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Autore: winterlover97    20/04/2017    1 recensioni
Post Captain America CivilWar
{Nuovo personaggio x James Barnes ---- Pepperony}
Abigael Lotris è una comune giornalista di un piccolo quotidiano della sua città. Esce con gli amici, lavora, si tiene in forma e ha una vita piuttosto ordinaria..
Steve Rogers, ancora distrutto dalla guerra civile contro Tony, sta cercando di lasciarsi tutto alle spalle, vivendo da fuggitivo con gli Avengers che lo avevano supportato.
Tony Stark, sebbene non lo voglia dare a vedere, è distrutto, vuole riacquistare la Fiducia con Steve e l'amicizia con il resto della squadra. Nel frattempo aiuta Rodhes con la riabilitazione e sponsorizza Peter Parker.
Bucky Barnes invece, dopo aver desistito dal congelarsi in Wakanda, ha riacquisito poco alla volta ogni ricordo che aveva perso.
Pietro Maximoff, apparentemente morto nella battaglia contro Ultron, invece, è vivo e vegeto e si sta rimettendo in sesto grazie alle cure della dottoressa Cho.
Tuttavia questa è solo una facciata, le persone, dopo il caso 'Wanda Maximoff' hanno un atteggiamento tutt'altro che buono nei confronti dei mutanti, e l'Hydra sta rinascendo, come nella sua natura, taglia una testa e ne compariranno due, più forte di prima, pronta a intralciare lo SHIELD e i nostri eroi.
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Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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capitolo 3

Arrivammo in Wakanda al tramonto ore diciotto locali. Il cielo era tinteggiato in rosa, arancio e giallo con qualche nuvola bianca sparsa. L'aria fresca della sera soffiava sulla pista dell'aeroporto privato scompigliando i capelli della maggior parte di noi. Nonostante facesse caldo fummo avvertiti di tenere i cappucci delle felpe o giacche tirati su in modo tale da non venir scoperti. 

L'astio nei confronti dei mutanti si era a malapena assottigliato, soprattutto dopo la salita a re di T'Challa che ha cercato di calmare gli animi nel modo più diplomatico possibile. Tuttavia le ferite erano ancora aperte. Coloro che avevano perso un famigliare, un amico,un conoscente nella tragedia di pochi mesi prima  in tutto ciò che ha causato, portavano rancore e rabbia. Fu difficile fermare le manifestazioni nate come pacifiche, ma che poi non si rivelarono come tali, per avere una registrazione e internamento dei mutanti, che, come delle prede braccate. Non sapevano come difendersi e nascondersi. Sembrava di essere tornati alla Seconda Guerra Mondiale oppure al periodo delle Grandi Pestilenze, in cui coloro che venivano additati come untori venivano prelevati anche senza prove. Per loro fu difficile stare immobili e fermi di fronte alla violenza inaudita che scorreva davanti i loro occhi: molti di loro, soprattutto i più deboli e poveri venivano prelevati e mostrati in pubblico in una sorta di pubblica diffamazione. 

Ci fecero salire su delle berline tedesche di lusso dai vetri oscurati poi partimmo verso la capitale. Man mano che vi ci avvicinavamo le brughiere lasciavano spazio a case di piccole dimensioni e successivamente alla città vera e propria. Passammo in mezzo al mercato cittadino pieno di colori e profumi, per quanto fu possibile distinguerli. Dentro l'abitacolo l'atmosfera era taciturna e tesa, tutti guardavano fuori dai finestrini oppure in grembo. 

"Siamo arrivati." disse Steve. 


QUARTIER GENERALE AVENGERS

"Ti manca il via vai che c'era grazie ai ragazzi?". 

La domanda di Pepper, che stava seduta comodamente sui divani in pelle bianca dell'ufficio di Stark, gli arrivò come un fulmine a ciel sereno: inaspettata. 

Tony si alzò e si versò dell'acqua nel bicchiere in vetro con mani lievemente tremanti.

"Sì. Mi manca il trambusto e le chiacchierate con loro. Mi mancano e questo mi fa sentire una merda Virginia." Sospirò e sollevo lo sguardo fino a incontrare quello di Pepper.

"Sai, non fraintendermi, ma da un certo punto di vista è stato tutto causato dal tuo orgoglio e dalla tua mania di riparare tutto. Pensi che ogni cosa si possa riparare come fai con le tue armature. Pensi che se una cosa è rotta basti semplicemente cambiare i pezzi. Con le persone non funziona Tony, così come non funziona con i rapporti. Capisco benissimo la tua ira nei loro confronti perché ti hanno nascosto una parte di verità che ti era concesso sapere, tuttavia non puoi andare avanti così. Certo, puoi aiutare Peter Parker, o Bimbo Ragno, o come diavolo si chiama, ad avere una vita pseudo-normale, puoi anche aiutare Rhodes a camminare nuovamente, ma nulla ti porterà ad avere di nuovo loro indietro." 

Tony si sedette nuovamente al suo fianco.

"Sai, durante lo scontro gli ho chiesto il perché, il perché non me lo avesse detto. Con nonchalance mi ha risposto 'È mio amico'.- fece una breve pausa- Mi ha fatto male, non poco, dire che anche io lo ero stato. Non volevo crederci."

"La cosa migliore è parlarci. Anche se non tornerà nulla come prima, sarà un passo in avanti verso una possibile riconciliazione."

Tony estrasse lo smartphone dalla tasca e fissò lo schermo con occhi vacui, poi premette invio.
'RETTIFICA STATO DEI NOMINATIVI DI STEVEN GRANT ROGERS, SAMUEL WILSON, NATASHA ROMANOFF, CLINTON FRANCIS BARTON, SCOTT LANG, WANDA MAXIMOFF, JAMES BUCHANAN BARNES: 
I SOGGETTI, SE AVVISTATI DOVRANNO ESSERE CONSIDERATI, A TUTTI GLI EFFETTI, PARTE DEGLI AVENGERS, GRUPPO NON SUBORDINATO AL GOVERNO O A CHI PER ESSO.'

Pepper sorrise e gli prese la mano. 
Tony in cuor suo speró di aver compito la scelta giusta.


STATO DEL WAKANDA.

L'acqua tiepida mi stava ristorando. Dopo il viaggio ero esausta, avevo guardato la camera che mi avevano dato, grande quanto il mio appartamento di New York e con tutti i comfort del caso, la valigia e il portatile che avevo messo sotto carica poco prima. Tutta la mia vita era riassunta in una valigia da 12 litri, un borsone capiente la metà ed i vestiti che avevo addosso.

T'Challa aveva fatto costruire questo posto solamente tre settimane prima nell'eventualità che servisse un rifugio sicuro, o per dirla in termini spionistici, una casa sicura. Era composto di tre piani più il seminterrato, una decina di camere, palestra con spa, piscina, biblioteca, sala relax, sala convegni, cucina e giardino. 
Io l'avrei definito Hotel sicuro, non casa sicura ad essere sincera.

Mi guardai le mani cercando di togliere la brina che si era formata come avevo fatto stamattina in fretta. Mi innervosiva avere qualcosa che era impossibile da controllare. 
Solitamente amavo avere degli aspetti sotto controllo, non dico ogni singolo aspetto, ma alcuni semplicemente. 
Infilato l'accappatoio cercai i vestiti che avevo buttato alla rinfusa poco prima di partire e, una volta asciugata, infilai i jeans neri e la camicia oversize a quadri. Successivamente asciugai i capelli a testa in giù come mio solito fare e scesi al pian terreno dove ci doveva essere la cucina. 

Tagliai la melanzana a fettine sottili e la misi a grigliare, poi passai alle zucchine e alla carne trita. Cucinare mi rilassava in qualche modo, potevo staccarmi dal mondo senza alcun problema. 

"Cosa cucini?"
La bambina, dalla carnagione scura, i capelli acconciati in sottili treccine e gli occhi scurissimi che fissavano con curiosità, si dondolava sulle scarpe 
"Faccio un piatto greco chiamato Moussaka. Come ti chiami?"
"Deela, sono la sorella di T'Challa, e tu chi sei, non ti ho mai vista prima di allora."
"Sono Abigael e sono arrivata qui da pochissimo."
"Sei una delle persone speciali che il mio fratello ospita qui?"
"Se si può mettere su questo piano direi di sì."
"Posso aiutarti a cucinare la cena per gli altri?"
Sorrisi fiebilmente poi la issai sulla sedia in modo da farla arrivare al banco da lavoro. La guardai di sottecchi, aveva negli occhi una strana luce che solitamente poi crescendo si è destinati a perdere. Era spontanea e vivace, non si lasciava fermare dal fatto di essere troppo bassa o di avere le mani troppo piccole per impastare, se ne fregava altamente. 
''Posso chiederti cosa ti ha detto il tuo fratellone su di noi?''
"So che siete persone speciali, che avete fatto del bene e che non devo dare retta alla manifestazioni che ci sono in strada."
"Cosa dicono?"
"Dicono che siete cattivi, ma questo non è vero, altrimenti T'Challa non vi avrebbe aiutato, anzi, vi avrebbe ridotto a fette"
La guardai e sorrisi.
Tutta quell'ingenuità che aveva in lei, tutto quel suo fare le cose in modo semplice e l'incapacità di vedere colori il bianco e il nero. Tutto questo rischiava di essere soppresso con il passare del tempo. Rischiava di diventare un mero involucro pronto solo a fare soldi e a portarne a casa. 














Angolo autrice
Ed eccomi di nuovo qui, mi scuso per l'attesa troppo lunga, ma sono successe molte cose e non avevo nemmeno il tempo per completare il capitolo.
Spero vi soddisfi. Alla prossima

   
 
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