Anime & Manga > Soul Eater
Segui la storia  |       
Autore: Tota22    13/04/2017    2 recensioni
Dopo una lunga separazione Maka e Soul si rincontrano per risolvere un mistero. Perché Soul è stato isolato in Oceania per tre anni? Perché la percezione delle anime di Maka è diventata sempre più difficile da controllare? Arma e Artigiana dovranno fare i conti con la loro risonanza perduta e con quei sentimenti che, per troppo tempo, sono rimasti sopiti nei recessi delle loro anime.
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Break Free


Maka aprì gli occhi lentamente.

La stanza intorno a lei era immersa nella penombra e l'odore di moquette polverosa le fece pizzicare le narici.

La testa le girava, la bocca era arida. Passò la lingua sulle labbra screpolate sentendo il sapore della sabbia. Non sapeva precisamente dove fosse, né l'orario, ma dalla luce aranciata che filtrava dalle imposte doveva essere tardo pomeriggio.
Provò a tirarsi su, tuttavia la sensazione di avere qualcuno seduto sul petto la inchiodò al materasso bitorzoluto dove il suo corpo aveva giaciuto, sfinito, per lungo tempo.


Non ricordava molto delle ultime ore. Sapeva solo che, in uno stato di semi coscienza, Soul l'aveva guidata alla moto. Per un tempo imprecisato avevano viaggiato, col vento freddo che si infilava sotto i loro vestiti bagnati e mordeva la pelle. Si erano fermati poi in un Motel sulla via e, appena Maka aveva appoggiato le membra stanche sul letto, era caduta in un sonno profondo e agitato.


Cercando di aggrapparsi a qualcosa, Maka passò le mani sulle lenzuola ruvide del letto senza trovare appiglio.
Poi, per fermare i brividi, le fece scorrere sugli avambracci ricoperti dalle maniche lunghe della maglietta che aveva indosso, che emanava un buon odore di pulito. La ragazza finalmente girò il capo da una parte all'altra, mettendo a fuoco le forme della stanza buia. Un vecchio comò scrostato occupava la maggior parte della parete di fronte a lei. A fianco ad esso c'era una porta di legno chiaro, probabilmente l'accesso al bagno che ricordava molto vagamente di aver visitato il giorno prima, mentre sopra la spalliera del letto era appeso uno vecchio specchio sbeccato. Maka si accorse dal riflesso che l'altra metà del letto era occupata, si girò allora appoggiando il peso sull'altro fianco.


Soul dormiva accanto a lei, i ciuffi bianchi della sua zazzera erano sparsi sulla fronte. Il viso della falce era rilassato anche se segnato dalla stanchezza.

Maka sentì la pressione sulla gabbia toracica allentarsi piano, mentre ascoltava il respiro regolare del ragazzo accanto a lei e seguiva il movimento ipnotico dei suoi bulbi oculari sotto le palpebre serrate ; forse Soul stava sognando.

Maka non voleva interrompere il suo riposo, ma sentiva l'urgenza di entrare in contatto con lui, di sfioragli l'anima e di condividere  di nuovo quello spazio comune della coscienza, tutto loro. Non entrava nella stanza rossa da anni e si chiedeva se fosse stato ancora possibile ascoltare Soul suonare nelle loro teste, nelle loro anime, di nuovo.

Maka si odiava per questo. Il desiderio che provava la faceva sentire egoista e debole. Da quando Kid tre anni prima aveva imposto loro la fine della partnership, Maka non aveva fatto altro che pensare al legame che si era creato con Soul.
La simbiosi con la propria falce le era sempre parsa come un esito naturale,  una conseguenza del condividere e affidare la propria vita a qualcuno. Quando il giovane Lord Reaper aveva annunciato che il legame sarebbe diventato un ostacolo per il loro futuro, il mondo le era crollato addosso.

Aveva fatto molta fatica a entrare in contatto con Soul, fidarsi ciecamente, andare oltre i propri limiti e mergersi nella sua coscienza, era stato tutto inutile?
Quando Soul aveva rifiutato, per la prima volta, di partire e separarsi da lei, Maka si era sentita sollevata. La sua stessa anima le sussurrava melliflua quanto fosse giusto che Soul rinunciasse a partire per l'Australia.
Doveva rimanere con lei per sempre. Sarebbe stato suo per sempre, come lei stessa sarebbe appartenuta solo a Soul.
Da subito l'appagante soddisfazione di aver trattenuto il partner al proprio fianco l'aveva riempita di trionfo, tuttavia anche il senso di colpa si era insinuato nel cuore di Maka.

Era davvero giusto che Soul restasse, invece di intraprendere la propria meritata carriera da Death Scythe? Maka era un peso per lui? Una catena che gli impediva di vivere la propria vita a pieno?
Chi era lei stessa, invece, senza Soul? Era davvero così dipendente dal proprio partner tanto da non poter sopravvivere da sola?
Questi pensieri e le costanti pressioni di Kid, Stein e addirittura Spirit avevano fatto vacillare la sua convinzione adamantina di possedere un legame indissolubile con Soul.

In effetti entrambi non avevano mai pensato seriamente al dopo, a cosa sarebbe successo dopo che Soul sarebbe diventato falce della morte.

Alla fine, dopo un mese terribile di struggimento, Maka aveva ceduto. Anche se Soul continuava a negare di volersi separare da lei, Maka aveva visto negli occhi del ragazzo la sete di avventura.

Ormai si era decisa, era disposta ad allontanarsi da Soul per lasciarlo libero e per cercare il proprio equilibrio.
Pensò a sua madre, al coraggio e alla determinazione che l'avevano sempre ispirata: sarebbe diventata più forte,  sarebbe diventata completamente indipendente come Kami. 

Molto più difficile era stato convincere Soul dei vantaggi della partenza.

L'ostinazione che il ragazzo ostentava non faceva altro che indurire la convinzione di Maka. Doveva lasciarlo andare ora, altrimenti  o non ci sarebbe riuscita più.
Allora anche Soul a aveva ceduto, ma si era convinto che la separazione sarebbe stata breve e indolore e dopo qualche tempo sarebbe tornato tutto come prima.


I giorni però diventarono settimane e poi mesi e anni, senza che il legame venisse ricucito a pieno da un nuovo contatto, ma solo alimentato dai pensieri malinconici e messaggi in codice sotto forma di parole e musica.
Intanto Maka si era concentrata sulla propria carriera, aveva iniziato a insegnare alla DWMA ed aveva collaborato con diverse armi in molte occasioni, con successo.

Col tempo, però, invece di sentirsi più forte e indipendente si sentiva sempre più sola e fragile.
La stessa anima di Maka era diventata inquieta ed elettrizzata e, da un anno dalla partenza di Soul, la ragazza già non riusciva più a risonare con nessuna arma.

Era come se la lunghezza d'onda di Maka fosse incompleta, alla continua ricerca della propria parte mancante.
Il suo centro vitale si era prosciugato e indurito, quasi sotto un sortilegio. Da quel momento tutto era andato a rotoli ed erano iniziati gli episodi spiacevoli... l'instabilità, il ferimento dei suoi partner e una spirale di depressione e continua ansia.
Maka avrebbe voluto parlare con Soul di quello che aveva vissuto, dello strazio della propria anima. Avrebbe voluto condividerne il peso, ma lei chi era ora per lui? Poteva considerarlo ancora il proprio partner o solo un vecchio amico? Non aveva il diritto di pretendere nulla da lui, dopo che lei stessa l'aveva allontanato. Perché?

Col senno di poi i motivi che aveva addotto per prendere quella decisone le sembravano così stupidi.


Come erano stupide le lacrime che minacciavano di scenderle dagli occhi in quel momento, mentre fissava la Falce addormentata.
La vicinanza con Soul permetteva alla propria anima di dissetarsi per la prima volta dopo anni. Ne ricercava il contatto, a costo di ferirsi, a costo di spezzare tutti gli sforzi che la ragazza aveva fatto per cavarsela da sola per non dipendere da nessuno, per essere libera.
Aveva bisogno di lui e lo odiava e lo amava per questo.


Vincendo ogni remora l'anima di Maka sfiorò piano quella della Falce, questi come risposta al richiamo rabbrividì ritraendosi al contatto come se avesse preso la scossa. Un attimo dopo due iridi cremisi si specchiarono in quelle verdi di lei.

- Come ti senti?-
La voce di Soul era rauca per il sonno e probabilmente un principio di raffreddore.

- Sono stata meglio, ma non mi lamento. Dove siamo? -

- 500 km a nord di Adelaide, in un sobborgo sperduto in direzione del deserto. Ho pensato di allontanarmi da qualsiasi  sorgente d'acqua, almeno per un po'... -

-Sì è stata una scelta saggia... ho dormito per un giorno intero vero? -

- Già come un sasso, non ti sei svegliata neanche quando ti ho fatto il solletico - rispose Soul con un ghigno irriverente che scaldò il cuore di Maka e le strappò un sorriso.

- Sei sempre il solito... non perdi mai occasione per fare uno scherzo neppure quando la vittima dorme -
La ragazza colpì la spalla dell'amico con un pugno, ma piano e con dolcezza.

Poi notò le proprie dita fasciate e percepì un leggero bruciore sui palmi, sotto la garza tirata stretta. Soul doveva avergliele fasciate mentre dormiva.
Maka si osservò le mani ferite per aver maneggiato Soul e percepì un pizzicorìo nel punto in cui l'energia della propria anima era sbocciata dalla sua pelle come plasma luminoso.

Non era ancora padrona della tecnica , l'aveva sperimentata con l'aiuto di Kami e Black Star molto raramente. Consisteva nella sua ultima difesa, se si fosse trovata veramente alle strette, dato che il prezzo da pagare era la completa perdita di forze.

- Maka, perché non riusciamo a risonare?  -

Soul catturò il pugno di della ragazza e lo appoggiò sul petto. Quest'ultima abbassò lo sguardo mentre la tristezza si impossessava di lei.
- Non lo so, forse è colpa mia per il fatto che sono così instabile o forse...forse siamo stati troppo tempo lontani... siamo cambiati-

- Io non ci credo...dobbiamo riprovarci -

- No Soul non posso. Non voglio farti del male. Non voglio che ti succeda quello che è successo alle altre armi, non puoi capire... le ho quasi spezzate Soul... ho quasi spezzato la loro anima - il tono di Maka era pregno di panico e urgenza.

-  Tu non puoi farmi del male... - le rispose calmo la Falce guardandola negli occhi con una sicurezza disarmante, come se ciò che la ragazza gli avesse appena detto non avesse peso.

- Questo non lo puoi sapere, se dovessi ferir... -

- Ma come possiamo affrontare questa situazione se almeno non ci proviamo? - insistette Soul frustrato.

La ragazza ritirò bruscamente la mano dalla presa di Soul e la strinse al proprio petto tremando. Di nuovo si sentiva debole e inutile. Una parte di lei, egoista e orgogliosa, si chiedeva perché non potesse sopravvivere da sola, senza un'arma? Quella stessa parte ambiziosa che l'aveva spinta ad accettare la separazione e cedere alle richieste di Kid, le sussurrava all'orecchio che non aveva bisogno di Soul. In aggiunta la paura di provocargli dolore non faceva che alimentare questi pensieri.

Ma quella parte veniva costantemente zittita dal bisogno inarrestabile che aveva provato, sin dal primo giorno di lontananza e ancora in quel momento, di ricongiungersi con Soul ,di colpire i loro nemici con la forza della risonanza, di condividere i propri pensieri con la persona della quale si fidava di più al mondo, con la quale poteva condividere tutto.
Ancora una volta le due Maka interiori lottarono furiosamente. La voce di Soul interruppe il suo tormento.


- Maka dobbiamo pensare a un piano, capire cosa ti succede e se ritentare la risonanza può servire non puoi escludere questa possibilità. Oltre al fatto che è la nostra arma migliore contro i due Molluschi.-

Maka sospirò, non poteva che essere d'accordo con lui su quel punto.

-Hai ragione... ma non so se sono pronta -

 -Ok, ok. Non insisto. La nostra priorità adesso è arrivare alla biblioteca, trovare le informazioni che ti servono e rimanere vivi possibilmente-  Soul sbuffò grattandosi la nuca.
Maka notò che Soul si era barricato di nuovo dietro la sua facciata, ma aveva notato che era rimasto ferito dal rifiuto di ritentare la risonanza.

-...e per quanto super cool il tuo trucchetto con gli strani globi azzurri, non pensare di usarlo un'altra volta! Altrimenti ti lascio lì. Mi hai fatto perdere dieci anni di vita... -
 
- D'accordo non lo farò più - rispose Maka, passandosi la mano tra i capelli e cogliendo una strana sfumatura di panico negli occhi del ragazzo a questo suo gesto.

Fu in quel momento che se ne accorse, il suo codino destro era sparito, mozzato via alla base!
In effetti aveva sentito la testa più leggera da una parte, ma non ci aveva dato peso fino a quel momento.

- Ma che cavolo?!- Maka fissava sconvolta la propria immagine nello specchio e per un attimo si immaginò il compunto Lord Shinigami avere un attacco di OCD davanti a quell'abominio asimmetrico.

- Ah già.. scusa è colpa mia.. per schivare un tentacolo che mirava alla tua testa ho tagliato via anche la tua coda.. non l'ho fatto apposta...-

MAKA CHOP

- Ahi! Così mi ringrazi per averti salvato la vita!! - Soul rotolò sul letto massaggiando il bernoccolo che si era appena procurato.

- Così impari a stare più attento! -

Maka grugnì infuriata e tastò i rimasugli di ciocche, tirandoli come se potessero magicamente allungarsi e tornare come prima.
- Beh taglia anche l'altro a questo punto! -

- Cosa? - Soul la squadrò incredulo.
Maka accarezzò soprapensiero il codino rimasto intatto, poi osservò nuovamente la propria immagine riflessa nello specchio sporco, appeso sopra il letto.
La sensazione che le suscitava quella vista era allo stesso tempo estranea e familiare. Sapeva che quella ragazza stanca, con indosso una vecchia maglietta arancione,  era lei... ma non si riconosceva.
Forse era da anni che non si riconosceva più. La paura e la solitudine avevano sbiadito il furore nei suoi occhi, la potente forza del suo coraggio.

Per la prima volta si era resa conto del cambiamento.

Il suo modo di vestire e di pettinarsi non erano cambiati fino a quel momento lasciandola intatta all'esterno, ma sentimenti oscuri l'avevano rosicchiata dall'interno.

Lo sconvolgimento del suo equilibrio esteriore aveva rotto lo stallo.
Era davvero il suo momento di cambiare e reagire.

Una fiamma verde arse negli occhi di Maka, che si rivolse a Soul autoritaria.

-Taglia anche l'altro. -

Soul non disse nulla, ma sorrise con il suo ghigno storto, gioendo nel vedere le nocche di Maka sbiancarsi mentre tendeva la rimanente coda bionda verso l'alto.
Ecco la Maka che conosceva, mai spenta, mai sconfitta!
In un lampo il braccio destro di Soul si tramutò in acciaio affilato. Il ragazzo si posizionò alle spalle della Meister , che era seduta sulle ginocchia in attesa.
Pose la mano sinistra sulla spalla sottile di lei, per acquisire stabilità e migliorare la precisione.

Con il piatto della lama accarezzò la testa della ragazza, poi incontrò i suoi occhi nello specchio, aspettando il permesso di procedere. Maka lo fissò di rimando, notando il suo sguardo così onesto, così affezionato e sentì i brividi: non perché una lama vermiglia e letale le stava a qualche millimetro dalla testa, ma per la potenza di quell'intesa che sentiva rinascere tra loro.
Allora annuì e non staccò lo sguardo quando il filo della falce recise le ciocche biondo cenere, lasciandole cadere come foglie d'autunno sul lenzuolo stropicciato.

L'ultimo simbolo di giovinezza precipitò come piume sulle lenzuola.
Soul le scompigliò i capelli, dicendole scherzosamente che d'ora in poi avrebbe potuto risparmiare sul parrucchiere. Poi appoggiò la fronte, per qualche secondo, sulla sommità del capo biondo stringendole la spalla in un gesto affettuoso.

Si scostò poco dopo, e andò alla ricerca di qualcosa nella sua borsa da viaggio, lasciando Maka in contemplazione del lavoro.
Un caschetto impreciso le incorniciava il viso e una fiamma negli occhi le illuminava il volto.
Era il momento di elaborare un piano.
***
La mattina seguente i due ragazzi partirono all'alba, destinazione Uluru.
Secondo le informazioni di Maka, il grande archivio bibliotecario si trovava nei pressi della roccia sacra degli aborigeni. Non avevano informazioni più dettagliate dato che, nella fretta di sfuggire all'attacco dei molluschi, Maka aveva lasciato indietro l'unico volume che poteva dare loro qualche indizio in più.

Sfortunatamente la biblioteca era molto vicina alla base operativa e i due viaggiatori sapevano che sarebbe stato piuttosto complicato avvicinarsi senza destare sospetti. Dati i nuovi sviluppi e il probabile coinvolgimento di Kid nelle strane circostanze che stavano vivendo, non sarebbe stato saggio mostrare le proprie mosse alla DWMA. Per questo Meister e arma avevano elaborato un piano sotto copertura, nella speranza che funzionasse.


Dopo parecchie ore di viaggio verso il cuore del deserto, Soul accostò la moto in una piazzola di sosta. Lì i due ragazzi tirarono fuori dei panini che avevano acquistato per strada e iniziarono a mangiare.
-Una profezia... e poi questa Morgana? Soul sei sicuro che il mollusco abbia detto questo nome? -

- Direi di sì...non è la strega ribelle che ha rifiutato il patto con la DWMA, dopo la guerra sulla luna?
- Esattamente...-  rispose Maka, agitando i capelli corti. - Io sapevo che era detenuta nella prigione di massima sicurezza delle streghe. A quanto pare, dato anche il precedente di evasione di Free, non è così complicato scappare da quel posto! -

Soul annuì trangugiando un grosso boccone di cheeseburger e pensando a Kid, a Black Star e a tutti i loro amici.  Anche loro sapevano cosa stava succedendo con Morgana? Come mai non avevano detto nulla né a lui né a Maka? I due ragazzi, presi da simili pensieri, finirono di mangiare in silenzio circondati dalla calma del deserto rosso, per certi versi simile al deserto del Nevada dove sorgeva la loro casa.

Poco dopo, mentre sfrecciavano nuovamente in sella alla moto, stretti l'uno all'altra, si chiesero se oltre le dune di sabbia avrebbero trovato le risposte alle loro domande.



N/A

Ciao a tutti,
mi scuso per l'interminabile assenza, ma tra esami, lezioni e blocco dello scrittore i mesi sono volati via in un baleno. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, devo ammettere che è piuttosto lento e non da molte informazioni in più sui misteri introdotti.. ma ci tenevo a modellare meglio il personaggio di Maka e mettere in luce la sua prospettiva. Non so quando aggiornerò di nuovo, spero presto. Grazie infinite per aver letto questo capitolo :) 
Arrivederci :)
T
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Soul Eater / Vai alla pagina dell'autore: Tota22