Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Justwhyisalwaysme    22/04/2017    2 recensioni
Corso di specializzazione per il reparto Auror: sia per chi, come Harry Potter, fa parte dei veri e propri poliziotti magici, sia per chi, come Draco Malfoy, lavora nelle retrovie. Il corso parla di... di... Draco non se lo ricorda più. È terribilmente distratto, e non da una persona qualunque, ma da Potter! Dal nome di Potter, principalmente. E dal suo collo. E dalla sua violenza. Ma cosa stiamo dicendo?! A Draco la violenza non è mai piaciuta... e tantomeno gli è mai piaciuto Potter!
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 JAH's Corner
Benvenute, mie care Drarry shippers! Che dire di questa mia creazione? Non è di certo la prima Drarry che scrivo, ma senza dubbio è la prima che pubblico. Qualche avvertimento? Contiene livelli d’idiozia preoccupanti, quindi fate attenzione, e assumete in piccole dosi! Tra l'altro, abbiamo un Draco che potrebbe essere considerato leggermente OOC, e forse anche Harry, ma la demenzialità dei personaggi è da attribuire esclusivamente a questa storia! Non tutte le ff che ho scritto sono così, premetto. Sperando di strapparvi almeno un sorriso,
JAHellion

Non gli era mai piaciuta la violenza... e non gli era mai piaciuto Potter!

Era sempre stato Potter, nella sua testa. Non Harry, solo Potter. Potter e basta. Non capiva proprio perché improvvisamente il suo cervello trovasse così affascinante il suono del suo nome.
Harry...
Decisamente sì, scivolava dolce nella sua bocca, e quella doppia erre lo rendeva ancora più sensuale. Qualcuno avrebbe dovuto premiare i suoi genitori per avergli dato un nome così spettacolare. Immaginò vividamente le sue labbra fini ripetere quel nome, sempre più forte, sempre con più passione, fino ad arrivare al culmine del piacere e...

-Malfoy, si svegli! Ma dove ha la testa oggi?-

La voce stridula dell’insegnante del corso di specializzazione lo riscosse dalle sue riflessioni inadeguate, e Draco la ringraziò mentalmente, mettendo su un’espressione contrita e scusandosi a voce alta.
Per fortuna che lo aveva richiamato, altrimenti chissà per quanto altro tempo sarebbe rimasto a rimuginare sul nome di quello stupido Sfregiato. Effettivamente, c'era qualcosa di calamitante per il suo sguardo nella curva virile del collo del giovane uomo seduto alcune file davanti a lui.
Non avrebbe saputo dire precisamente cosa attraesse i suoi occhi su quelle spalle muscolose nascoste dall'orripilante maglione che aveva indosso ("Maglione? Non è neanche catalogabile come indumento, quello schifo!"), cosa li facesse scorrere fino allo schienale della sedia per cercare di catturare più dettagli possibili di quella schiena forte, e OH MIO DIO LA SUA SCHIENA! Un lembo di pelle di Potter era sfuggito dal controllo del maglione e dei pantaloni, e stava lì, scoperto e indisturbato, a farsi osservare dallo sguardo di un Draco completamente concentrato su di esso.

-Malfoy, risponda alla mia domanda!- di nuovo, l'anziana insegnante lo aveva beccato in un attimo di distrazione. Fu terribilmente umiliante per Draco scusarsi di nuovo e ammettere che era disattento.

Certo che, però, Potter avrebbe anche potuto vestirsi in modo normale. Che cosa aveva contro i maglioni decenti, i jeans non sdruciti e le camicie? Perché Draco si era accorto che sotto il maglione ("Ribadisco, non può essere chiamato maglione!")... che sotto allo schifo, Potter indossava solo una T-shirt arancione. ARANCIONE. Indossava un maglione viola, per le mutande sporche di Merlino! Come aveva potuto abbinarci una T-shirt arancione? Perché non una camicia? Però, effettivamente, le camicie erano più laboriose da mettere, e da togliere, di una T-shirt. Fu inevitabile per la mente di Draco cominciare a vagare in visioni di Potter che si toglieva la T-shirt. Poteva vedere benissimo i suoi muscoli allungarsi e contrarsi nel movimento, gli addominali e i pettorali scolpiti, bicipiti e tricipiti, spalle, collo, mani, avambracci. Tutto nel Potter della sua immaginazione era fatto per sedurre Draco. Riscuotendosi per l'ennesima volta dai suoi bollenti pensieri, Draco cercò di considerare Potter da un punto di vista obiettivo. Sicuramente era un uomo, un giovane uomo, di bell'aspetto, questo non si poteva negare, ma avrebbe dovuto togliersi quegli orridi occhiali spessi come fondi di bottiglia e possibilmente togliersi gli abiti, perché erano assolutamente indecenti. Sapeva da fonti certe che era muscoloso, e sapeva anche dei suoi allenamenti spaccaossa: perfino nel Sottoreparto Pozionisti ne erano arrivate le voci, e sempre al Sottoreparto, erano arrivati anche i vari partner che gli venivano assegnati, chi cercando un infuso per smettere di sanguinare, chi chiedendo una pozione per ricomporre una gamba fratturata. Potter era violento, realizzò Draco con una smorfia, e probabilmente gli piacevano i violenti come lui. Beh, a Draco la violenza non era mai piaciuta, e sopratutto non gli era mai piaciuto Potter! E comunque, anche se mai gli fosse piaciuto, il fatto che fosse violento lo cancellava categoricamente dalla lista di possibili compagni di letto.
Quando si rese conto di averlo anche solo preso in considerazione, Draco raggelò dal disgusto. Potter! Aveva preso in considerazione Potter! Da quanto tempo non faceva sesso per prendere in considerazione Potter?

-Cazzo!-
-Signor Malfoy, non tollero che siano utilizzati certi termini durante i miei corsi! E giacché sembra totalmente disinteressato al corso stesso, la prego di uscire immediatamente dalla mia aula!-

A Draco sembrava di essere tornato a scuola, con la terribile professoressa McGonnagal. Fu un attimo, e Potter si era girato e lo stava guardando con quegli occhi, come smeraldi, divertiti, i capelli neri e spettinati e un ghigno Made in Serpeverde stampato sul volto. Draco aveva sempre pensato che Potter non sapesse ghignare, e Merlino quanto si era sbagliato! Potter era perfettamente in grado di ghignare, ed era sensuale anche con quel ghigno sul viso, decisamente sensuale.

"Non è giusto" pensò ormai rassegnato, mentre qualcosa in lui guizzava di eccitazione. "Non è per niente giusto che io debba assentarmi per colpa sua!"

-Ma signora, non è colpa mia!- fu quello che uscì dalla sua bocca.
-E di chi sarebbe la colpa, Malfoy?- Draco lo sapeva, lo sapeva che non avrebbe dovuto dirlo, ma sotto gli occhi scrutatori della donna, eccitato e arrabbiato allo stesso tempo, non era esattamente nel pieno delle sue facoltà mentali.
-Di Potter!- fu di nuovo un attimo, e invece del ghigno di Potter davanti agli occhi si trovò il pugno della stessa persona sul naso. Doveva essere anche incredibilmente veloce lo Sfregiato, oltre che forte e violento, perché non aveva avuto neanche il tempo di vederlo spostarsi. Non ci volle nulla a Draco a rispondere con una sana gomitata nello stomaco, e in poco tempo il tutto si trasformò in una vera e propria rissa. Draco non era precisamente in grado di capire quando fu il momento esatto in cui l’insegnante li divise e con un Levicorpus li spedì entrambi fuori dalla porta, ma era perfettamente in grado di ricordare come anche all’esterno della classe avessero continuato ad azzuffarsi, uno sopra all’altro, senza un preciso ruolo, solo per la soddisfazione di fare più male possibile l’uno all’altro.

Non era neanche in grado di spiegare come fossero arrivati al bagno degli Auror, sempre picchiandosi, ma era chiaro come il sole che non avrebbero smesso di lì a poco. Eppure, anche su questo Draco sbagliava. Infatti, per una serie di movimenti puramente casuali, Potter aveva finito per spingerlo a terra, e ora si trovava disteso sopra di lui, reggendosi sulle braccia scoperte (Draco era piuttosto sicuro di aver stracciato quello schifo di maglione durante il percorso fino al bagno) e, come Draco aveva ipotizzato solo qualche minuto prima, muscolose. E Draco davvero non voleva, ma in una posizione così terribilmente fraintendibile era inevitabile che la sua eccitazione si svegliasse nuovamente. Insomma, l’inguine di Potter sarebbe stato a diretto contatto con il suo se non fosse stato per i suoi jeans sdruciti e per i propri pantaloni eleganti. E per la biancheria intima, ovviamente. Draco era sicuro di indossarla. Non era tanto certo del fatto che Potter la indossasse, ma a quel punto non era neanche tanto sicuro che gli sarebbe dispiaciuto se fosse stato nudo, sotto a quei jeans. E il pensiero di Potter nudo fu la goccia che fece traboccare il vaso. Adesso la sua eccitazione non solo era stata svegliata, ma lo stava anche implorando di soddisfarla. Draco era sicuro anche del fatto che Potter se ne fosse accorto, dal modo in cui aveva smesso di riempirlo di botte e da come lo stava guardando, a una ventina di centimetri dal suo viso, con gli occhi sgranati per la sorpresa. E se possibile per Draco fu ancora più sorprendente accorgersi che Potter era afflitto dal suo stesso problema, e anche rendersi conto che sarebbe stato più che contento di aiutare quello stupido San Potter a risolverlo. Non ci mise molto a decidere cosa fare: sgusciò via da quella posizione problematica e cercò di scappare via dal bagno. Purtroppo, la sua fuga spettacolare fu mandata a monte da quel bisonte mongoloide che l’aveva provocata. Infatti, Potter lo afferrò per un polso, e con un ringhio ferale lo scaraventò al muro.

-Cazzo Malfoy, non hai il diritto di...- Harry Potter non finì mai quella frase, e Draco non seppe mai cosa non aveva il diritto di fare, o di dire, o di pensare. Seppe però che le labbra di Potter erano incredibilmente fameliche, e che la sua bocca non aveva proprio voglia di respingere quell’attacco. Non si rese conto del fatto che Potter lo aveva spinto in uno dei cubicoli, preso com’era da quelle labbra e quella lingua che, porca Morgana, non sembravano essere interessate a smettere di torturarlo. Si accorse, in compenso, del fatto che Harry gli aveva sfilato la camicia, strappando direttamente i bottoni dalle asole, e che in quel momento si stava accanendo sui suoi pantaloni, alla cieca. Le mani del biondo erano occupate ad affondare nelle spalle di Potter, a tirarselo contro, ancora più vicino, per dedicarsi ad altro. Ma non ci fu bisogno di farlo, dato che l’altro sembrò accorgersi di essere troppo vestito per i gusti del suo amante, e si affrettò a liberarsi dei pantaloni anche lui. Draco fu leggermente deluso dallo scoprire che Potter indossava le mutande, ma pose rimedio a quel terribile fatto abbassandogliele, e permettendogli di avvolgere le sue gambe, le divine gambe di Draco Lucius Malfoy, attorno alla vita e di entrare dentro di lui.
Draco non avrebbe mai pensato di trovarsi così allegramente sfondato dallo Sfregiato, ma non poté fare a meno di concordare con il suo io interiore sul fatto che era decisamente un ottimo modo di discutere, quello che avevano adottato. E fu anche enormemente appagato dal sussurrare il nome della sua nemesi sulle labbra di quest’ultima, e di aumentare il volume ogni volta che il ritmo delle spinte di Potter si faceva più incalzante. Non aveva idea, Draco, di quanto tempo avessero passato in quel bagno, né di quante volte avessero raggiunto il massimo piacere. Alla fine però, decise che gli era piaciuto, e dal modo in cui Potter lo scrutava, doveva essere piaciuto anche a lui.

-È stato... interessante, Potter. Ottimo modo di discutere.- fu gratificato dalla risata coinvolgente del Salvatore del Mondo e dalla sua voce roca che gli sussurrava sul collo le seguenti parole:
-Sì, hai ragione, Malfoy... potremmo rifarlo qualche volta, cosa ne dici?-
-Anche subito!- la risposta era stata anche troppo veloce, si rimproverò Draco, ma seriamente, il sesso con Potter era spettacolare. Di nuovo Potter rise.
-Ai tuoi ordini, Malfoy.- uno schiocco, e Draco si ritrovò smaterializzato in una stanza da letto, presumibilmente quella di Potter, a giudicare dalla quantità di trofei di Quidditch, di stendardi Grifondoro e di foto con Donnola e con la Mezzosangue.
-Che pessimo gusto, Potter, che pessimo gusto.-
-Vuoi davvero discutere dei miei gusti in fatto di arredamento?- Draco fu costretto, a quel punto, a tappare la bocca di Potter con la propria. Perché davvero, a letto era formidabile, ma fuori... fuori era insopportabile.

“Sarà divertente insegnarli a comportarsi in maniera adeguata” pensò mentre si occupava di farlo stare zitto con metodi precedentemente collaudati, totalmente ignaro del fatto che Potter stava pensando la stessa cosa.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Justwhyisalwaysme