THIS IS A GOOBYE, THIS IS A DEFEAT
Vorrei
innanzittutto,informarvi che ho scoperto da poco Devil May Cry, sia il
videogioco che l’anime( che ancora non ho completato di
vedere). E me ne sono
completamente innamorata.
Vi propongo una One shot, su una delle coppie che gli autori non ci proporranno mai, se non negli skecth comici dell’anime, Buona lettura a t
***************************************************************************************************************************
Patty Lowell
è
cresciuta. Sdraiata su quel divano, gli occhi azzurri e velati da una
sottile
linea di kajal, al soffitto, pensa e immagina trame d’amore
per sé e per il suo
futuro.
Non ha mai
smesso di curare quella casa, spazzare,spolverare, sistemare e dare
quella
parvenza di
gentilezza nel trafficare con i clienti.
Sbuffa, le mani intrecciate dietro la
nuca, a carezzare
i lunghi capelli, etereo color del grano, mosso, onde che
s’intrecciano fra le
sue esili dita, sbuffa ancora, roteando gli occhi al soffitto; Le gambe
distese
lungo l’intero divano ed i piedi, poggiati sul bracciolo
opposto a quello dove
il suo capo è poggiato.
“ Questa
è la classica postura di Dante”
Lo sa,
così
come appunto sa riconoscere gli influssi dell’uomo sulla sua
crescita e sul suo
carattere. Per quanto tempo gli è rimasto vicino?
“ ti
scaricherei dopo due secondi. Io voglio solo ragazzi più
giovani di me.”
Ricordi, del
loro primo incontro.
Lo pensa,
ancora, davvero?Lo scaricherebbe dopo due secondi…?
Quanta è
ironicamente beffarda la vita ed i suoi eventi, ora che le rotte di
direzioni,
collassano in viottoli che mai ci si sarebbe immaginati.
E lei, ora sta
scappando, lei lo sta per abbandonare, lei sta chiudendo la porta a
ciò che
realmente sente dentro sé, la sua coscienza, Madama
verità ed il suo sudario.
Con quella valigia,sul
pavimento,ai piedi del
suo divano, , attende il ritorno di Dante.
Aspetta, come
sempre ha fatto, con l’ansia e la tensione, di non sentir mai
suonare il
campanello dell’agenzia, o di veder grondare sangue dai
capelli albini del suo
benefattore.
Stai per dire
Addio. Ma sai che sarà
sempre e solo un arrivederci?
Il chaos che ha
oltre gli occhi di ghiaccio, e l’albino colore dei capelli.
Perché?
Perché?
Non lo sai
affrontare, non sai render
conto di te e del suo sentimento..
E ti macchi di
rimpianti, e di quella
patina leggere del rimorso venato, nell’abbandono, di pura
ingratitudine.
Non è
vero: Io vado via solo perché voglio
scoprire il mondo, oltre qui.
…..
Perché cerchi di convincerti,che sia
così?
Ammettilo, davanti lui. E domani forse
sarai più leggera, avrai donato la tua confessione, come una
candida sposa tremolante,
di fronte l’altare.
È
Perfetta, di
chi ha il corpo frutto dell’amore fra Natura e Bellezza.
È fragile, di chi
ha il cuore bagnato di sentimento, storpiato dal Desiderio.
È spaurita
eppure le sue membra sono piene del coraggio di mollar tutto, e
ricominciare da
chissà dove.
“ Sei
diventata
sorda , cazzo !”
“Uhm?”
Lo fissa, non
aggiunge altro, piuttosto chinando il capo, a guardarsi quasi i suoi
stivali.
Un vestito, lungo nero, che le scende fino a metà coscia,
che se solo
allargasse le gambe, non sarebbe difficile per il Mezzodemone, vedere
la sua
biancheria intima…e per quanto, lo stesso
, si sia sempre forzato di considerare Patty alla stregua
di una figlia
, più volte determinati pensieri l’hanno sfiorato.
“ Non ce
la fai
a guardare quanto so’ bello?”
Irrompe ancora,
la sua voce, profonda, e ironicamente divertita da quel chinare il
capo,
immediata conseguenza, nell’averlo osservato:Rare le volte in
cui ciò è
successo, se non quando la “Demonietta Viziata” ha
combinato qualche pasticcio,
così che sempre nella sottile latente voglia di averla
vicina, dopo aver posato
le sue armi sul tavolinetto al centro della stanza,con rapidi passi
l’affianchi
sul divano, per poi comodamente stravaccarsi allo schienale morbido..e
non
ci vuole molto, per prestare finalmente attenzione, a una
valigia.
Una larga
valigia, strapiena, lasciata sul pavimento, ai piedi del divano.
Di qualcuno che
sta per partire, sta per andare via:sgrana appena gli occhi chiari,
osservandola,
implicitamente, chiedendole di chi diamine sia quella cosa e,
L’umana, ricambia
quella sua occhiata , inclinando di poco il capo, e lasciando che le
sue
labbra, disegnino un innocuo sorrisetto, sghembo accennato.
“
…”
Lontano da lui,
perché ne ha paura.
Lontano da lui,
perché non può più sopportare
l’ingerenza del suo sentimento.
Rovinerebbe
tutto, e potrebbe il suo innamoramento, come un ondata di mare, che per
quanto
potente possa mai essere, è inevitabilmente soccombere al
contatto duro e
massacranti, degli scogli.
E Dante è
pietra.
Dante
ha mai conosciuto l’amore? L’ha mai
espresso?
cosa so di te, cosa conosco, quanto
ho potuto mai vedere le tue lacrime?
Il sordido
mutismo sentimentale di lui, è la scoglio più
duro che possa esservi, e lei
perché, mare in tempesta, ha scelto d’innamorarsi
di quel Cacciatore?.
Una stretta al
cuore: la mano che
la ragazza, porta,
istintiva, a carezzarsi all’altezza del seno sinistro, come
se volesse calmare,
i battiti accelerati del suo organo vitale.
Rosso il suo
volto, ai lati delle guancie, deglutisce lente, distogliendo ora lo
sguardo da
Dante.
Commenta,
asciutto il mezzumano, rapidamente andando a prendere il telecomando e
pigiarne
il tasto di accensione, lasciando che le onde elettromagnetiche di quel
televisore, si propaghino per la stanza, distruggendo
l’ambiguo silenzio.
La voce
imperiosa di Patty, che senza alcun imbarazzo, va a stenderglisi quasi
addosso,
avvicinando il suo torace a quello di Lui, in contatti che..volutamente
cerca, nella
puerile malizia di chi riesce a captare desiderio sessuale, nelle
più spinose
situazione.
Libido Nascosta,
ripudiata perfino da se stessa, mal cresciuta, eppure così
insistente, eppure
così timorosa di mostrarsi.
“ non
c’è bisogno
che mi salti addosso..”
i volti, a poca
distanza, si fronteggiano gli occhi, ed il sorriso
dell’Albino, è al solito
sfrontato e irriverente, gli occhi soffermandosi,insistenti, sul volto
di lei,
la mano, che senza timidezza alcuna, rispondendo all’istinto,
le si poggia fra
i capelli, dietro la nuca, in una presa,che per quanto sia delicata, ha
l’arduo
compito d’impedirle di indietreggiare , di distogliersi dalla
vicinanza.
“ Parti
per una
vacanza?”
L’ironia
ancora percepibile, nell’occhiata
fulgida che dona al quel bagaglio, per poi tornare su di lei, sui suoi
tratti.
E come cresce, nel proprio animo, la voglia di baciarla? È
una serpe che
striscia, all’unisono con il desiderio, identico e medesimo
di Patty.
È una bambina,
Era una Bambina, ma ora quei tratti del docile volto della ragazza
assumono la stessa
aria innocente e spaesata di chi
piccola d’età, affronta il mondo, mai visto prima,
della tredicenne alle prese
con l’imbarazzo di un contatto troppo ostentato, di una
apprezzamento implicito
che le arrossa le gote.
Dante, Lei
è tutto questo per te: figura
silenziosa della tua dimora, allietratrice di sensi, con i suoi
capricci e
moine.. E non fa tenerezza ora vederla così?
Non vorresti stringerla, al tuo petto,
finchè l’alba non sorga di nuovo, per un altro
giorno?
Sguardi lunghi,
che si specchiano: la ragazza che si umetta le labbra, infine
riabbassando gli
occhi, appena il capo,ma l’uomo, che di suo ha percepito
qualcosa che non va, con
quella mano, dietro la nuca, costringe, forse poco delicato, a
rialzarle il
volto a guardarlo di nuovo, con la stessa intensità di pochi
attimi fa “ Mi
spieghi cosa succede, Patty?”
E Dante non
aggiunge più nulla, solo rilascia un sospiro, sul volto di
lei, o forse in
realtà uno sbuffo. Se ha intuito o meno non si sa, ma
stavolta, lui non la
proteggerà dalla paura
che lei ha di se
stessa e delle sue decisioni; rilascia la mano, aspettando che lei , si
distacchi appena da lui.
Sono pur sempre
rimasti seduti,l’uno di fianco l’altro, con la
differenza che il busto di
Patty,gli si è rivolto e poggiato sul suo sterno..e non ha
mica concluso lo
scopo, per cui eventualmente, gli si sia buttatta addosso: levargli il
telecomando di mano, e spegnere la
tv…Nient’affatto: le voci di sconosciuti
invadenti, risuonano dall’aggeggio fino a loro, sillabe
sconnesse, ora che la
concentrazione è rivolta, l’un per
l’altro,in quel gioco di silenzio, o meglio,
in quelle domande,
ancora senza risposte.
Quel pensiero,
che se sapesse esprimerlo, sarebbe un urlo di disperazione dalle labbra
di
Dante, e rimane invece nell’oblio della sua coscienza, che di
cicatrici
sanguinolenti ne ha ancora, insieme ricordi vividi di omicidi da
giustiziere.
Con le
parole, si sa, il
Mezzodemone, sa solo
mostrare la sua cinica spavalderia sarcastica: le sue imprese
dimostrano come
siano stato le sue armi a parlare al posto della bocca, e i suoi colpi
di
spada, le sue grida di follia e mattanza dell’animo.
..schiude le rosee
labbra
“ I demoni qui ,in questa casa,non possono arrivare. E tu non hai motivo per fuggire.”
secco,
risponde, e seguace dell’istinto anche lui, ora, posa le sue
mani, sul dorso di
quelle di Patty, come se le trattenesse, in quella posizione. Allungo
il collo,
avvicinando ancora di più il suo volto a quello di lei, che
se caso mai
distogliesse gli occhi azzurri dai suoi, lui li cercherebbe incuranti
di
procurarle altro imbarazzo.
“ Lo so.”
asciutta la
risposta, di Patty, ed al contrario di ogni previsione
dell’albino, sorregge
ancora quel suo sguardo, non indietreggiando col viso, ai movimenti di
luiche
annullano ancora di più le distanze.
“ Io non so un cazzo, invece.”
Le mani del
Mezzodemone, prima poggiate sul dorso di quelle di
lei,ora le prendono i polsi, glieli serra, in una presa mordace e
pressante, in
un inspiegabile preludio di prepotenza e stizza che sta provando verso
“ Mi fai
male,
dante.”
“ E tu me
ne
fai con questa faccia di cazzo che hai”
“…Smettila”
“
Smettila tu.”
“ No tu,
lasciami le mani, Lasciami, lasciami, lasciami, LASCIAMI ANDARE
VIA!”
Effluvio di
parole, a cui ora Patty non sa dare freno, gli occhi che diventano
lucidi,
nella commozione che sta percettibilmente rigando le sue parole , nel
fremito
di quanto impavida, sta ammettendo, mentre Dante, non le rilascia i
polsi, al
contrario quasi continuare a sentire, cosa dice, sprigiona dalle sue
braccia,
voglia di prenderla e sbatterla ad un muro, e farla tacere,
perché quelle
parole, quelle maledette parole, suonano per lui, già come
un Addio.
“ I demoni sono qui.Sono qui!SONO QUI!Nel cuore!”
e la
ragazza lo urla.. e se potesse schiaffeggiarlo, se solo potesse
mangiarlo a
morsi, lo farebbe, pur di annullare quella pazzia che sa del suo
Cacciatore,
quella follia che porta il nome di Dante, quello che per lei
è divenuto Padre,
fratello..e che vorrebbe amante.
Vorrebbe un
uomo qualunque, vorrebbe che la sua pelle mai avesse conosciuti i tagli
di cui
è marchiata, segno del Demone che è in lui,
figlio di Sparda.
E uscita dalla
sua razionalità, è stata la sua anima: sgorgano
le lacrime, davanti
l’incredulità di Dante,che non parla, non
risponde, continua a fissarla, la
boccasemischiusa, nel vuoto di parole che tocca a lui adesso.
“..”
E rilascia la
presa dai suoi polsi: e stavolta è lui, ad abbassare appena
il capo.
C’hai
giocato? No.
L’hai illusa? No.
La vorresti tua?...
ottima donna di pulizie, d'altronde.
Ma al suo corpo non pensi..?
….
Potrei.
E lasceresti che le tue labbre lo
bacino, figlia della tua protezione e malcelato, istinto paterno?
….
È
follia, è follia.
orrei solo sbatterle quella valigia
sulla testa, tramortirla e tenerla nel mio letto.
Abbracciato e farne l’amore al suo
risveglio, senza sosta, aspettando la fine del mondo così,
dentro di lei.
È
È un barlume d’amore, è diverso,
coscienza mia.
“ Non mi
rispondere, non ce n’è bisogno”
Sussurra,
Patty, le parole impregnate di lacrime e dolore, la vittoria che i suoi
movimenti ora cantano, l’elogio alla sincerità: si
alza appena, andandoglisi a
mettere a
cavalcioni su di
lui,allargando le gambe, e posando il suo bacino, su quello di lui.
E dante non si
sottrae.
Ne capisce i
gesti, e man mano che il silenzio ora diventa opprimente, vorrebbe
annullare
tutti quei 10 anni di vita con Patty. Vorrebbe, che quel loro strano
rapporto,
di commisto interesse e devozione recondita, protezione implicita solo
per lei,
non fosse mai accaduto.
Perché per
quanto non abbia mai conosciuti limiti, nell’amare donne ,
anche solo col corpo
ed i suoi atti, ora la sua mente gioca con i tarli degli scrupoli e gli
istinti
delle carni, che bramano nell’averla e non farla andare.
“ Non
sarò mai
come Le tue donne.. Ma per quello che sono stata io,qualunque cosa,
rompipalle
bambina mai cresciuta, fanatica di romance e viziata e fasulla
ragazza..Qualunque
cosa. ricordami”
E senza nessuna
esitazione, solo rispondendo alle molle del suo cuore, le mani di
Patty,
Perché si vuole
proseguire, perché gli animi abbiano il loro placo.
Le labbra..Si
posano.
Le labbra, si
appoggiano e trovano umidi ripari,
Quello che ho sempre desiderato.
Le mani di
Dante sui suoi glutei, in movimenti circolari, in carezze e tatto che
appare
quasi tremante. Al suo richiamo si è lasciato trasportare,
chiudendo in
intensità, anche le palpebre : reale il suo trasporto,
palpabile l’astrazione
in cui
Si,perfetto. Dante, ci siamo, e muovi
pure bene la lingua, tant’è andresti anche
oltre..Ma..
Ma Cosa ne sarà dopo… dopo questo?
“Stupida,
rimani ferma”
La sua solita
voce, straccia quel bacio, troncandolo freddamente; Indietreggia di
poco il
capo,ma i palmi delle mani, rimangono pur sempre poggiati sui glutei di
lei.
E Patty non
protesta, solo aderendo di più con il suo bacino, le sue
mutandine, su di lui,
sui suoi jeans.
“ Non
dovevo,
ma ho dovuto”.
Gioco di parole, con la voce che s’increspa di dispiacere malinconico, mai distogliendo gli occhi dal volto dell’Albino, le mani che rimangono sul suo viso
“
è Il miglior
modo per abbandonarti. L’unico coerente con ciò
che sento.”
“ Levami
le
mani dalla faccia”
Perché
così
..scontroso?
Cos’è che lo
rende inerme, e così volutamente privo della sua innata
calma e sicurezza di sé?
Andrà
via. Come tutti.
e persone sono incidenti di percorso,
lungo la strada che conduce al ritrovare se stessi.
La voce di lui
non ammette repliche: e quell’austerità nel tono,
per qualche istante la fa
imbarazzare, desiderar ardentemente di sprofondare..Ma non pentirsene.
Partirà
sapendo, realmente
cos’è che c’è fra di
loro. O almeno da parte sua.
E senza null’aggiungere,
ogni parola così superflua e blasfema al confronto della
sinfonia delle loro
anime, torturate e dilaniate da dubbi,o solo dalla paura, si alza da
lui, sfuggendo anche alla
presa delle mani del Mezzuoomo suoi suoi fianchi.
Ancora una
volta, quel dannato, fottutissimo silenzio.
si china , piegando di poco le ginocchia, e raccoglie la sua valigia,
controllando che sia ben chiusa.
Sta andando via,
Dante ..Fermala.
FERMALA.
La sua
valigia
è perfettamente chiusa: pochi passi, per prender
dall’attaccapanni, il suo
piccolo giubbino bianco: lo infila, ora solo trattenendo ..le lacrime,
gli occhi
arrossati ed il respiro che scema in piccoli singhiozzi.
Alzati da questa
cazzo di poltrona, e
FERMALA.
Mettiti davanti la porta, ed impediscile
di uscire.
Ehi,
Ho Visto mio fratello andare
all’inferno, e non sarà certamente il desiderio di
una bambina, di farsi una
passeggiata per il mondo, a scuotermi.
Amen.
“Grazie
di
tutto, Dante.”
Il tonfo della
porta che si sbatte, e un'altra epoca che finisce.
Come tutto.
L’agenzia
ha
ripreso a puzzare di polvere, e le nuove domestiche son ben poco
propense a
fare i loro lavori, per bene, si fanno pagare molto e ancora se la
prendono per
quello strano ed irriverente modo di fare del Mercenario; Ne ha dovute
licenziare parecchie, e probabilmente, anche questa ragazzetta dai
capelli
rossicci, ora china per terra a lavar manualmente, mattonella per
mattonella, è
prossima all’esser mandata sonoramente a fare in culo, fuori
dall’agenzia.
Lui se ne sta
sempre seduto sulla sua poltrona, con le gambe che sono poggiate,
l’un sopra l’altra,sul
ripiano dell’agenzia, con fra le mani, uno stupido
fascicoletto di donne e
motori.
La tv è quasi
sempre spenta, Niente Romance o puntate strappalacrime, che gli
faccciano
rivoltare lo stomaco: eppure, in una sera successiva al misfatto, ha
ridicolmente, acceso uno di quei canali e seguito una telenovelas di
Patty.
Tutta la
puntata: con la conseguenza, che avesse una chiara voglia di strafarsi
di qualche
droga o allucinogeno, per farpassare la strana malinconia dei suoi
pensieri.
Ed ha anche
riaperto più volte la stanza di Patty, fingendo con se
stesso la scusa di voler
far passare un po’ di aria, in realtà poi
riducendosi ad aprire cassetti ed
armadi, alla ricerca di qualche segno di quei 10 anni di lunga
convivenza.
Trovandoci un
disegno, dalla chiara mano infantile,:Una bambina, Bionda, che stringe
la mano,
ad un alto uomo in cappotto rosso, con alle spalle una grande spada,
con
cuoricini difformi nell’intera area del disegno.
Una lacrima ,
forse due..e poi l’ha strappato, per rabbia, per quella
strana e schifosa forma di odio, che consegue un abbandono,
una propria sconfitta.
Dante non
può
permettersi di piangere e star male.
Dante non può
permettersi di rincorrere nei suoi riposi onirici, Patty.
Dante non può
permettersi altri pesi sulla sua coscienza.
Dante in
realtà, L'invincibile Dante, il Mercenario dall'innegabile
Carisma, Ha già perso.
Si, Ladies and Gentleman:
Tante guerre non
sono valse a nulla, se Un Combattente,
Ancora, una volta, ha paura del Sentimento.
.....
" WHERE IS SWEET PATTY?"