Sweet Dreams, Faye

Era tornata.
Da loro.

Loro erano la sua unica famiglia, ora.
Loro erano coloro che veramente amava.
Loro erano il luogo in cui finalmente il suo cuore poteva riposare.

Happy Ending? La figliol prodiga, dopo essere fuggita da tutti, compresa lei stessa, tornava e tutti le avrebbero riservato sorrisi e un caldo abbraccio?

Magari rimproverandola un po', come era nel loro stile, mentre lei descriveva con fasulla malizia particolari stupidi e folli della sua fuga disperata dal mondo.

Raccontando loro le sue avventure come fossero state una allegra scampagnata nel sistema solare, invece che un vagabondare isterico e angoscioso.

Loro avrebbero riso, fingendo di crederle.
Lei avrebbe riso, fingendo di averli convinti.

L'importante era che tutto tornasse come era prima.
L'importante era che nulla cambiasse.
L'importante era che sarebbero stati felici, giocando alla famiglia.

Jet, il papà.
E poi Spike, il fratello maggiore responsabile, ma sotto sotto un po' pazzo.
E poi lei, la sorellina un po' dispettosa e capricciosa.
E poi sarebbero tornati di certo anche Ed e Ein e...

Happy Ending?

Ah, certo, come no. Troppo facile. Vero, Dio?

Quella fugace parvenza di felicità, quella breve sensazione di calore... Di tutto ciò non era rimasto altro che cenere.

Spike era morto e Jet, senza nemmeno più lacrime per piangere, era fuggito via, lontano. Poco dopo aveva saputo che la Bebop aveva avuto un incidente. Uno schianto, avevano detto.

Era rimasta lì, sola. Di nuovo.
Era questo il suo destino? Possibile che tutto ciò che toccasse diveniva buio e freddo di fronte ai suoi occhi?

Eh eh... Mi hai fregato anche tu alla fine, Spike. Mi hai tradito né più né meno che tutti gli altri, lo sai, vero? Eri tu la casa cui volevo tornare, e tu lo sapevi. Eppure hai avuto la faccia tosta di dirmi addio, di piantarmi in asso come tutti gli altri.

Mi avete abbandonato. Ancora.
Stavolta non ce la faccio... Stavolta non riesco a rialzarmi e ricominciare.
Spike, Jet, so che mi sgriderete, ma... Voglio rimanere ancora con voi. Solo un pochino, vi giuro che non vi sarò di ingombro e non mi lamenterò come al solito... Non più di tanto, perlomeno... Cosa ne dite?

BANG!

Angolino dell'Autore

Scusate se, nel momento in cui provo a rimettermi a scrivere qualcosa, invece di dedicarmi alle mie long, mi metto a scrivere (di getto) una OS che non c'entra una begonia. Non ci sono perché, non ci sono spiegazioni. Solo una cosa che mi è uscita così, dal cuore.

La paura che la vita ci tradisca e la speranza che tutto l'incubo che viviamo ogni giorno non sia altro che una illusione. Un sogno da cui ci sveglieremo, un giorno. Un brutto incubo che sfumerà dalla memoria appena le tenebre lasceranno il posto al chiarore dell'alba. E, invece, ogni mattina, ci tocca affrontare quell'incubo. Non sempre ci riusciamo. Non sempre riusciamo a scorgere il brillìo del diamante semisommerso dalla pila di letame, il fiore sul ciglio della monotona strada che dobbiamo percorrere tutti i giorni. A volte il cielo grigio e freddo ci sovrasta e l'unica cosa che siamo in grado di fare è chiudere gli occhi, sperando che non ci cada sulla testa.