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Autore: Jules_Kennedy    26/04/2017    3 recensioni
-Izou, devi calmarti.- gli intimò Reiju, squadrando l’amico con occhi divertiti.
E si che Izou era già strano di suo, con il suo abbigliamento tutt’altro che ordinario e le sue sparate degne di RuPaul Drag Race, ma quel giorno la giovane notò nell’amico qualcosa di decisamente fuori dal normale.
Per quanto Izou potesse essere definito tale.
-No, ma cioè non hai capito Rei-chan! Mi ha guardato, mi ha guardato in maniera così.. sexy!- continuò il corvino, giungendo le mani sotto il mento per sottolineare l’espressione adorante che gli si era dipinta in viso.
-Chi era sexy?- si aggiunse alla conversazione Satch, che con il suo proverbiale ritardo li aveva raggiunti al tavolino del bar dove ogni mattina, dal primo superiore a quella parte, si riunivano per fare colazione loro tre e anche gli altri scapestrati del gruppo.
Il fatto che ora non avessero più 14 anni ma 30 non cambiava le cose.
-La nuova cotta di Izou.- si limitò a spiegare Law, seduto accanto alla bionda, gli occhi fissi sulla porta del bar.
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*Fanfiction partecipante alla challenge "This would be love" indetta dal forum FairyPiece - fanfiction&images*
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Izou, Marco, Portuguese D. Ace, Satch, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Agent, I’ve been a naughty boy..
 
 
“Se non ricordi che l’amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.”
(William Shakespeare)
 
 
 
-Izou, devi calmarti.- gli intimò Reiju, squadrando l’amico con occhi divertiti.

E si che Izou era già strano di suo, con il suo abbigliamento tutt’altro che ordinario e le sue sparate degne di RuPaul Drag Race, ma quel giorno la giovane notò nell’amico qualcosa di decisamente fuori dal normale.

Per quanto Izou potesse essere definito tale.

-No, ma cioè non hai capito Rei-chan! Mi ha guardato, mi ha guardato in maniera così.. sexy!- continuò il corvino, giungendo le mani sotto il mento per sottolineare l’espressione adorante che gli si era dipinta in viso.
-Chi era sexy?- si aggiunse alla conversazione Satch, che con il suo proverbiale ritardo li aveva raggiunti al tavolino del bar dove ogni mattina, dal primo superiore a quella parte, si riunivano per fare colazione loro tre e anche gli altri scapestrati del gruppo.

Il fatto che ora non avessero più 14 anni ma 30 non cambiava le cose.

-La nuova cotta di Izou.- si limitò a spiegare Law, seduto accanto alla bionda, gli occhi fissi sulla porta del bar.  -Che ti prende Law? Sembra che ti abbiano infilato una scopa su per il culo!- lo perculò l’amico, beccandosi un’occhiata raggelante giusto in tempo per vedere l’imponente mole di un individuo che a suon di bestemmie ed improperi si era fatto strada fino a loro, sedendosi accanto ad Izou che ancora spargeva cuoricini spiegando ad una sorridente Reiju quanto quello sconosciuto sull’autobus fosse stato esplicito nella sua muta dichiarazione. Law spostò lo sguardo dalla porta per posarlo su quello del suo ragazzo, che se possibile ringhiò come solo una bestia vera e propria avrebbe potuto fare. -Non fissarmi, coglione.- lo minacciò Kid, beccandosi un’alzata di sopracciglio piuttosto irritante. -Io ti fisso quanto mi pare, Eustass-ya.- sibilò piccato il moro, ignorando palesemente la bestemmia che Kid gli rivolse contro, attaccandosi al cellulare. Senza dire una parola Satch incrociò gli occhi di Reiju, capendo in un lampo che probabilmente quei due stavano portando avanti chissà che assidua lite, e che probabilmente la cosa si sarebbe protratta molto più a lungo del necessario visti i soggetti.

-.. E poi aveva un culo, ma una cosa mai vista! Cioè per carità, dei pantaloni così orrendi come quei tre quarti dovrebbero essere illegali in ogni stato dell’universo, ma finchè ti fanno due chiappe così..- continuava Izou, più rivolto a se stesso che ai suoi amici. -Ma di che sta parlando?- chiese Kid dopo aver ordinato la sua mastodontica colazione, grugnendo all’indirizzo di Law che perdurava nel fissarlo solo per fargli perdere le staffe.
-Kid, non ti conviene fare questa domanda..- sussurrò Satch, ormai anche lui inglobato nel delirio di Izou che descriveva in maniera piuttosto.. esplicita le doti dello sconosciuto che gli aveva rubato il cuore giusto quella mattina. -Oh, Kiddo-kun, non puoi capire! Aveva degli occhi, e quegli addominali.. oserei dire pure meglio di Law.- lo stuzzicò, cambiando repentinamente argomento, avendo capito pur senza osservare il siparietto di poco prima che quei due erano in piena battaglia, e che sarebbe bastato un nonnulla a scatenare la rabbia del rosso.

E Izou AMAVA vedere Kid incazzarsi, come del resto tutti in quello strano gruppo di amici malassortiti.

-Non credo proprio.- ghignò piuttosto Kid, che invece di esplodere buttando giù il creato come previsto da tutti, pure dalla cameriera a tre tavoli di distanza e dal proprietario del bar, si accomodò meglio sullo schienale della seggiolina di plastica incrociando le dita dietro la nuca.

Persino Law, che fino a quel momento se ne era stato zitto a logorare la pazienza del suo ragazzo rimase piuttosto intrigato da quell’affermazione.
Cos’era, un modo per lisciarselo e chiedergli scusa?

-Non prendertela Law-kun, purtroppo sappiamo che tu non sei più sulla piazza da parecchio, ormai!- continuò ad aizzare Izou, che aveva interrotto il suo sproloquio sul “Bellissimo sconosciuto dal lato B OMG” per dedicarsi alla sua attività preferita: intromettersi nelle liti dei suoi due amici, e se possibile, sistemarle a modo suo.
-Cala le mani, imbecille!- ringhiò infatti Kid, nel momento in cui il corvino avvicinò di proposito le dita nivee ed affusolate ai capelli scombinati di Law,  scatenando un moto di gelosia furente nel rosso ed un’espressione di stizza nel diretto interessato, che voltandosi con lentezza esasperante lo fulminò, le iridi grigie ora praticamente bianche.

-Andiamo Kid, Izou non ti ruberebbe mai Law! Lui ha il suo prezioso sconosciuto!- rise Satch lanciando gomitate all’amico, osservando Reiju sghignazzare furtiva ed ammirando come Izou riusciva effettivamente ogni volta a prendere quei due per i fondelli facendoli riappacificare senza neanche doversi scomodare più di tanto.

-Comunque sia, finchè non saprai almeno come si chiama, le probabilità di rivederlo si limitano all’autobus che hai preso stamattina, e non è nemmeno detto che sia uno abitudinario.- cambiò argomento Law, lanciando occhiate di striscio a Kid che non la smetteva di ghignare lascivo con gli occhi fissi su di lui.
-Già, perché non gliel’hai chiesto?- gli diede corda Reiju. Izou si prese la testa tra le mani, affranto. -Ma voi vi rendete conto?! Non potevo parlargli, ero completamente fritto! Se avessi parlato avrei fatto la figura dell’idiota balbuziente e menomato!- si lamentò esasperato, sbattendo ripetutamente la fronte contro il piano del tavolino.

-Non che tu non lo sia già di base.- lo apostrofò sarcastico Kid, supportato da Satch che annuiva convinto al suo fianco. -Non siete divertenti!- sbraitò isterico Izou, confortato da una mano di Reiju che eterea gli si posò sulla spalla. -Beh, anche se hanno ragione non devi mica ascoltarli per forza!- lo consolò, facendogli sgranare gli occhi incredulo, per poi osservare l’intero tavolo scoppiare a ridere a suo discapito.
Continuando a sbattere la testa contro il tavolino, ignorando quasi lo stato dei suoi capelli che iniziavano a risentire delle scosse, se ne rimase in silenzio, depresso e solo con la voglia di piangere e urlare al mondo perché tutte a lui le sfighe di avere amici così bastardi ed una crush irraggiungibile.

-Comunque sia, io devo andare, il turno in ospedale mi inizia tra dieci minuti.- riuscì alla fine ad articolare Law, dopo essersi calmato mentre ancora si passava la mano sugli occhi per imporsi di tornare serio e smettere di ridere. -Ti do uno strappo io, Killer mi aspetta in officina.- lo precedette Kid, alzandosi dal tavolo contemporaneamente a lui.
-Quale onore Eustass-ya, e dimmi, per strada hai anche intenzione di mettermelo nel…- aveva iniziato malizioso Law, venendo interrotto da un’esclamazione terrificante che aveva lanciato Izou, lasciandoli tutti interdetti in silenzio a fissarlo come se fosse impazzito del tutto.

-E’ LUI!- iniziò a gesticolare il corvino dopo qualche secondo di cortocircuito, indicando un punto oltre la vetrata del bar dove a quanto pare il fantomatico sconosciuto, appoggiato ad un palo dall’altra parte della strada parlava con un viso a loro abbastanza noto.

-Ma.. che ci fa il tuo sconosciuto con Ace?!- si stranì infatti Satch, individuando dietro un enorme cappello da cowboy arancione l’amico di una vita, collega pompiere e compagno di scuola suo e di Izou sin dalle elementari.
-Sembrerebbero piuttosto intimi.- buttò giù Law, ignaro dell’effetto che quelle parole avrebbero avuto sull’amico. -Ecco perché oggi non è venuto a fare colazione.. Aveva di meglio da fare!- insinuò Satch dandogli manforte, ridendosela sotto i baffi nel vedere la pelle di Izou, già bianca di suo per via del trucco farsi ancora più pallida, mentre la palpebra inferiore dell’occhio sinistro iniziava a tremolare a scatti, fuori controllo.

-Izou, calmati, stanno scherzando.. Ace è etero, lo sai, e pure fidanzato!- chiarì tranquilla come sempre Reiju, cercando in qualche modo di contenere i danni che il suo migliore amico avrebbe potuto causare se avesse davvero creduto alle insinuazioni di quei due.

Inutile dire che era fiato sprecato.

Senza dire una parola Izou si alzò infatti rumorosamente dalla sedia, camminando a passo di carica fuori dal bar diretto proprio dove ancora Ace parlava allegramente con l’uomo biondo, dalla capigliatura piuttosto singolare, somigliante ad un ciuffo d’erba o ad un ananas. Ammutoliti e sinceramente preoccupati per le conseguenze, Law, Kid, Reiju e Satch si precipitarono a loro volta in strada, pagando frettolosamente il conto per avere una migliore visuale su quella che si prospettava essere una scena degna di un film da oscar.

Il ragazzo nel frattempo aveva attraversato di gran furia la strada, rischiando di farsi mettere sotto da più di una macchina pur di raggiungere Ace e dirgliene quattro.

-Se lo ricorda, si, che Ace sta con Perona dagli anni di cristo e che non è, e non sarà mai gay?- chiese Kid con insolita calma, gli occhi fissi sul corvino come tutti gli altri, ottenendo una mesta alzata di spalle dagli amici.  -Credo che quel tizio lo abbia mandato definitivamente fuori di testa.- si rammaricò Satch, inclinando la testa di lato con un’espressione basita quando vide Izou raggiungere finalmente Ace.
-Secondo te che gli sta dicendo?- chiese il rosso a Reiju, che scosse la testa in risposta. -Probabilmente gli sta chiedendo dov’è Perona, e come mai lui non sia con lei.- considerò Law, sperando che Izou avesse quell’insperato scatto di intelligenza tale da non farlo sembrare un completo squilibrato ma solo un amico preoccupato.

Considerando però le occhiatacce saettanti che il corvino stava lanciando ad Ace, le cose non si stavano svolgendo proprio così.

Fissarono interdetti l’amico gesticolare come un ossesso verso il moro lentigginoso, mentre Marco assisteva impassibile a tutta la scena. Il fatto che non fosse ancora scappato era un buon segno, considerò Satch. La conversazione durò a dirla tutta meno di un minuto, terminata la quale Ace attraversò la strada per dirigersi verso di loro, impalati come degli stoccafissi a fissare lo sconosciuto avviarsi sul marciapiede insieme ad.. Izou?!

Izou che riusciva effettivamente a concludere qualcosa con uno dei suoi bellissimi sconosciuti di cui si innamorava perdutamente?

Ma quando mai?

-Ma che caz..- considerò infatti Kid, sconvolto tanto quanto Law (e difficilmente qualcosa riusciva realmente a sorprendere quest’ultimo) e gli altri.

Non appena Ace fu arrivato di fronte lo Spiders Cafe, tutti e quattro si fiondarono quindi verso di lui, desiderosi come ragazzine adolescenti di sapere che cosa si fosse sparato Izou per fare colpo sul tizio ananas in maniera così repentina. -Ehi ragazzi!- li salutò allegro anche se ancora stranito il moro, travolto inaspettatamente dalla raffica di domande che gli amici gli iniziarono a porre.

-Ragazzi, non ho capito niente! Ma che è successo?- li fermò infatti dopo pochi secondi, alzando le mani ai lati della testa i segno di resa. -Ma l’hai visto?!- urlò quasi Satch, facendo inarcare un sopracciglio all’amico. -Izou!- si limitò a dire, ed un raro lampo di genio passò attraverso gli occhi neri
del pompiere, che si illuminarono di comprensione. -Oh, dite la discussione di prima?- chiese indicando con il pollice il punto dove si trovava fino a poco prima. -Beh, effettivamente mi sembrava un po’ strano, anche per i suoi standard.. e pensate che mi ha chiesto dove fosse Perona, se fosse tutto apposto tra di noi! Cioè andiamo, siamo usciti insieme ieri sera! Che motivo c’era di chiedermi una cosa del genere?- si chiese, facendo sospirare pesantemente Law, che come tutti dovette fare i conti con lo scarso intuito di Ace in ambito di relazioni che non fossero la sua, e beh.. la sua.

-Fai sul serio?- gli chiese infatti, ormai curioso anche lui di sapere chi fosse quel tizio e come avesse fatto Izou a conquistare il suo obiettivo così insperato.

Per la seconda volta nel giro di pochi minuti ad Ace si accese nuovamente la lampadina che a volte gli si fulminava, stipata nel suo cervello, lasciandolo a bocca aperta e parecchio sconvolto.

-Cioè, voi dite che..- iniziò, le meningi fumanti per lo sforzo. -Esatto- lo anticipò Kid.

-Che lui pensava che..- proseguì, sempre più turbato. -Già.- annuì solenne Satch.

-Ma io, cioè.. Ma come può essergli passato di mente?!- chiese alla fine Ace, gli occhi sbarrati.                        

 -Effettivamente c’era qualcosa sotto, non sembravano domande disinteressate! E poi non smetteva di sorridergli e piegarsi in avanti per fargli vedere meglio il sedere!- spiegò serio, battendo un pugno sulla mano aperta a dimostrazione che aveva capito tutto, dopo la bellezza di quasi dieci minuti.

-Ma.. come cavolo ha fatto Izou a prendersi una cotta per Marco?E poi come fa a conoscerlo?!- borbottò poi perplesso, la lampadina nuovamente spenta. -Stamattina l’ha incrociato sull’autobus, e per tutto il tempo non ha fatto altro che parlare di lui, di come l’avesse guardato, di come gli avesse sorriso, del suo lato B “da stupro”.. vuoi che continuo o ti basta così?- spiegò asciutto Law, risparmiando a tutti l’incombenza di dover spiegare ad Ace una cosa del genere ad un orario come le nove del mattino, in cui raramente il cervello del moro era pienamente funzionante in tutte le sue aree.

-No grazie, ho afferrato il concetto..- lo fermò infatti Ace, ridacchiando. -Ma guarda tu quanto è piccolo il mondo. Ecco perché gli ha chiesto di andare a prendere un caffè per scusarsi al posto mio.. - disse poi, avviandosi dentro insieme agli altri, che in fondo non temevano di perdere il lavoro per cinque minuti, per prendere un semplice caffè e scappare poi alla caserma insieme a Satch.

Nessuno aveva intenzione infatti di andarsene, non quando c’era ancora un ultimo interrogativo da risolvere.

-Ace, ma chi è Marco? E perché dovevi scusarti con lui?- chiese infatti Reiju, esprimendo a parole la domanda che tutti si stavano ponendo da quando il moro aveva finalmente rivelato l’arcano nome del bellissimo sconosciuto.  

-Oh, ecco..- iniziò a spiegare, grattandosi la nuca imbarazzato. -Beh, stavo accompagnando Perona a scuola, ed eravamo in ritardo, come al solito, e lei inizia ad incavolarsi perché aveva organizzato un compito in classe importantissimo per i suoi alunni e non poteva assolutamente arrivare tardi, e io allora le rispondo che non è colpa mia se ci mette un’eternità a decidere il mascara da mettersi, e lei mi fa..- iniziò a vaneggiare, venendo prontamente riscosso da un pugno piuttosto violento che Kid gli aveva assestato sul braccio. -Dove vuoi arrivare?- gli chiese grugnendo, facendolo solo sorridere. -Ehm, scusate, mi ero perso!- ridacchiò, bevendo in fretta il suo caffe per avviarsi verso la cassa.    

-Insomma, tanto litighiamo che io non mi accorgo che il semaforo era rosso, e pianto una frenata di botto, mettendo quasi sotto un tizio che stava attraversando. E il tizio era..- lasciò in sospeso, lasciando a Satch il piacere di terminare la sua frase. -Marco?- chiese infatti il rosso, osservandolo annuire. -A dirvi la verità non mi sembrava poi così incavolato, anche se l’avevo quasi ammazzato. E quindi nulla, abbiamo verificato che non si fosse fatto niente, e per scusarmi l’ho invitato a prendersi un caffè qui. Ecco tutto.- terminò la spiegazione, constatando in silenzio insieme ai suoi amici che enorme insieme di coincidenze avevano portato a quell’insperato incontro tra Izou e la quasi vittima di Ace e della sua distrazione.

Un messaggio whatsapp fece vibrare i telefoni dei cinque, che ormai fuori dal bar si apprestavano a dividersi per raggiungere ognuno le proprie occupazioni.

Aprendo contemporaneamente la chat del gruppo, si ritrovarono a leggere lo stesso messaggio, inviato dall’unico partecipante che non era li insieme a loro.

Ragazzi, confermo assolutamente la mia prima impressione. Lato B da U-R-L-O, per non parlare di tutto il resto.
Ah, ma lo sapevate che è un poliziotto?! Cioè ma ADOROH! Chissà se gli piace far rispettare la legge pure a letto… Oh, stasera andiamo a cena, fatemi in bocca al lupo!

Senza dire una parola, tutti si guardarono tra di loro divertiti e sinceramente felici per le sorti dell’amico, con in viso dei ghigni a metà tra il “Turbato nell’intimo” e “Quel Marco ha dei nervi d’acciaio per aver sopportato Izou senza scappare”.

Un ulteriore messaggio si aggiunse tuttavia a quelli precedenti, facendogli perdere tutta l’allegria in un secondo.

P.S, grazie a voi e alle vostre frecciatine che mi hanno fatto sbattere la testa contro il tavolo i miei capelli sono uno strazio! Spero siate felici, brutti stronzi!
Almeno Ace anche se è un narcolettico ritardatario ha fatto qualcosa di buono mettendo quasi sotto Marco! Prendete esempio..


Oh, è tornato! Vado a farmi arrestare, a dopo!”  li mollò quindi, disconnettendosi.

-Avete la cauzione pronta?- chiese Satch dopo un minuto, sospirando, facendo annuire tutti gli altri.

Non c’era niente da fare, Izou si era preso una sbandata pazzesca, e questo significava solo che sarebbe diventato ancora più imprevedibile del solito.

-Beh.. ci vediamo dopo.- concluse funereo Kid per tutti, sicuro che si sarebbero rincontrati nemmeno tra troppo tempo, avviandosi insieme a Law verso la macchina, con in testa lo stesso pensiero di tutti gli altri.

Perché dai, come avrebbero fatto spiegare alla centrale di polizia quali motivazioni avessero portato un parrucchiere di trent’anni che si vestiva da donna e si truccava da geisha a tentare di stuprare un agente che sembrava un ananas, appena conosciuto per giunta, solo perché quello gli aveva sorriso in autobus?!
 
Aaahh, questo amore folle.. e potenzialmente disastroso!
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE

Buonsalveh! *^*
 
Priimissimo esperimento su una Marco x Izou, spero di non aver scritto una schifezza megagalattica e di avervi almeno strappato un sorriso.

Che dire, grazie mille al forum FairyPiece-fancictionimages per aver lanciato questa challenge, e vi lascio il link (http://fairypiece-fanfictionimages.forumfree.it/) e vi invito a dare un’occhiatina se volete trovare tante personcine stupende e tantissimi contenuti interessanti! ❤

La challenge si basa sulla scelta di dei tipi di "amore", e per questa FF io ho scelto "Amore folle" u.u In fondo, più folle di Izou chi c'è? xD
Se vi va di farmi sapere cosa ne pensate di questo delirio io vi aspetto nell’angolino recensioni, nel frattempo vi mando un grosso bacio e a presto!

Jules

 

 
   
 
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