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Autore: Mattalara    26/04/2017    0 recensioni
[Tattletail]
Pasqua.
Una bella festa da passare con gli amici, fra uova di cioccolato, sorprese e Tattletail vogliosi di affetto.
Ma le sorprese non finiscono mai.
Genere: Fantasy, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Tattletail! Dove siete? >>

Lara e Lara stavano girando, ancora, nel corridoio del secondo piano della casa.
Ancora nessun Tattletail.

<< Come hanno fatto a sparire? >>
<< Non lo so >>

Arrivò un messaggio Whatsapp sul loro gruppo solito.

---

M: Ragazze sono in cantina, sentite ma Mamma Tattletail non era stata bandita?

Tu: COME MAMMA TATTLETAIL?!

---

<< Dobbiamo andare! >>

Le due corsero verso il luogo indicato, giusto il tempo di scendere e trovare il ragazzo accanto a tale giocattolo.
La Mamma Tattletail sembrava tranquilla però.

<< Qualcosa non va >>
<< Non l'avevi bandita? >>
<< Appunto >>
<< Volta la pagina >>

Fece la Mamma guardandosi le unghie, votarono la pagina di uno dei suoi libri aperto davanti a lei, su quella successiva era scritta la seguente frase:"Non puoi separare una mamma dai suoi piccoli".

<< Mi pare giusto >>

Mamma Tattletail fece un tranquillo sorrisetto furbo e si avviò per non si sa dove nella cantina.

<< Sembra calma >>
<< Forse dovremmo chiamare... >>
<< Nah, non c'è bisogno di loro! >>

Ovviamente non vi era bisogno di demoni per liberarsi di un giocattolo vivente assatanato che avrebbe potuto spaciare e farli fuori tutti.

<< Si ma ci serve un adulto per far ragionare una adulta >>

---

La professoressa degli alunni della vicenda, stava sdraiata sul divano acon un bicchiere di champagne in mano e qualche uovo di Pasqua aperto li vicino.

<< Ah, niente alunni, niente demoni e tutta la serata per me >>

Squillò il cellulare, erano loro.
La donna nascose l'oggetto in modalità vibrazione sotto il cuscino dove posava la testa e fece finta di nulla.

<< Non è carino ignorare quei poverini Louve >>

Aprì gli occhi al suono della delicata voce con accento francese che aveva appena udito.
Comodamente seduta sulla poltrona davanti a lei era una "donna" dall'appetibile corpo prosperoso fasciato di nero e i lunghi capelli color neve come lo smalto, con il pallido volto coperto da una maschera truccata e sempre sorridente, ammesso che la faccia non fosse proprio quella.

<< Marion, a cosa devo la visita? >>
<< Passavo di qui >>

Si giustificò La Marionetta giocherellando con i bottoni sul petto e accavallando le gambe.

<< Ok >>
<< Comunque, non vuoi aiutare i tuoi studenti? Potrebbe essere seria la cosa, soprattutto se hanno chiamato Chiot e Chaton >>
<< Si, ma avrei voglia di tutto, fuorché rischiare il peggio in cui finisco sempre per causa loro >>
<< Mmh...e se ti proponessi una cosa? >>

Fece La Marionetta posando il mento sulla dita intrecciate e illuminando gli occhi viola di divertimento.

<< Ma tu e le altre animatrone non dovreste passarla insieme Pasqua? >>
<< Vuoi sentire la proposta? >>

Insistette l'animatrone, la donna infine annuì un po' incerta. Ritrovandosi trasformata in un animatrone lupa dal manto nero e gli occhi verdi, con un papillon viola e il fisico particolarmente invidiabile.

<< Ahem ahem >>
<< Tu aiutale e io ti faccio tormare qui a rilassarti >>
<< E cosa mi impedisce di restare qui? >>

Chiese sorridendo la lupa, al ché l'altra sorrise con un chiaro accenno di cattiveria.

<< Da mezzanotte in poi, sotto la mia influenza, perdi il controllo e cadi sotto gli istinti miei e delle mie figlie, a meno che non ci metta mano io, ma per convincermi ci vuole "qualcosa" >>
<< Tu...tu...va bene >>
<< Bien Louve >>

La Marionetta scomparve in un battito di ciglia e l'altra si diresse alla sua macchina con le orecchie basse.

---

<< Siete qui? >>

Yugi aprì l'ennesimo armadio, trovando i Tattletail ammucchiati che scodinzolavano.

<< Trovati! >>

La ragazza fece per prenderli in braccio, in un modo o nell'altro, ritrovandosi tuttavia tirata nell'abbraccio di un'altra ragazza quasi identica a lei.

<< Atem! Che ci fai qui? >>
<< Io e le altre volevamo farvi una sorpresa >>
<< Saranno felicissime di vedervi >>

Se, come no.
Lei sola poteva essere felice di vedere le entità demoniache a loro legate, anche se non proprio tutte.

<< Comunque, mi aiuti con i Tattletail? >>
<< Mi ricordano qualcuno >>
<< In effetti >>

Proprio in quel momento partì il coro di:"Me affamato! Dai a me un dolcetto per favooore!","Spazzola me per favore!" E "Giochiamo!".

<< Muoviamoci prima che eesplodano a forza di ripetere >>
<< Ma Kitten non poteva farsi regalare delle calze per Natale no eh? >>
<< Almeno i loro suoni attireranno le altre >>
<< Sperando giungano in fretta >>

Insieme ad Atem c'erano altre demoni, il che stava a significare che la tranquilla Pasqua sperata era ormai impossibile da raggiungere.
Le tre demoni appena giunte erano donne dalla bellezza mozzafiato e il portamento quasi regale. Una identica alla Lara più piccola, se non fosse per l'essere più grande, più pallida, con i capelli più scuri, l'avere lo stomaco verticalmente aperto a mostrare interiora, ossa rotte e un cuore luminoso e pulsante, la coppia di ali da pipistrello artigliate che le si aprivano sulla schiena e gli occhi eterocromi, i quali erano viola il destro e rosso il sinistro, unicamente composti da colore e pupilla sottile da rettile. Ovviamente zanne e artigli non mancavano al corredo. La seconda donna, anche lei con poco colorito, aveva lunghi ricci color inchiostro che sembravano avere riflessi rossastri sotto la luce e profondi occhi blu come quelli degli husky. La terza aveva invece capelli corti color neve, tranne per una ciocca grigio scuro che le copriva uno degli occhi scarlatti con sfumature rosa e la pelle aveva un coloritopiù tendente al cenere. Inoltre gli artigli e le zanne scoperte in un sorriso erano più lunghi e affilati della prima.

<< Chrysalis, Midnight, Ada, come mai da queste parti? >>

Chiese la ragazza dai capelli tricolore alle demoni consorti.

<< Te l'ha detto: non volevamo passare la Pasqua senza le nostre amate Pets >>

Spiegò Chrysalis facendo brillare nwi variopinti occhi una luce perversa e sadica, quanto sperava, come le altre, di poter tormentare le loro umane domestiche.
Dovevano però trovarle.

<< Idea >>

Midnight trasformò se stessa e le sue mogli in Tattletail. Anche se non erano cambiate molto, a parte l'essere più piccole e con meno accessori al corpo: no ali e no ventre aperto.

<< Via alla ricerca >>

---

<< Ok, dividiamoci Omonima >>

Lara, quella piccola, si diresse in cucina.
Tanto valeva mangiare fra una ricerca e l'altra.
Sentì qualcosa sulle gambe e notò una Tattletail che gli si era acciambellata in grembo. Aveva un cappottino di peluche nero come la coda e i capelli ricci e in ordine, gli occhi erano blu scuro e per il resto...era una Tattletail.

<< Mi ricordi una mia amica sai? >>

Fece la ragazza accarezzandola dolcemente e venendo ricompensata con sonore fusa di piacere. Un sorrisetto le spuntò sul volto.

<< La differenza è che tu non sei vanitosa come lei, probabilmente mi avrebbe già mangiato la mano per averle toccato i capelli >>

Rabbrividì al pensiero la ragazza cominciando a mettere in un disordine scomposto la chioma della Tattletail, che arricciò gli artigli felini sui pantaloni dell'altra.
Che erano jeans, quindi non sentì nulla e la povera Tattletail si ritrovò con una chioma nel caos e ciocche senza un briciolo di ordine.
La ragazza notò che la Tattletail aveva del trucco.

<< Posso provare a truccarti io >>
<< Giochiamo! >>

Sibilò la finta Tattletail con tutta la buona volontà che aveva in quel momento, mentre la ragazza puliva il trucco con salviette struccanti che corse a prendere in bagno, poi prese a truccarla con estrema delicatezza e la finta Tattletail si rilassò, pensando che forse il trucco non l'avrebbe rovinato. Tuttavia le speranze s'infransero presto.

<< Non ci so fare con il trucco purtroppo, come ti sembra? >>

La povera "vittima" dovette reprimere un urlo di disperazione all'orribile...scempio: il rossetto spesso e eccessivo le dava un sorriso quasi da Joker, il blush non era abbastanza chiaro sulle pallide guance, maschara e fondotinta avevano donato lei occhiaie degne degli occhi di un panda.
Era un cazzo di clown!

<< Non è così male >>

"NON È COSÌ MALE?!"
La lotta interna della falsa Tattletail stava svolgendosi lentamente al termine.
E la calma stava perdendo, tanto che iniziò a tremare per la rabbia che si stava costruendo nel suo animo.

<< Ok ok non disperarti! Si sistema subito...cavolo le salviette sono finite, serve acqua! >>

Si allungò verso un contenitore d'acqua messo sopra una mensola per...non sapeva lei il motivo, non ci arrivava.
Salì su una scala e riuscì a prenderlo, mentre la Tattletail in procinto di esplodere attendeva seduta sulle ginocchia a guardarla storto.

<< Tranquilla, un po' d'acqua un fazzoletto e...ops! >>

L'acqua si rovesciò tutta sulla povera Tattletail, che con le orecchie basse sussurrò in modo da non essere udita:<< My poor hair...my beautiful dress...my makeup! >> Infatti i ricci erano lisciati verso il basso, il trucco colava macchiandole il volto e il vestito fradico e ora completamente macchiato.
La ragazza si portò le mani alla bocca e fece per uscire.

<< Resta li, so chi può aiutarci. Fortuna non è la vera Midnight >>
<< Eccoti Lara >>

Esclamò una voce, la cui proprietaria era qualche centimetro più in basso della visuale della ragazza.

<< Oh Yugi, hai per caso trovato... >>
<< Chryss e le altre sono qui! >>
<< C-c-che?! >>

Chiese la ragazza impallidendo.

<< Si, lei e le altre si sono trasformate in Tattletail, anche se credo che dei giocattoli su di loro non sarebbero male e...stai bene >>
<< Sono morta...sono morta! >>

Alle sue spalle la cucina era vuota, ma lo sguardo iniettato di sangue NON di Mamma Tattletail, era ancora presente.

 

  
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