Videogiochi > Mass Effect
Ricorda la storia  |      
Autore: Cocever    05/04/2017    3 recensioni
Il vero titolo dovrebbe essere "∀ S∈V" ma non mi fa usare i simboli :/ sad Cocever is now sad. Un raccontino su come mi sono immaginata andassero le cose nella testa di Garrus in ma2.
perchè non c'è abbastanza Garrus x Shepard al mondo.
Siccome è la prima volta che pubblico qualcosa se vi dovessi servire mi troverete con la testa infilata sotto terra.
Genere: Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Garrus Vakarian, Thane Krios
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Shepard si avvicinò ai comandi della porta e iniziò a smanettare con il computer “copritemi le spalle ragazzi che non so se ce ne sono altri, mi è bastato morire una volta” Garrus si era già posizionato prima che lei finisse la frase  

Io ti copro sempre le spalle Shepard  

 Thane si era messo a lato della porta guardando dietro un angolo, quindi Garrus si era scelto una postazione con un minimo di visuale in più, qualche passo indietro verso la parete, così da tenere sotto controllo la stanza e l’umana.  

Vedeva il suo volto di profilo, mentre le sue dita si muovevano agili sul factotum, stava decriptando un codice, ogni volta che un segmento si rivelava quello corretto lei strizzava leggermente gli occhi, sorrideva impercettibilmente e dava l'invio. 

Due anni a cercare di elaborare la sua morte e ora era di nuovo li, con ogni suo gesto abituale, i capelli mezzi sconvolti da tutto il leva e metti del casco, l'armatura da N7 e tutto il resto.  

Quando si erano incontrati, la vita di Garrus era cambiata, prima era infelice e insofferente, lei lo aveva coinvolto nella sua missione, facendolo passare da guardia c-sec a fottuto eroe delle galassia, era stata sua amica, confidente, capo, compagna.  

Poi era morta.  

Quel cretino di Joker non aveva voluto abbandonare la sua stupida nave, e a Shepard era toccato salvare la giornata di nuovo e, ovviamente, lo aveva fatto. Sparita lei, lui aveva cercato di superare la cosa, si credeva adulto e responsabile ormai, avrebbe fatto del bene. Com'era prevedibile nulla era andato per il verso giusto, era stato un lento, doloroso declino, alternato da fasi di rapido, doloroso declino. 

La sua squadra era crepata e lui era finito braccato come un animale su omega, si era rassegnato ad aver raggiunto il capolinea, non solo della sua vita, ma anche di tutto quello che aveva sperato di realizzare. Lottando contro Saren aveva davvero creduto di poter essere utile, di poter rendere la galassia un posto migliore, invece sarebbe morto in quella specie di salottino dall'arredamento minimal. 

Almeno così credeva.  

Se non fosse stato uno dei cecchini più abili e precisi della via lattea si sarebbe dato un pizzicotto nel vederla comparire su quel ponte, ma lo era, e a lui non capitava di vederci male. E poi i turian non li sentono i pizzicotti.  

In ogni caso si trattava di Shepard, chiunque l'avrebbe sorpreso tornando in vita dopo essere esploso e finito nello spazio, ma lei... a primo acchito si era quasi risentito che ci avesse messo così tanto a ricomparire. 

Era stato diffidente, era stato incredulo, era stato arrabbiato, ma aveva ormai la certezza che Shepard fosse tornata: erano alle prese con una missione suicida da cui dipendeva la vita di tutti, e la stavano affrontando dispensando calci in culo e commenti arguti. Insieme. 

Era sicuro che fosse davvero lei, 100%, proprio la Shepard che ricordava, perché tutto aveva ricominciato a girare come avrebbe dovuto. La sua vita aveva ripreso colore, aveva di nuovo un senso e una direzione, ed era la direzione giusta, lo sentiva nelle ossa, si sentiva carico e pronto, si sentiva inarrestabile.  

Aveva vendicato la sua squadra e con lei al suo fianco stava facendo il doppio di quanto avesse fatto, e meglio, certo gli dispiaceva ancora per i ragazzi, e si sentiva ancora in colpa, ma riavere Shepard, la vecchia Shepard in carne e ossa, gli dava la sensazione che non ci fosse errore che non potesse essere riparato, torto che non potesse essere raddrizzato. 

Lentamente, in quei mesi, era riemerso Garrus, lasciandosi dietro le pelli inutili del ragazzino che voleva fare contento papà, della guardia della cittadella, di archangel, finalmente, stava iniziando a mettere da parte perfino lui. Anche se il nome era fico e qualche altra volta magari l'avrebbe usato. Si era pure procurato una bella cicatrice sulla faccia, da vero eroe interstellare. 

La guardò di nuovo strizzare gli occhi. Ormai gli era abbastanza chiaro, la sua vita senza Shepard faceva schifo al cazzo, senza di lei tutto andava a rotoli, e lo faceva nel peggiore dei modi. Aveva già avuto l'impressione che fosse lei ad occuparsi di tutti i problemi della galassia, ma non si era mai reso conto di quanto fosse indispensabile, anche per lui. Soprattutto per lui. Però poteva andare peggio, poteva accorgersene mentre lei era morta, e invece se n'era accorto ora che lei era li, accanto a lui. 

Nel casino che può essere resuscitare dai morti e ritrovarsi a capo di una squadra che lavora per un gruppo che consideravi dei terroristi, mentre la galassia rischia di essere attaccata da mostri alieni giganti, lei aveva trovato il tempo di ascoltarlo, capirlo e aiutarlo, come aveva sempre fatto. 

Non aveva la più pallida idea di come chiamare tutto quel mucchio di pensieri e affetto, forse era diventato troppo tenero, forse era amore, forse la botta in testa lo aveva rincoglionito, ma una cosa era certa: non c'è Vakarian senza Shepard, culo e camicia, fucile e proiettile.  

Con lo sguardo scese dal suo viso alla sua schiena dove stavano riposti con cura il fucile da cecchino e la pistola pensante. 

Un giorno organizzo una bella sfida e allora si che vedremo chi spara meglio  

Poi con lo sguardo scese ancora lungo la morbida curva del suo fondoschiena, e se si fosse davvero innamorato di un umana? Bhe non esattamente di un’umana qualsiasi. Non che ci fosse nulla di male, lui era un maschio lei una femmina dopotutto, era anche normale. Richiamò alla mente tutto quello che sapeva su come potesse funzionare un rapporto interspecie “le umane sono molto più morbide e calde delle turian, non hai idea” “la loro pelle è così liscia” “possono fare cose con la loro bocca” fissò le piccole labbra rosa di Shepard e lei scelse proprio quel momento per passarvi sopra la lingua.  

L'armatura iniziava ad essere troppo calda e troppo stretta per portare avanti pensieri del genere quindi cercò di concentrarsi su altro, con il solo risultato di iniziare a immaginare una scena poco decorosa di loro due in quell' angolo remoto della stanza con il fucile della Normandy, lontano da occhi indiscreti, magari poteva proporlo, infondo erano due adulti, la immaginò guardarlo con quegli occhioni vellutati e il sorrisetto malizioso, una mano che sfiorava il pettorale della sua armatura "oh si che mi piacerebbe Garrus"  

Ogni tanto era capitato che lei gli si rivolgesse con una voce così invitante.. "Garrus" "GARRUS! Sei con noi pronto? PRONTO?" Lui si riscosse e la guardò sorpreso come se l'avesse vista ora per la prima volta,  era così preso che non si era accorto che lei lo stava chiamando, e a giudicare dal suo tono, anche da un po' di tempo.  

Lo stava fissando accigliata con le braccia conserte, la porta alle sue spalle era aperta, anche Thane era un po' perplesso "hee hem si, scusa Shepard dimmi ero... Distratto"  

"Distratto? Dovevi guardarmi le spalle! A che cazzo pensavi?" "alle... Calibrazioni del fucile"  

Bhe in un certo senso è vero   

Lei alzò gli occhi al cielo e allargò le braccia "alle calibrazioni! Che sorpresa Vakarian" gli puntellò un dito sul petto "fammi il piacere e cerca di lasciare il nerd dei cannoni sulla nave!" gli ringhiò contro tra i denti, poi si girò e imboccò la porta borbottando insulti contro la nobile arte del calibrare fucili. 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mass Effect / Vai alla pagina dell'autore: Cocever