Ichigo era stesa sul letto, a pensare. Avrebbe dovuto essere addormentata da più di un'ora, eppure i suoi occhi proprio non volevano saperne di chiudersi. I suoi pensieri correvano sempre a lui... 

Lui che la provocava, la prendeva in giro, la spaventava, ma al contempo la affascinava, la ammaliava, le faceva battere il cuore velocissimo. Non poteva smettere di pensare ai suoi bellissimi occhi dorati come ambra liquida, sempre caratterizzati dallo sguardo furbesco e completati dal ghigno malizioso con il quale mostrava gli appuntiti e bianchissimi canini. 

Lui riusciva sempre a spingerla a dare il meglio di se', le faceva superare limiti che non credeva di poter infrangere, la faceva sentire viva, il sangue le scorreva veloce nelle vene, pompato con forza dal cuore assieme all'adrenalina.  Il sorrisetto che le rivolgeva sempre la scombussolava e le liberava mille farfalle nello stomaco, dandole la nausea. 

Questo pensava la ragazza, senza darsi pace. 

Ultimamente combattevano l'uno contro l'altra quasi ogni giorno, ogni volta senza che nessuno dei due prevalesse: era uno scontro troppo equo, i due possedevano la stessa forza e la stessa costanza. 

Fin dal primo incontro, aveva dimostrato dell'interesse per lei, la prima volta che l'aveva vista le aveva rubato un bacio. Quel bacio! Era così diverso dai baci che le strappava di tanto in tanto Ryou con una scusa assurda. Quando una persona ti bacia, è come se ti lasciasse vedere l'interno del suo cuore. Puoi leggere di tutto sulle sue labbra: in quelli del giovane americano leggeva tanta sofferenza e freddezza, ma anche un fondo di dolcezza. Che fosse innamorato di lei? Non che le interessasse, per carità, era sicuramente attraente, ma lo avrebbe volentieri lasciato a Retasu, soprattutto quando faceva l'antipatico. 

In quel primo bacio con il bell'alieno aveva letto arroganza, presunzione e passione. L'aveva lasciata spiazzata e senza parole. Se non fosse stato che, nei successivi, aveva potuto percepire chiaramente un cambiamento: si erano addolciti e intensificati. Lui diceva sempre di amarla, e lei sapeva che era la verità. Quando la fissava, la toccava, la minacciava di portarla via con se', poteva vedere benissimo nei suoi occhi l'affetto che provava per lei. 

Lui era disposto a tradire i suoi compagni, la sua gente, le persone che gli volevano bene e a cui voleva bene, quelle che avevano riposto le loro ultime speranze in lui, che lui aveva giurato di aiutare, solo per lei. Dietro a tutta quell'arroganza, si nascondeva un cuore grande in grado di amare con tutto se' stesso. Poteva forse dire lo stesso di lei? Lei, avrebbe abbandonato la Terra, le Mew Mew, Ryou, solo per amore? Certo che no, non avrebbe mai potuto. Per questo si sentiva così frustrata, si sentiva meschina. Amava più di se' stessa l'alieno dalla pelle diafana, eppure non avrebbe mollato tutto solo per lui. Non si meritava il suo amore. Era spregevole. Lui meritava molto di meglio. Qualcuna che non lo avrebbe fatto solo soffrire, perché non era quello che meritava. E lei sapeva che lui soffriva. Magari non lo dava a vedere, ma era profondamente ferito. E lei era impotente. 

Non sopportava più quella situazione.

Si alzò in fretta, andando ad aprire la finestra per prendere una boccata d'aria: di giorno riusciva a non lasciarsi andare alle riflessioni distraendosi, ma di notte veniva assalita dai sensi di colpa. 

-Riusciremo mai a stare insieme?- si chiese, addolorata.