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Autore: Delirious Rose    05/04/2017    2 recensioni
“Perché fa ancora freddo e il tempo è brutto, se è Primavera?”
La risposta che ho cercato di dare a G, 4 anni, quando mi fece questa domanda.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Persefone
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ade e Persefone
(“Perchè fa ancora freddo e il tempo è brutto, se è Primavera?”)


Il Re degli Inferi, Ade, era molto triste.
Gli abitanti del suo regno erano molto preoccupati: nulla divertiva il loro sovrano. Né l’Orchestra di Percussione degli Scheletri, né i Fantasmagorici Fantasmi Ballerini, e neanche giocare con il suo cane a tre teste Cerbero!
Ade era triste perché, a una riunione di déi sull’Olimpo, aveva incontrato Core, la figlia della dea dei campi Demetra, e se ne era innamorato.
Ade avrebbe tanto voluto sposare Core, ma Demetra era tanto affezionata alla figlia, che voleva restasse sempre con lei. E se Demetra aveva rifiutato il permesso di sposare sua figlia perfino ad Apollo, il bellissimo dio del Sole, certamente a lui avrebbe riso in faccia!
Un giorno però, Ade si fece coraggio e, sapendo che Demetra non era in casa, andò a trovare Core e le dichiarò il suo amore.
“So che sono brutto e che gli Inferi sono freddi e bui, ma… vorresti sposarmi?” Disse Ade, con la faccia rossa rossa e il cuore che batteva forte forte per l’emozione.
Anche Core era rossa rossa: anche lei si era innamorata di Ade.
“Vorrei tanto, ma la mamma non mi darà mai il permesso,” rispose Core tutta triste.
Pensa e pensa, pensa e pensa… decisero di sposarsi lo stesso, anche senza il permesso di Demetra!
Allora Ade portò Core giù nel suo regno e si sposarono: gli abitanti degli Inferi non avevano mai visto una festa così bella! E la felicità dei due sposini era così grande che anche il quel luogo buio e freddo sembrava che splendesse il sole.
Quando, alla sera, Demetra tornò a casa, fu molto preoccupata di non trovarci sua figlia ad aspettarla.
“Dove sarà andata la mia bimba senza dirmi nulla? È andata a trovare la Zia Era, sull’Olimpo? Sta facendo i compiti con la cugina Atena? Oppure sta giocando con Artemide e le sue ninfe? Spero solo che non sia andata a casa di Afrodite!”
Cerca di qua, cerca di lá, ma Demetra non riusciva a trovare sua figlia. Demetra diventava ogni giorno più triste, passava tutto il giorno a piangere, tanto da non occuparsi più dei campi!
Il grano non cresceva più, i frutti non maturavano più e non si trovavano neanche le ortiche per fare la zuppa! Più Demetra era triste, più la Terra diventava fredda e scura.
Il Re degli Déi, Zeus, non poteva permettere che le cose restassero così, gli uomini avevano freddo e fame. Bisognava fare qualcosa! Così chiamò Hermes, il suo messaggero.
“Tu puoi andare dappertutto: trova Core e riportala dalla sua mamma.”
Cerca di qua, cerca di lá, alla fine Hermes trovò Core, che adesso si faceva chiamare Persefone, giù negli Inferi. Quando lo seppe, Demetra andò su tutte le furie. E che putiferio quando Zeus ordinò ai due sposini di presentarsi sull’Olimpo.
“Quel brutto cattivo di Ade ha rapito la mia bambina! Zeus, digli di restituirmela!”
“Io non ho rapito nessuno, Zeus! Persefone ha accettato di essere mia moglie, e se abbiamo fatto tutto di nascosto, è solo perché sapevamo che sua madre non avrebbe mai accettato.”
“La mia bimba si chiama Core!”
“Persefone!”
“Core!”
“Persefone!”
“BASTA! Mi state facendo venire il mal di testa,” tuonò Zeus. “Tu non hai nulla da dire, Core--voglio dire, Persefone?”
“Signor Zeus, io voglio tanto bene alla mia mamma, però io amo Ade e sono felice giù negli Inferi con lui: sono sua moglie adesso, ha bisogno di me. Inoltre, da quando sono arrivata, gli Inferi non sono più il luogo buio e freddo di prima, e questo mi fa sentire realizzata. Ho un marito che mi ama e uno scopo, perché la mia mamma non può essere felice per me?”
“Se non vuoi tornare per la tua mamma che ti vuole tanto bene, fallo per gli uomini. Non sei triste sapendo che hanno fame e freddo?”
“Beh, un po' lo sono. Ma se torno, poi la mamma non mi permetterà più di tornare da Ade, e allora saranno lui e gli abitanti del suo regno ad essere tristi. Loro non avevano mai conosciuto il calore del sole prima che arrivassi: non è giusto che loro soffrono così, solo perché abitano giù negli Inferi.”
Effettivamente, Persefone--ehm, Core, aveva ragione. Non era giusto che gli abitanti della Terra o degli Inferi soffrissero il freddo e la fame, mentre gli altri erano felici. Pensa e ripensa, pensa e ripensa, Zeus trovò la soluzione.
Ordinò a Persefone di tornare subito dalla sua mamma. Però, dopo sei mesi, Demetra doveva lasciare che sua figlia tornasse da suo marito, per altri sei mesi. E così fu, anche se…

… non sempre i patti sono rispettati!
All’inizio della Primavera, Persefone sente ancora tanto la mancanza di suo marito Ade. Sospira e a volte scoppia a piangere, e la nostalgia è tanta che, a Maggio, torna da Ade per qualche giorno (quelli che oggi chiamiamo i Santi di Ghiaccio).
Allo stesso modo, all’inizio dell’Autunno, Demetra insiste talmente tanto, che sua figlia va a trovarla ancora per qualche giorno a Novembre (quella che oggi chiamiamo Estate di San Martino)
E se Febbraio è il mese più freddo perché Demetra va ad aiutare la sua bimba a preparare le valigie (e no, Ade non è felice di avere la suocera nel suo regno); Agosto è il più caldo perché Ade fa una visita a sorpresa alla sua beneamata (e no, Demetra non è contenta di avere il genero a casa).


   
 
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