Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: Teemo Omegasquad    01/05/2017    2 recensioni
In uno spazio totalmente bianco i boss Vongola erano disposti in due file l'uno davanti all'altro come se a dividerli ci fosse un tavolo, in cui si era aggiunto definitivamente anche Tsunayoshi, con a capotavola Giotto Vongola.
-Allora? La tua risposta ragazzo?- il primo chiese la risposta tanto attesa al giovane undicesimo che teneva il capo abbassato nascondendo i lineamenti del viso, seduto a terra.
-Ve lo avevo promesso e ora vi darò la risposta...accetto tutti i peccati dei Vongola, ma li redimerò con la mia unione dei cieli!-
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio, Reborn
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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In uno spazio totalmente bianco i boss Vongola erano disposti in due file l'uno davanti all'altro come se a dividerli ci fosse un tavolo, in cui si era aggiunto definitivamente anche Tsunayoshi, con a capotavola Giotto Vongola.
 

-Allora? La tua risposta ragazzo?- il primo chiese la risposta tanto attesa al giovane undicesimo che teneva il capo abbassato nascondendo i lineamenti del viso, seduto a terra.

 

-Ve lo avevo promesso e ora vi darò la risposta...accetto tutti i peccati dei Vongola, ma li redimerò con la mia unione dei cieli!- Katsu alzò la testa, mostrando metà del volto del tutto sfregiato e bruciato da qualcosa che non era conosciuto dall'uomo, sfoggiando un sorriso che non era più del giovane Sawada spensierato, ma di uno nuovo, carico di pura determinazione, pronto a compiere il suo dovere di boss ed a porre fine a quello che aveva iniziato tanto tempo fa.

 

Si alzò tornando in piedi più forte di prima, cominciando a camminare in avanti senza voltarsi mai, ma quando passò vicino a suo padre si fermò a pochi cm da lui

 

-Vai figlio mio e spero che mi perdonerai per non essere stato un buon padre...- Tsuna non riuscì a guardare negli occhi la propria prole per la vergogna.

 

-Non preoccuparti per quello papà, lo hai fatto per garantirmi una vita normale e proteggere me e mamma, ma purtroppo quello che ho fatto mi ha raggiunto anche qui e non hai potuto far niente, sono io che dovrei scusarmi, non tu...salutami mamma quando la vedi.- disse al genitore rassicurandolo e prendendosi tutta la colpa.

 

-Contaci.- quando il giovane riprese a camminare i due si batterono i dorsi delle mani come se si fossero dati il cambio.

 

-Adesso ci penso io, prenderò a calci in culo Arane anche per te e la mamma!-

 

****

 

La stazione di Namimori, un tempo frequentata da giovani scolaretti in ritardo o impiegati che dovevano andare al lavoro, ora sembrava un campo di concentramento, tutto grigio e triste, sorvegliato severamente sia digitalmente che coi poliziotti con sulla divisa il simbolo demoniaco di Arane.

Sul treno in arrivo una ragazza con una lunga chioma raccolta in una coda di cavallo a noi familiare e quando arrivò si alzò scoprendo che era Giorgia, con uno sguardo serio e tagliente, era cambiata molto in quegli anni.

Quando scese indossava una tuta da motociclista femminile aderente in pelle nera come gli stivaletti a tacco alto e i guanti, un lungo drappo sulla spalla sinistra e uno stocco sul fianco sinistro, ma aveva qualcosa di strano, il manico era di una katana, mentre il resto era uno stocco.

I poliziotti la fermarono subito puntandole contro le pistole.

 

-Cosa succede agenti? Non ho fatto niente di male...- disse fredda posando una mano sull'arma, cauta.

 

-Signorina Giorgia dei Vongola, la dichiaro in arresto sotto ordine della somma Arane.- il loro capo si fece avanti esponendole quel fatto.

 

-Con quali accuse...?- sguainò leggermente la spada modificata.

 

-Con le accuse di essersi messa in mezzo alla guerra con suo fratello, vile umana.-

 

-Non posso rimanere, ho una certa fretta...- sfoderò l'arma puntandola contro le guardie come se fosse una duellante di spade.

 

-Assetto demone!- tutti si trasformarono in grossi mostri oscuri, con artigli e unghie aguzze annesse, e il loro capo era il più grande di tutti. -Non andrai da nessuna parte! Ora ti massacreremo e ti porteremo dalla nostra sovrana!- non appena sbatté le palpebre la sua preda scomparve, per poi girarsi subito dopo inorridito notando che teneva lo stocco e il suo fodero sopra la sua testa rinfoderandola lentamente.

 

-Come ho detto prima ho una certa fretta, quindi...terzo modello di combattimento della scherma assassina: stoccata incrociata.- si spostò con passo leggero, parlando con freddezza e quando ripose del tutto l'arma dentro la sua apposita custodia tutti i demoni artificiali esplosero in mille pezzi facendoli finire in un lago di sangue, spianandosi la strada. -Non posso mancare al nostro appuntamento...-

 

*****

 

 Aeroporto di Namimori

 

Un aereo super-lusso atterrò sulla pista con delicatezza e abile precisione da parte del pilota.

Dal carrello delle ruote uscì un ragazzo dai corti, e gelati, capelli biondi, un fisico molto muscoloso che indossava dei mocassini arancioni, pantaloni blu scuro e una camicia bianca che cadde a terra rabbrividito dal viaggio, giurando a se stesso che non lo avrebbe mai più fatto in vita sua, ma era l'unico modo per ricongiungersi con gli altri.

Si sistemò i vestiti rimettendoseli in ordine, avviandosi verso l'edificio per bersi qualcosa di caldo in un bar, un caffè precisamente, di sicuro sarebbe stato un toccasana per lui e per il sonno che aveva addosso, pensando che aveva tempo per permetterselo.

Ma tale cosa non fu possibile visto che le guardie dell'aeroporto gli erano alle costole, più qualche omone di taglia assai grossa che in confronto i portoni delle chiese erano dei modellini piccolissimi, che gli puntavano addosso pistole e armi di vario tipo, alcuni di quelli grandi erano già in forma demone.

 

-Scusatemi signori agenti, ma vorrei godermi questo squisito caffè. Potreste aspettare un attimo?-

 

-Yoshi, undicesimo guardiano del sole dei Vongola, la dichiaro in arresto, se opporrà resistenza la dovremmo uccidere seduta stante.-

 

-A quanto pare non volete lasciarmi del riposo. Ok allora...- poggiò con malincuore la tazzina del caffè sul balcone, girandosi con scatto rapido dando un colpo infuocato che incenerì i pesci piccoli con potenti fiamme del sole. -Ora i prossimi!- estrasse dalle tasche due cestus spinati che indossò subito, mettendosi in guardia verso quelli grossi.

 

Erano lenti, ma forti, per fortuna erano prevedibili e schivò i loro colpi molto facilmente, rispetto a 4 anni fa era migliorato molto.

Gli afferrò il braccio e con una mossa marziale lo schiantò contro gli altri 2 mettendosi in posizione di vantaggio, sorridendo.

 

-Lance del sole gemelle!- avvicinò i pugni e le braccia rivestendole di fiamme solari colpendo e trafiggendo con forza i demoni minori, disintegrandoli tutti quanti in un attimo.

 

Finito lo scontro riprese a bersi il suo agognato caffè, gustandoselo a fondo, poggiando sul balcone, o quello che ne rimaneva, i soldi per saldare il conto, ma non i danni che aveva fatto.

 

-Tornerò sicuramente qui, ci vediamo!- Yoshi salutò la barista avviandosi verso l'uscita e il luogo dell'appuntamento con gli altri.

 

*****

 

Fermata del bus vicino a Namimori scese una ragazza dai capelli verdi che le arrivavano fino alle spalle, sciolti, mini-gonna con sotto una calzamaglia nera, grossi scarponi, maglietta smanicata nera e guanti neri e occhi color rosso sangue scese dal bus.

 

-Non osare mancarci di rispetto umano! Devi collaborare se vuoi rimanere in vita ancora per un po', ma siccome non hai voluto avrai la tua punizione!- dei demoni artificiali stavano infastidendo il proprietario di una bancarella ed erano intenti a distruggergliela.

 

-Ehi! Lasciatelo stare! Non ha fatto niente!- la ragazza non riuscì a rimanere a guardare, intervenendo di persona.

 

-Non sono affari che ti riguardano! Aspetta un momento! Ti ho già visto da qualche parte te.- l'essere demoniaco cominciò a rimuginare osservandola da più vicino...grosso errore.

 

-Vediamo se questo vi aiuta.- dal guanto destro tirò fuori qualcosa di piccolissimo che si ingrandì all'instante in un falce-martello che lo uccise all'istante, facendolo muovere nella mano, poggiandolo a terra.

 

-Tu sei Yuzuyu la guardiana del fulmine dei Vongola! Ora verrai con me!- una fiamma della nuvola rivestì l'altro demone di una spessa e robusta corazza, caricandola con furia.

 

-Secondo e quarto marchio, 10%...tempesta tuonante!- ad un tratto delle fiamme del fulmine e della tempesta rivestirono l'arma della ragazza e, con passo agile e movenze abili, tranciò in due il nemico insieme alla sua protezione combinando la forza distruttiva delle fiamme scarlatte con la robustezza di quelle fulminee, ottenendo una combinazione letale. -Siete fortunati, so solo usare completamente solamente il 10% del mio potere...anche se, dopo 4 anni, è un po' umiliante e deludente...- dopo essersi depressa per un secondo rimpicciolì l'arma riponendola via, camminando con passo svelto e veloce.

 

****

 

Centro-piazza di Namimori.

 

-Mandateci dei rinforzi subito! Abbiamo bisogno di aiuto contro questa pazza! Mandate lo squadrone demone!- un poliziotto chiamò aiuto con la radiolina dell'autovettura disperato, ma ad un tratto una ragazza, non si intravedevano gli occhi e i capelli, ma i vestiti si che erano degli stivali in pelle, shorts azzurrini, camicia bianca annodata che le fungeva da reggiseno, una giacca smanicata e due grosse fondine che erano attaccati ai suoi fianchi. si precipitò sul cofano della vettura.

 

-Ehilà! Mi dispiace, ma devo farti fuori! Dannazione, troppo tardi!- gli sparò in mezzo agli occhi, ricaricando quella che sembrava una grossa magnum, ma altamente tecnologica e appositamente modificata.

 

In pochi secondi arrivarono due enormi elicotteri da cui scesero demoni e umani pesantemente armati, tutti intenzionati a catturarla.

 

-Guardiana della pioggia dei Vongola, Sora! Ci segua senza opporre resistenza!-

 

-Ma scusa! Quando dite di non opporre resistenza incitate a farlo sapete? Per vostra fortuna ho ancora un po' di tempo per ricongiungermi con gli altri!- Sora estrasse dall'altra fondina la seconda pistola, preparandosi a ingaggiarli con una tempesta di proiettili della pioggia.

 

****

 

In una hamburgeria vicino alla scuola di Namimori.

 

Un ragazzo, che indossava una tenuta da arciere giapponese, ciabatte di paglia, guanto da arciere, una grossa sacca in spalla con contenuto, ovviamente, il suo arco e una pelata quasi a zero, con un po' di rossore causato dai rimasugli dei suoi capelli tagliati.

 

-Chissà se gli altri sono arrivati sani e salvi...sopratutto le ragazze! Saranno di sicuro cresciute e maturate molto!- inizio a fare strane fantasie erotiche sulle suddette ragazze, con un sorriso e un'espressione che lasciava dell'inquietante.

 

La polizia passò in quel fast food ispezionando tutti i clienti presenti, ma dopo il controllo se ne andarono subito chiedendo scusa per il disturbo, senza riconoscere la persona che stavano cercando.

 

-Che sia per via dei capelli che non mi hanno riconosciuto...?-

 

****

 

-A quanto pare ho fatto un bel casino qua...!- una ragazza incappucciata, che indossava un leggero cappotto estivo chiuso, mini-gonna, lunghe calze nere e scarpe da ginnastica bianche, che brandiva in una mano una sciabola e nell'altra un'asta appuntita, mentre ammirava la pila di demoni uccisi da lei.

 

Arrivarono altri poliziotti e rinforzi demoniaci per prenderla e si tolse il cappuccio, facendosi riconoscere subito.

 

-è Akane! La guardiana della nebbia dei Vongola! Dobbiamo catturarla subito!- il capitano delle forze nemiche espresse l'ordine, mandandole contro tutto quello che aveva.

 

-Scusatemi, ma sono di fretta e voglio rivedere gli altri, quindi...sbrighiamocela!- con un colpo di polso unì sciabola e asta che si trasformarono in uno scatto metallico in una falce e lo brandì con entrambe le mani, mettendosi in guardia e preparandosi ad attaccare.

 

****

 

Mensa della scuola di Namimori, 30 minuti dopo gli eventi accaduti prima.

 

-Sei la prima ad arrivare sai Giorgia?- disse il sicario, mentre sorseggiava del caffè, seduto su una pila di cadaveri, che indossava solo una camicia arancione, cravatta nera, scarpe di vernice nera e pantaloni neri, Leon stava sulla sua spalla a causa dell'assenza del suo fidato capello

 

-Pensavo di essere l'ultima...vedo che questi 4 anni hanno cambiato qualcosa in te eh Reborn? Non sembri più tu senza il tuo capello.- si riferì al suo nuovo abbigliamento.

 

-Purtroppo è andato perduto a causa di quelle dannate fiamme nere, quando vedrò Arane le dirò di comprarmi un capello nuovo bello come quello precedente.- le sorrise parlando in maniera scherzosa. -Piuttosto sono arrivati anche gli altri vedo.-

 

Giorgia rimase confusa da quelle parole, ma quella confusione scomparve quando si girò vedendo gli altri che entrarono nella mensa, tutti quanti cresciuti con gli altri.

Appena li vide gli corse incontro abbracciandoli versando qualche lacrima.

 

-Siete ancora tutti vivi, sono felice di rivedervi tutti quanti...!- quelle lacrime di pura gioia erano ben gradite da tutti i ragazzi, strappando anche un secondo sorriso a Reborn.

 

Si concessero qualche minuto per discutere su cosa avevano affrontato in quei duri anni di allenamento, ma tutti si soffermarono sul ragazzo rossiccio quasi pelato a zero con un "e chi cazzo sei tu?"

 

-Ma come?! Sono Tetsuya ragazzi! Non vi ricordate?!- Akane, con una piccola illusione ridandogli i capelli, poté confermare ciò che diceva, ma l'unica cosa che ottenne furono solo delle fragorose risate riguardo la sua quasi pelata, prendendolo in giro. -Vedrete quando riavrò i capelli maledetti!- Tetsuya versò lacrime amare per quel benvenuto.

 

-Aspetta un momento, non mi torna qualcosa.- Reborn vide che mancava qualcosa e contò i presenti come se fosse un maestro delle elementari con dei bambini, contandone solo 7, lui incluso. -Dov'è Katsu?- ad un tratto il sicario ricevette una chiamata proprio dal suddetto da lui nominato.

 

-Ehm, Reborn? Temo che arriverò con un poco di ritardo, ma giusto un poco eh?- il giovane boss parlò con voce affannosa.

 

-Perché? Che succede?- durante la chiamata ricevette una foto e vide che c'era Katsu che si era fatto un selfie con un grosso esercito demoniaco, allarmando Reborn, dicendo a tutti di raggiungerlo.

 

-Basta che troviate delle grosse lingue di fuoco e mi troverete.- chiuse la chiamata

 

Tutti quanti uscirono e l'assassino fece un'altra chiamata in fretta e furia.

 

INTANTO, DA KATSU

 

-Diamine! Non vogliono proprio finire eh?!- l'ultimo Sawada, che indossava un lungo mantello nero, camicia arancione, pantaloni e scarpe nere e metà viso bruciato e sfregiato, combatteva estenuatamente contro un enorme esercito di demoni per fermarlo da parte di sua sorella, a quanto pare lo odia ancora.

 

Però più ne bruciava e più ne apparivano, ritrovandosi sommerso da essi.

 

-Secondo modello di combattimento della scherma assassina: affondo repentino!- Giorgia, con un letale e rapido affondo eliminò i nemici che coprivano Katsu, liberandolo.

 

-Wow Giorgia! Sei decisamente cresciuta sai? E stupefacente la tua nuova tecnica!- si complimento col proprio guardiano della nuvola, ammirandone lo stile visto che non aveva utilizzato alcuna fiamma.

 

-Rimanga concentrato boss, c'è ne sono altri.- Giorgia tornò in posizione di guardia, puntando lo stocco contro i demoni.

 

-Dovrei dirlo io quello maledetta! Secondo e primo marchio 10%, fulmine bruciante!- l'arma di Yuzuyu si impregnò di fiamme del fulmine e del sole, disintegrando un'altra buona porzione dell'esercito demoniaco.

 

-Pioggia letale!- Sora arrivò dall'alto di un'edificio, lanciando una tempesta di proiettili della pioggia.

 

-Illusione mortale.- Akane, con la sua falce e le fiamme della nebbia, ne tranciò un'altra parte con freddezza e velocità.

 

-Ehi! Non vorrete divertirvi solo voi spero! Raggio solare!- anche Yoshi, con un raggio di fiamme del sole ben assestato, fece la sua parte.

 

-Non dimenticatevi di me dannazione!- Tetsuya estrasse il suo arco super-tecnologico, sembrava più un'arma futuristica, e scoccò frecce della tempesta in rapida successione eliminando la sua porzione di demoni.

 

-Ehi Katsu! è da molto che non ci si vede eh?- Reborn, dopo aver protetto le spalle di Katsu da un attacco alla schiena, lo salutò stringendogli la mano e il boss ricambiò.

 

-è un piacere rivederti amico mio!-

 

Però quell'esercito non si accennò a diminuire, se ne uccidevano uno ne apparivano altri 3, facendo sembrare l'impresa un'odissea, ma il sicario rassicurò tutti dicendo che aveva chiamato i rinforzi.

Infatti un elicottero si fermò sopra di loro e da lì scesero al volo due figure nere che, quando toccarono terra, riuscirono a capire chi fossero nonostante i 4 anni passati.

Erano Jink e Yuri, due membri del nuovo squadrone dei Varia, che l'unica cosa che avevano in comune era un lungo cappotto nero di pelle con lo stemma Varia sopra fuso con quello dei Vongola, mentre il resto era del tutto differente.

Jink indossava grossi stivali neri in pelle, pantaloni neri in pelle, il cappotto ornato con pelli di lupo e una testa sulla spalla sinistra, collana di denti, maglietta ornata di pelli e ossa e sei fondine per pistole, mentre Yuri indossava reggiseno, shorts e stivali al ginocchio neri, capelli sciolti che le arrivavano fino al sedere e sempre con le sue orecchie da gatto.

 

-Ci penso io tesoro?-

 

-Sono tutti tuoi amore, io faccio i preparativi per l'estrazione!- Yuri chiamò i Vongola a se facendo calare delle imbracature dal velivolo

 

-Allora... che il lupo cacci la sua preda!- Jink prese due pistole dal cappotto caricandole al massimo con fiamme della tempesta e sparò due proiettili che si unirono diventando un gigantesco lupo di fiamme che disintegrò tutti i demoni, o almeno dandogli il tempo di andarsene prima che ne arrivassero altri.

 

Tutti quanti salirono sul grosso elicottero andandosene da quel postaccio e quando furono su la prima persona che Katsu vide fu Xian, che era seduta sul secondo sedile del velivolo e si alzò per salutarlo, vedendo che aveva i capelli corti, il cappotto con il nuovo stemma dei Varia, pantaloncini neri, anfibi neri e maglietta con scollatura a cuore.

Tutti quanti si abbracciarono, anche se Jink e Yuri erano in disaccordo su questo, contenti del loro tanto atteso ricongiungimento dopo anni e ora che erano di nuovo insieme erano pronti, pronti per poter andare avanti e porre fine all'operato di Arane.

 

ANGOLO AUTORE

E dopo anni finalmente sono riuscito a porre fine a questo capitolo! Sono felice e penso che sopratutto voi lo sarete, sopratutto due persone in particolare.

Che mi dite dei cambiamenti dei personaggi? Vi dico solo che non soltanto loro sono cambiati, ma proprio tutti tutti eh? anche i nemici e ne vedrete di belle, perché non si sono ancora riscaldati i nostri cari guardiani! Che mi dite anche del nuovo stemma dei Varia? Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative al momento. Al prossimo capitolo!
   
 
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