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Autore: ShannaInLuv    04/04/2017    1 recensioni
Erroneamente, Anne Styles, Freddie Tomlison e Lione Payne si ritrovano indietro nel passato: ma non in un passato qualsiasi, bensì conosceranno i loro genitori... che non sono nemmeno lontanamente come se li erano immaginati. Tra guai, cambiamenti del passato e imprese difficili riusciranno a non cambiare il passato e tornare al sicuro nel loro presente?
«Papà aveva... non può essere. Sentite ragazzi,» Freddie stava tremando. «Non può partire, ok? Papà ha detto che è incompleta.»
«Sei sicuro?» domandò Lione.
«Sicurissimo?» gli fece eco Anne.
«Lo giuro che io non possa nascere.»
«Io non ti crederò mai più, Freddie Reign Tomlison.»
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Back To The Future

I

 




You're like perfection, some kind of holiday.

You got me thinking that we could run away.

You want I'll take you there where and where.

Don't stop, don't stop, what you are doin'.

« Sta arrivando il grande Freddie Tommo

Un urlo squarciò l'aria secca di quel giorno d'estate; la villa che in questo momento era affollata da molte persone, perlopiù famiglie, tranne un povero Josh, l'amico di quei branco di idioti che non si era nemmeno sposato e che stava alle prese con un barbecue quasi rotto.

L'urlo venne seguito da un tuffo a bomba nella piscina, sollevando una quantità d'acqua tanto da bagnare completamente i due ragazzi seduti a bordo vasca.

La prima dei due era una ragazza minuta e snella, con dei capelli mossi castano scuro a incorniciarle il viso; lei era, secondo tutti i suoi parenti e amici, la copia sputata di suo padre: stessi capelli scuri, stessi occhi verdi e perfino quelle fossette tanto graziose. Ma se Harry Styles, ai suoi tempi, era stato un grande playboy, spiritoso e un po' riservato, sua figlia era completamente l'opposto. Saranno stati i geni della madre, o forse dei nonni, o il contagio frequente dei migliori amici idioti di suo padre, ma Anne Gemma Styles era un peperino senza freni.

«Idiota!» strillò Anne agitando le gambe nell'acqua e schizzando a Freddie, il quale, intanto, si era avvicinato ai due. «Sei un fottuto idiota.» ringhiò, coprendosi il costume bianco – che intanto era diventato quasi trasparente –, con le due braccia disponibili.

«Ehi, sei tu che hai avuto la brillante idea di metterti un costume bianco.» Freddie fece una smorfia e roteò gli occhi. «Lo sanno tutti che il bianco diventa trasparente con l'acqua.» e poi sorrise, con quell'aria arrogante che aveva soltanto lui. I capelli castano chiaro, quasi biondo, erano tutti spostati di lato, appiccicati a metà sulla testa. Gli occhi azzurri, chiaramente ereditati da Louis Tomlison, erano vivaci. E Freddie non aveva ereditato soltanto gli occhi dal padre, ma anche la sua pazzia e la sua energia.

«Infatti io non volevo bagnarlo questo cazzo di costume!» sbottò Anne.

«Annie, dovresti fare qualche esercizio di respirazione per il controllo della rabbia»

«Fottiti.»

Il secondo ragazzo seduto a bordo vasca, sbuffò sonoramente, interrompendo i due; si alzò, afferrando un asciugamano sulla sedia a sdraio accanto a loro e lo porse ad Anne, la quale si coprì subito, non senza emettere un sospiro di sollievo. «Dovrete smetterla di fare i bisticci, prima o poi. Vi rendete conto di quanti anni avete?» replicò, con quel suo tono di voce calmo e possente, e la sua parlantina londinese sbrigativa.

«Io ho ventidue anni. La poppante è Anne.» la schernì Freddie, sfoderando il suo sorriso bianchissimo. Anne grugnì infastidita e Tomlison continuò: «Insomma, hai soltanto quindici anni

«Ne ho diciassette, idiota.»

Lione Payne si sistemò i capelli appiccicati sulla fronte e sbuffò sonoramente, prevedendo un'altro ennesimo litigio fra Anne Gemma Styles e Freddie Reign Tomlison.

Uno strillo acuto provenne dall'altra sponda della vicina, dove a bordo vasca, c'era seduta una bambina di più o meno dodici anni dalla carnagione abbronzata. I boccolosi capelli biondi erano raccolti in una crocchia disordinata e le guancie rosse e paffute erano tirate in su, in una sguainata risata. «Zio Louis sta annegando!» e la bambina puntò contro il dito il povero zio che, invece di essere salvato, si ritrovava in mezzo alla piscina con un mini-Zayn sulla groppa, che tentava, appunto, gli buttargli la testa sott'acqua, ridendo come se fosse un gioco divertentissimo.

«Zack.» strillò Zayn, con un urlo disumano, sdraiato accanto alla moglie sul lettino. Vedendo però che il figlio non si decideva a lasciare in pace Louis, lo richiamò ancora. «Zack Malik, giuro che se non la smetti di torturare Louis, la mamma non ti preparerà più il budino.» minacciò.

La moglie di Zayn, Gigi Hadid, sollevò i suoi occhiali da sole e li inforcò nella chioma bionda, inarcando un sopracciglio arcuato. «Che gran minaccia, papà Zayn.» lo schernì affettuosamente, scoppiando poi in una risata cristallina.

La minaccia del budino, però, bastò a far allentare la presa a Zack tanto bastò a Louis di afferrarlo per le braccine e portarselo davanti, limitando i movimenti del bimbo di tre anni mentre prendeva aria e ringraziava le mutande di Albus Silente di essere ancora vivo.

«Zack, vieni qua,» mormorò dolcemente una voce maschile, inginocchiandosi a bordo vasca e allungando le braccia per afferrare il bambino che Louis, esausto, gli porgeva.

«Tio Uis.» cantilenò Zack battendo le mani, poi puntò il dito contro il ragazzo. «One Ak

Il ragazzo sospirò. Era arrivato il momento di Zack di indicare qualsiasi cosa ne conoscesse il nome e lo dicesse, a modo suo, ridendo poi, e applaudendosi da solo per essere stato così bravo a dirlo.

«Il mio nome è Mark.» precisò il ragazzo, leggermente infastidito, poi indicò Louis e disse. «Zio Louis. Fratellone Mark e Zio Louis, Zack.»

Ma Zack ripetè esattamente quello che aveva detto prima: «Tio Uis e One Ak.»

«Che stupido Mark, ha soltanto tre anni, non può parlare bene.» lo rimproverò la ragazzina di dodici anni seduta a bordo vasca, picchiettandosi il dito sulla fronte, come a voler insinuare che Mark fosse scemo.

«Maia, il linguaggio,per favore.» sospirò Zayn, premendosi le dita sulle tempie. Ecco il risultato di affidare i suoi figli a dei babysitter come Liam, Niall e Louis: erano usciti un bimbo pazzoide e spericolato, una ragazzina che non sapeva tenere a freno la lingua e un ragazzo troppo serio e troppo permaloso.

Louis, intanto, era uscito dalla piscina tastandosi la parte bassa della schiena con una smorfia. I suoi quarantacinque anni suonati si facevano sentire come se fossero acciacchi di ottantacinque... e aveva persino due capelli bianchi dietro le orecchie!

Niall, sempre biondissimo anche a quarantaquattro anni, rise nel vedere la faccia stravolta dell'amico. Accanto a Josh, Niall prese una spatola e fece girare gli hamburger che cuocevano sul barbecue. E, in quel momento, un bimbo vivace di dieci anni si attaccò alle al suo polpaccio come un koala, chiamandolo a ripetizione. Si sfilò i suoi occhiali da sole e rivolse al bimbo i suoi occhi azzurri, sorridendogli carezzevoli.

«Ehi Nate, perchè non lasci papà preparare da mangiare?» lo rimproverò una donna biondissima, anche se non quanto Niall, che afferrò il bimbo in braccio con una smorfia.

«Ma lascialo in pace, Serena.» esclamò Niall.

«Ma per favore!» fece Serena, in Italiano. «Non voglio che nostro figlio diventi come quella piccola peste di tre anni.» e indicò col mento Zack Malik.

Niall rise, e riportò la sua attenzione al barbecue.

«Harry Styles sei un pervertito.» strillò, a voce un po' troppo alta, Kendall Jenner in Styles, allontanando il marito con una spinta, prima di tuffarsi in acqua. Harry sfoderò le sue fossette che sembrassero non passare mai di moda nonostante i suoi anni; e Anne, che passava di là e che aveva assistito alla scena, spinse il padre come aveva fatto la madre.

«Mi fai schifo papà.»

«Perchè?» domandò innocentemente Harry, canzonando la figlia. «Tu non fai mai sesso

Anne avvampò. Una cosa del genere... da suo padre. «Papà!»

«HARRY!» strillarono Liam e Zayn in coro che, a quando sembrava, erano gli unici intelligenti a cui tenessero tanto a l'uso delle parole in presenza dei bambini. Harry fece spallucce, ignorando i due amici e gettandosi in piscina anche lui, seguendo la moglie.

«Riprenditi,» soffocò una risata Freddie, porgendo a Anne e a Lione una limonata con ghiaccio. «sei completamente rossa.»

Anne ingogliò un meritato insulto rivolto a Freddie e prese a bere la sua limonata in santa pace. Liam sospirò di nuovo, osservando gli adulti presenti che, chi in un modo o nell'altro, non sembravano affatto tali.

«Secondo voi sono sempre stati così?» domandò Lione di getto.

Anne lo fissò inarcando un sopracciglio, lasciando proseguire Lione: «Insomma, guardateli, sembrano tutto tranne che quarantenni.»

Sia Anne che Freddie osservarono Louis e Niall fare una battaglia di salse: Niall impugnava la maionese e Louis il ketchup.

Anne si lasciò sfuggire un gemito. «Non credo.»

«Mio padre anche a settant'anni si divertirà a infilarsi le penne del naso,» constatò. «Per cui, credo che, in un modo o nell'altro nessuno di loro sia cresciuto realmente

«Hai ragione.» sospirò Lione ma che, dopotutto, amava la sua famiglia allargata, piena di zii, zie e cugini acquisiti, migliori amici e fratellini o sorelline da accudire.

«A proposito!» strillò acutamente Freddie, battendosi una mano sulla fronte. I suoi occhi azzurri lampeggiavano, il che non era una cosa buona; quando Freddie Tomlison aveva gli occhi lucidi a quel modo o stava guardando un film romantico o stava avendo in mente un'idea geniale - che poi lo era solo per lui geniale - .

«Papà mi ha detto di aver costruito una macchina del tempo.» strillò ancora.

Anne scoppiò a ridere. «Che cazzata!»

Questa volta, anche Lione ridacchiò, prendendo in giro l'amico. «e dove ci porterebbe, all'epoca dei dinosauri?»

Freddie fulminò entrambi gli amici che, nonostante fossero, tra tutti, i suoi migliori amici, certe volte li detestava proprio. « Papà è un genio.» Louis Tomlison dietro di loro strillò, quando la maionese colpì il punto del suo cuore, e si lasciò cadere a terra, finto morto. Freddie lanciò un'occhiata sbrigativa al padre. «Beh, in fatto di costruzioni.» specificò.

«Ma è impossibile! Oggettivamente, Freddie, come può aver Louis costruito una macchina del tempo?» iniziò a far presente Lione. «E poi, ci sarebbero un sacco di aspetti da considerare-»

Freddie sbuffò; afferrò Anne e Lione, che intanto continuava a blaterare, per i polsi, scortandoli dentro alla villa. «Sta per piovere e se non ci sbrighiamo avremo i nostri genitori in mezzo.» contro le proteste dei due migliori amici, Freddie li spinse dentro la casa, continuando a tirarseli dietro fino al garage, dove Louis Tommo Tomlison teneva il suo repertorio di invenzioni, ultima tra cui, la famosa macchina del tempo.

Quando la videro, Anne e Lione si scambiarono un'occhiata, abbastanza deluso; non che si aspettassero davvero una macchina del tempo, ma da come se ne vantava Freddie si aspettavano....

... insomma, tutto meno che una vecchia auto, mezza arrugginita, la quale non si leggeva nemmeno la targa usurata che cadeva a penzoloni dal muso del muso. I sedili – che probabilmente una volta dovevano essere stati in pelle – avevano degli strappi come se un felino vi ci fosse avventato sopra. E tutto il garage puzzava tremendamente di muffa.

«Ma è... una macchina rotta.» fece Lione, deluso.

Freddie scosse la testa, come se i veri pazzi fossero loro. Scostò il telo che ricopriva la parte posteriore della macchina, rivelando un gigantesco motore attaccato sopra al tettuccio della macchina, delle antenne che praticamente circondavano l'intero veicolo e un secondo ammasso di motori incollati in chissà quale modo dentro al bagagliaio aperto della macchina.

«Correggo,» fece Anne, storcendo il naso. «E' una macchina rotta con un ammasso indefinito di rottame attaccato sopra e intorno.»

Freddie sbuffò, premendo un pulsante che apriva la saracinesca del garage. «Su avanti, datemi una mano.» e si posizionò al lato della macchina, dove ci sarebbero dovuti essere gli sportelli ma che in realtà non c'erano.

«Che fai?» domandò Lione.

« Vi faccio vedere meglio la macchina. Ma non possiamo farla partire, papà dice che non è ultimata e che potrebbe essere pericoloso. Lione!» Freddie emise un verso di eccessivo sforzo e la macchina mosse i poco, Lione accorse subito l'amico e, con molta meno grinta, lo fece anche Anne.

«E come dovrebbe "viaggiare nel tempo"?» domandò quest'ultima.

«Non lo so,» Freddie sbuffò per lo sforzo. «Papà non me l'ha detto.»

«Fantastico.»

Una volta che la macchina fu spostata fuori dal garage, nella parte asfaltata del giardino, dove c'era un vialetto che conduceva poi alla strada, Freddie indicò la macchina. «Non so bene a cosa servono tutti questi aggeggi qua sopra. Ammortizzatori, cilindrate,freni

«Gesù non è una moto!» intervenne Anne che poi balzò dentro alla macchina, posizionandosi al lato del guidatore. «Qui c'è uno schermino!» e indicò il quadratino luminoso su cui si poteva inserire una data.

«Anne forse...» iniziò Lione che, nonostante non credesse alla macchina del tempo, questa riusciva comunque a mettergli u po' di inquietudine. Ma Freddi stroncò le sue proteste, tirandoselo dietro all'interno della macchina.

«Mi sembra di essere in una navicella spaziale!»esultò il maggiore dei tre.

«Ragazzi, sta diventando buio e non ho... ho questo presen-»

«Waaa! » strillò eccitata Annie, tirando giù una leva che penzolava da tettuccio interno.. «Che data mettiamo, Freddie?»

«Ragazzi» Lione inspirò profondamente col naso, sentendo una lieve turbolenza dentro la macchina. Impossibile.

«Mmh,» ci pensò su Freddie. Poi tracciò dei numeri sullo schermino e, un secondo dopo, il computer aveva memorizzata la data digitata da Freddie.

«Ehi...» si lamentò Lione sgranando gli occhi. Era una sua impressione o la macchina si stava muovendo?

«Maddai, Fred! Sei tornato a ventisei anni fa

«La macchina si muove.» avvertì Lione, questa volta urlando. I due ragazzi si fermarono, ancora con il sorriso in volto e guardarono il povero Lione Payne che era mezz'ora che li avvisava che stava accadendo qualcosa. Anne aprì la bocca, forse per ribattere come al suo solito ma, quando, la macchina scattò in avanti, fermandosi di botto subito dopo e ripartendo così, per rifermarsi ancora.

«Oh dio.» mormorò Lione.

«Che succede?» si lagnò Anne, battendo i pugni sul volante, cercando di farla smettere di farla ondeggiare a quel modo.

«Papà aveva... non può essere. Sentite ragazzi,» Freddie stava tremando. «Non può partire, ok? Papà ha detto che è incompleta.»

«Sei sicuro?» domandò Lione.

«Sicurissimo?» gli fece eco Anne.

«Lo giuro che io non possa nascere.»

Ma, in quel momento, dal cielo ricoperto di nuvole grigie, quasi nere, si udì partire un rombo di nuovo. E poi, eccolo, dieci secondi dopo, un lampo.

Un solo lampo che beccò la loro macchina, attirati da chissà quale aggeggio Louis aveva infilato sopra al tettuccio della macchina; il fulmine colpì in pieno l'antenna e la macchina si fermò. I ragazzi tirarono un sospiro di sollievo, ma la macchina partì e, questa volta, partì sul serio, sfrecciando dritta davanti a sé.

AngolinoAutrice(?)

Se siete arrrivati fin qui mi complimento con voi! Ahaha questa storia è letteralmente da pazzi, lo so; ma quando la mia m ente inizia a partorire cose non posso abortire, altrimenti non dormirei per giorni!

Allora, in questo primo angolo ho intenione di spiegarvi per bene alcuni punti fondamentali.

1- Questa storia è uscita fuori assurdamente e neanche ricordo come. Comunque dovrebbe ricordare Ritorno al Futuro – e sì, prende il titolo della storia anche per quello – anche se ovviamente non seguirò su tutta la linea la trama del film: risulterebbe troppo noioso, monotono e scontato. I protagonisti, comunque, sebbene nel rpimo capitolo si venao i figli, sono Harr&Co, perché tornando indietro li troveremo, ovviamente, adolescenti. Quindi i figli hanno importanza tanto quanto Harry&Co.

2- E' stato difficile descrivere e immaginare i ragazzi da "vecchi", soprattutto caratterialmente, anche se, l'esigenza della trama, mi richiede di farli comportare in maniera assurda per un genitore. Cosa che, come avete visto per Hazza e Louis e Niall, lo è.

3- Questa storia non ha pretese particolari, è soltanto una storia idiota, con una trama idiota e dei personaggi idioti. Quindi non prendetela sul serio :')

4- Passiamo ai figli. Un bel respiro. Per quanto riguarda Liam e Louis siamo a posto, cioè Freddi e Lione ( anche se non so effettivamente se si chiami davvero così, in tal caso mi scuso ma cambierò il nome) esistono davvero e loro sono accoppiati a Cheryl e Briana. Okay. Difficile è stato Harry, il quale, ohgesùmariasantissima non sapevo con chi metterlo, alla fine ho optato per la meno peggio: Kendall; la figlia, Anne ho voluto renderla un po' energica, così, giusto per farla stuzzicare con Freddie Tomlison – e quindi prendere un po' in giro la Larry ship – e, ovviamente non poteva che essere una Harryah. Per Zayn ho scelto Gigi – e io amavo Perrie- per rappresentare un briciolo di realtà, perché Gigi mi piace e perché comunque insieme sono dei cuccioli insieme; hanno tre figli: Mark, il più grande, che dovrebbe avere circa l'età di Anne (17), Maia ( e questo lo dedico a maiaiam di wattpad) di età dodici e la piccola peste Zack di tre anni. Il piccolo e puccioso Niall si è sposato con un italiana, Serena ( perché ama l'Italia e so che andrà a finire così. Puntò :') – sto sclerando - ) e ha un piccolo, tenero figlio di nome Nathan ( 10 anni). Credo di averli elencati tutti.

5- Per il cast, dato che so sia di fondamentale importanza per voi – ma anche per me- ci sto lavorando. Ma non è facile trovare personaggi con delineature particolari come le loro,; periò se avete qualche idea scrivetemelo!

Ringraziamenti:ringrazio il mio letto, che mi fa sfornare le storie prima di andare a dormiree ringrazio maiaiam, che mi ha dato delle dritte e che era entusiasta di questatrama – incrociando le dita di non deluderla – e vi dico che, comunque, nelprossimo capitolo sarà tutto meno noioso, perché questo era di introduzione espiegazione ai personaggi.
Storia presente anche su Wattpad.

 

 

We'll see soon xx.

Shanna

 

   
 
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