Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Ricorda la storia  |      
Autore: De_drums    01/05/2017    2 recensioni
"Hyung, credi che l'universo lotti affinché due anime stiano insieme? Alcune cose sono troppo strane per essere solo coincidenze"
Così era iniziata, con quella domanda totalmente inaspettata da parte del più piccolo.
"Uh? Intendi, tipo, anime gemelle?"
"Sì! Non credi sia destino? È impossibile che due persone si incontrino per caso, ci dev'essere qualcosa che le porta ad entrare in contatto"
"Gli interessi comuni?"
"Sì, ma non è solo quello, hyung. C'è qualcosa di più, una sorta di attrazione istantanea che ti porta a pensare di aver finalmente trovato la tua metà"
"Come quando trovi una persona che ti capisce, con cui stai bene e puoi condividere tutto senza sentirti giudicato?"
"Proprio così" aveva annuito Namjoon, pensieroso. "Ti è mai capitato?"
Yoongi aveva sorriso, arrossendo appena. "Sì, Joon, è successo anche a me"
Genere: Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
“Do you think the universe fights for souls to be together?
Some things are too strange and strong to be coincidences” 
  (Emery Allen)
 
 
 
 
Yoongi guarda disinteressato il bicchiere davanti a sé, il liquido che gira lentamente all'interno e si scontra con il vetro.
Sta aspettando Namjoon e Seokjin, e l'attesa lo sta logorando - se il suo sesto senso non lo inganna, sa esattamente a cosa è dovuta quell'uscita, e la cosa non gli piace affatto.
Sta cercando disperatamente di ignorare il suo subconscio, intento a suggerirgli il peggiore degli scenari, ma sa che è un meccanismo di difesa destinato ad andare in frantumi.
La conversazione avuta con Namjoon il giorno prima continua a rimbombargli in testa, chiara e limpida, parola per parola.
"Hyung, credi che l'universo lotti affinché due anime stiano insieme? Alcune cose sono troppo strane per essere solo coincidenze"
Così era iniziata, con quella domanda totalmente inaspettata da parte del più piccolo.
"Uh? Intendi, tipo, anime gemelle?"
"Sì! Non credi sia destino? È impossibile che due persone si incontrino per caso, ci dev'essere qualcosa che le porta ad entrare in contatto"
"Gli interessi comuni?"
"Sì, ma non è solo quello, hyung. C'è qualcosa di più, una sorta di attrazione istantanea che ti porta a pensare di aver finalmente trovato la tua metà"
"Come quando trovi una persona che ti capisce, con cui stai bene e puoi condividere tutto senza sentirti giudicato?"
 "Proprio così" aveva annuito Namjoon, pensieroso. "Ti è mai capitato?"
Yoongi aveva sorriso, arrossendo appena. "Sì, Joon, è successo anche a me"
"Oh, con chi?"
"È un segreto" aveva risposto, ridendo della sua espressione contrariata. "Ma forse te lo dirò, prima o poi"
"È qualcuno che conosco?"
"Decisamente" aveva confermato Yoongi, perché il ragazzo di cui stava parlando era proprio Namjoon.
Fin dal primo momento, il suo corpo e la sua mente lo avevano riconosciuto come la sua parte mancante; non c'era un motivo preciso, semplicemente si era sentito completo.
Aveva sempre sperato che Namjoon ricambiasse i suoi sentimenti, maturati in tutti quegli anni, ma non si era mai azzardato a darsi una speranza - fino a quel giorno, almeno, quando il suo cuore aveva perso due o tre battiti nel sentire quella domanda. Voleva darsi una possibilità, dopotutto Namjoon non era legato a nessun'altro nel modo in cui lo erano loro due, e Yoongi voleva crederci.
"Sai, è come se io e Jin fossimo destinati, come se fosse giusto stare con lui"
Gli era crollato il mondo addosso, sentendo quella frase: proprio quando pensava che fosse fatta, tutte le sue illusioni erano state spazzate via come castelli di carte.
Seokjin, certo. Ovviamente, come aveva fatto a non pensarci? Negli ultimi tempi Namjoon gli gravitava intorno più del solito, chiunque se ne sarebbe accorto. Compreso Yoongi, che aveva però cercato di ignorare la cosa.
"Credi dovrei provare a - sì, insomma, confessargli quello che provo e vedere come va? Credo sia davvero la persona perfetta per me"
"S-sì, lo penso anch'io" aveva mormorato, evitando il suo sguardo. "Stareste bene insieme"
Namjoon aveva sorriso, radioso, e aveva lasciato andare un sospiro di sollievo, come se le parole di Yoongi lo avessero in qualche modo rassicurato. "Grazie mille, hyung!" aveva esclamato, uscendo in fretta e furia.
Era tornato a casa fin troppo felice e le paranoie di Yoongi -che non aveva fatto altro che tormentarsi per tutto il pomeriggio- avevano iniziato a farsi sentire, nonostante cercasse in tutti i modi di non darvi troppo peso. Quella mattina, Namjoon lo aveva obbligato ad uscire con loro la sera stessa, non gli aveva lasciato scelta. Aveva un annuncio importante da fare, aveva detto, e dovevano festeggiare.
Quindi Yoongi ora è lì, appoggiato al bancone mentre la gente ride intorno a lui; ha quasi pensato di non andare, di fingere un malore improvviso, ma sa che Namjoon non glielo avrebbe mai perdonato.
Finalmente, dopo quelle che gli sono parse ore, i due entrano nel locale e Yoongi le nota, le dita intrecciate, gli sguardi che si cercano, forse un po' intimoriti. Namjoon lo raggiunge e lo abbraccia, mentre Seokjin lo saluta con un cenno della mano.
Decidono di spostarsi ad un tavolino, ordinando qualcosa da mangiare - Yoongi fa finta di ascoltare le loro chiacchiere, annuendo ogni tanto per far vedere che è ancora lì, almeno fisicamente.
Dopo minuti interminabili sembrano decidersi a rivelargli la grande notizia, ma è solo quando Yoongi sbotta in un "beh?" scocciato che Namjoon parla. Guarda per un attimo Seokjin, che gli sta stringendo la mano sotto il tavolo come per incoraggiarlo, e lo dice. "Io e Jin stiamo insieme”
Ufficialmente” precisa l’altro, sorridendo. “Volevamo fossi il primo a saperlo, in un certo senso è merito tuo”
“Se non fosse stato per te non avrei mai trovato il coraggio”
Lo stomaco di Yoongi si contorce fastidiosamente, e sa benissimo che non è solo colpa dell’alcool che non è mai stato capace di reggere – ha praticamente spinto quella che considera la propria anima gemella tra le braccia di un altro. Ordina un altro drink mentre il barista lo guarda stranito, è già il terzo che beve nel giro di mezzora.
Seokjin e Namjoon sembrano non accorgersi di nulla, mentre ridono e si scambiano tenerezze, incuranti di tutti; non vedono come le sue mani tremino attorno al bicchiere, di come stia facendo fatica a controllare i conati di vomito che minacciano di soffocarlo, sono ignari del fatto che qualcosa dentro di lui si sia irrimediabilmente spezzato e non ci sia nessuna speranza di rimetterlo a posto.
Una parte di Yoongi è morta nell’esatto momento in cui ha sentito quelle parole, in cui si è reso conto di essere stato un completo idiota, di aver sperato in qualcosa di impossibile. È tutta colpa sua, Namjoon non ha mai dimostrato quel tipo di interesse nei suoi confronti, perché diamine ha pensato di essere lui l’oggetto delle sue attenzioni? Lo sapeva già, certo, aveva passato l'intera notte a pensarci, insonne - "credo che io e Jin siamo destinati a stare insieme", lo aveva perseguitato per ore, anche nei sogni, quando finalmente era riuscito ad addormentarsi.
Lo sapeva, eppure aveva scelto volontariamente di fare finta di nulla; si era messo in testa che quelle parole non contassero nulla, che Namjoon lo avesse detto per scherzare, che fosse tutto una farsa organizzata per qualche stupido e insensato motivo.
Yoongi aveva scelto di illudersi, ancora una volta, come in un circolo vizioso, finché la verità non gli era piombata addosso in tutta la sua brutale schiettezza.
Hyung?” lo richiama, gentilmente, posandogli una mano sul braccio.
“Io-“ si ferma, non sa cosa dire: deve mentire o essere egoista e rovinare totalmente quel momento?
“Sì?” chiede Seokjin, spronandolo a continuare.
“Sono – mh, sono felice per voi” conclude, costringendosi a sorridere, anche se risulta più una smorfia. “Siete proprio fatti l’uno per l’altro”
Namjoon annuisce, sorridendo, e Yoongi pensa che d’altronde si meriti di stare bene; non è mai stato molto fortunato in amore, complice il fatto che sia una totale frana nell’approcciare qualcuno, ma sembra contento ora. E Yoongi si sente egoista, così fottutamente egoista, perché non riesce ad essere felice per lui, per loro; li guarda e l’unica cosa che vorrebbe fare è urlare, ma sa che sarebbe una scenata inutile e allora sta zitto, non dice niente, mentre sente il petto dilaniarsi come se fosse trafitto da mille aghi.
Vederli insieme fa molto più male che immaginarli, rende tutto così schifosamente reale.
Seokjin esce per rispondere ad una chiamata improvvisa, lasciandoli momentaneamente soli, e nessuno dei due parla; Yoongi butta giù l’ennesimo cocktail fissando il pavimento, mentre Namjoon sembra perso nei propri pensieri.
“Sai, hyung, tutta quella storia dell’universo e delle coincidenze… credo sia vera. Sono convinto che Jin sia davvero la mia anima gemella, non può essere solo un caso- e ti ringrazio, quella chiacchierata mi ha levato ogni dubbio” dice il più piccolo dopo un po’, accennando alla conversazione avuta il giorno prima.
“L’hai sempre saputo, non c’era bisogno che te lo dicessi io” mormora Yoongi, ancora incredulo di come le cose siano cambiate nel giro di ventiquattrore, non riesce a farsene una ragione.
Namjoon si volta verso di lui, c’è qualcosa nel suo tono che non lo convince. “Sicuro di stare bene?”
“Sto alla grande, Joonie, sono solo stanco”
Seokjin torna ed interrompe quello scambio di battute, scusandosi per essere sparito; lancia un’occhiata ad entrambi, come se avesse intuito la leggere tensione nell’aria, ma riceve solo una scrollata di spalle da parte del suo fidanzato e decide di non pensarci. Gli lascia un bacio sulle labbra e lo prega di andare a ballare, cosa che Namjoon non si trattiene di certo dal fare, nonostante nessuno dei due sia poi così bravo.
Yoongi scuote la testa alla richiesta di unirsi a loro, attribuendo la colpa ad un'improvvisa emicrania, e resta seduto sull’alto sgabello mentre guarda la coppia allontanarsi. Rimane lì per quelle che gli sembrano ore, la musica che gli martella le orecchie, l’alcool che gli scorre in corpo mentre, senza alcun ritegno, continua a scolarsi bicchierini, uno dopo l’altro. Forse questo lo aiuterà a non pensare, a credere che sia tutta un’illusione, un brutto sogno – si risveglierà e sarà tutto come prima, lui e Namjoon saranno ancora migliori amici e quella volta non sprecherà l’occasione, si dichiarerà e verrà ricambiato.
In uno sprazzo di lucidità, maledetta e dolorosa lucidità, la sua parte razionale non può fare a meno di ricordargli che non andrà affatto come lui spera. Non è un'allucinazione, è tutto vero: Namjoon ha trovato la propria persona e lui è rimasto solo, troppo codardo per fare il primo passo.
La nausea lo assale, violenta, non gli lascia scampo ed è costretto a correre in bagno e inginocchiarsi sulla tazza, mentre i conati lo fanno tremare dalla testa ai piedi e qualcuno gli chiede se sia tutto a posto. Yoongi ride sommessamente, anche se non c'è nulla di divertente, ma quella domanda è talmente retorica -è ovvio che stia male- da essere surreale, in un momento come quello.
Vomita tutto il possibile, anche l'anima, nel tentativo di svuotarsi completamente - vorrebbe non provare più niente, preferirebbe l'apatia a tutti quei sentimenti contrastanti che non lo fanno respirare. Quando il suo corpo smette di tormentarlo, resta seduto per un po' in quel cubicolo, a pensare - se avesse detto a Namjoon cosa provava, le cose sarebbero state diverse? O lo avrebbe rifiutato comunque? Se Seokjin avesse saputo dei suoi sentimenti, avrebbe esitato, temendo magari di rovinare la loro amicizia? Yoongi non ha risposte, solo tanta confusione e la testa piena di se e ma - non può nemmeno biasimare Seokjin (che, a dirla tutta, gli è sempre stato simpatico), perché Namjoon è un ragazzo d'oro e sarebbe stato uno stupido a lasciarselo scappare. Come invece ha fatto lui.
Alla fine decide di alzarsi e fa un respiro profondo mentre si guarda allo specchio: è in condizioni indecenti, gli occhi arrossati e le gambe che non reggono. Si sciacqua il viso e decide di uscire, ha bisogno di aria e non se la sente di affrontare gli altri due, non ora.
Namjoon, nel frattempo, si guarda in giro preoccupato; Seokjin lo stringe mentre cerca di capire cosa c'è che non va, ma la musica rende quasi impossibile sentire quello che sta tentando di dirgli.
"Yoongi-hyung è sparito!" riesce a fargli capire dopo un po', allontanandosi dalla bolgia.
"Hai visto dove è andato?" urla Seokjin di rimando, sentendosi improvvisamente a disagio - non ha una bella sensazione a riguardo.
Namjoon scuote la testa, chiedendo poi al barista se per caso ne sa qualcosa; quello fa spallucce, dicendo che l'ha visto correre via e che sicuramente non aveva una bella cera.
"Vado a cercarlo!" esclama il più piccolo, correndo verso i bagni. Sa bene che Yoongi non regge gli alcolici, nonostante ripeta sempre il contrario, e vista la quantità che ne ha ingerito, non si stupirebbe di trovarlo lì. Il suo hyung però non c'è, sembra sia scomparso nel nulla; Namjoon torna allora nella sala, dove Seokjin lo sta aspettando, in attesa di notizie.
"Niente?"
"Niente" conferma lui, torturandosi le mani. "Provo a vedere fuori"
Seokjin annuisce e lo lascia andare, sperando che tutto si risolva.
Namjoon esce nell'aria fredda che gli sferza il viso e non deve nemmeno cercare tanto perché Yoongi è lì, seduto sul marciapiede sudicio con la schiena appoggiata al muro.
"Hyung?" sussurra, accovacciandosi vicino a lui. "Perché sei qui?"
Yoongi non risponde, aspirando il fumo della sigaretta e rilasciandolo lentamente, come se fosse una normale serata e non avesse appena ricevuto la notizia peggiore del mondo.
"Yoongi?" prova di nuovo, indeciso.
"Che c'è?" si degna di dire, in tono così apatico che Namjoon stenta a riconoscerlo.
"Cosa è successo? Sei scomparso senza dire nulla e-"
"È meglio se torni dentro con Seokjin e ti godi la serata"
"Perché?" domanda, senza capire. "Parlami, Yoongi, dimmi cosa ti prende"
Sbuffa, alzando gli occhi al cielo. "Non mi va di vedervi insieme"
"Ma è anche tuo amico e-"
"Credevo parlassi di me!" sbotta, alla fine, fregandosene del tono poco gentile con cui ha pronunciato quelle parole.
"C-cosa stai dicendo?" chiede Namjoon, genuinamente confuso da quell'esplosione di rabbia improvvisa.
"Perché sei così lento a capire certe cose?" e davvero, Namjoon potrà anche essere un piccolo genio, ma è un disastro quando si tratta di questioni amorose. "Io e Jin siamo destinati, ti ricorda qualcosa?"
"Ma eri d'accordo, anche tu credevi fosse la mia anima gemella!"
"Ci hai creduto seriamente?"
"Perché non avrei dovuto, hyung?"
Yoongi scuote la testa e una risata isterica lascia le sue labbra. "Sei troppo buono e troppo ingenuo per questo mondo, Namjoon. Ancora non riesci a capire quando le persone mentono, mh? L'ho detto solo perché sapevo che eri innamorato perso, eri così convinto che non me la sono sentita di mandare tutto all'aria per un mio capriccio"
"Q-quindi tu-"
"Per un momento, uno solo, ho sperato di essere io. Ci ho creduto, Joon, mi ero illuso che finalmente mi avessi notato, che avessi iniziato a vedermi in modo diverso, che avessi iniziato a piacerti"
Namjoon spalanca gli occhi e sarebbe quasi buffo, se non fosse per la situazione in cui si trova- la sua mente lavora frenetica, cercando di ricordare il minimo segno, la più piccola allusione.
Non è mai stato bravo ad indovinare i sentimenti delle persone, ha sempre scambiato la semplice amicizia per amore e viceversa, senza comprendere la sottile linea che divide le due cose. Ha sempre commesso errori nel relazionarsi con gli altri, non importa se in un rapporto quasi fraterno, nel confessare ciò che sentiva o nel rifiutare qualcuno.
Non ci ha mai capito nulla, in quelle cose - ha quasi rischiato di mandare a monte la propria dichiarazione, il giorno prima, ed evidentemente ha mal interpretato i gesti di Yoongi. Se ci pensa ora, capisce che quei ti voglio bene hanno sempre significato qualcosa di più, e le reazioni di Yoongi nel sapere di Seokjin acquistano finalmente un senso. Rivede il sorriso e gli occhi illuminarsi alla sua domanda, il lieve imbarazzo nel confessare che sì, c'è qualcuno a cui tiene talmente tanto da non pensare sia solamente una coincidenza; il respiro appena accelerato quando aveva fatto il nome dell’altro ragazzo, il suo improvviso cambio di umore che non gli era sfuggito, nonostante cercasse di nasconderlo.
Namjoon si rende conto di aver messo da parte Yoongi per pensare ai propri sentimenti, non capendo che quello che sente per Seokjin è lo stesso che Yoongi prova per lui. Ha rovinato tutto, come sempre, e comincia a pensare che la propria felicità non sia poi così importante, se si ripercuote negativamente sulla vita di qualcun altro.
Se ne rende conto ma ormai è troppo tardi, lo sa, perché il rapporto tra lui e Yoongi non sarà più lo stesso, se mai gli sarà concessa un'altra occasione -nella migliore delle ipotesi Yoongi odierà entrambi per un po' ma riuscirà a farsene una ragione, nella peggiore chiuderà ogni rapporto, facendo finta che non siano mai esistiti. E gettando un’occhiata al proprio (ex?) migliore amico, abbandonato senza ritegno sull’asfalto gelido, è più che convinto che quella potrebbe essere l'ultima volta in cui lo vedrà.
“Da quanto tempo?” gli chiede, nel tentativo di capirci qualcosa. “Perché non me lo hai mai detto?”
“Dal primo istante, e non potevo certo dirtelo allora, sarei sembrato un fottuto psicopatico”
 “No, intendo-“
“Quando l'ho capito? Non lo so, è stato come un fulmine a ciel sereno; semplicemente, un giorno mi sono accorto che ero innamorato di te e che quella connessione che avevo sentito non era mai scomparsa”
Namjoon si passa le mani sul viso, si sente esausto e gli viene da piangere. “Ci conosciamo da anni, hyung, hai avuto mille occasioni per dirmelo”
“Pensi che non ci abbia provato? Ho cercato di fartelo capire in tutti i modi, ma non hai mai avuto il minimo sospetto” ammette Yoongi, calciando una lattina vuota. “Mi trattavi come un amico, come potevo dirti che mi piacevi quando era chiaro che non ricambiassi?”
“Non sei un semplice amico, hyung!”
“Ma non sono Jin, è questa la differenza. Per quanto tu mi voglia bene, non sarà mai la stessa cosa”
“Yoongi, ti prego, aspetta-“
“Non abbiamo più niente da dirci, Namjoon” replica, allontanando la mano posata sul suo braccio ed alzandosi. “Ho sempre pensato fossi la mia anima gemella, ma a quanto pare il destino non era dalla mia parte o non ha lottato abbastanza”
“Yoongi-“
Seokjin sceglie proprio quel momento per uscire dal locale, preoccupato per aver aspettato un sacco di tempo senza veder tornare nessuno dei due. Sposta lo sguardo, confuso, da uno all’altro: Namjoon è seduto a terra e sembra sconvolto, Yoongi se ne sta andando.
“Ehi, cosa c'è che non va?” gli chiede con ansia, facendolo alzare. Lo sente tremare e non capisce, cosa diamine è successo per ridurlo così?
“Y-Yoongi, m-mi ha detto che-“
“Shh, fa’ un bel respiro” sussurra Seokjin, abbracciandolo. “Calmati e poi mi racconti, va bene?”
Namjoon annuisce, mentre cerca di rilassarsi tra le sue braccia – Yoongi è dall'altra parte del marciapiede, improvvisamente indeciso, e sta osservando la scena. Si sente un po' in colpa perché, nonostante la rabbia e l’amarezza che prova, sa che Namjoon reagisce male, se messo di fronte ai propri errori o ad una situazione difficile.
Seokjin continua a confortare il proprio ragazzo, chiedendosi cosa mai abbiano potuto dirsi per giungere a quel punto. È successo tutto troppo in fretta e non riesce nemmeno ad immaginare cosa abbia scatenato quelle reazioni – Namjoon si sente così male solo quando deve prendere una decisione importante o si rende conto di non poter rimediare a qualcosa. In quei casi va in panico e bisogna avere pazienza, Seokjin l'ha capito nei mesi passati a conoscerlo meglio. Ma può solo cercare di farlo stare meglio, in quel momento, perché non ha la minima idea di cosa gli passi per la testa.
Namjoon si scosta e sembra essersi leggermente ripreso, mentre si asciuga le guance. Sta per raccontargli tutto, quando Yoongi attraversa la strada e si ferma davanti a loro, a qualche passo di distanza.
Namjoon è spaventato, teme che possa farsi prendere dall’ira e ha sinceramente paura per l'incolumità di Seokjin, più che per la sua. Non che Yoongi sia mai stato un tipo violento, ma gli sembra così alterato che è pronto a tutto, anche alle reazioni inconsulte.
In realtà, Yoongi sembra solo volersi congedare, in qualche modo. Guarda Seokjin, che si sente in soggezione e abbassa gli occhi, e poi si decide.
“Prenditi cura di lui, okay?” gli dice, mentre il più grande tira su la testa e gli rivolge un'occhiata confusa. “Io non posso farlo, ma tu sei la sua anima gemella e hai il dovere di prendertene cura”
“Io-“
“Ti prego, fa’ come ti dico”
Seokjin annuisce appena, senza però capire davvero -lo avrebbe fatto in ogni caso, perché Yoongi lo ritiene così importante da doverlo rimarcare?
Namjoon trattiene il fiato quando Yoongi si volta verso di lui, e sente nuovamente la confusione e l’ansia stringerlo in una morsa.
Non vuole perderlo, ma non può nemmeno lasciare Seokjin, lo ama troppo – non ha nessun controllo su quella situazione, sta a Yoongi decidere se buttare via anni di amicizia e andarsene, oppure riprovarci, lasciandosi tutto alle spalle.
Hyung, ti prego” mormora, perché è una figura troppo importante nella sua vita e sa che sarà dura abituarsi alla sua assenza.
Se solo l’avesse saputo prima, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Yoongi scuote la testa, stringendosi nelle spalle. “Ci ho sperato veramente, Namjoon”
È l’ultima cosa che gli dice, quasi sussurra, prima di voltarsi e andarsene – ha fatto la sua scelta, non cambierà idea.
Seokjin è attonito, nulla di ciò a cui ha appena assistito ha senso. Ancora non capisce come, nel tempo in cui li ha lasciati da soli, le cose siano potute cambiare così radicalmente.
Namjoon, al suo fianco, singhiozza piano – si sente svuotato, ha bisogno di dormirci su ed entrambi sanno che non sarà facile tornare alla vita di sempre.
Seokjin lo stringe e mormora che andrà tutto bene, mentre Yoongi si allontana fino a scomparire, senza mai voltarsi indietro.
 

 
Okay, chiariamo: non è che io sia improvvisamente passata al lato oscuro della Sugamon e mi sia dimenticata dei Namjin, non potrei mai farlo. Non ho nemmeno nulla contro Yoongi, lungi da me, il farlo soffrire è semplicemente per necessità letterarie.
È solo che qualcuno andy i’m watching you mi ha fatto notare quanto potenziale abbiano e sono finita a scriverci su; condivido la sua teoria sul fatto che, se non ci fosse stato Jin, gli Sugamon avrebbero avuto uno sviluppo interessante, in fatto di relazione. Almeno per un po’. Peccato però che Seokjin ci sia quindi capitemi, alla fine non posso fare a meno di rendere la Namjin canon.
Se  lo Yoongi di cui ho scritto nelle ultime settimane potesse prendere vita, probabilmente mi odierebbe: in una storia gli ho dato gioie per un po’, salvo poi farlo lasciare, qui si è solamente illuso per un sacco di tempo e poi ha sofferto come un cane. Mi sento una bruttissima persona, giuro.
È che sulla carta funzionerebbero benissimo, si conoscono a fondo, hanno gli stessi interessi e via dicendo; però li vedo più come past relationship, quando ancora erano giovani e spensierati (lol) e credevano che tutto durasse (poi succede qualcosa e si lasciano), oppure che stanno insieme fino a quando non trovano il vero amore e si rendono conto che sì, si vogliono bene da morire, ma come coppia non possono funzionare. Non lo so, è complicato e mi sto pure spiegando malissimo perché ho sonno.
In conclusione, Namjoon è una frana con i sentimenti e tende a fare casini, Seokjin si trova in mezzo a situazioni scomode e Yoongi soffre. Yay. Credo non scriverò mai una Sugamon nel modo in cui scrivo solitamente le Namjin, poveri.
Comunque, questa ff non è assolutamente una AU soulmates! Giusto per specificare. So che si parla di anime gemelle nel corso della storia, ma non è nata basandosi su quel concetto, è semplicemente scaturita dalla frase che ho messo lì in alto (trovata su facebook, non ho idea se faccia parte di qualcosa).
Detto questo me ne vado, ho blaterato abbastanza.
De(b)
 
Ps: Yoongi tvbissimo, ricordatelo (anche se ti maltratto e ti uso come espediente per confermare la Namjin
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: De_drums