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Autore: Aven90    02/05/2017    2 recensioni
Breve OS basata su un prompt donatomi dall'iniziativa "Lunedì dei prompt" del gruppo FB "Il giardino di EFP"! Due ragazzi in gita incontrano due strani spiriti... ce la faranno?
Genere: Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il prompt era questo: due ragazzi vanno in campeggio, non si conoscono, A ha l'occhio destro azzurro e l'altro marrone, B ha l'occhio sinistro azzurro e l'altro marrone. Coincidenza? Aggiungici poi due fantasmi demenziali che una volta incontrati non li vogliono più mollare.


“Perfetto, oggi primo maggio andremo ad arrostire!”

Oh, no! Ancora?

La dichiarazione di mia madre mi manda nel panico. Okay, riassumo per chi non mi conosce: Pasquetta con i miei amici. Arrostire in campagna. 25 Aprile? Siamo andati ad arrostire per una rimpatriata con i compagni della scuola superiore e… adesso? Adesso Primo maggio con la famiglia!

Mamma mia, non  se ne esce vivi!Il fatto è che quando si va a fare la scampagnata si cuoce tanta di quella carne che ci si può sfamare un esercito e fare la “tripletta” com’è venuta fuori quest’anno è dannoso, oltre che pesante da digerire.

Tuttavia è una bella giornata e invita proprio ad uscire, per cui andremo in campagna.

La macchina odora già di carne e, dopo circa un’ora in cui non succede niente di particolare, arriviamo in un posto molto carino e super attrezzato.

La mia sorella piccola già si mette a correre, mentre io sono costretto ad aiutare mio padre con la carbonella. Accanto a noi troviamo un’altra famiglia che ha già iniziato, lo si nota dal tipico odore di bruciato, l’evidente fumo e il dettaglio che i posti per arrostire sono attaccati l’uno con l’altro, in modo da creare sodalizio e compagnia d’armi nel cuocere la carne.

“Passami le pigne, figlio” sta dicendo il padre a… UN MIO SOSIA?

Mentre porge le pigne a suo padre, costi ricambia il mio sguardo attonito. Siamo identici.

“Solo gli occhi” sta dicendo questo, che chiamerò Carlo come me.

“Tu hai l’occhio destro azzurro, io ho l’occhio sinistro. L’altro è castano” specifico io, anche se non c’è bisogno di  dirlo, talmente è evidente la cosa.

“Pazzesco. Occorre presentarsi, direi. Piacere, Filippo”

Mi porge la mano, Carlo 2. No, tu ti chiami Carlo 2, non Filippo!

“Carlo” rispondo io, dandogli due dita. Non sopporto il contatto fisico.

“Sai che veniamo sempre qui in questa campagna per un motivo?” mi dice lui, mentre torna a cucinare salsiccia.

Noi invece abbiamo sopra la griglia puntine di maiale. Quanto possono essere buone, cotte così con le spezie di sopra? Va bene che non si possono prendere perché caldissime, ma che volete farci. Tanto ormai nei polpastrelli sinistri non sento più niente perché suono la chitarra.

“Quale motivo c’è dietro le vostre scorribande in campagna?” chiedo, un po’ curioso e un po’ attento a girare per bene la carne dall’odore invitante.

“Si dice che qui ci siano dei fantasmi” spiega tutto contento Filippo, detto anche Carlo 2. “In pratica due ragazzi sono venuti qui un centinaio di anni fa, per fare un rituale che adesso non so e adesso il diavolo ha rubato le loro anime, che cercano imperterrite di possedere i primi ragazzi che vedono”

Sia io che lui ci guardiamo impauriti. E se…?

“Ma no dai, sarà una leggenda stupida per spaventare i turisti” taglio corto, per prendermi coraggio.

Il discorso poi sembra cadere e mangiamo con gusto, rigorosamente in piedi, le nostre carni. Passeggiando e parlando del più e del meno, notiamo in mezzo agli alberi una scritta:

Qui giacciono morti i due ragazzi vittime del diavolo

A me viene la pelle d’oca. Allora è tutto vero! E non faccio in tempo a pensarlo che mi sento… mi sento toccare!

“Andiamo, non fare lo stupido adesso” dico a Filippo, ma Filippo dice le mie stesse parole e ci ritroviamo a parlare in stereo!

Ragazzi…” esordisce una voce fuori campo. “Ragazzi! Vi va di giocare a battaglia navale, due contro due?”

“Battaglia navale?” mi chiede Filippo. “Perché vorreste giocare a battaglia navale?”

Andiamo” taglia corto una seconda voce. “Non ditemi che non sapete scrivere!”

Io e Filippo corriamo lontano, ma i due fantasmi ci seguono, ormai siamo vittime.

Andiamo, giochiamo a briscola allora!” esclama il “mio” fantasma. L’altro inquieta Filippo. “Che ne dici del gioco dell’Oca? O anche del ramino, mi accontento!”

Finita la giornata ce ne andiamo a casa, ma nel frattempo il fantasma continua a elencare le stupidaggini.

Giochiamo a pallone!” esclama tutto contento il fantasma, mentre già sono in macchina per tornare a casa, mentre lui fluttua appena fuori dal finestrino. Prende una palla chissà dove come se volesse passarmela con le mani ma la palla cade in mezzo ala strada. “Ops… un attimo che vado a prenderla

Al che ho tempo di chiedere a Filippo, che ho salvato in rubrica come Carlo 2, su Whatsapp: “Anche tu hai lui che sfracella le scatole?”

“Eccome” risponde lui aggiungendo una faccina irritata. Poi mi manda un vocale. “pensa che ha preso gli scacchi da chissà dove ma poi noi abbiamo fatto una curva e gli abbiamo fatto cadere tutte le pedine. E non solo, non potevo esimermi dal giocare! Non ti auguro MAI di avere una voce pedante che ti dice continuamente “Tocca a te tocca a te tocca a te tocca a te”… mamma mia! Ora capisco perché Satana non li ha voluti all’inferno!”

Già. Ma proprio noi due dobbiamo sopportarli?

   
 
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