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Autore: tbhhczerwony    08/04/2017    3 recensioni
[Yandere Simulator]
【what if?/genderbend | osorou/ayano | scusate, dovevo farlo】
Era un amore impossibile, eppure per Osorou Shidesu era reale.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
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Impossible


Era un amore impossibile, eppure per Osorou Shidesu era reale.
Ayano Aishi: una ragazza dolce e simpatica, ma era completamente ossessionata da quel Taro Yamada. Cos’aveva di speciale quell’inetto? Forse la pensava male su di lui solo perché era più piccolo, ma oltre a essere più piccolo era anche debole. Come faceva a piacerle? Ma soprattutto, perché aveva un sacco di pretendenti?
Poi voltò lo sguardo in basso, pensando che forse era solo il suo orribile carattere a renderlo pieno di pregiudizi, odio – e gelosia – su Taro. Però se c’era una cosa che sapeva, era che Taro non se la calcolava neanche.
Taro sembrava spendere più tempo con Osana piuttosto che con Ayano, che avrebbe dato la vita per lui – o almeno, così la pensava Osorou, quando in realtà lei avrebbe ucciso per lui.
Tutti pensavano che Shidesu fosse dalla parte dei delinquenti, quelli che stavano fuori nel giardino della scuola davanti all’inceneritore con delle mazze da baseball, pronti a picchiarci tutti quelli che passavano là.
Osorou era completamente diverso, lui si definiva diverso. Non era né buono né cattivo. Era un semplice ragazzo come tutti gli altri, era solo stato qualcosa nel passato a farlo cambiare radicalmente, facendolo sembrare un bullo.
Sospirò, alzandosi dalla sedia davanti al suo banco e uscendo fuori dalla classe. Lui era seduto all’ultimo banco della fila a destra, mentre Ayano era circa un metro lontana da lui: lei era al secondo banco, nella fila a sinistra. Vide davanti a sé Ayano salendo le scale, stava sicuramente cercando Taro, ne era certo.
Lui prese la direzione opposta, scendendo le scale e uscendo fuori in giardino, guardando inizialmente la fontana per qualche secondo. Sentì una presenza dietro di sé non appena sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla sinistra; si voltò, e quella persona si rivelò essere Megamo Saikou, il rappresentante scolastico.
«Non sei più lo stesso da un po’» gli disse, «So che sei preso da Aishi, ma sarà tutto inutile» e se ne andò, con un sorriso malinconico stampato in volto.
Lo seguì con lo sguardo per un po’; da – quasi – amici erano diventati rivali. Se Taro aveva tante pretendenti, Ayano ne aveva altrettanti. Ma ad Osorou sembrava veramente strano vedere Hanako così appiccicata a lui; era la sorella, doveva darsi un po’ di contegno.
In più c’erano i gemelli Sunobu, una seguiva Taro e l’altro Ayano – anche se all’apparenza, quest’ultimo, sembrava appartenere all’altra sponda, soprattutto come si comportava. Osorou sbuffò, andando verso l’altro corridoio e aprendo il suo armadietto.
Qualcuno aveva cercato di aprirlo, scassinandolo. Fortunatamente, chiunque sia stato, aveva fallito nell’intento. Lui sapeva benissimo che era stato qualcuno dei delinquenti. Solo loro avrebbero il coraggio di provare ad aprire il suo armadietto, nessun altro lo farebbe: avrebbe avuto fin troppa paura.
Aprì il suo armadietto, mettendoci dentro la sua borsa; finché era ora di ricreazione poteva benissimo lasciarla lì. Richiuse l’armadietto e andò verso la fontana, dove vide Taro sedersi nel bordo. Si guardò in giro e trovò Ayano proprio dietro a una delle porte dei corridoi, precisamente quella più vicina al club dell’occulto.
Lui – al solito – decise di prendere la direzione opposta, dove Amao era intento a portare degli strumenti da cucina, ma si scontrò proprio con Osorou.
«Sono desolato, s-scusa!» esclamò il bruno, cercando di raccogliere tutto. Il ragazzo biondo prese un profondo respiro e lo aiutò a portargli le cose in cucina, concludendo la loro conversazione in sospeso con un «Stai più attento, mi raccomando» e se ne andò dal club di cucina, vedendo arrivare Hanako correre verso Taro.
Quella scena, oltre che essere imbarazzante, era alquanto disgustosa, sia per lui che per Ayano che stava guardando. E a proposito di Ayano, si accorse della presenza di Osorou e cominciò a guardarlo con un’espressione perplessa, ma cercando di prestare più attenzione al suo Taro. Ma dato che Shidesu non si era accorto di tutto ciò – e la yandere lo sapeva – Aishi fece il giro dei corridoi, toccandogli la schiena con un dito, attirando la sua attenzione.
«Che cosa c’è?» domandò con tono secco, ma quando vide davanti a sé la figura della sua amata, quasi non le chiedeva scusa per il tono.
«Perché mi fissavi?» chiese ancora lei, «O forse fissavi Hanako? Non è troppo piccola per te?».
«Non mi interessano quelle del primo anno» rispose il ragazzo, «In realtà guardavo la fontana» e solo dopo si rese conto che quella risposta non aveva affatto senso.
«E perché guardavi la fontana?».
«Vuoi sapere troppe cose, Aishi».
E Osorou si allontanò; se in quel momento Ayano non voleva essere osservata, lui poteva benissimo vederla in classe alle prossime quattro ore di lezione – e poi lei avrebbe voluto sicuramente fare altre due ore extra per cercarsi un club adatto per attirare l’attenzione del suo senpai.
Ma non successe proprio così. Quel giorno Ayano doveva urgentemente tornare a casa, ma c’era la pioggia e non aveva l’ombrello – in più quello di Taro era occupato da sua sorella Hanako, la odiava, come odiava anche Osana e tutte le sue pretendenti.
Osorou si avvicinò a lei, con la sua solita aria seria che incuteva paura a tutti, ma non a lei – oppure, solo certe volte.
«Ti sei dimenticata l’ombrello?».
«Di nuovo tu?» chiese lei, sospirando, «Volevo chiedere a Taro se mi accompagnava… ma c’è sua sorella…» e nello stesso momento lei stava preparando dei piani per farla sparire – o per far sparire tutte quelle che stavano intorno a lui. Si accorse solo dopo che Osorou le stava mettendo la sua giacca sopra la testa.
Doveva ammetterlo, senza quella giacca e la camicia bianca aperta che gli evidenziava un po’ il petto, era affascinante; ma non doveva assolutamente tradire l’amore di Taro.
«Ti accompagno io a casa» e rimase qualche secondo in silenzio, togliendo le mani dalle sue spalle, «…per oggi» aggiunse poi mormorando.
«Mmh… va bene» lei annuì, seguendo la strada del ragazzo alto e biondo.
Continuava a fissarlo, cercando di non attirare la sua attenzione. Eppure ogni volta falliva, lui si girava a guardarla, sentendosi un po’ osservato.
«Dimmi una cosa» e così Shidesu ruppe quel silenzio imbarazzante.
«Sì?».
«Perché ti piace così tanto quel Taro Yamada?».
Aishi non sapeva proprio cosa rispondere. Ce n’erano davvero tanti di motivi sul perché le piacesse proprio Taro Yamada. «Io e lui ci siamo incontrati la prima volta scontrandoci il primo giorno di scuola del primo anno…» cominciò a raccontare, con aria un po’ timida, «Beh… è così gentile, carino… è il ragazzo perfetto».
«Capisco» disse semplicemente Osorou, cercando di restare più composto possibile.
Ayano guardò attentamente il ragazzo accanto, con un’espressione leggermente preoccupata, «Ma non ti prenderai un raffreddore, così? Sei fradicio. Ti saresti dovuto tenere la giacca».
«Preferivi prendertelo tu, forse? Fidati, è meglio così».
«Wow, allora anche tu hai un cuore».
Quella frase lo fece leggermente arrossire in volto, poi si accorsero entrambi che erano arrivati a destinazione. Osorou preferì ignorare l’affermazione di Ayano, dicendole un «Siamo arrivati, a quanto pare».
Lei sorrise e, appena arrivarono vicino alla porta principale, la ragazza restituì la giacca al ragazzo biondo; dandogli volutamente – e stranamente – un bacio sulla guancia in punta di piedi, salutandolo e rientrando a casa sua.
Lui rimase senza parole, si pose in testa la sua giacca per ripararsi anche lui dalla pioggia e ricominciò a camminare verso la sua strada.
Chissà, forse non era poi così impossibile interagire con Ayano.
Questo lo pensava proprio mentre starnutì durante la camminata.
«Accidenti».



 
l'angolo rosso
 
Non so perché, ma per questa storia era decisamente meglio fare un "angolo autore" a piè di pagina, piuttosto che su (e di solito lo metto su perché esteticamente mi piace di più, ma oggi lo metto giù per spiegare varie cose).
Sicuramente voi fan del gioco avrete visto un video di YandereDev dove presentava le rivali della carissima protagonista yandere Ayano Aishi; ebbene, immagino che avrete anche visto l'introduzione al genderbend delle rivali, dove ad esempio Osana diventa Osano, Amai diventa Amao eccetera. Molte delle rivali femminili mi sono piaciute, come anche quelli maschili, i loro rispettivi genderbend. Prima di passare alle spiegazioni voglio prima di tutto scrivere cosa ne penso dei personaggi. Osana e Osano sono entrambi tsundere, ma visto che io non ci vedo per nulla un ragazzo tsundere come è stato presentato Osano (sia chiaro, odio gli tsundere sia maschi che femmine), l'originale Osana merita - e mi duole dirlo - la mia approvazione. Amai personalmente mi piace di più maschio - ovvero Amao; non so neanche perché, ma quando avevo visto la versione femminile l'avevo odiata subito. Kizana e Kizano (oh mio Dio, Kokona, dove sei finita?) mi sono piaciuti tantissimo entrambi (soprattutto Kizano, mi fa morì, scusate). Oka e Oko mi piacciono entrambi, però sono più propenso per Oka, mi piace molto di più. Asu non mi piace mentre Aso sì. Muja e Mujo li odio da morì entrambi, così come Mida e Mido. Osoro e Osorou invece mi sono piaciuti tantissimo entrambi, questi due sono un po' tsundere, ma sono davvero diversi rispetto all'esempio che ho fatto su Osana e Osano, che al contrario mi stanno antipatici; ma Osorou - come potete vedere dalla ff - mi è piaciuto un po' di più. Hanako e Hanakou li odio entrambi; no seriamente, odio i deredere. Infine troviamo Megamo e Megami; loro due mi piacciono, ma Megamo mi è piaciuto di più. E niente, credo di aver finito qua - in realtà non credevo fosse così intuitivo da capire in base ai miei gusti sui personaggi, per questo volevo dare qualche spiegazione in più, ma al massimo - e di sicuro - scriverò qualche ff in base ai miei headcanon. Tra l'altro, a proposito di questo, avevo pensato a una cosa: è vero che Taro non si calcola Ayano, ma se Ayano frequentasse questi tipi presunti gemelli delle rivali, lui cosa farebbe? - se fosse innamorato di lei, ovviamente. Detto questo lunghissimo angolo, vi saluto!
czerwony
   
 
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