LA SOLITA DOMENICA
Nel sereno albeggiar del sole,
gli uccellini cantano,
ma nessun se ne duole,
poichè nella sonnolenta brezza domenicale,
il riposo sacro suole.
Il risveglio mai fu così dolce,
freschi e riposati,
e la pigrizia ti travolge,
a colazion con i pigiami abbandonati.
Fino al mezzodì,
che il sole picchia in cielo,
è il far niente con eleganza
il lavor mattiniero.
A casa di parenti,
per pranzar come si deve.
Il mangiar non si rifiuta,
se la nonna te lo chiede.
Onde l’intenso sforzo che vi compete,
un riposino al pomeriggio lo omettete?
La risposta è negativa or che vi addormentate,
e nella braccia di Morfeo scivolate.
Risveglio un po’ brusco,
ma lo stesso,
oggi è domenica
e l’istinto laborioso è represso.
Un film di adrenalina,
tensione e grandi attori,
la serata inoltrata vi aiuterà a passar
tra l’azione ed i suoi fervori.
Per cena, la pizza è obbligatoria,
niente da fare,
è la stessa storia
il gestore già lo sa,
ormai dalla voce vi riconosce a memoria.
Tra le risa ed il gustoso sapor dell’abbuffata,
il buio si distende
ed il far niente,
giunge al termine.