Crossover
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Autore: ladyT    07/06/2009    2 recensioni
Los Angeles. Tutti sono al mare a divertirsi un mondo. Solo una persona non si stava divertendo e per distrarsi un po’ si immerge nella lettura di un libro molto strano. Perché strano? Sta a voi scoprirlo... All'interno vi sono delle immagini riguardanti questa fanfiction. ATTENZIONE SPOILER dopo la 5° season di Dr House!!! SPOILER!!! Buona lettura ^_^
Genere: Triste, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Libri, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Hola à todos!!!
Eccomi qui con un'altra fanfiction molto particolare.
Preferirei non dirvi niente sennò vi rovino la sorpresa.
Dico soltanto che è una fanfiction sul genere tragi-comico!!!
Buona lettura e commentate in tante!!!
Non abbiate timore di esprimere il vostro giudizio. Io li accetto sia negative che positive
Ecco a voi...


Author: ladyT
Paring: David Shore
Typology: One-shot
Spoiler: Yes, è collocato dopo i fatti della finale della 5° season.
Rating: G.
Riassunto: Los Angeles. Tutti sono al mare a divertirsi un mondo. Solo una persona non si stava divertendo e per distrarsi un po’ si immerge nella lettura di un libro molto strano. Perché strano? Sta a voi scoprirlo...
Title: “Canto di... Ferragosto”

Canto di... Ferragosto


 

Era ferragosto. Los Angeles sembrava infuocata.
Ogni famiglia si preparava per andare al mare.
Tutti erano sulla spiaggia in compagnia degli amici e parenti. Chi giocava a beachvolley, chi a calcetto, chi si divertiva a fare gare di nuoto, chi a realizzare il maggior numero di tuffi nell’acqua e chi pescava tra gli scogli in compagnia della musica.
Mentre tutti si stavano divertendo un mondo, uno uomo stava sdraiato solo soletto a prendere il sole.
Sembrava molto stanco però non aveva sonno. Tanti pensieri gli balenavano nella testa e sicuramente non sarebbe riuscito a chiudere occhio. Stava pensando a come far procedere il proprio telefilm.
Sospirò profondamente e allungò un braccio per afferrare la coca-cola.
La sorseggiò lentamente senza mai smettere di pensare al lavoro.
Agli occhi semplici dei passanti poteva apparire come un uomo che si stava rilassando prendendo il sole, ma chi lo conosceva molto bene sapeva che stava architettando i prossimi episodi della nuova serie di House.
Già, ragazzi e ragazze quell’uomo era David Shore.
Poverino! Non riusciva a rilassarsi così, per distrarsi, prese un libro dal suo borsone da mare e cominciò a leggere il titolo:

CANTO DI... FERRAGOSTO!

“Canto di... Ferragosto?!? Che sarà mai questa trovata?”
Pensò David curioso di sapere cosa poteva celare dietro a questo racconto.
Così aprì il libro e si mise a leggere nel silenzio, sdraiato sulla sedia a sdraio.
Appena tentò di andare oltre le prime due righe del racconto si ritrovò con gli occhi chiusi e la mente leggera...

*****



Improvvisamente un’ondata di caldo lo costrinse a svegliarsi.
“Maledetto caldo!”
Si alzò per andare incontro a quel venditore di granite.
< Per me una granita alla menta! >
Il venditore, che gli stava di spalle, si girò e Shore sentì il proprio corpo invaso da brividi di freddo.
Il suo sguardo gelava sangue nelle vene e ogni suo movimento gli provocava brividi di freddo nonostante il caldo terribile che faceva.
< Ma tu... tu... tu... sei Sherlock Holmes! >
Disse con tono sorpreso.
< No, signor Shore! Io sono lo Spirito X, noto come bisnonno di House! >
Il povero David non aveva parole. Era stupito, ma anche scioccato.
< Il bis... bis... bis... nonno? Ma lei è il famoso Sherlock Holmes! L’uomo che risolve casi impossibili! >
Quasi irritato, lo Spirito X sbruffò e accese una pipa. Avvicinò il proprio viso a quello suo.
< Ancora? Le ripeto che non sono Sherlock! >
Fece uscire un enorme ondata di fumo dalla bocca facendolo inalare a quel povero Shore che non faceva altro che tossire.
< Coff... coff... coff... Ma cosa è questa enorme nebbia di fumo? Non riesco a vedere niente! >
Quel fumo s’ingigantì sempre di più fino a formare una nebbia così densa da far sparire ogni visuale.
< Non si preoccupi, adesso sparirà in meno di un attimo. >
Quella “nebbia” di fumo cominciò a sparire velocemente.
In quell’attimo cominciò ad apparire qualcosa di insolito: una casa tutta nera a causa della notte fonda.
< Avviciniamoci a quella finestra! >
I due si avvicinarono a quella finestra e David vide uno studio enorme con una libreria gigantesca stracolma di libri. Vicino alla scrivania c’era un uomo quasi calvo con la testa nascosta tra le mani.
< Vedi quell’uomo? >
Chiese lo Spirito X.
David rimase stupito nel vedere chi era in realtà quell’uomo.
Sorrise. Si sentiva emozionato nel vedere che lui era il suo autore preferito da cui aveva preso esempio per il proprio telefilm.
< Ma lui è il mitico Sir Arthur Conan Doyle! Voglio entrare per chiedergli l’autografo! >
Esclamò con allegria.
< Non volevo sapere chi era quell’uomo! Beh, attraversiamo il muro e vedrai meglio! >
I due passarono attraverso il muro e si avvicinarono di più a quella figura curva sulla scrivania stracolma di lettere.
< Allora cosa vedi di preciso? >
Chiese spazientito lo Spirito X.
David si avvicinò ancora di più a Conan e si accorse che aveva una bruttissima cera e che stava piangendo.
Distolse lo sguardo da lui e lo rivolse a una di quelle lettere aperte sulla scrivania.
< Ma queste non sono delle semplici lettere! >
Già non erano semplici lettere di saluto o di complimenti, ma lettere di protesta e di polemiche molto accese.
“NOI VOGLIAMO INDIETRO HOLMES!”
“SE NON RIPORTATE INDIETRO HOLMES AVRETE VITA INFERNALE!”
Stava leggendo alcune di quelle lettere e rimase scioccato, ma allo stesso tempo era terrorizzato.
< Mio caro, il tuo mitico autore per porre fine all’esistenza di Holmes lo ha fatto “scomparire”. Ma come vedete poi... oh guardate fuori! >
I due si affacciarono alla finestra e videro delle persone, non molto amichevoli, che camminavano con le fiaccole accese in mano e gridavano “Vogliamo Holmes!”.
Loro avanzavano sempre più veloci, tantoché a Shore venne la tremarella.
Lo Spirito X provò pena per lui e lo condusse fuori da quella mischia.
Camminarono a fianco a fianco in un vialetto e varcarono una portoncina laterale che dava in un’ala grande dell’ospedale.
Poi salirono le scale in pessime condizioni e s’incamminarono lungo il corridoio. Arrivarono fino in fondo e svoltarono in un piccolo corridoio che conduceva al gabinetto di chimica.
< Ma questo posto mi è molto familiare! >
Esclamò stupito il povero David ancora sotto shock per quello che era successo precedentemente.
< Ecco dov’eri mia piccola! >
Gridò lo Spirito X nel trovare la pipa piena di ragnatela e da chissà quanto tempo mai usata.
Senza perdere tempo, la accese e si sedette su una di quelle sedie ormai in pessime condizioni.
< Non credevo che le persone arrivassero fino a questo punto! >
Disse David sotto shock.
Camminava avanti e indietro.
Holmes si alzò di scatto e si mise a divertirsi tra quelle provette ormai abbandonate da anni. Senza sapere cosa contenessero quelle provette, le miscelò insieme ed ecco arrivare una terribile esplosione che fece incendiare il il gabinetto di chimica.
< NO, NO, NO! Non voglio morire bruciato! Nooooooo! >
Gridò Shore agitandosi tra quelle fiamme che pian piano si ridussero in una piccola fiammella innocente.
< Signore! E’ solo una innocente fiammella dell’accendino! La comprate? >
Shore si guardò intorno stupito e ringraziò il venditore ambulante di oggetti vari.
< Sono ancora sulla spiaggia! Era solo un terribile incubo! >
Per ringraziarlo, comprò l’accendino che però stranamente aveva una scritta: “Non avrai scampo!”
Fece un grande sospiro di sollievo e andò a farsi una bella nuotatina.

*****



Passò qualche mezz’oretta e lui era già di ritorno sulla spiaggia.
Si sdraiò e riprese a leggere quel libro per distrarsi.
Dopo qualche giro di pagina i suoi occhi si chiusero in un attimo.
Però quell’attimo durò molto.
Un rumore improvviso lo fece svegliare.
Si guardò stupito intorno e si accorse che non era in spiaggia ma in qualche studio più moderno.
Dopo un’attenta osservazione capì di trovarsi nello studio di Wilson.
Inoltre si stupì nel vedere una buffa figura maschile vestita con una maglia gialla larga decorata di fiorellini verdi e un pantaloncino corto che a malapena si poteva intravedere una strana cicatrice alla gamba destra.
Sgranò gli occhi. Non credeva alle proprie pupille che quella divertente e buffa figura era il suo personaggio preferito.
< Hey, piantala di ridere, ok? >
David non riusciva a trattenersi dalle risate.
< Greg, ma che... >
Non riuscì a completare la frase che di nuovo cominciò a ridere vedendo la faccia paonazza di lui.
< Ora basta! Sono in servizio! Questa è purtroppo la mia divisa da lavoro! Immagino che tu sia l’idiota che ha creato quel povero dottorino costretto a soffrire di penna tua! >
Shore si guardò intorno credendo che Greg stesse parlando con un altro.
Quando vide che non c’era nessun altro, capì che quella affermazione era rivolta a lui.
< Oh, chi, io? >
< No! Ma che dici! Intendevo mia madre! Ma certo che sei tu! >
< Ma Greg non ti piace così? >
Lo Spirito si guardò intorno per vedere con chi stesse parlando. Vedendo che non c’era nessuno, capì che David si era rivolto a lui.
< Uhm, ho l’impressione che non hai capito chi sono! Sono lo Spirito H. Piacere di conoscerti! >
< Dai Greg, piantala di scherzare! Fai anche tu parte di qualche recita? Ma come ti sei conciato! >
Spazientito, lo Spirito H si avvicinò di più a David.
< Osservami e aprì bene le orecchie: prima di tutto non sono la fantasia della tua penna, secondo ho preso le sembianze di quel dottore per semplificarti le cose e terzo non sono io che ho scelto questo abbigliamento! E l’autrice che mi ha ordinato così! Se la piglio... Beh torniamo a noi: seguimi! >
Shore era in uno stato di confusione totale! Non ci capiva più nulla. Prima Sherlock che non era Sherlock e ora Greg che non era Greg!
Lo Spirito H condusse David sulla terrazza dello studio di Wilson.
< Tieniti forte! Si decolla! >
Shore annuì soltanto e si sedette dietro di lui sul manico del bastone.
Come per magia, avvolti da piccole polveri di stelle di fata che Shore immaginò rubate a Campanellino, i due strani individui sorvolarono il cielo notturno.
Ammirarono in alto la bellezza di quella città e lo splendore del lago.
Atterrarono davanti a un palazzo molto familiare. Scesero dal manico del bastone e si avviarono verso la porta numero 221B.
L’atmosfera era stranamente tranquilla e serena.
Riconobbe la musica del pianoforte.
Andò diritto in sala lasciando indietro lo Spirito H.
Vide ciò che non si aspettava di vedere e neanche di immaginare.
Il vero Greg House circondato da alcolici e oppiacei.
< La solitudine è cosa nobile di natura! >
Ripeteva a voce alta il vero Greg con tono ubriaco suonando il pianoforte e ingurgitando a raffica le pillole.
Quella frase gli sembrò familiare. Doveva averlo scritto in qualche copione destinato alla nuova serie.
Altra cosa che lo lasciò perplesso, era che lui aveva un volto irriconoscibile, barba incolta, alito molto pesante, vestiti pieni di sudore e mai lavati.
< Hey, vuoi imbrogliarmi? Questo non è il mio Greg! >
Disse con tono arrabbiato.
< Beh, non è colpa mia! Poverino! Purtroppo esistono persone che piace far soffrire molto di solitudine il proprio protagonista della storia. Bah, che idioti! Neanche una briciola d’amore! >
David scosse la testa e scappò confuso dalla stanza.
< Hey, dove vai amico? >
Cercò di correre per andargli incontro, ma purtroppo la gamba non glielo permetteva.
“Accidenti all’autrice che ha deciso di farmi assomigliare a quel dottore persino anche con la gamba. Non le bastava il volto? Se ti acchiappo...”
< Sono qui! >
Rispose Shore appoggiato ad una parete a braccia conserte fuori dall’appartamento.
< Che brutta cera avete! >
< E questo cos’era? Cosa volevi dirmi? Qual è il messaggio? >
Il tono di voce di Shore era piuttosto alterato.
< Hey amico! Placati! Se ben ricordi è ciò che tu hai scritto da qualche parte nel copione della nuova serie! >
< Ma io non volevo strafare! >
Lo Spirito H lo guardò un po’ dubbioso.
David sbruffò perché capì che aveva veramente strafatto troppo.
< Ora che devo fare? >
Domandò mentre quei due stavano camminando lungo la riva del lago.
Questa domanda non era rivolta allo spirito ma a se stesso.
< Beh, David, le vostre azioni hanno delle ripercussioni sugli altri, specialmente sui fan accaniti. Spesso impreviste! Capirai poi più in là! >
< Basta così! Non capisco ciò che tu stai dicendo! >
Lo Spirito H voleva dargli qualche indizio in più, ma un improvviso getto d’acqua arrivò a colpire il volto di David che di colpo gli sembrò di essere succhiato da un enorme vortice.
< Non lasciarmi! Noooooo... >
David si svegliò di soprassalto.
< Scusi, signore! >
Dissero i bambini che stavano giocando con la pistola ad acqua.
Shore sorrise e asciugò il viso.
Si mise a ridere al pensiero di quest’ultimo spirito vestito in modo buffo.
“Meglio che vado a fare un’altra nuotatina!”
Pensò alzandosi dalla sdraio e dirigendosi verso il mare.

*****


Non riuscì a pensare ad altro che a quella scena di Greg!
Non credeva di aver strafatto troppo con il ritorno di House al PPTH.
Voleva solo farlo rendere un po’ particolare, ma capì di avere esagerato.
Si mise in posizione stesa lasciandosi cullare dalle acque del mare calmo e molto cocente.
Era talmente stanco che i suoi occhi si chiusero.
< Signor Shore? >
Domandò una voce molto tetra e roca.
David si svegliò di colpo e si accorse di trovarsi in uno spazio infinito molto buio e tetro.
< Ma chi è lei? >
< Osi chiedermi chi sono? Lo sanno tutti persino i neonati ed hanno terrore di me! >
Shore inarcò una sopracciglia assumendo un’espressione dubbiosa.
< Beh, non hanno tutti i torti! Avete una voce da far venire la tremarella e per non parlare poi del naso che vi esce fuori! >
Si dovette trattenere dal ridere nel vedere quel naso così torvo e pieno di verruche!
< Bene, bene! Vedo che fate lo spiritoso! Per tua informazione sono lo Spirito M! Ora chiudi gli occhi, stronzetto! >
David ebbe un po’ di dubbio, ma poi decise di fare ciò che gli aveva detto lo Spirito M.
Quando poi, dietro ordine di lui, riaprì gli occhi si trovò nel proprio studio.
< Beh, è il mio studio dove passo intere giornate a fantasticare! Scusate del disordine! Strano, pensavo di averlo lasciato in ordine prima di uscire! >
Lo Spirito M si tolse il cappuccio lasciando il viso scoperto.
David sgranò gli occhi e gli venne veramente una grande tremarella.
< Che hai? Sembri che hai appena visto un fantasma! Non guardare me e guarda là! >
David, con gli occhi quasi fuori dalle orbite, puntò la vista seguendo la direzione del dito dello Spirito M.
Vide una figura maschile molto esile stesa sul letto. Si avvicinò e scoprì che quella figura era lui in versione anziano.
A stento lo aveva riconosciuto poiché l’uomo aveva enormi occhiaie e tantissime rughe in fronte.
Quel vecchietto stava fissando un punto indefinito del soffitto e, pensieroso, si tormentava battendo le mani sul viso.
Delle lacrime scesero lungo il suo volto ormai molto pallido e David chiese il motivo di questa sua reazione.
< Solitudine! >
Rispose lo Spirito M.
Shore inarcò nuovamente una delle sopracciglia.
Vedendolo dubbioso, lo spirito gli si avvicinò e gli posò la mano sugli occhi facendoli chiudere.
Quando poi li aprì, si trovò al centro dello stesso studio, ma un po’ diverso.
Vide lui stesso, in versione un po’ meno vecchio, leggere e, a giudicare quella sua espressione triste e preoccupata, capì subito che non dovevano essere molto piacevoli.
Si mise dietro di lui e cominciò a leggere quella lettera.
“VOGLIAMO INDIETRO HOUSE! FATELO RIVIVERE!”
Rimase stupito nel leggerla. Gli sembrava di rivivere la scena del suo autore preferito.
< Cosa? Ho fatto morire House? >
< E cosa ti aspettavi? Dopo tutte quelle sofferenze che gli hai fatto compatire! Ti aspettavi un bel lieto fine: “e visse solo e contento senza nessun cambiamento”? Oltretutto non gli hai fatto provare l’amore! >
Si fermò un attimo per prendere fiato e poi continuò il discorso:
< Sarai curioso di sapere cosa succederà dopo quel fatto? >
David si limitò ad annuire.
Lo Spirito M gli afferrò la mano e lo condusse in un posto molto inquietante.
Era il cimitero. C’erano delle persone che piangevano sulla lapide. Osservandoli li riconobbe. Era il suo staff!
David fissava quella scena esterrefatto. Un dubbio lo tormentava. Doveva porre fine a quel dubbio.
Guardò la lapide e vide inciso il nome di David con l’anno di nascita e una frase “Acciaio sincero, lama diritta”.
Si sentì mancare il respiro quando a uno dei suoi amici uscì dalla bocca la parola suicidio.
Indietreggiò. Allora era questo ciò che lo attendeva!
Strafare sulla sofferenza di Greg senza almeno avergli fatto provare il sentimento di amare! Eppure c’erano tre donne disposte ad amarlo: Stacy, Ally e Lisa! E lui aveva fatto in modo di farle stare alla larga da House!
“Cosa ho combinato?”
Lo Spirito M tossì per attirare la sua attenzione.
< Vedo anche i tuoi pensieri... Purtroppo hai fatto la stessa fine di Conan poiché i vostri fan non sono riusciti ad accettare la fine di quei protagonisti! E tu, stanco di queste continue proteste, ti sei dato al suicidio! >
< No, non è possibile! >
Scrutò la testa. Si sentiva confuso e non credeva che tutto questo sarebbe potuto accadere.
< Ah, dimenticavo! Devo darti un’altra notizia. Tu morirai adesso! >
Troppo tardi. David cominciò ad accusare dei dolori acuti al petto. Sentì mancargli il respiro e il cuore stava smettendo di battere.
< No, aiutami! Noooooo...”
Gridò David accasciandosi a terra.
Si svegliò di soprassalto e si accorse di essere steso sulle acque del mare.
Il suo cuore cominciò a battergli normalmente, il dolore al petto svanì e il respiro tornò normale.
Si mise in posizione eretta e cominciò a nuotare per raggiungere la riva.
Si avviò verso il suo ombrellone e prese un asciugamano per asciugarsi.
Distolse lo sguardo dal mare indirizzandolo verso il basso e notò quel famoso libro che gli aveva fatto soffrire pene dannate.
“Dannato libro! Io cambierò il corso della storia!”
Si vestì, smontò l’ombrellone, prese il borsone e la sdraio e si diresse verso l’uscita della spiaggia.
Mise tutte queste cose nel bagagliaio della sua macchina. Prima che chiudesse la porta del bagagliaio, notò tra quelle cose di nuovo quel libro. Lo prese e lo gettò in un bidone dei rifiuti indifferenziati.
Mentre stava salendo in macchina, una voce squillante attirò la sua attenzione.
< David Shore! David Shore! >
Una giornalista gli si avvicinò con molta allegria ed enfasi.
< Allora, qualche notizia fresca di giornata? >
Shore mise gli occhiali da sole, sorrise e concluse rispondendole:
< HUDDY S’HA DAFFARE!!! >
Entrò in macchina, mise in moto e partì verso lo studio della Fox a cambiare i programmi!

< Contente ragazze? >

 

THE END


Aspettate ecco i titoli di coda ^_^

David Shore

Spirito X

Spirito H


Spirito M

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Commentate in tanti/e... ^_^

  
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