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Autore: supermonstar    14/04/2017    2 recensioni
-J-Jeff… ti prego. Ho-ho sbagliato! È stato un errore solo questo! Vi prego non uccidetemi- singhiozzò disperata.
-Oh, no. Per quanto sarebbe piacevole mutilarti, torturarti, sentirti urlare dal dolore e dalla disperazione, non ti uccideremo- disse Jeff, leccando il rivolo di sangue dal coltello, assaporando il sangue di lei.
-Ti avevo avvertito. Lo sapevi, quando diventi un proxy, lo sei per sempre. Che tu lo voglia o no- la rimproverò Toby.
Lo Slender apparve dietro di loro.
It looks like you might be one of us
Genere: Dark, Horror, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio, Slenderman, Ticci Toby
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era nervosa. Da quando era uscita di casa si sentiva osservata, seguita e l’unica che voleva era allontanarsi da quell’orribile città.
Finalmente arrivò il pullman, lasciando dietro di sé una nube di gas di scarico. La ragazza salì e fu investita dall’odore di vecchio e polvere. Trattenne uno starnuto.
Il pullman era deserto, aveva libera scelta, poteva sedersi dove gli pareva. Prese un posto a caso, al centro e vicino al finestrino. Estrasse le auricolari dalla tasca e fece partire la musica.

All my friends are heathens take it slow
Wait for them to ask you who you know
Please don’t make any sudden move
You don’t know the half of the abuse




Dopo un po’, le luci del pullman lampeggiarono e la giovane alzò lo sguardo dalla macchia che aveva fissato per buona parte del viaggio. Il pullman si era popolato, sparsi qua e là c’erano individui incappucciati, come quello che si era seduto vicino a lei. Attirò la sua attenzione una scritta sul finestrino. “Non hai idea degli abusi che abbiamo subito. VUOI DAVVERO ESSERE COME NOI?!”. Era sicura che prima non ci fosse. Tutti i peli sulle braccia si rizzarono. Qualcosa non andava.

You don’t know the psychopath sitting next to you
You don’t know the murderer sitting next to you
You’ll think “How I get here, sitting next to you?”



Scrutò, con la coda dell’occhio, il tipo seduto accanto a lei. Ad occhio e croce avrebbe detto che avevano la stessa età, quindi doveva essere giovane. Poteva essere difficile dirlo, visto che il cappuccio non gli permetteva di vedere il volto. Poi notò le macchie di sangue incrostato e si spaventò. Era suo? Di altri? Che fosse un maniaco, un assassino? Non voleva saperlo. Il pullman era per lo più vuoto com’era finita vicino a lui?
Le luci in fondo al pullman tremolarono nuovamente, ronzando, e dallo specchietto retrovisore dell’autista, le parve di vedere qualcosa, qualcuno… un uomo. Un uomo in completo elegante, nero e con una cravatta rossa. Senza volto. Terrorizzata la ragazza si girò di scatto, ma sui sedili posteriori non c’era nessuno. Era così spaventata che l’unica cosa che sentiva in quel momento era il suo cuore che le pulsava nelle orecchie. Che l’avessero davvero trovata?

We don’t deal with outsiders very well
They say newcomers have a certain smell
You have trust issue, not to mention
They say they can smell your intentions



“Percepiamo la tua paura”. Sentì la voce direttamente nella sua testa. Aveva così paura che si sarebbe messa a piangere. Allarmata e tesa come una corda di violino, si guardò intorno.
E lo vide.
Lo Slenderman, nonostante fosse privo di orbite e bulbi oculari, la stava guardando dritta negli occhi.
“Sentiamo il tuo odore”.
Notò l’individuo seduto accanto a lei, cominciare a sfilarsi, dal tascone della logora felpa, un lucido coltello da cucina. Dal cappuccio intravide il ghigno e il sorriso inciso nella carne di Jeff the Killer. E allora capì.

All my friends are heathens take it slow
Wait for them to ask you who you know
Please don’t make any sudden moves



L’istinto e la paura la fecero scattare e uscì, più in fretta che potè, dallo stretto spazio fra i sedili. Alle sue spalle sentì il coltello di Jeff infilarsi nello schienale del sedile di fronte, lacerando la stoffa. Quando il pullman si fermò, di colpo, andò a sbattere contro il parabrezza. A pochissimi centimetri dal suo viso, s’incastrò nel vetro un accetta che le tagliò un ciuffo di capelli. Seguì con lo sguardo la traiettoria dell’accetta e vedendo Ticci Toby pronto a colpire ancora, si fiondò sulla porta del pullman per poi far scattare l’apertura d’emergenza. Quando si aprì, cominciò a correre più in fretta che poteva.

And now they’re outside ready to bust



Sentiva riecheggiare i loro passi alle sue spalle. Le stavano andando a fuoco i polmoni, ma non si sarebbe né fermata né arresa così facilmente. Era ovvio che la stessero inseguendo. Non gliel’avrebbero fatta passare liscia, non dopo che aveva deciso di infrangere la promessa fatta.
Urlò di dolore per poi cadere a terra. Sul suo polpaccio destro c’era conficcata un accetta. Senza che potesse anche solo realizzarlo, stava piangendo. Lacrime le annebbiavano la vista e le scavavano le guance. Sarebbe davvero finita così? Jeff si avvicinò a lei. Si mise a cavalcioni su di lei e le afferrò la felpa per avvicinarla a sé, mentre Ticci Toby, Hoodie e Masky la circondavano. La guardava con la stessa aria vittoriosa di un cacciatore davanti all'agognata preda. Le tagliò una guancia col coltello.
-J-Jeff… ti prego. Ho-ho sbagliato! È stato un errore solo questo! Vi prego non uccidetemi- singhiozzò disperata.
-Oh, no. Per quanto sarebbe piacevole mutilarti, torturarti, sentirti urlare dal dolore e dalla disperazione, non ti uccideremo- disse Jeff, leccando il rivolo di sangue dal coltello, assaporando il sangue di lei.
-Ti avevo avvertito. Lo sapevi, quando diventi un proxy, lo sei per sempre. Che tu lo voglia o no- la rimproverò Toby.
Lo Slender apparve dietro di loro.

It looks like you might be one of us







“Ormai mi appartieni”














Dopo tanto tempo, eccomi di nuovo qui, a cercare di attirare l'attenzione di qualcuno che legga le schifezze ciò che scrivo.
Di recente mi è tornata la fissa per le creepypasta e ho pensato che la canzone "heathens" fosse perfetta per questi piccoli psicopatici.
Spero che la storia vi piaccia, a voi sfortunati che la leggerete e mi raccomando lasciate una recensione, bella o brutta che sia. Se è negativa, vi invito ad essere costruttivi o vi concio per le feste eh (scherzo. O FORSE NO?!)
Pace e amore,

Supermonstar
  
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