«Mia madre č colei che mi ha costretto a nascere.
Io non ho scelto di nascere. Lei ha aperto le gambe su quel blocco di marmo, in quel labirinto, si č fatta fare da mio padre e sono nato. Spasmodicamente mi ha voluto. Dopo anni di infertilitą. Tutto il labirinto, tutta la serra, tutta la numerologia e quel blocco di marmo proveniente dall'oriente, tutto č stato voluto per generare me.
E poi ha tentato di uccidermi.
Lei mi ha fatto, lei mi ha disfatto.
Potrei quasi dire che per me mia madre č una Dea. Una miserabile, folle dea portatrice di sventure e diluvi. Ne ho paura. Ne ho timore. Eppure la amo.»