Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: Roylove    03/04/2017    2 recensioni
Una ragazza di 25 anni si ritroverà ad essere la migliore amica del nostro caro Tom. Come? Leggete e scoprite
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Una ragazza trasferitasi da poco a Londra dall'Italia per riuscire a diventare una scrittrice , dato che il suo paese non gliene dava l'opportunità, incontrerà il nostro amato Tom ma il primo incontro non sarà di certo gradevole. 
 
 
 
 
Pov Amanda
 
 
Era più di un mese che ero arrivata a Londra e devo dire che mi trovavo davvero bene , insomma una ragazza di 25 anni alla fine si adatta a tutto o sbaglio? Mi ero trasferita a Londra con la speranza che almeno qui qualche casa editrice pubblicasse i miei libri.  La lingua non era assolutamente un problema dato che in realtà fino ai 12 anni avevo vissuto proprio in Inghilterra, Nottingham per la precisione, dopodiché mio padre italiano si trasferì di nuovo per lavoro a Roma e noi lo seguimmo, io, mia madre e mio fratello.
Quella mattina di febbraio  io Amanda Belardi ero al parco tranquillamente a scrivere, o meglio scarabocchiare il mio taccuino, non avevo idee, se non bevevo la mia cioccolata calda non riuscivo a combinare niente, non ero mai stata tipa da cappuccino e cornetto, bensì cioccolata calda e biscotti. Così mi alzai dalla panchina dove ero seduta e mi diresti verso la mia caffetteria di fiducia per prendermene una , già stavo gustando mentalmente il sapore della loro cioccolata , arrivai al bancone, c'era poca gente ai tavoli ma un bel po' al bancone, finalmente dopo vari minuti per me interminabili era il mio turno e all'altra cassa un altro ragazzo chiedeva l'ordine, preso lo scontrino andai a ritirare il mio ordine , dietro di me quel ragazzo con un grosso cappello di lana In testa e una sciarpa che gli copriva il collo fino alla bocca.
Arrivó la mia cioccolata calda con i miei biscotti ma mentre mi accorgevo a prenderla qualcuno me la rubò da sotto gli occhi, era stato quel ragazzo.
-Scusami... Ma quella è mia!-Esclamai irritata.
-No non credo, è il mio.- Disse scontroso.
Nella vita non potevano rubarmi due cose, la prima erano i miei libri e i miei taccuini, la seconda era la mia cioccolata calda.
-Senti, non so chi tu sia ma quella è la mia!-
-Senti ragazzina vado molto di fretta quindi se permetti....- Lo urtarono e per un attimo pensai che il karma era dalla mia parte poi mi ricredetti, perché la bevanda bollente finì dritta sui miei pantaloni.
-Accidenti! Scotta!-Dissi facendo aria con le mani in modo sofferente.
-Perdonami!- Esclamó lui.
-Perdonarti? Prima mi rubi la cioccolata e poi me la verso addosso? Lei è un maleducato , non meriterebbe neanche di entrare in un locale pubblico!-
Le lacrime iniziarono ad uscire dai miei occhi, non so se era per la scottatura o per il comportamento di quel tipo, ma ripresi la mia borsa da terra e me ne andai dritta a casa.
 
Casa era un appartamento al nord di Londra, un bel quartiere e a dire il vero non sembrerebbe ma con gli affitti più bassi.
Tornai a casa in lacrime mandando giù tutti i santi del calendario da brava mezza italiana che ero e mi cambiai, era una bella scottatura, mi sarebbe rimasto il segno, accidenti a quel tizio!
Presi una crema per le scottature e me la spalmai su tutte e due le coscie , addio pantaloni attillati per un po', benvenuta tuta della Puma che non metto dalle superiori, sapevo che a qualche cosa saresti tornata utile.
Direi che quel giorno me ne potevo stare benissimo a casa con un plaid e un bel film rigorosamente Disney, si a 25 anni vedo ancora film disney e me ne vanto.
Era quasi ora di pranzo e dopo aver visto il re Leone per la centomiliardesima volta suona il campanello, di sicuro il corriere con i libri che avevo ordinati, andai ad aprire di corsa la porta ma appena vidi chi c'era sulla soia la chiusi di nuovo. 
Era lui , quel maledetto del bar.
-Va via!-
-Lasciami spiegare!-
In quel momento mi sorse un dubbio, mi aveva seguito fino a casa , se era un maniaco?
-Come mi hai fatto a trovare?- 
-Se apri ti spiego e ti ridó una cosa che ti appartiene. -
Ci fu un attimo di silenzio e poi continuò a parlare.
-Ok non ti fidi , guarda mi tolgo il cappello con la sciarpa e ti faccio vedere chi sono e cosa ho di tuo.-
Guardai dallo spioncino e nostro la sua mano che teneva il mio portafogli di Capitan America  (si sono anche fan sfegatata della marvel) .
Aprii di corsa la porta senza neanche guardarlo in faccia, e ripresi il mio portafogli dalle sue mani. 
-Ma dove lo hai trovato? Non sapevo neanche di averlo perso.- Dissi per guardarlo in faccia, non appena lo vidi mi bloccati, era Tom Hiddleston in carne ed ossa, uno dei miei tanti attori preferiti.
-Bene , ora che sai che non ho cattive intenzioni potrei entrare solo un momento? Sai fa freddo per le scale.- 
-Ok, va bene.-
Amanda ragiona, lui ti ha procurato quelle scottature! È arrogante.
Entró ma rimase comunque vicino alla porta, io mi misi davanti a lui e accidenti quanta differenza di altezza! Questo qui da piccolo misá che lo consumavano invece di dargli da mangiare come ogni bambino normale.
-Volevo chiederti scusa, per questa mattina. Avevi ragione, sono stato un maleducato. -
-Beh almeno su una cosa siamo d'accordo. -
- Non ti vado molto a genio?- Era perplesso, come se si aspettava che che io vedessi ai suoi piedi come le fan , no caro mio, ti avrei rinfacciato questa cosa a vita!
-Dopo che mi hai causato delle belle scottature e avermi rubato la cioccolata direi che proprio a genio non mi vai.-
-Ok... lo capisco. Senti vorrei farmi perdonare come si deve , posso offrirti il pranzo? Dovunque tu voglia.-
-Va bene, accetto.-
Uno pensa che dato che ero con uno degli attori più famosi di Londra sarei andata in un qualche locale ultra costoso con champagne e ostriche, e invece No!
-Stai scherzando spero... di tanti luoghi proprio qui?- Indicò la scritta di un vecchio pub .
-Ocunque io voglia... o vuoi già rimangiarti la parola?- Chiesi entrando seguita da lui.
Ordinammo dell'ottimo fish and chips , l'arredamento era vecchio e vuoi ma in compenso c'era poca gente e quasi nessuno lo riconobbe. 
- Non c'è molta gente meno male.- Disse guardandosi intorno.
-Giá, sennò perché avrei scelto questo pub? Altrimenti se i fan ti avessero visto il pranzo sarebbe saltato.-Dissi furba.
-A quindi non pensavi proprio a me quando hai deciso di portarmi qui, ma al pranzo.- Rise lui facendo ridere anche me.
-La gente è fatta così!-
-No , non è vero! Devo ammettere che mi hai stupito.- 
Arrivó finalmente il nostro piatto.
-Perché?- Chiesi mentre mettevo il ketchup sulle patatine e glielo passai.
- Non mi sei saltata addosso, è una cosa già importante per me.-
-E chi dice che io sia una tua fan?-Iniziai a mangiare il pesce.
-Sai per vedere il tuo indirizzo ho preso il tuo loyster  (tessera della metro di londra di una comodità impressionante ndA), e ci è uscito questo.-
Posò sul tavolo su piccolissimo disegno di un Loki versione chibi con la scritta "Loki regna!".
-Oh beh... se può essere a mia difesa l'ho fatto più di qualche anno fa.- Risi.
- È carino! Ne posso avere uno anche io?- Chiese gustandosi il piatto.
-Va bene... strano... Non sei scorbutico come questa mattina.- Constatai.
-Si beh , se non bevo la mia cioccolata calda o il mio té diventò indomabile.-Rise.
-Una cosa in comune , tranne per il fatto che io odio il tè. -
-Ma è la bevanda più buona al mondo!- Esclamò lui. 
-Mmm... No! -
-Ma posso sapere qualcosa su di te? Immagino che tu mi conosca già fin troppo bene.- Risse mangiando una patatina, cavolo quanto era sexy mentre mangiava!
-Che vuoi sapere di preciso?-
- Non so, il nome lo so, Amanda Belardi, ma non so altro, ho visto solo la via sul loyster niente di più. -
-Beh, allora,ho 25 anni, vengo dall'Italia ma fino ai dodici anni ho vissuto a Nottingham. Ho un fratello, una madre ed un padre , adoro scrivere, per questo sono qui. Ah e adoro ogni tipo di animale sulla faccia della terra , tranne i ragni, quelli mi fanno paura.- 
-Wow... Che dire, fuori dall'ordinario...-
-In senso buono?-
-Oh si Si! Assolutamente. E di cosa scrivi?-
-Di tutto, da libri romantici a thriller , dai Fantasy agli storici. Tutto.-
-Mi piacerebbe leggere qualche tuo libro un giorno.-
-Magari, sai è proprio per questo che sono qui... in Italia non mi hanno dato la possibilità neanche di provare questa carriera .-
-Beh Londra è il posto giusto... E poi potrei leggere anche qualcosa io di inedito. - Rise chiamando il cameriere.
-Mi dica signore.-
-Avete dolci al cioccolato?-
-Si signore.-
-Ne prendiamo due allora.-
-Certo! Arrivano subito.-
- Ma voi attori non dovreste mangiare quelle insalatine con niente ? - 
-C'é la palestra per smaltire tutto! -
-Oh beh se ti piace sudare!-
- Non sei tipa da palestra?-
-No, è da quando ho 13 anni che non vado in palestra.-Risi.
-Allora vorrà dire che mangerò io la tua parte di dolce!-Disse prendendo i piatti con dolce dal cameriere.
-Hey non si tocca il mio dolce, specialmente se è al cioccolato.-Feci la faccia più cattiva che potevo ma lui scoppiò a ridere.
-Sei buffa!-Rise.
-Ah io! -Risi.
-Era da tanto che non passavo un pranzo così tranquillo!-Disse passando il piatto con il dolce, un bel soufflé al cioccolato.
-Perchè di solito sono solo, o quando sono sul set non riesco mai a mangiare. La sera beh party e altre feste, Ma non è mai una cosa tranquilla. -
-Scusa e la tua famiglia?-
-Li vedo ogni tanto, sono sempre impegnato.-
-Accidenti! Beh non è che a me è molto diverso.-
-Solo che tu non devi volare a Los Angeles ogni settimana .-
-Ringraziando il cielo no.-
-Di solito gli altri vorrebbero la mia vita, perché tu no?-
- Non credo sia una bella vita, a me piace quella che ho e mi basta. Non mi serve andare a Los Angeles ogni settimana o andare a party privati.-
Finimmo di mangiare e uscimmo.
-Posso farti una domanda? Perché scrivi?-
Mentre camminavamo se ne uscì con questa domanda.
-Perché a volta sento come di impazzire se non lo faccio. È una sorta di sfogo.- sorrisi.
-Tu perché reciti?- Continuai.
-Beh io recito perché mi piace. Uno sfogo anche per me.-
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante, poi ripresi la parola.
-Comunque scusami per quello che ti ho detto questa mattina. Hai fatto quello che hai fatto, ma non dovevo reagire come ho fatto.-
-Allora pace fatta?-Mi porse la mano.
-Pace fatta!-Sorrisi e gli strinsi la mano.
-Hai detto che hai delle scottature... ti fanno male?-
Non potevo dirgli di no dato che facevano male ed in più non potevo mettermi pantaloni attillati.
-Beh, calcolando che sono in tuta, cosa che non è assolutamente da me, si fanno un po' male, ma niente di che. Ci ho messo una crema ma non so se era buona per le scottature.-
-Mi dispiace, ancora...-
Arrivammo davanti casa mia, non me ne ero neanche accorta a dire la verità.
-Beh, siamo arrivati. Grazie per il pranzo.- Gli sorrisi, in realtà stavo gelando.
-Figurati! Dovevo scusarmi in qualche modo. E poi mi ha fatto piacere passare una giornata diversa dalle altre.- Rise.
-Beh allora ci vediamo! Ciao!-
-Ciao!-
Salii in casa, mi ricordai solo allora che avevo lasciato il cellulare a vasa, infatti 10 chiamate perse da mia madre e 2 da mio padre.
Li richiamai e dopo la ramanzina del "e se ti era successo qualcosa?" Oppure "noi eravamo preoccupati a morte!" Riattaccai per poi andarmi a buttare sul letto, brutta mossa mi butta di pancia e le scottature reclamarono. 
-Maledetto Hiddleston!-Lo maledii in inglese e in italiano dopodiché il pomeriggio lo passai a scrivere , qualcosa mi uscì fuori, meno male.
Dovevo scrivere qualcosa di buono entró un anno altrimenti i miei mi avrebbero riportata a casa con la forza.
A cena mangiato un po' di pasta e poi dopo un film a me ignoto me ne andai a letto.
La mattina dopo fui svegliata dal campanello , corsi ad aprire ma sulla soglia non c'era nessuno ad eccezione fatta per un contenitore ai miei piedi, una scatola di un caffè che conoscevo molto bene.
La presi ed entrai, la aprii e dentro trovai una cioccolata calda con dei biscotti e un tubetto di crema con un fogliettino.
"Questa fa miracoli contro le scottature, usala e fammi sapere!"
Fargli sapere? E come se non sapevo dove ritrovarlo e non avevo neanche il suo numero.
Girai il foglio e lo trovai scritto in piccolo su un angolo, lo digitai sul cellulare e lo salvato dopodiché gli inviai un messaggio.
"Hey grazie per la cioccolata con i biscotti e per la pomata. La metto subito!"
 
Andai a farmi una doccia e poi misi quella crema gentilmente regalata da Tom. 
Notai sul cellulare un nuovo messaggio, era da parte sua.
"Ma figurati! Funziona perché la uso anche Io, sai in cucina non sono bravo e mi scotto di continuo. Comunque che stai facendo? "
No ma seriamente voleva continuare un discorso con me? Di solito nessuno continuava a scrivermi per messaggi, mi consideravano troppo strana.
"Niente di che.... credo che tra poco esco, te?"
Un lampo, mi aveva risposto subito.
"Bloccato sul set! Fino a dopo pranzo."
Un pochino mi dispiaceva ma alla fine era il suo lavoro, così ridendo gli scrissi.
"Ma è il tuo lavoro! Devi portare a casa un po' di pane!"
Questa volta non rispose subito, anzi ebbi tutto il tempo di vestirmi e truccarmi, stavo uscendo quando mi rispose.
"Scusa , stavo girando una scena e non potevo risponderti. Sei già uscita?"
Chiusi la porta alle mie spalle e mi diresti verso hyde park. 
"Si proprio ora... vado ad hyde park sperando di trovare un po' di ispirazione."
Una volta scesa dalla metro, mi diresti verso il parco e mi arrivó la sua risposta che mi lasciò stupita. 
"Ok arrivo! Vediamoci vicino al chiosco di patatine, ho una Fame!"
Elaborati quel messaggio e poi scoppiai a ridere, possibile che quell'uomo avesse sempre fame?
Andai al chiosco e chiesi al signore se potevo sedermi ad uno di quei tavoli , dovevo aspettare un mio amico e avremmo ordinato, per pura grazia divina mi fece sedere e lì mentre aspettavo Tom mi misi a scrivere.
Dopo quasi un quarto d'ora lo vidi arrivare con il fiatone. 
- Ma non eri tu quello che andava in palestra?-
Chiesi vedendolo sedersi sulla sedia per riprendere fiato.
-Non ho più l'età!- Rise lui.
Arrivó subito il proprietario del chiosco e lui ordinò delle chips .
-Sicura che tu non voglia Niente? - Chiese mentre il proprietario se ne andava.
-Per ora no. Grazie.-
Dissi chiudendo il mio blocco ma lui mi bloccò.
-Posso leggere?-
-Cosa?-
-Ti ho chiesto se posso leggere, sono curioso!-
Gli diedi il via libera e mentre lui leggeva , io vedevo le sue espressioni e diventai tutta rossa per l'imbarazzo. 
Dopo dieci minuti di silenzio chiuse il blocco e mi guardò soddisfatto.
-Hai davvero un grande talento! Complimenti mi piace.-Disse portandomi il blocco e prendendosi le sue chips.
-Davvero? Non credo che sia strana o altro?-
-Strana? No anzi! Devo dire mi piace molto la protagonista e i luoghi sono descritti alla perfezione, quasi potevo vederli davanti a me. Ti dirò di più, voglio leggere anche il continuo.-
-Seriamente?-
-Sono curioso di vedere se lady Romanov riesce a sposare Igor o se scopre di amare Sam.-
Lo aveva letto dalla prima all'ultima parola che avevo scritto.
-O-ok va bene.- 
Stava gustando le sue patatine quando gli feci un'altra domanda.
-Tu pensi che io sia Strana?-
Il suo sguardo diventò serio e mi guardava negli occhi.
-No perché?- Lasciò le sue patatine e si voltó verso di me. 
-Di solito quando conosco delle persone , dopo il primo incontro pensano che io sia strana e non vogliono più avere niente a che fare con me. Per questo oggi mi sono stupita quando mi hai lasciato il tuo numero.-
-Amanda , tu non sei affatto Strana. E se poi sei strana allora lo sono anche io! Spiacente cara ma mi dovrai sopportare ancora per un bel pezzo.- Rise facendo ridere anche me.
-Grazie... almeno mi tiri su di morale.-
- Hey a che servono gli amici se non a mangiare e aiutarci a vicenda?-
Amici.... aveva detto davvero quella parola? Che gioia avevo finalmente un amico qui! E che amico, niente di meno che Tom Hiddleston!
-Amici ? Davvero?-
-Certo! Perché non vuoi?- Chiese lui quasi spaventato.
-No no No! Certo che voglio ,è che sono anni che non ho un amico ed ora averne uno ... che bello!- Dissi emozionata.
-Beh di veri amici ne ho pochi anche io, alla fine molti ne approfittano per i soldi o i party, ma tu sei diversa. Sei alla mano, semplice e mi dici le cose in faccia.-
-Sai , per carità ho molta stima per voi attori ma per me siete persone normali. Si ,può causare un po' di spiazzo all'inizio ma alla fine siete persone comuni, non Déi come Loki.-
-Finalmente qualcuno che lo capisce! - Alzò le mani al cielo .
- Posso farti una domanda? -
-Dimmi pure.-
- Ma come fai con i fan? Insomma , quando si accorgono di te?-
-Secobdo te perché vado in palestra? Non vorrei deluderti ma se firmo l'autografo ad uno poi sono costretto a firmare anche gli altri e non sono pochi . -
-Capisco.-
-Eccolo!- Sentimmo la voce di un uomo , ci voltammo e lui ci stava indicando insieme ad altri due uomini.
-Chi sono?-
-Il mio manager e due della sicurezza.- Disse seccato.
-Tom allontanati da questa fan.... come hai osato scappare durante le riprese? Mi hai fatto venire un infarto!-
- Hey!- quei due della sicurezza mi presero di peso.
- Hey! Lasciatela andare! Non è una fan ma una mia carissima amica! Trevor... giù le mani da loro!- Tom era furioso ed io spaventata finché non mi rimasero a terra.
-Come vuoi ma ora tu torni con noi!-Disse furioso il manager.
- Si si... Amanda scusami ma la mia mamma chioccia si fa prendere dal panico sennò!-
Io riso poi lui si avvicinò a me è mi diede un bacio sulla guancia.
-Ciao Tom. -
Gli dissi mentre si allontanavano mentre battibeccavano.
Io rimasi lì al parco e scrissi un altro po', un bel po'  , infatti era tardo pomeriggio quando me ne tornai a casa.
Per cena una bella bistecca e dell'insalata, mentre mangiavo mi arrivó  un messaggio, era ancora da parte sua. 
"Spero che il mio manager con gli uomini non ti abbiano spaventata. Sono la mia palla al piede."
Dovette aspettare che finii l'insalata per avere mia risposta, durante i pasti era raro che rispondessi.
"No tranquillo, non fanno tanta paura! Piuttosto... Sei scappato dal set ?"
Dovetti aspettare anche io un bel po' prima che mi rispose.
"Si!"
"Thomas William Hiddleston come hai potuto? Lo sai quante fan hai deluso?"
Risi nel mentre scrivevo quel messaggio, era bello prenderlo in giro.
"Sai tutto il mio nome? Inizio ad avere paura! Comunque sei seria?"
Mi sdraiai sul divano ed iniziai a pensare a quale scusa potevo mettere .
"Lo sanno tutti che quando un attore salta un giorno di lavoro una sua fan muore! È scientificamente provato!"
Credo che i vicini mi sentissero ridere , poco male almeno un po' di allegria non guastava.
"Questa mi era nuova... allora avrò sterminato tutti i fan club del mondo!"
Non ebbi il tempo di rispondere che mi arrivó subito un altro messaggio sempre da parte sua.
"Comunque domani sera sono ad una festa... ti va di venire con me? È del tutto informale e potrai conoscere Benedict Cumberbatch. "
"Dí di Si!"
"Ti prego."
"Non voglio passare la serata a chiacchierare con persone che non sopporto."
Cavolo Tom! Scrivere tutto in un messaggio ti faceva schifo?
"Va bene verrò, ma se poi non mi piace? Comunque se c'è Benedict Cumberbatch mi convinci subito! Sono una sua grandissima fan! E per la cronaca, cosa dovrei mettere?"
Ok sarei andata ad una festa dove c'era anche Benedict Cumberbatch... il cuore sembrava uscito dal petto, o forse era infarto?
"Se non ti piace ce ne andremmo mettendo una scusa. Comunque sappi che sono offeso... con Ben fai la fan sfegatata adesso? Ricorda che è sposato! Per i vestiti pantalone, gonna, tuta aliena, va bene tutto."
"Quasi quasi opto per la tuta aliena... è di classe! Va bene mi darò un contegno con lui, comunque ora vado a letto. Notte Tom!"
Mi stavo mettendo il pigiama quando arrivó il suo messaggio, sapevo che era il suo perché gli avevo messo la suoneria personale.
"Notte Amanda!"
Me ne andai a dormire con un sorriso sulle labbra , proprio da ebete.
 
 
Continua , spero vi piaccia, Il fatto della scottatura è successa a me veramebte, peccato che al posto di Tom c'era un deficiente che manco scusa mi ha chiesto.
 
 
 
 
  
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