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Autore: Tony Stark    22/04/2017    2 recensioni
Dark è un manipolatore, vuole farvi credere di essere vostro amico… ma lui non lo è. Lui vuole solo usarvi (Markiplier, parlando di Dark nel charity live-stream)
[Personaggi: Darkiplier, Markiplier]
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Youtubers
Personaggi:Darkiplier, Markiplier
Avvertimenti: Nessuno
Coppie: Nessuna
Generi: Introspettivo, Horror.
Ambientazione: Video “Don’t Play This Game”
Introduzione: Dark è un manipolatore, vuole farvi credere di essere vostro amico… ma lui non lo è. Lui vuole solo usarvi (Markiplier, parlando di Dark nel charity live-stream)
Note di pre-storia: Scusatemi se non ho ancora aggiornato DDTS o TDHL ma per DDTS sto avendo un problema causa la nuova lore di Subnautica che ha incasinato tutto quello che ho scritto finora e per TDHL invece se riesco il capitolo dovrebbe uscire oggi(poco dopo questa storia).
Nota: Sia l’intro che l’outro di Mark che sono presenti nella storia saranno in inglese.

 
Don’t Play This Game


Spostò una delle luci così che non gli si riflettesse direttamente negli occhi, accecandolo di buon grado.
Dark si chiedeva come facesse Mark a giocare con quella luce negli occhi, ma ripensandoci non era qualcosa che gl’importava davvero.


Mark… Dark aprì il gioco che aveva intenzione di registrare, un piccolo sorriso sarcastico e ammaliziato gli distese le labbra, una luce maligna brillò negli occhi castani di Mark, ora di Dark. Era sorpreso che nessuno dei “fedeli” fan del suo ospite avesse notato la sostituzione, era sorpreso che nessuno di loro aveva notato che non era più Mark a girare e pubblicare i video.
Ma che era lui...Lui, l’oscura identità che credevano di aver creato. L’oscura identità che Mark aveva più volte preso in giro durante il mese d’ottobre del 2016 e che aveva rifatto la sua comparsa a San Valentino.
Come un entità nuova, con una personalità completamente differente da quella di Mark.
Un’ottima interpretazione, avevano pensato. Anche gli amici di Mark e perfino la sua ragazza erano stati ingannati da lui.


Dark sorrise. Gli esseri umani erano facili da ingannare, da raggirare e manipolare. Neanche si rendevano conto di quanto forte lo stavano rendendo, credendo in lui con tanta forza, tanta passione.
La stessa con cui pronunciavano il nome di Mark, la stessa passione con cui lo ammiravano che ora era diretta a lui.


Il demone. La follia nascosta di Mark, così come lo avevano visto per un certo tempo.


La luce maligna in quegli occhi castani, sembrò acquietarsi fino a sparire, mentre un altro sorriso, diverso più benigno e dolce faceva la sua comparsa sul suo viso.


Dark iniziò a registrare.


<< Hello Everybody! My name is Markiplier and welcome to Don’t Play This Game >>


Il tono con cui pronunciava quelle parole era diverso, diverso dal suo. Ma uguale a quello di Mark così come il suo sguardo e il suo sorriso.
Non c’era nulla che richiamava la sua presenza, la sua esistenza. Era solo Mark… Solo Mark.
Finalmente avrebbe avuto quello che voleva.
I suoi fan lo avrebbero non solo ammirato ma anche venerato, doveva solo mettere l’idea nelle loro menti, con qualche parola, qualche frase. Un messaggio nascosto che avrebbero involontariamente recepito.
Dark poteva riuscirci, poteva finalmente avere milioni di persone che credevano in lui, che lo ammiravano e veneravano così come voleva.
Doveva solo far loro credere che fosse loro amico, doveva solo sorridere e giocare a qualche gioco.
Farli abituare alla sua presenza e pian piano scivolare via dal “personaggio” di Mark, aggiungere un po’ di sé in ogni video.
Una frase pronunciata col suo tono naturale.
Una battuta sostituita da uno sguardo fisso alla telecamera e tramite quella allo sguardo di milioni di persone.
Un sorriso meno sbarazzino e più malizioso.


E pian piano la gente avrebbe smesso di chiamare Mark a gran voce ma avrebbero cominciato ad acclamare lui. Darkiplier, Dark, il loro Principe Oscuro.
E Mark sarebbe diventato solo un ricordo lontano. Gli avrebbe impedito di riprendere il controllo, sarebbe rimasto sempre e solo la voce.
La presenza che cercava inutilmente di riprendere il controllo.




A Dark non piaceva l’umorismo di Mark, ma al momento fingeva, fingeva di essere lui. Pronunciando quelle stupide battute infantili che non gli si addicevano per nulla ma che erano il marchio di Mark.


Non aveva la più pallida idea di cosa fare in questo “gioco”, la voce che pronunciava quel messaggio era distorta ma non era difficile capirla.
Non aveva davvero idea di cosa fare.


Si rese conto di essersi concentrato troppo sul messaggio, solo dopo aver sentito la realtà stessa piegarsi e plasmarsi sotto il suo controllo. La luce e i colori che svanivano come se fossero stati divorati dall’oscurità.
La sua voce aveva perso il tono di Mark e aveva acquisito nuovamente quell’innaturale riverbero metallico che la rendeva riconoscibile come sua.


Era stato uno stupido errore… una stupida disattenzione che avrebbe potuto rovinare ogni cosa.
Mark era lì bloccato, imprigionato in un angolo della sua stessa mente e Dark lo sentiva sogghignare. “Hai fatto uno stupido errore… da umano, Dark”


Dark soppresse il suo naturale potere, la realtà che si ridistendeva intorno a lui i colori che tornavano. Alzando il suo tono fino a tornare a quello di Mark e non al suo, il riverbero che lentamente si dissolveva.


Chiese ai suoi fan, di giocare quel gioco, di “aiutarlo” a risolvere il mistero. Fingendo che nulla fosse successo.


<< And thank you so much for watching and as always I will see you in the next video. Buh-Bye! >>


Dark sentì Mark cercare di riprendere il controllo mentre finiva l’outro, il suo controllo sui suoi poteri che scivolava tutto che si distorceva e si mutava troppo in fretta, senza che potesse impedirlo.


Ma Mark non riprese il controllo.


Dark terminò la registrazione, riguardando il risultato di quel Let’s play.
Era tutto rovinato… se avesse tagliato ogni singola scena in cui perdeva il controllo il video non sarebbe durato più di quattro minuti.


Oppure…


Oppure poteva far credere ai suoi fan che aveva deciso di far “riapparire” Dark dopo San Valentino.


Il Demone sorrise. Questa era una buona idea, un’ottima idea.
I suoi fan, loro avrebbero cominciato a chiamare il suo nome prima di quanto immaginasse… Perfetto pensò.


Mark, intrappolato nella sua mente, urlava. Gridandogli di ridargli il controllo del suo corpo.
Gridandogli che i suoi fan lo avrebbero capito e che ogni suo potere sarebbe scomparso.


Ma Dark lo ignorò, sorridendo malevolmente.


Gli esseri umani erano facili da manipolare e lui presto avrebbe avuto il suo esercito di credenti.
Il Principe delle Tenebre non sarebbe stato fermato stavolta.




 
   
 
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