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Autore: Quebec    04/04/2017    0 recensioni
Brawl è un uomo che tira avanti scortando le carovane. Un giorno incontra uno strano ricercatore di nome Noah. Questo gli dice che è alla ricerca di un Vault sconosciuto nel mojave. Ma prima intende trovare degli uomini in grado di proteggerlo durante le sue ricerche.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello fu il mio ultimo lavoro. Scortare una carovana fino a New Vegas. Nulla di così complicato, se non fosse per qualche predone con troppi Psycho nel sangue.
Era la solita giornata lavorativa. La paga era decente, ma non così allentante da rischiare la pellaccia. Avevo bisogno di Tappi. Per questo lo facevo.
Il carovaniere era un certo Jimmy Akles. Un uomo di corporatura esile, ma con una folta barba. Non era il tipo sveglio, ma sapeva come fare i tappi.
Lavoravo per lui da qualche mese, mi trovavo bene e non rompeva troppo il cazzo. Non amo parlare e nemmeno lui.
Assieme a me lavoravano altre due uomini, ma questi non rimanevo a lungo con noi. C'è chi moriva, chi fuggiva nelle sparatorie, chi cambiava idea all'improvviso.
Insomma, non erano veri e propri mercenari. 

Era mattina, mi ero appena svegliato nel mio sacco a pelo. Quando Jason, il ragazzo nuovo che faceva la guardia quella notte, gridò "Predoni in vista"
Presi il mio revolver e mi alzai di scatto, altrettanto fece Jimmy impugnando un fucile caravan.
Jason aveva un fucile d'assalto, mentre l'altro mercenario di nome Erik, prese una .9mm.
Era tutti e due inesperti e quindi mi toccava far ancor più attenzione. Non sapevo quanti fossero i predoni.
In lontananza vidi sbucare un predone che impugnava un machete. Arrivò alla carica seguita da altri otto sbandati armati di varie armi bianche.
Aprimmò il fuoco e ne uccidemmo tre, ma i restanti predoni ci raggiunsero e si scagliarono contro Jason, facendolo a pezzi. 
Continuai a sparare, spappolando la testa a un predone, mentre Jimmy ne gambizzò un altro.
Erik scappo via, ma fu raggiunto dai due predoni che gli mozzarono la testa.
Io e Jimmy ci mettemmo di fianco e uccidemmo gli ultimi tre sbandati rimasti.
Avevamo perso due uomini, ma era inevitabile. Senza addestramento, non campi a lungo. 
Il mojave non perdona. Basta un errore e sei morto.

Seppellimo James ed Erik vicino a un roccia. Preparammo gli zaini e caricammo il carico sui bramini.
Ora eravamo solo noi due a proteggere il carico e questo ci rendeva prede molto allentanti.
Partimmo verso New vegas. Durante il tragitto il sole si era elevato alto in cielo. Dovevano essere le 12.
Camminammo tra la desolazione e le rocce del mojave, seguendo una strada scassata.
Jimmy pareva piuttosto teso, anche io lo ero, ma non potevo permettermelo.
"Tutto bene?" Chiesi 
"Tutto okay, perchè?" Rispose Jimmy, sforzandosi di sorridere.
"Ti vedo teso"
"No, sto benissimo" Jimmy fece l'occhiolino
Sapevo che non stava per niente bene, ma non insistetti.

Dopo venti di minuti arrivammo vicino a un edificio abbandonato. Tre carcasse di auto erano fuori da esso. 
Il luogo sembrava tranquilla, forse anche fin troppo. Jimmy si fermò di colpo.
"Non mi piace questa tranquillità. Troppo silenzio" esordì bloccandomi con il braccio per non farmi camminare.
In effetti aveva ragione. Questi luoghi erano insediamenti adatti per i predoni.
"Cambiamo strada?" Domandai
"No, non possiamo" Disse Jimmy "Il carico deve essere consegnato tra sei ore"
"Che vuoi fare allora?"
"Ispezioniamo l'area, ma stai attento" Disse Jimmy allontanandosi verso la mia destra con il fucile caravan imbracciato, seguito dal bramino.

Estrassi la mia revolver e mi diressi lentamente verso l'entrata principale dell'edificio, mentre Jimmy si era diretto verso l'uscita secondaria.
L'Edificio era grande e doveva essere lungo un 150 metri. Delle piante arrampicati si innalzavano lungo le pareti piene di crepe.
Le finestre erano sbarrate con della assi di legno.
Arrivai vicino all'entrata ed aprì la porta. L'ingresso sembrava tutto calmo.
Davanti a me, sopra un tavolo, un computer funzionante.
Mi avvicinai e controllai cosa contenesse.
C'era un file di nome "Carl ricordati della roba". Ci cliccai e lo lessi.
"Abbiamo stretto un accordo con una gang chiamata Powder ganger. Pare siano degli ex galeotti fuggiti dalla prigione dell'RNC.
Ma tanto che importa chi sono, basta che abbiano i tappi per pagarci. Ho nascosto nella stanzetta che sai tu una partita di MedX.
Devi consegnarla a un certo Rodrigo Berus. Fa parte dei Powder Ganger. Deve darti 800 tappi, se fa storie, non dargli un cazzo, capito?!
Portati qualche guardaspalla. L'affare è delicato.
PS. Non fare cazzate ho giuro che stavolta ti faccia saltare la testa!"

A quanto pare questo edificio è controllato dai predoni. Jimmy aveva ragione.
Lasciai il computer e mi diressi verso la stanza alla mia sinistra, aprendo la porta delicatamente.
All'interno c'erano due predoni seduti attorno a un tavolo intenti a giocare a Caravan.
Uno dei due era molto incazzato e insultava l'altro.
Non potevo far rumore. Non potevo ucciderli. Se l'avessi fatto avrei messo in pericolo Jimmy.
Mi accovacciai verso l'angolo della stanza, vicino a una scrivania malridotta e ascoltai i due predoni parlare.
"E' tutta colpa di Fox" Disse il predone con la cresta "Quel coglione crede di poter fare il colpo della vita"
"Di che cazzo parli?" Rispose il predone calvo
"Non l'hai saputo? Quel bastardo vuole assaltare una carovana dell'RNC"
"Allora si che è un coglione"
"Ma l'ho detto pure io: Non puoi derubare l'RNC, non hai mezzi per farlo"
"Perchè? Che mezzi servono secondo te?"
"Beh... robe pesanti"
"Quindi?"
"Ma non rompermi il cazzo e gioca!" Disse il predone con la cresta, buttando con violenza una carta da gioco sul tavolo.

All'improvviso uno sparo, seguiti da altri. I predoni si alzarono subito in piedi estraendo delle .9mm, non capendo che stesse succedendo.
Questa era il momento giusto per farli fuori. Mirai alla testa dei due predoni e sparai. Le loro cervella finirono sulle pareti.
Capii fin da subito che era stato Jimmy a sparare i primi colpi. Forse era morto o forse era ancora vivo. Dovevo scoprirlo.
Raggiunsi velocemente la porta davanti a me e la sfondai con un calcio. Nella stanza c'erano tre predoni che mi davano le spalle.
Forse stavano cercando Jimmy. Non persi tempo e sparai ai primi due alla mia sinistra. Al primo gli feci saltare la testa, al secondo gli sparai in gola.
Il terzo si volse verso di me, ma ancor prima che potesse sparare, Jimmy, saltò fuori da dietro uno scaffale e gli ficcò un pallottola in petto.
Ci guardammo negli occhi e capimmo che dovevamo svignarcela in fretta.
"Ho lasciato il bramino dietro l'edificio" Disse Jimmy, mentre di soppiatto stavamo uscendo dall'edificio "Credo sia ancora lì"
"Lo spero tanto, sennò addio tappi"
"Ora pensa a rimanere vivo"

Non sapevamo quanti predoni ci fossero dentro l'edificio, ma non ci importava. Dovevamo fuggire alla svelta.
Uscimmo dalla porta secondaria e seguii Jimmy. Il bramino era nascosto dietro alcune rocce.
Lo raggiungemmo e partimmo alla svelta. Dietro di noi sentimmo delle grida. Erano i predoni che ci stavano cercando.
Orami c'eravamo allontanati abbastanza dall'edificio ed eravamo di nuovo al sicuro.





 
   
 
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