Videogiochi > Five Nights at Freddy's
Ricorda la storia  |      
Autore: White Pika girl    08/04/2017    4 recensioni
Un semplice peluche, non era nient’altro
eppure il modo in cui l’ho trovato era strano, tutto lo divenne dopo averlo portato in casa…
ma sarà solo una mia suggestione…
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un semplice peluche


Il mio pullman si fermò alla fermata e scendei in più fretta possibile aprendo l’ombrello, stava piovendo addirotto, proprio quello che ci vuole dopo ore passate a scuola...

Percorei la solito strada che prendevo per tornare a casa e quando arrivai l’occhio mi saltò su una busta di plastica poggiata davanti alla porta.
La presi e controllando meglio notai qualcosa che non mi sarei mai aspettata di trovare… un peluche a forma di orso dorato con cilindro viola come il papillon, gli occhi sempre neri e la puppila bianca
“Ma questo non è Golden Freddy?” pensai tra me e me, incredibile
ho trovato un peluche di un personaggio di uno dei miei giochi preferiti:
Five Night’s at Freddy
ma come ci è arrivato? Non ho fatto acquisti online recentemente e non ho raccontato a nessuno la mia passione per quel gioco e ne tanto meno al mio fratello maggiore, altimenti mi avrebbe presa in giro… quindi chi poteva comprare questo peluche? Forse in realtà doveva essere spedito a qualcun’altro?
Cercai intorno a me per vedere se c’erano bigliettini o
qualcosa che mi faceva capire da dove venisse e a chi fosse destinato in realtà ma nulla.
Riflettei per un po' per poi alzare le spalle e rompere la busta, presi così il Golden Freddy sentendo la morbidezza del suo pelo sintetico,
anche se era inquietante con quei occhi rimaneva sempre un un piccolo pupazzo.

Presi le chiavi dallo zaino ed entrai in casa tenendo il Golden Freddy sottobraccio << Sono arrivata >> nessuno rispose
Ah vero… mamma e papà sono ancora a lavoro, oh beh mi preparerò le solite bistecche.
Misì Golden Freddy sul tavolo, presi la carne dal frigo e la padella in un altro mobile per poi mettermi ai fornelli.
Più volte mi girai verso il giocattolo chiedendomi perché era finito qui
da una parte però, allo stesso tempo, non mi importava saperlo
insomma ho un gadget di un gioco che adoro e non c’è stato bisogno di pagarlo, dovrei esserne contenta no?
Sospirai mentre spostavo la bistecca dalla padella al piatto
quando stavo prendendo le posate mi sentì improvvisamente osservata, scuotevo la testa cercando di convincermi che non era niente eppure la sensazione persisteva.
Mi girai di nuovo verso il Golden Freddy il cui sguardo è rivolto verso destra cioè verso il frigo, non c’è altro che potrebbe fissarmi
e appunto con “fissarmi” mi ricordai del protagonista bambino di Five Night’s at Freddy 4, anche lui aveva il pupazzo di Golden che lo seguiva con lo sguardo e compariva nei posti in cui andava. Mi chiedo se...
“Nah è solo una fantasia” mi dicevo, sono troppo grande per credere a certe cose.
<< Ehi sono tornato! >> la porta si aprì ed entrò un ragazzo dai capelli neri, gli occhi color nocciola, la maglia grigia e i pantaloni blu come le scarpe…
oh no è mio fratello tornato da scuola!
Presi di scatto il peluche nascondentolo dietro la schiena
<< Allora il pranzo? >> chiede mio fratello con insistenza << Non sono la tua cameriera >> risposi scocciata mentre lui sbuffò
<< Sei sempre la solita… ma… >> continuò notando di aver le mani nascoste
<< Cosa nascondi? >> << E-ehm niente! >> dico arrettrando
<< Vieni qua >> dice lui minaccioso avvicinandosi
ma la suoneria del suo telefono lo distrae, costringendolo a rispondere alla chiamata << Si? ...ah ha.. si vengo, a più tardi >>
mio fratello ripose il telefono in tasca e mi guardò con aria arrogante
<< Mezza calzetta esco con i miei amici quindi >> dice prendendosi il piatto con la bistecca << Mi mangiò questo così impari a non prepararmi niente >>
Se per una volta cucinasi da solo…
mentre lui mangiava io mi prendei qualche biscotto dentro al vasetto e andai silenziosa tenendomi ancora il Golden Freddy dietro
<< Quando uscirai anche tu? Ah no vero… tu sei un associale del cavolo senza amici >> lo sento ridere appena raggiunsi le scale.
Odiavo quella maledetta risata racchiante e fastidiosa
però odiavo ancora di più che lui mi prendesse in giro solo perché sono timida e lego poco.

Entrai in camera mia chiudendo la porta, avevo solo bisogno di stare sola
<< Ahh… mi metterò ad ascoltare la musica >> mi dissi posando sul comodino il Golden Freddy e mettermi nelle orecchie le cuffie e attaccare all’mp3 che portavo sempre a portata di mano.
Stendendomi sul letto pensai alla canzone da ascoltare finché non mi venne un illuminazione: Break my mind
quella canzone FNaF l’adoravo, ci stava anche in certo senso in questo momento. Ridacchiai e la feci partire
ripartire, e ripartire ancora… per ore intere… finché non mi addormentai.
Un suono. Un suono metallico tremandamente rumoroso mi costrinse ad aprire gli occhi, era tutto buio distinguevo poche cose nella mia camera
una tra queste era il peluche… non più sul comodino dove l’avevo lasciato ma accanto a me… con quello sguardo vuoto a fissarmi
quasi sobbalzai ma notai anche che vicino a lui c’era una torcia.
Senza pensarci troppo la presi usandola per vedermi attorno
poi di nuovo quel suono, più vicino di prima, troppo vicino
sentivo il cuore battere all’impazzata, tutti i miei sensi in allerta ma non solo, compaiono anche un vaso con dei fiori e una flebo completamente a caso e scomparire appena li ricontrollavo.
Cosa diavolo stava accadendo?! Stavo forse impazzendo?!
Dopo inutili minuti a cercare di calmarmi sentì il cicolio della porta che si apriva… e quasi incontemporanea il mio cuore si fermò un attimo…
non avevo il coraggio di muovermi e udivo dei passi avvicinarsi lentamente, strinsi la torcia, con le ultime briciole di autocontrollo la puntai accesa contro chi stava per venire.
L’unica cosa che vidì erano due piccoli occhi rossi inquietanti e una bocca piena di denti affilati… poi buio assoluto.

Mi risvegliai di nuovo di botto, sudata e con uno strano dolore alla testa.
Questa volta era giorno meno male…
controllando il comodino vidì il Golden Freddy al suo posto e non c’era la torcia “È stato tutto un sogno… solo un sogno...” pensai massaggiandomi la testa e guardare l’orario sul telefono, sono le sei precise
almeno non sto faccendo tardi e volendo potrei anche dormire un altro po' ma preferisco restare distesa. Quel sogno, o meglio incubo, mi ricorda troppo quelli che aveva il bambino del gioco horror… forse ci ho giocato troppe volte perciò…

Passarono settimane e davo sempre questa risposta per convincermi ma le cose non sembravano più così normali
infatti mi sentivo osservata, in ogni momento sia a scuola, in strada o a casa e a volte facevo di nuovo quel sogno ma non c’erano gli occhi rossi e i denti aguzzi, solo rumori e durava per fortuna molto meno
mi davo spesso della paranoica dicendomi che non c’era nulla da temere, se fosse così semplice però…
<< Sono arrivata >> dissi entrando in casa ma come al solito i miei non erano presenti.
Sospirai dirigendomi verso la cucina quando qualcosa mi blocca il braccio bruscamente << BUH! >> sentì gridare da dietro di me, adesso ho capito
<< Non sei divertente >> risposi apatica << Ahhhg che noiosa! >> fa mio fratello irritato mollandomi il braccio e togliendosi una banale maschera rossa messa apposta per spaventarmi << Tu invece sei un idiota >>
<< Come ti permetti?! >> domanda sempre più irritato
<< Ti brucia la verità forse? >> chiedo con un sorriso di scherno
<< È da quando avevo otto anni che mi fai questo scherzo, sono cresciuta ormai >> ecco, ora mi aspettavo esplodesse di rabbia ma invece… si mise a ridere, a ridere di gusto mentre rimanevo stupita
<< Cresciuta? Ahahah non direi… >> dice tirando fuori il mio peluche di Golden Freddy… no, no no no.
<< SEI ENTRATO IN CAMERA MIA?! LURIDO… >> mi lasciai sfuggire un grido di rabbia e cercai di riprendemelo ma mio fratello è più alto perciò gli basta semplicemente tenere in alto il braccio per impedirmelo
<< Oh che fai piccolina piangi senza il tuo peluche? Piangi eh? >> mi schernisce lui << Sta zitto! >> dico a denti stretti e finalmente riesco ad acchiappare Golden Freddy per la zampa << Non lo avrai facilmente! >>
entrambi tiriamo il peluche verso la propria parte con ferocia
finché accade l’inevitabile… la zampa che tenevo si stacca dal resto
<< … no… >> sussuravo abbassando lo sguardo triste
<< Ahi ahi, ora come farai a dormire la notte mezza calzetta eh? Ehehe accenditi la lucina >> rise lui mentre gettava a terra il resto del pupazzo come spazzatura e se ne andò.
Avrei tanto voluto dargli un pugno in faccia ma sapevo che poi l’avrebbe passata liscia con mamma e papà lasciando ricadere la colpa su di me, come sempre d’altronde.
Presi il peluche di Golden Freddy e la sua zampa per poi andare sopra a cercare di ricucirlo, anche se da quando è arrivato mi sentivo strana mi ci ero affezzionata…

Il giorno dopo durante il pomeriggio andai fuori nel giardino di casa portandomi il peluche aggiustato da me con ago e filo, più un blocco da disegno. Si, adoravo disegnare, sopratutto seduta vicino al mio solito posto
ovvero davanti a un alberello
mi sedei sull’erba soffice mettendomi accanto il Golden Freddy mentre sulle ginocchia il blocco da disegno su cui sono disegnati dei schizzi, fatti per noia, di una sagoma di una testa di cervo marrone su uno sfondo blu e un cerchio metà rosso metà bianco.
Impugniai la mattita cominciando a disegnare su un altro foglio
all’improvviso alzai lo sguardo notando una farfalla rossa posata su una parte del blocco e sorridei lievemente
<< Ciao! >> sobbalzai al sentire una voce maschile faccendo volare via la farfalla << C-chi? >> chiesi confusa per poi adocchiare un ragazzo della mia età davanti alla staccionata del giardino, colui che mi
ha salutato. Lo riconosco: è un mio compagno di classe sempre vestito di nero che come me è molto timido e parla poco, non mi ricordo
neanche il nome…
intanto lui si grattava i capelli neri rivolgendo gli occhi marroncini dai riflessi rossi altrove imbarazzato
<< S-scusa ti ho spaventato? >> chiede quasi dispiaciuto << No no… che ci fai qui? >> domandai inclinando la testa << Forse non te ne sei accorta ma… sono un tuo vicino di casa >> dice sorridendo timido
<< Ah… >> feci sorpresa non sapendo cos’altro dire o fare
<< Sai, quel peluche di Golden Freddy te l’ho regalato io… volevo dirtelo prima però… s-sono un po' timido >> dice indicando il peluche
<< Tu? >> chiesi ancora più sorpresa, lui di risposta annuì
a questo punto lo feci entrare e cominciò a spiegarmi tutto, in pratica mi aveva visto disegnare durante le ore di intervallo, in quei minuti facevo gli animatronici di Five Night at Freddy quindi ha intuito la mia passione per il gioco e siccome voleva fare amicizia ha iniziato comprando il pupazzo di Golden Freddy per me.
Fu così che tra una chiacchiera e l’altra diventamo presto amici
gli incubi e il sentirmi osservata tra l’altro scomparvero… con essi però, misteriosamente, anche il Golden Freddy

lo avevo cercato ovunque ma non lo trovai mai più… ricordo che prima di perderlo mio fratello cadde dalle scale rompendosi la gamba affermando di averlo visto e la stessa sera sognai di nuovo la mia camera nell’oscurita e a terra c’erano
un cilindro e un papillon viola poi una scritta in rosso
“Goodbye”

Due chiacchiere con la Pikachu

Okkk…
voglio precisare subito una cosa: non sfraccielatevi il cervello nel cercare di capire chi è sta ragazza protagonista del racconto, è semplicemente una ragazza a caso in un contesto a caso… tutto qui XD
ma scommetto che qualcuno di voi ha già fatto teorie su il fratello e il ragazzo in nero, beh in tal caso sono curiosa di sentirle u-u
e vedere se credete che il Golden Freddy era davvero assatanato o no XD
beh che dire… semplicemente sono stata ispirata da un episodio successo a una mia amica per creare questa storia, con aggiunta riferimenti a FNAF 4!
spero vi sia piaciuta, è la prima volta che faccio questo tipo di storie un tantino tantino creepy e spero il risultato sia buono
poi poi poi….. uhmmmm…. niente da aggiungere, state solo attenti ai peluche di FN- *vede il pupazzo di Springtrap davanti alla porta*

dimenticate pure quello che stavo dicendoooo… *spupazza il peluche non accorgendosi che questo dai occhi emana luce rossa*
ci si vede^^
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Five Nights at Freddy's / Vai alla pagina dell'autore: White Pika girl