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Autore: Skyliria    16/04/2017    2 recensioni
Una breve storia di ricordi ed emozioni sulle note di "The Night We Met" di Lord Huron.
"I don't know what I'm supposed to do, haunted by the ghost of you"
Genere: Angst, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cliccando sul titolo si aprirà la canzone da cui ho tratto ispirazione e che ho ascoltato mentre scrivevo.
 
   

La primavera sembra stia per sbocciare da un momento all’altro nel suo più completo splendore. Gli alberi sono già coperti di dolci foglie e nei campi poco distanti centinaia di fiori selvatici sono sbocciati spandendo il loro dolce profumo. È un posto tranquillo, carico di una pace rasserenante e arresa, quel tipo di pace che ti fa sentire bene con il mondo.
 
I am not the only traveller
Who has not repaid his debt
I've been searching for a trail to follow again
Take me back to the night we met

 
Non puoi fare a meno di pensare che questo è il posto perfetto per la sua tomba. L’atmosfera quasi surreale ti ricorda un po’ il momento in cui capisti, quando un solo sguardo bastò per sapere che quegli occhi sarebbero stati il faro che ti avrebbe guidato nella tempesta perpetua che è la tua vita.
 
And then I can tell myself
What the hell I'm supposed to do
And then I can tell myself
Not to ride along with you

Pensi che sia stato crudele abbandonarti dopo aver cambiato il tuo mondo in maniera tanto radicale. Ti domandi spesso se fossi sempre stato così cieco o se il mondo fosse esploso di vita solo dopo aver conosciuto la sua risata. Non sai cosa farai d’ora in poi. Questo mondo è diventato troppo freddo e spento per i tuoi occhi, abituati ormai alla luce.
 
I had all and then most of you, some and now none of you
Take me back to the night we met
I don't know what I'm supposed to do, haunted by the ghost of you
Oh, take me back to the night we met

Non puoi dimenticare. E nemmeno vorresti. La sua ombra ti seguirà ovunque andrai, ricordandoti il tempo vissuto insieme, ciò che avete avuto e che ora è perso. Daresti qualsiasi cosa per rivivere il vostro incontro e poterti sentire ancora come allora, almeno un’ultima volta.
 
When the night was full of terror
And your eyes were filled with tears
When you had not touched me yet
Oh, take me back to the night we met

Non che il tempo passato insieme sia stato solo felice. Ma forse sono proprio i ricordi più dolorosi a farti soffrire di più. Perché un sorriso è come lo zerbino fuori dall’entrata di casa, tutti lo possono vedere, viene ostentato; ma le lacrime, oh, le lacrime sono come un gioiello chiuso in uno scrigno, qualcosa di estremamente prezioso che mostri solo a qualcuno che sai lo tratterà con gentilezza e importanza. Le vostre lacrime sono la cosa che più custodisci gelosamente, perché sono solo vostre, un sussurro nella notte che nessun’altro può sentire.
 
I had all and then most of you, some and now none of you
Take me back to the night we met
I don't know what I'm supposed to do haunted by the ghost of you
Take me back to the night we met

Ti siedi sul prato e rendi reali per un istante tutti i vostri attimi. In quella mattina di primavera non puoi fare altro che ricordare, la memoria è l’unica cosa che ti è rimasta adesso.
 
 
 
 

CONFESSIONALE
Questa storia è scritta di getto, non è stata progettata e fino a un paio d’ore fa neanche mai pensata. Volevo semplicemente scrivere, senza pensare ad altro. Vi chiedo quindi di avere pietà del mio impeto da scribacchina. Sarei molto felice di sapere cosa ne pensate, critiche o lodi sono ben accette, bastano 10 parole.
Alla prossima storia,
xxx
 
 
   
 
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