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Autore: Khailea    14/04/2017    1 recensioni
Natale si sa è un periodo per stare assieme alle persone a cui si tiene e per scambiarsi regali, persino quando si è in missione per liberare dall'oscurità il cristallo del vento non ci si può dimenticare di un momento tanto speciale. O forse si?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Agnés Oblige, Edea, Ringabel, Tiz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai trascorse diverse settimane da quando l'ardua missione che Tiz, Agnès, Edea e Ringabel avevano deciso d'intraprendere era iniziata. Dovevano liberare il cristallo del vento dall'oscurità che se n'era impossessato, e salvare così il regno d'Harena ed Ancheim, la terra di sabbia e tempo, nonché città natale della vestale del vento, Agnès Oblige.
L'impresa però si era rivelata presto più difficile di quanto avessero pensato, non solo il deserto pullulava di terribili creature, ma la stessa città nascondeva un pericolo quasi maggiore di quello presente fuori dalle mura...
Era però in quei brevi momenti di pace che quell'improbabile gruppo poteva, almeno per qualche istante, dimenticare tutti i problemi e dolori, permettendosi addirittura di ridere nella più totale spensieratezza.
«Hahaha ma sul serio ti sei fatto tirare nel lago da quel pesce Tiz?»
Edea riusciva a stento a parlare tante erano le risate, si era mossa talmente tanto che la lunga chioma bionda si era completamente spettinata ed il fiocco nero, che le conferiva un tono femminile, era sul punto di cadere, le delicate guance erano dipinte di un forte rossore e gli occhi di un cristallino celeste lacrimavano senza sosta.
«Credimi Edea, vorrei tanto potere dire che non sia mai successo...»
Tiz al contrario della ragazza non sembrava per nulla divertito anzi, teneva lo sguardo basso e l'unico rossore presente sulle sue guance era dovuto al crescente imbarazzo che provava. Inoltre i tentativi del compagno di viaggio Ringabel non facevano altro che aumentare quella spiacevole sensazione.
«Haha su mio giovane amico, anche se questa buffa vicenda ti reca imbarazzo è stata in grado di regalare un sorriso a due splendide creature, dovresti gioirne.»
«Certo come dici tu Ringabel...»
«Penso sia bello avere ricordi simili di cui parlare, i miei unici ricordi sono l'addestramento a vestale e i giorni in cui pregavo il cristallo.»
Edea le si avvicinò mettendole una mano sulla spalla.
«Non deve essere stato molto divertente, ma visto che ora siamo in viaggio vedrai che avrai occasione di creare tanti ricordi divertenti.»
«Avere dei ricordi...è veramente un dono prezioso possedere dei ricordi...»
«Non rovinare il momento Ringabel!Troveremo anche i tuoi ricordi!»
Edea tirò un pugno alla spalla del ragazzo per rincuorarlo anche se doveva avere usato più forza di quanto credesse visto che lo aveva fatto cadere a terra. Riprendendo a ridere tutti insieme osservarono l'immenso cielo stellato sopra le loro teste, accamparsi nel deserto con quelle temperature gelide non era stata la soluzione più comoda, ma quello spettacolo era in grado di ripagare ogni fatica, ad un tratto una minuscola creatura luminosa volteggiò davanti alle loro teste.
«Non pensate sia il caso di dormire?O ancora meglio di dirigersi verso il cristallo invece che perdere tempo.»
«Airy non essere così brusca, vedrai che sistemeremo tutto, volevamo soltanto riposare.»
La piccola fatina bianca che aveva accompagnato Agnès dall'inizio del viaggio volteggiò ancora una volta seccata sopra le loro teste.
«Allora andate a dormire, dobbiamo svegliarci presto domani. E' già il ventiquattro dicembre è passato quasi un mese dal nostro incontro, stiamo perdendo tempo.»
Fu Edea ad alzarsi per prima, contagiata dal malumore della fata, entrambe erano testarde e facilmente irritabili ma siccome la serata era stata piacevole la ragazza non aveva intenzione di rovinarla con l'ennesima lite.
«Va bene basta che ti dai una calmata. Buonanotte ragazzi.»
«Buonanotte.»
Entrati tutti nell'ampia tenta si sistemarono tra i loro giacigli cercando di addormentarsi, un pensiero però si era impossessato delle loro menti, quasi nello stesso istante.
Domani era il 25 dicembre, il giorno di Natale...
 
Giornata di Tiz
Quella mattina il ragazzo aveva deciso di svegliarsi poco dopo l'alba, uscendo dalla tenda cercando di fare meno rumore possibile si prese qualche istante per osservare l'immenso deserto attorno a loro, la sabbia che brillava sotto i primi raggi del sole, il calore che questo concedeva alla pelle ghiacciata del ragazzo, ogni mattina voleva godersi quel nuovo paesaggio, così diverso da Norende il suo ormai perduto villaggio natale tra le montagne. Tuttavia non era solo per quello che si era alzato presto quella mattina, voleva raggiungere Ancheim per comprare un regalo a ciascuno dei suoi compagni. Fortunatamente avevano deciso di accamparsi a solo quindici minuti dalla città, infatti in lontananza riusciva perfettamente a vedere in lontananza gli alti tetti con le gigantesche pale, che per anni avevano catturato il vento consentendo alla gente di godere della sua energia, al momento però erano totalmente ferme. Affondando i piedi nella sabbia, un passo alla volta arrivò finalmente alle sue porte, ogni volta che la osservava trovava sempre più somiglianze in un gigantesco orologio, in quei giorni però c'era qualcosa di diverso. Le strade erano state addobbate con nuove e sgargianti luci, i negozi erano stati arredati con temi natalizi e fuori dalle vetrine avevano appeso cartelli con su scritto buon natale, la gente inoltre era allegra e si scambiava gesti di gentilezza nonostante il periodo di dura crisi che vivevano.
«Vediamo, direi di iniziare da Edea...era uno dei cavalieri del ducato di Eternia quindi l'ideale sarebbe un'arma»
Se fosse stato in un'altra città probabilmente non avrebbe trovato aperto nemmeno un negozio, ma siccome la gente aveva bisogno di denaro per comprare l'acqua, il cui prezzo aumentava a ritmi inimmaginabili, nessuno avrebbe perso l'occasione di guadagnare qualcosa. Camminando tra le strade trovò il negozio che cercava, la donna che lo gestiva era specializzata in oggetti adatti al combattimento.
«Quale arma potrei prendere per una ragazza come Edea...forse dei tirapugni di ferro, è agile e sono abbastanza leggeri da permetterle di muoversi.»
Dopo averli incartati uscì dal negozio soddisfatto della propria scelta.
«Ora tocca a Ringabel, anche per lui non dovrebbe essere difficile, adora andare dietro alle donna quindi un profumo dovrebbe fare proprio al caso suo.»
Purtroppo ad Ancheim era estremamente difficile trovare un negozio adatto, visto che la principale fonte di reddito era l'acqua ed armi per i viaggiatori, forse avrebbe potuto trovare qualcosa in un negozio di pozioni.
«Unendo l erba dell'eco a quella dell'antidoto dovrei creare una fragranza dolce  e delicata.»
L'ultimo regalo da trovare era forse il più difficile, Agnès aveva vissuto per tutta la vita a contatto con il cristallismo e lui non era certo di riuscire a farle un regalo adatto, mentre mischiava i due ingredienti continuava a pensare cosa avrebbe potuto fare per lei...
 
Giornata di Ringabel
Ancora non poteva credere d'essersi dimenticato di una cosa tanto importante, lo trovava molto ironico visto che aveva già perso quasi ogni ricordo. Alzandosi uscì dalla tenda cercando di non svegliare le due splendide ragazze, voleva far loro dei regali stupendi in modo da vedere i loro visi illuminarsi di gioia, ed anche un piccolo regalo per Tiz, non voleva certo che pensasse avesse dimenticato persino lui.
Durante la notte aveva riflettuto a lungo su cosa cercare ed era certo di avere scelto degli ottimi doni.
Arrivò ad Ancheim gongolando tra se per il grande acume della propria mente, varcate le porte non mancò di complimentarsi con ogni ragazza che incrociava per la bellezza che le faceva sembrare un meraviglioso fiore nel deserto.
«Dunque, come prima cosa direi di iniziare da Edea, l'abito che le farò fare sicuramente le susciterà una gioia tale che non potrà che darmi un bacio per ringraziarmi!»
Certo dei propri pensieri andò dal miglior sarto della città mostrandogli il disegno dell'abito che aveva in mente, lo sguardo dell'uomo era assai perplesso ma accettò comunque di cucire l'indumento.
«La ringrazio, nel frattempo andò a fare altre compere, ritornerò presto.»
Il prossimo regalo che avrebbe preso sarebbe stato quello per Agnès, e per una ragazza pura e candida come lei il regalo migliore era un meraviglioso fiore.
«Nell'oasi vicina alla nostra tenda mi pare di avere visto un fiore adatto all'occasione, inoltre così potrò prendere anche quello di Tiz, due behemoth con un osso, come si dice.»
Quello in teoria era anche il suo primo natale da quando aveva perso ogni memoria, guardandosi intorno vedeva tante famiglie felici, bambini che giocavano tra di loro e cantavano canzoni tipicamente natalizie.
«Chissà se anche io ho una famiglia con cui festeggiare il natale...»
Arrivò in poco tempo all'oasi, assicurandosi che nessuno dei suoi compagni potesse scoprirlo. Il fiore che desiderava si trovava sul fondo del lago in mezzo all'oasi, era di colore azzurro e dai lunghi petali, sarebbe stato divinamente tra i capelli castani di Agnès.
«Ed ora il regalo di Tiz.»
 
Giornata di Edea
Era ormai mezzogiorno quando la ragazza finalmente si svegliò, aveva passato l'intera nottata a pensare cosa regalare per i suoi compagni ma si trovava ancora in alto mare.
«Maledizione al ducato era tutto più semplice!Bastava regalare un arma ed erano tutti felici!»
Era rimasta da sola nella tenda, probabilmente erano andati a fare una perlustrazione dei dintorni, poteva approfittare del momento. Avrebbe fatto per i suoi amici delle specialità culinarie della sua regione.
«Bene mettiamoci al lavoro.»
Come prima cosa prese il suo elmo ed il suo scudo migliore portandoli fuori al sole, la temperatura era abbastanza alta da scaldarli quasi subito.
«Mi serviranno sedici uova, zampe di un divoraterra, varie parti di necrostriscianti, fiori di arlune e pochi altri ingredienti. Per fortuna ne abbiamo sconfitti a decine di queste creature.»
Non amava cucinare e non era abituata a farlo ma quella era un occasione speciale, inoltre non era soltanto quello che voleva fare, usando le antenne dei divoraterra e dei ratatoskr creò delle allegre decorazioni sorridenti, e con le ali delle stesse creature delle meravigliose ghirlande natalizie.
«Il vecchio grammofono dovrebbe avere anche qualche canzone adatta.»
Uscendo dalla tenda si assicurò che lo scudo e l'elmo avessero raggiunto la temperatura adatta dopo di che iniziò a cucinarvi all'interno.
«Sono certa che adoreranno le mie specialità di Eternia.»
 
Giornata di Agnès
«Ammettilo Agnès, ci siamo perse.»
«Non dire così Airy.»
Anche se non voleva ammetterlo la fata aveva assolutamente ragione, la ragazza non aveva alcun senso dell'orientamento, erano quasi due ore che giravano a vuoto per il deserto.
«Li abbiamo trascinati in un avventura più grande di noi, è giusto fare loro un dono per ringraziarli.»
Erano arrivate fino alle rovine di Harena senza volerlo, in quel luogo c'erano tantissimi tesori ma era anche un covo segreto di ladri, doveva fare attenzione.
«Andiamocene da qui Agnès, non importa se non darai loro nulla, sicuramente anche loro hanno dimenticato questa festa.»
«No non voglio tornare a mani vuote, troveremo qualcosa.»
Quel luogo era simile ad un labirinto, c'erano varie strade da scegliere e se per una persona normale era difficile per lei lo era ancora di più, qualcosa di buono però lo si poteva trovare anche in quel luogo.
Dopo aver rischiato più volte di farsi accecare dall'effetto tenebra di quelle trappole le due riuscirono a trovare due grossi scrigni rossastri, al loro interno c'erano un permacristallo ed uno stemma del sorriso, il primo sarebbe stato certamente apprezzato dalla sua compagna d'avventure Edea mentre l'altro da Ringabel, le venne da ridere al pensiero che stesse cercando un regalo per una persona facente parte dell'anticristallismo, eppure nonostante questa loro differenza erano in grado di andare d'accordo senza problemi, tuttavia ancora la ragazza non riusciva a fidarsi completamente, la sua missione era troppo importante per rischiare di farsi ingannare perciò tendeva ad essere piuttosto diffidente nei suoi confronti.
Mentre era immersa su questi pensieri aveva iniziato a camminare nuovamente per il labirinto.
«Agnès stai attenta!»
Non fece in tempo a voltarsi verso la fata che il terreno sotto ai suoi piedi crollò facendola sprofondare in una voragine, in un primo momento il panico la prese totalmente, convincendola che a causa della sua goffaggine e mancanza d'attenzione sarebbe certamente morta, fortunatamente però la caduta durò meno di quanto credesse.
Quella trappola non doveva essere stata creata da mani molto abili, era un semplice buco e la testa della ragazza sbucava dall'estremità, era felice di essere da sola in quel momento, sarebbe stato imbarazzante se i suoi compagni l'avessero vista così, urlante, piena di polvere e spettinata. Quella caduta era stata tuttavia molto utile, sotto ai suoi piedi notò una particolare pietra bluastra con alcuni frammenti verdi che la facevano brillare, certamente Tiz l'avrebbe apprezzata. Raccogliendola s'affrettò ad uscire da quella minuscola trappola
«Ora ho tutto ciò che mi serviva.»
«Bene possiamo uscire adesso?»
«Certo Airy ma...dov'è l'uscita?»
 
 
 
Sera di natale
Era ormai ora di cena quando tutti ritornarono alla tenda, quando Ringabel, Tiz ed Agnès arrivarono però notarono che c'era qualcosa di decisamente diverso.
La tenda aveva cambiato colore ed era diventata rossa, i contorni erano verdi e sulla cima c'era quello che sembrava un camino e cumuli di sabbia inoltre erano stati messi a formare dei pupazzi natalizi.
Davanti all'entrata della tenda c'era Edea che sorrideva felice.
«Bentornati, ci avete messo tanto.»
«Edea ma cosa è successo alla tenda?»
«Eh eh non avete ancora visto l'interno.»
Bastò loro avvicinarsi di qualche metro per sentire una varietà incredibile di odori, dentro la tenda Edea aveva preparato quattro portate per ciascuno di loro.
«Edea ma hai fatto tutto da sola?»
«Sorpreso Ringabel?»
«Sei stata incredibile, così tante cose in così poco tempo!»
«Grazie Tiz.»
«Avrei potuto aiutarti se me lo avessi detto.»
«Ma no Angès, questo è il mio regalo per voi, ed a giudicare dai sacchi che avete sappiamo tutti che giorno è oggi.»
Entrati nella tenda videro che anche l'interno era stato addobbato, il tavolo aveva una lunga tovaglia rossa e c'erano tantissime pietanze, il fuoco del focolaio era allegro e scoppiettante, in un angolo della tenda erano ammucchiate delle rose del deserto facendo in modo che insieme prendessero la forma di un albero natalizio. Andarono a sedersi tutti a tavola appoggiando i regali accanto alla costruzione a forma di pino.
Fu Tiz a parlare per primo
«Sapete, se devo essere sincero io mi ero completamente dimenticato che oggi era natale.»
«Mi duole ammetterlo vecchio mio, ma lo stesso vale per me.»
«Anche Agnès si è dimenticata.»
«Airy!»
«Ce ne siamo tutti dimenticati Agnès, non devi fartene una colpa.»
«Tiz...»
Ridacchiando Edea diede una sonora pacca sulla schiena del ragazzo.
«Vogliamo continuare a parlare o vogliamo festeggiare?»
Senza aspettare ancora i quattro si misero tutti a tavola, Edea aveva fatto un lavoro eccezionale e Ringabel ovviamente parlò a lungo della sua incredibile bravura, che eguagliava quasi la sua infinita bellezza, nel frattempo Tiz ed Agnès ridevano divertiti della scena che si era creata. Al momento dello scambio dei doni tutti erano felicissimi, ciascun regalo era ben pensato e fatto col cuore,  nonostante avessero tutti dimenticato la festa si stavano divertendo come se nulla fosse successo.
   
 
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