsi, con improvvisa urgenza < Non l'ha fatto apposta, sono caduto all'indietro e ho fatto un casino > lo giustificò.
Vide il ragazzo battere più volte le ciglia, mentre lo studiava un po' stupito.
< Beh, è di sicuro un bel disastro... > constatò l'ovvio Mark, abbassandosi per aiutarlo a tirarsi su. < Hai dei vestiti di ricambio? Qualcosa dalla borsa di ginnastica? > si informò.
Brain annuì, tirandosi su accettando l'aiuto dell'altro.
< D'accordo, ti accompagno agli spogliatoi > decise. < Lance, va tutto bene, non si è fatto male nessuno > lo rassicurò, poggiando una mano sulla sua spalla. < Perché non vai ad informare le ragazze, vi raggiungerò a breve >.
Il ragazzo annuì e senza un'altra parola salì le scale, lasciandoli soli.
Mark lo prese per le spalle, scortandolo con premura verso la palestra.
< Mi dispiace, credo sia un po' emotivo riguardo certi argomenti, ma lo sai anche tu che non è un cattivo ragazzo > si scusò per lui, neanche fosse sua madre. < E forse anche io non sono stato tanto lucido... > sorrise come a scusarsi, ma senza guardarlo in volto. < Innocente fino a prova contraria è sempre l'affermazione che più si addice alla situazione >.
Alistair si prese un momento per osservarlo a dovere. I capelli scuri tirati indietro in modo ordinato, il mento tenuto alto come di norma, gli occhi scuri e la camicia senza una piega di troppo con il colletto abbottonato a dovere. Gli sembrava strano che fino a pochi giorni prima, lo stesso ragazzo che si stava mostrando così gentile e con dei lineamenti tanto pacati, fosse stato il primo a saltargli al collo.
< È ok... non sei un robot, mostrare emozioni va bene > gli sorrise.
Mostrarsi così indecente davanti a tutto il suo rigore lo fece sentire a disagio, ma pensando alla scena in cui il suo temperamento era venuto a galla lo fece sentire meglio.
Mark gli lanciò un'occhiata, trattenendosi dal sorridergli di sbieco.
Scesero le scale ed imbucarono il corridoio verso la palestra, poco prima della quale si trovavano le stanze in cui gli studenti si cambiavano prima delle lezioni.
< Sarah ti ha parlato degli ultimi eventi? > chiese, tornato al suo tono serioso.
Brain avvolse le braccia intorno al corpo. Nei piani sotterranei dove si trovavano gli spogliatoi faceva sempre un gran freddo. Notò solo in quel momento la mano calda di Mark ancora posizionata tra le sue scapole come a dargli direzioni.
< Le avete fatto promettere di non dirmi niente, quindi no, ma so che c'è stato del casino in palestra... non ho provato ad informarmi più di tanto per non finirci in mezzo di nuovo > si spiegò.
< Io non ho promesso niente > disse solo l'altro, continuando a tenere gli occhi fissi davanti a sé.
A Brain sfuggi un sorriso furbo < Sei in vena di aggiornarmi? >.
< Posso dirti solo questo > iniziò senza esitare un momento Mark. < Sta continuando a fare lo spelling anche del tuo cognome... ma ci manca qualcosa... >.
Quell'esitazione attirò l'attenzione di Brain che si fermò per il corridoio, nonostante il freddo a mettergli fretta.
< Ha rubato entrambe le reti da pallavolo in palestra, tutti gli asciugamani dalle docce e l'irrigatore dal club di giardinaggio... capirai che siamo tutti un po' confusi > continuò a illustrargli il ragazzo, con sguardo indagatore.
< Manca la B... dovrebbe essere prima della R, ma non c'è... forse non sta scrivendo il mio nome? > pronunciò quella frase sentendo subito il bisogno di correggersi, Faceless gli aveva esplicitamente detto che era lui che stava prendendo di mira. Arrossì appena al pensiero.
Mark sembrò cogliere qualcosa si strano nel suo comportamento, perché di nuovo non perse tempo e prese parola < Ne sai qualcosa? Ti ha rubato qualcosa con la lettera B? >.
Alistair si toccò l'orecchio, ormai bollente, cacciando dalla sua mente il ricordo di quello che era avvenuto giorni prima tra quei corridoi.
Tecnicamente gli era stato rubato qualcosa con la B, ma Mark non poteva saperlo, come anche nessun altro se non Lara. Un bacio rubato poteva contare.
< È una domanda parecchio specifica... non credo mi manchi niente > evase la domanda fissandolo dritto negli occhi, ma senza poter evitare di mordicchiarsi appena il labbro.
Era effettivamente una domanda troppo specifica per essere stata buttata lì, ma ricacciò anche quel pensiero lontano dalla sua coscienza, riprendendo a camminare e raggiungendo l'ingresso dello spogliatoio maschile.
< D'accordo allora, torno indietro e vedo di mediare anche per quella persa di Lara... aspettala all'uscita... > borbottò scocciato e con un fare improvvisamente meno rigido, il che strappò ad Alistair un sorriso.
Fece per girarsi ed aprire la porta, quando si sentì afferrare per un braccio e costretto a voltarsi nuovamente dall'altra parte.
< Ah! Stavo per dimenticarmi... > iniziò Mark con un sorriso gentile, avvicinandosi all'improvviso fino a che Alistair, con sorpresa ed una punta di panico, non si trovò le labbra di lui incollate alle sue.
Cercò di farsi indietro in un primo momento, nonostante lo shock, ma quando senti il braccio dell'altro stretto intorno ad i fianchi ed il bacio si faceva più profondo, sentì il suo cervello andare in blackout ed un inquietante senso di déjà vu invaderlo.
Il bacio era umido, bollente e dannatamente lungo, le mani calde, lo stupore che lo faceva sciogliere pian piano, il respiro che si faceva corto e quel corpo familiare così vicino al suo.
Si aggrappò a lui in un gesto inconscio poco prima che si staccassero ed un'ondata di imbarazzo lo stravolgesse.
< Sei sempre carino quando sei confuso > sussurrò Mark, un sorriso arrogante, che poco si addiceva al suo carattere, che si faceva largo sul suo viso.
Il cervello di Alistair gli permise solo in quel momento di collegare il tutto, lasciandolo a corto di parole. Lo guardava ad occhi spalancati e con la bocca che si apriva e si chiudeva nel tentativo di formare una frase di senso compiuto prima di pronunciarsi.
Mark si avvicinò di nuovo al suo viso, fissandolo dritto negli occhi, ma in un modo stranamente morbido che lo ipnotizzo per qualche secondo < Ehi... Domani, tra la terza e la quarta ora non muoverti dalla classe, intesi? > mormorò.
Gli stampò un ultimo bacio prima di staccarsi da lui definitivamente ed avviarsi lungo il corridoio per raggiungere gli altri.
< Fammi sapere se poi ti torna in mente qualcosa o... se hai bisogno di un altro paio di promemoria... non mi offendo > fece l'occhiolino, ridendo con espressione soddisfatta, per poi girare l'angolo e sparire dal campo visivo di Alistair.
Inchiodato sul posto, mentre aspettava che il suo cervello tornasse del tutto operativo, l'unica cosa che riuscì a pensare fu un vago:

Oh mi Dio. Non mi crederà nessuno...

Tornato in sé ricordò vagamente le parole di Mark, poco prima di filarsela.
“Domani, tra la terza e la quarta ora non muoverti dalla classe, intesi”.
Preda della curiosità, prese in considerazione l'idea di fare proprio tutto il contrario, ma il suo buonsenso quella volta prevalse ed il giorno seguente, fece come gli era stato detto, restando seduto accanto a Sarah per tutto il corso delle lezioni, non senza una certa ansia, mentre la lezione pareva non finire mai.
Quando la campanella si decise a suonare si trattenne dal saltare in piedi, fingendo quanta più naturalezza possibile mentre lui e la migliore amica si avviavano agli armadietti, ma non fecero neanche in tempo ad arrivare a metà strada che Lance corse loro in contro.
Lanciò uno sguardo angosciato ad Alistair, per poi concentrarsi a parlare con entrambi < Faceless ci ha fregato > annunciò indicando più avanti nel corridoio dove era locato l'ingresso.
Sarah raggiunse in uno scatto il luogo del reato, con gli altri due ragazzi al seguito.
Ad accoglierli all'ingresso c'era una folla di persone che assisteva alla sfuriata della segretaria della scuola che in piedi davanti alla bacheca, stava puntando il dito verso chiunque le capitasse a tiro < Chiunque di voi teppisti si è permesso di deturpare una proprietà scolastica, sappia che la prigione è quello che l'aspetta uscito di quei! > sbraitò.
Brain, troppo distratto dalla scenata, non si accorse del problema fino a quando Sarah non lo indicò, saltellando sul posto con urgenza.
Alle spalle della segretaria, la bacheca della scuola era stata completamente spogliata di tutte le note, tranne per un foglio molto familiare che recitava:

Il ladro senza faccia ha preso “in prestito” le vostre Note.

Spero non siano troppo importanti.

- Faceless <3

< Oh. > commentò lui, capendo immediatamente quelle che erano state le intenzioni del ladro.
< Dev'essere successo tra la terza e la quarta ora... quando abbiamo cambiato classe prima ricordo che tutto era al suo posto > affermò Lance con un'espressione accigliata.
< È perfetto! > esclamò Sarah, lanciando le braccia al collo dell'amico. < Brain è stato in classe al mio fianco tutto il tempo e Melory può testimoniare! È Impossibile che sia lui Faceless! >.
Lance annuì con un debole sorriso < Mi dispiace... di devo più di un paio di scuse... non dovevo saltare alle conclusioni così in fretta > fece imbarazzato.
< Non pensarci troppo... è stata una reazione comprensibile, ma non pensavo tenessi così tanto alle amicizie, mi piace > cercò di metterlo a suo agio Brain, con il solo risultato di vedere quel bestione di due metri di Clark arrossire.
< Non... ho così tanti amici ed ero davvero felice... voi eravate tutti così gentili... tranne Melory, lei è una strega > parlò coprendosi la bocca con una mano, imbarazzato.
< A proposito di Melory, non era con noi quando siamo usciti dalla classe? > chiese a quel punto Brain, guardandosi intorno.
< Sì, ma voleva andare in bagno prima che si affollasse, le ho detto che la aspettavo agli armadietti se voleva chiacchierare per un po' > lo informò Sarah.
Proprio in quel momento, un acuto ed agghiacciante urlo risuono per tutti i corridoi e niente di meno che la regina del dramma sfreccio giù dalle scale qualche minuto dopo. Capelli sciolti ed appena arruffati e pallida in volto, si fiondo tra le braccia dell'ignaro Lance che stupito da quel gesto, ma che la accolse comunque con fare protettivo, minacciando con gli occhi chiunque provasse a guardarli strano.
< Melory ma che cavolo...!? > sbraitò lui.
< Era nel bagno delle ragazze... NEL BAGNO DELLE RAGAZZE! > rispose lei con un tono altrettanto strepitante.
< Chi? Cosa? > le domandò allarmata Sarah.
Melory tirò fuori dalla borsa l'arriccia capelli e lo glielo sventolo davanti come fosse chissà quale prova del reato ed in un certo senso lo era. Se quello era lo stesso che Faceless le aveva rubato, allora era realmente la prova di qualcosa.
< Dove l'hai trovato? > chiese ancora lei, prendendo tra le mani l'oggetto ed ispezionandolo con interesse.
< Ero in bagno... IN BAGNO! Sento qualcuno entrare e all'improvviso QUELLA sbuca da sotto il cubicolo! Cioè io stavo facendo... la mia roba e QUELLO mi passa da sotto la porta il mio arriccia capelli! > spiegò senza prendere fiato nemmeno un secondo.
Brain notò che Lance tratteneva a fatica una risata e fece lo stesso per non mancare di rispetto alla ragazza che sembrava sinceramente terrorizzata.
< Mio Dio! Cos'è tutto questo casino? > chiese Lara, entrando in quel momento dall'ingresso da quella che sembrava una pausa sigaretta, ma che conoscendola doveva essere un tentativo di fare buco per le prossime lezioni.
< Faceless ha restituito la piastra per capelli a Melory mentre era al gabinetto > ridacchiò Lance, beccandosi un pugno dalla ragazza che però non si mosse dal quella sorta di abbraccio.
< E ha fregato altra roba mentre Brain era totalmente al mio fianco tutto il tempo, quindi siete scagionati e direi riammessi al club con effetto immediato! > gioì Sarah.
Lara sorrise nel vederla saltare in giro. < Forte! > commentò con un sorriso, aprendo le braccia nella direzione della bionda che senza un minimo di esitazione la investì in un abbraccio sincero. < Non vedo l'ora di vedere la faccia del principino... > aggiunse con un sorriso maligno. < A proposito, dov'è sua altezza? > domandò.
< Oggi non sembrava stare un granché e nonostante tutto mi ha salvato andando volontario per un'ora piena di interrogazione in inglese... è un grande > raccontò con ammirazione Lance. < Poco prima che suonasse la campanella l'ho accompagnato in infermeria e quando sono tornato indietro ho visto tutto questo casino e sono venuto a chiamarvi > finì un po' dispiaciuto.

Aspetta... cosa?

Alistair batté più volte le palpebre per inquadrare la situazione.
Lance aveva visto Mark in classe tutto il tempo.
Sarah aveva visto lui in classe tutto il tempo.
Il principio era lo stesso: se il fatto che non si fosse mosso dalla classe scagionava lui, allora per forza di cose scagionava anche Mark... ma la cosa non aveva il minimo senso.
< Quindi nessuno di noi è passato per i corridoi durante questa ora di lezione e nessuno di noi è stato testimone di quello che è successo in bacheca? > si accertò.
Tutti annuirono.
< Beh, eravamo tutti in classe e Lara... > iniziò Sarah.
La ragazza tirata in causa rinnovò quel suo sorriso malizioso. < Ok, lo ammetto... sono appena entrata a scuola > sbuffò.
< Hai le prove? > la provocò Melory.
< Certo! > affermò lei, iniziando a frugare nella borsa per tirarne fuori subito dopo il cellulare. Levò la custodia di plastica morbida, mostrando due biglietti dell'autobus, uno nuovo di zecca e l'altro con sopra registrata l'ora in cui era stato usato.
< Sono salita sul bus poco più di mezz'ora fa, la quantità di tempo esatta che ci mette ad arrivare da casa mia a qui > illustrò lei. < E se non basta la gente con cui ho fatto buco sarà... beh, non troppo felice, ma disponibile a testimoniare della mia presenza, e se non vi basta ancora ho lo scontrino delle sigarette, e se non vi basta ancora...> stava per continuare, quando Brain la fermò sghignazzando.
< Direi che ci basta > asserì mentre gli altri annuivano.

Quella sera non fu affatto diversa dalle precedenti, non perché la passò insonne, ma perché si ritrovò alle tre di notte a pensare a Faceless con la faccia spalmata sul cuscino ed il cervello che era un casino.
Per il precedente quarto d'ora aveva lanciato occhiate strazianti al cellulare sul comodino, nella speranza e allo stesso tempo nel terrore di sentirlo vibrare, ma non accadde nulla e sprofondò in un sonno profondo prima ancora di potersi accorgere di aver chiuso gli occhi.
Si svegliò la mattina dopo rinfrescato, ma decisamente in ritardo per la scuola.
Si fiondò sulla bici senza nemmeno aver fatto colazione e pedalò come un dannato fino all'ingresso, dove Sarah e Melory lo stavano aspettando sedute sul loro solito muretto, ma questa volta, anche Lara faceva loro compagnia e con notò con piacere che stavano tutte e tre sorridendo e chiacchierando con serenità.
Si avvicinò a loro incerto, non volendo interrompere quel clima gioioso.
< Buongiorno... > salutò cortese.
< Buongiorno! > ricambiò pimpante Sarah.
< Ehi Brain! Oggi sei anche più in ritardo di me > notò Lara, facendogli posto per sedersi tra lei e Sarah.
< Mio. Dio. Cos'è successo ai tuoi capelli stamattina? > domandò prima di ogni altra cosa Melory. < Non la spazzola... né la gravità > rispose per lui Sarah, cercando di appiattire il mostro castano. La rossa si fece largo tra le altre due, facendo sbucare una spazzola e del gel da chissà dove e cominciando a domare la bestia. < Lasciate fare ad una professionista >.
Non ribellarsi era stata la scelta migliore che Brain avesse mai fatto, perché quando osservò i suo capelli dal piccolo specchietto che Melory aveva fatto comparire dalla sua borsa, notò come fossero più umani che mai.
Le sorrise, cercando di non farsi abbagliare dalla sua impossibile perfezione attiva anche di prima mattina. < Grazie, così sono molto meglio... spero solo che durino > la ringraziò lui.
< È il minimo dopo averti accusato con così tanto pathos... è un brutto vizio che vedrò di correggere... > gli sorrise.
< C'è anche qualcun altro che ti dovrebbe delle scuse, ma a quello ci penso io > borbottò Lara, assottigliando lo sguardo. < Dì una parola e gli salto alla gola > bisbigliò con fare sospetto, strappando al ragazzo l'ennesimo sorriso.
Un molto pallido Mark ed un preoccupato Lance si fecero avanti in quel momento.
< Woah. Principino sicuro di essere vivo? Perché davvero non lo sembri > commentò Lara.
< È solo carenza di sonno, mi riprenderò appena sarò tornato a casa a riposare > le rispose debolmente.
Vederlo così fragile li spaventò un po' e persino Lara smise di infierire.

Entrarono a scuola, superando un ingresso insolitamente affollato, per trovarsi davanti ad uno spettacolo inatteso: racchette da tennis e da volano appese ai muri come fossero decorazioni, l'insegna dell'open day appesa in bella vista sopra le loro teste e tastiere semi-nascoste tra piante o in bilico su qualsiasi ripiano libero.
Come avevano notato dall'esempio dell'arriccia capelli di Melory, Faceless aveva iniziato a restituire tutti gli oggetti rubati, ma in maniera... non convenzionale...
C'era chi la prendeva sul ride, come Lara e Lance che se non stavano attenti avrebbero perso una mascella per strada quella mattina o chi si incavolava come una biscia, come Melory che più che camminare verso la sua classe stava cercando di far crollare il pavimento ed anche Mark che scuoteva la testa e si lamentava di come sarebbe toccato a lui organizzare la messa in ordine del posto, sarebbe potuto essere un esempio, non fosse per gli eventi di pochi giorni prima.
La sua reazione non fece che confondere ulteriormente Alistair che da quella mattina non cessava di tenerlo d'occhio, nemmeno in quello stato di apparente debolezza.
Al culmine degli eventi di quella mattinata ci fu il ritrovamento della rete da pallavolo nel laboratorio di scienze, avvolta allo scheletro del corpo umano che pendeva inquietante dal soffitto e la pioggia di asciugamani volanti che si verificò durante l'ora di educazione fisica.
E per quel giorno le sorprese non erano finite.
Al termine delle lezioni, trovarono una lunghissima scia di lecca-lecca che dalla classe di storia di Alistair portava alla stanza del club.
Il ragazzo, imparando dagli errori, decise di non avventurarsi tra le braccia di Faceless da solo e disarmato e recuperò in fretta gli altri ragazzi, stando attento a tenersi sempre a distanza da Mark ed il più vicino possibile a quell'armadio a due ante che era Lance.
Raggiunta la stanza alla fine del sentiero di lecca-lecca, la prima cosa che notarono fu l'enorme arpa, che il ladro aveva sottratto nell'aula di musica, situata al centro dell'insieme di bachi che il gruppo usava come tavola rotonda, con uno splendido mazzo di rose rosse ed un biglietto posizionati di fronte ad essa:

Ci viene data solo una piccola scintilla di follia...
vedrò di non perdere la mia...

La storia del ladro senza faccia non finisce qui.

- Faceless <3
P.S.: Spero tu abbia gradito le rose, Alistair.

Sentì le orecchie farsi bollenti ancor prima di notare cinque paia di occhi girati nella sua direzione.
Portò le mani avanti in un disperato tentativo di difesa. < Posso spiegare! > farfugliò ormai colorato di un rosso acceso.
Di sfuggita colse un ghigno sul volto di Mark che era già sparito prima che potesse voltarsi del tutto nella sua direzione.
Giurò a se stesso che lo avrebbe incastrato in un modo o nell'altro.
Era solo questione di tempo, la sua facciata da ragazzo perfetto prima o poi si sarebbe sgretolata in mille pezzi e allora sarebbe stato lui a ridere.

Attento a te, Faceless.



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Siparietto di Val

Ehilà!
Settimana rovinosa quest'ultima! L'arrivo della primavera non è stato un toccasana né per me che sono stanca 24 ore su 24, né per il mio computer... in riparazione e ad un passo dalla morte. RESISTI BRO!
Ringraziamo Sorella per avermi prestato il portatile per ben 1 ora e 45 minuti! <3
Ma passiamo alle cose serie! **
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA! Alzi la mano chi se lo aspettava!
Spero poca gente, vorrei sapere chi di voi c'è rimasto e chi di voi ha urlato al pc “LO SAPEVO YOU BITCH!”.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e di questo finale provvisorio con una recensioncina! La apprezzerei molto, sopratutto in questo periodo non proprio meraviglioso tra pc che esplodono, esami dietro l'angolo e I MALEDETTI FANTASMI NEL DORMITORIO CHE NON MI LASCIANO DORMIRE (SONO SERIA, AIUTO).
Come ho già anticipato tipo in tutti i capitoli, questo è l'ultimo dei capitoli pronti e partecipanti al contest "Cantami, o Diva...” Indetto da Dollarbaby sul forum di EFP.
I risultati dovrebbero arrivare a breve, incrociate le dita per me!
Il prossimo capitolo è in lavorazione, spero di farlo esistere per la settimana di Pasqua!
Per il momento marco la storia come completa, la riprenderò a breve, apportando le famose modifiche a rating e avvertimenti!
Per il momento è tutto! Vi auguro una mmmmmeravigliosa giornata/serata/notte!
Ci si “vede” alla prossima! Kisses <3

Val__

  
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