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Autore: Tequila_Ev    16/04/2017    0 recensioni
[Big Little Lies]
E' breve, ma ho cercato di immedesimarmi.
Nella serie tv questo pezzo mi ha colpito e a mio parere è stato molto sottovalutato.
Ho cercato di amplificare leggermente le sue sensazioni.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La notte era gelida. 

Sembrava che il freddo riuscisse a penetrare i vestiti, arrivando fin dentro le ossa. La pelle della ragazza era sempre più fredda ma aveva paura di muoversi. Il suo sonno se n'era andato con il calore, come la sua speranza.

Le avrebbe fatto bene piangere, ma non avrebbe mai potuto permettere al suo corpo di accettare quello che le era successo.

Non era successo veramente. Lei non poteva ammetterlo, neanche a sé stessa. 

I suoi occhi stanchi erano fissati sulla sua mano distesa sul letto, immobile.

Il colore rosso vivo dipingeva le dita bianche, che non riuscivano più neanche a muoversi. 

Sentiva sempre di più il nodo in gola che si stava inesorabilmente formando e che era sempre più impossibile da reprimere. 

Il vestito corto e blu era alzato, ed arrivava fino fino a sotto i glutei, che le facevano malissimo.



''Alzati'' 



Disse una voce lontana nella sua mente.



''Combatti''



Ma il corpo della giovane ragazza non rispondeva, come se fosse distaccato dal suo centro nervoso, come se il collegamento tra il suo corpo e la sua mente fosse inesorabilmente compromesso.

Il corpo della gracile ragazza aveva freddo.

La mente aveva bisogno di silenzio.



Doveva uscire da quella stanza, c'era puzza. 

Puzza di alcool, puzza di schifo, puzza di sangue.



''Alzati''



Disse nuovamente la vocina, stavolta con più forza. 

Aveva visto la morte in faccia. Aveva visto cosa voleva dire arrendersi.

Lei, che si era sempre reputata una ragazza forte, che sapeva difendersi, quella notte si era arresa. Poteva andare peggio, avrebbe potuto morire.

La morte era stata l'unica vera paura che l'aveva spinta a non reagire. Le sue lacrime si erano bloccate negli occhi, che non riuscivano a battere ciglio.

La sua mente era convinta che se gli occhi si sarebbero chiusi, sarebbe tornata a quel momento, quel momento in cui le sue grida erano soffocate contro il cuscino. 

Quel cuscino sapeva di chiuso, quell'odore l'aveva aiutata a non pensare.

Quando le sue grida erano cessate quell'odore l'aveva aiutata. 



'' Alzati da questo cazzo di letto''



Il corpo ancora non rispondeva, sentiva ancora freddo. L'alba si era alzata da poco e il freddo della notte stava cessando, lasciando spazio al calore della mattina. 

Sentiva lo spegnersi ed accendersi della lampadina mezza fulminata della scritta 'Hotel'. 

Non sentiva nessuno al di fuori della porta e data l'ora, non se l'aspettava minimante. L'unica cosa che le orecchie della ragazza sentivano erano il fragore dell'oceano. 



''La vita è fatta di scelte. ''

sentiva le parole solite della madre che utilizzava quando vedeva qualcosa di sconveniente. Due ragazzi che si baciavano in modo spinto su una panchina, un vecchietto che si era risposato con una donna 20 anni più giovane o anche semplicemente una donna adulta che usciva a cena da sola. 

Chissà se l'avrebbe detto anche della figlia. 



''Prendi una scelta, alzati'' 

Questa volta nella sua mente non c'era la madre, ma era di nuovo la sua vocina interiore. 

E questa volta, la ragazza fece forza sulle mani e scese da quel letto maledetto.
   
 
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