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Autore: Sakkaku    27/04/2017    5 recensioni
Dopo diverso tempo ho usato la penna usb (lo so può non interessarvi ma è inerente a quanto dirò tra poco) e al suo interno ho trovato tre testi scritti nel 2015, mi ero completamente dimenticata della loro esistenza. Questo è stato scritto a luglio, ovviamente lo posterò senza rileggerlo o fare modifiche, quindi è probabile ci siano errori! xD
Dal testo: La luna piena era nascosta da una nuvola grigia solitaria. Il lupo alzò il muso speranzoso che il vento la portasse lontano o che si spostasse anche di poco, l'unica cosa che gli importava era poter ululare portando i suoi omaggi a quella palla candida in cielo.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solitudine
 

Il lupo continuava il suo viaggio solitario. Era abituato a questo, la vita in branco era piacevole, eppure la libertà di andare dove preferiva senza una meta, era ancora meglio.
La leggera brezza notturna accarezzava il suo manto, che seguiva le volontà del venticello piegandosi prima da una parte e poi dall'altra. Il suo corpo venne pervaso da dei fremiti, non erano dovuti al freddo, bensì a qualcosa di più profondo e viscerale.
La luna piena era nascosta da una nuvola grigia solitaria. Il lupo alzò il muso speranzoso che il vento la portasse lontano o che si spostasse anche di poco, l'unica cosa che gli importava era poter ululare portando i suoi omaggi a quella palla candida in cielo.
Qualcosa lo distrasse e fulmineo si guardò intorno. Non era una presenza vicina, ma qualcuno si stava avvicinando e non era un suo simile. Si mise in una posizione difensiva, piegando leggermente indietro le zampe anteriori, ringhiando piano e mostrando i canini, pronti ad azzannare il nuovo arrivato, nel caso avesse l'intenzione di attaccarlo.
Lo sciacallo era stato cacciato dal suo branco qualche giorno prima e di certo non voleva attaccar briga con un lupo, molto più grosso e forte di lui, si protese in fase di sottomissione, dimostrando di essere solo di passaggio e senza cattive intenzioni.
Il lupo lo guardò incuriosito, piegò il viso di lato. Quello che stava per accadere era un avvenimento raro. Gli si avvicinò e rialzandosi sulle quattro zampe lo sciacallo gli fece capire che doveva seguirlo. Lui aveva trovato dei roditori che sarebbero stati un ottima cena per entrambi. I due cacciarono come se fossero una squadra, senza conoscersi i due canidi riuscirono a collaborare come se fosse qualcosa che avevano sempre fatto, i leprotti non avevano vie di scampo, se non cadere nelle loro grinfie.
Lupo e sciacallo divorarono la carne, lacerandola e strappandola dalle ossa, entrambi contenti di aver trovato un compagno di caccia, perché catturare delle prede in solitudine può essere molto faticoso, oltre che stancante.
La brezza continuava a soffiare. Stavolta fu abbastanza vigorosa da spostare quella nuvola che infastidiva tanto il lupo. Appena se ne accorse, si avviò a gran carriera verso una rupe sporgente ed iniziò la sua cantilena di riverenza, in solitudine. Lo sciacallo lo seguì e si unì suo canto. I loro ululati erano differenti eppure uguali, erano collegati da quel momento che stavano condividendo. Una volta che il lupo constatò che il canto fosse durato abbastanza, smise di cantare, imitato a ruota dallo sciacallo. Entrambi si inoltrarono nuovamente nel bosco per addormentarsi, si accoccolarono vicini, per riscaldarsi e difendersi dagli eventuali attacchi di nemici.
Il suo viaggio in solitudine era mutato. Ora aveva un compagno su cui poter fare affidamento e sentiva che si poteva fidare. Nonostante questo, per un istinto che madre natura aveva loro concesso, erano a conoscenza che quella situazione non sarebbe durata per sempre, perché presto o tardi uno dei due avrebbe incontrato un suo simile o addirittura un branco disposto ad accettare un nuovo membro.
A quel punto, lupo o sciacallo che sia, avrebbe abbandonato l'altro, lasciandolo continuare il proprio cammino in solitudine.

  
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