Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: hibou    03/05/2017    2 recensioni
Spoiler (velato) capitolo 84. One shot ambientata circa al capitolo 90 del manga.
"Ti ho portato una tazza di tè.” Esordì con un sorriso, passandogli il piccolo oggetto tra le mani.
"Non mi sembra di avertelo chiesto." Rispose senza guardarla, iniziando a sorseggiare ugualmente.
Hanji sorrise: "Lo so". Distese braccia e gambe, abbandonò la testa al sole e lasciò che il tepore le scaldasse il viso.
Rimasero in silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri ed emozioni, solo il vento a scompigliar loro i capelli.
"Mi piace".
Levi sollevò appena il mento, un leggero sospiro scivolò tra le labbra sollevando un ciuffò ribelle caduto a solleticargli la fronte. Sapeva bene che quella sarebbe stata la sua unica risposta, esattamente come lui sapeva che di lì a poco lei gli avrebbe spiattellato ogni pensiero che le passava per la mente.
"Voglio dire..." attaccò, puntualmente "...restare sdraiati sull'erba, rallentare un po' il ritmo, questa calma apparente. La immagino così, la pace".
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanji, Zoe, Levi, Ackerman
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A Cup of Lightness
 
 
 

 
 
Il fischio alle sue spalle la riscosse dai suoi pensieri. Indugiò con lo sguardo fuori dalla finestra un momento ancora, poi si diresse ai fornelli con l'intento di placare gli animi esagitati della teiera borbottante. Versò il liquido fumante in una piccola tazza dai motivi semplici, finì i preparativi e si diresse all'aperto dalla porta di servizio, i piedi a guidarla verso la figura che, attimi prima, occupava il suo campo visivo.
Il calpestio sull'erba gli anticipò l'arrivo della donna; sollevò appena le palpebre e, il leggero movimento della testa nella sua direzione, fece intendere alla nuova arrivata che lui era sveglio. Lei allungò la mano che reggeva la tazza sotto il suo naso, lasciò che inspirasse il profumo inebriante e si sedette al suo fianco.
"Ti ho portato una tazza di tè.” Esordì con un sorriso, passandogli il piccolo oggetto tra le mani.
"Non mi sembra di avertelo chiesto." Rispose senza guardarla, iniziando a sorseggiare ugualmente.
Hanji sorrise: "Lo so". Distese braccia e gambe, abbandonò la testa al sole e lasciò che il tepore le scaldasse il viso.
Rimasero in silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri ed emozioni, solo il vento a scompigliar loro i capelli.
"Mi piace".
Levi sollevò appena il mento, un leggero sospiro scivolò tra le labbra sollevando un ciuffò ribelle caduto a solleticargli la fronte. Sapeva bene che quella sarebbe stata la sua unica risposta, esattamente come lui sapeva che di lì a poco lei gli avrebbe spiattellato ogni pensiero che le passava per la mente.
"Voglio dire..." attaccò, puntualmente "...restare sdraiati sull'erba, rallentare un po' il ritmo, questa calma apparente. La immagino così, la pace".
Inspirò l'odore della primavera, lei, e rimase ad ascoltare il cinguettio allegro degli uccelli. Li guardò saltare da un ramo all'altro, aprire le ali -le loro stesse ali- e volare, verso l'ignoto, verso l'infinito, lo sconfinato mondo a loro precluso. L’immagine delle mura le rimbalzò nella mente e, per la prima volta, non si sentì in gabbia. Quelle immense cinte, così bianche da ferire la vista, che si potevano intravedere da ogni angolo del loro piccolo mondo, non le sembrarono così invalicabili, così sconosciute.
"E' solo questione di tempo, Hanji." Il mormorio sommesso di Levi la riscossero dalle sue elucubrazioni, si voltò a guardarlo e sorrise al suo cipiglio cupo.
"Ne sono consapevole, ed è importante farne un buon uso. Credo che qualche momento di svago, come questo, sia comunque un ottimo allenamento".
"Ma che diamine stai dicendo?" Le bofonchiò contro con astio, visibilmente di malumore e poco propenso ad ascoltare altri vaneggiamenti. Buttò un'occhiata alla tazza vuota abbandonata al suo fianco: l'effetto rilassante del tè era durato decisamente poco.
"Levi!" Si animò con fervore, voltando il corpo nella sua direzione e puntando i gomiti, un sorriso beffardo ad animare uno dei suoi tanti ed imprevedibili scatti d’ardore: "Da qualche parte, là fuori, un uomo e una donna saranno seduti sotto lo stesso cielo a rimirare lo stesso sole senza il timore di vedersi apparire qualche gigante davanti, senza il profilo di lunghe e orrende mura a rovinargli la vista. Che diritto hanno loro di permettersi un momento simile? E per quale ragione non deve essere concesso anche a noi?"
Dalla foga gli occhiali le scivolarono sul naso, Levi seguì con lo sguardo il movimento veloce ed abitudinario della mano scattare a rimetterli al loro posto.
“Non è forse per momenti come questi che stiamo combattendo?” Chinò la testa, la voce si incrinò:  “E’ quello che vogliamo tutti, quello che avrebbe voluto anche lui.”
Fu come una scossa, si guardarono negli occhi e Hanji vide, oltre lo stupore, oltre la corazza, oltre le mura. Si immersero l’uno nell’animo dell’altra, complici delle stesse battaglie, delle stesse insicurezze, delle stesse paure. Si addentrò in profondità, si sentì accerchiata dall’oscurità e fu come un volo forsennato nella notte, nello sconosciuto, alla continua ricerca di un fascio di luce, di una buca d’aria all’interno di una grotta.
Fu lui il primo a cedere, voltando il viso e decretando la fine di quell’ispezione silenziosa che raramente concedeva.
Sospirò stancamente Hanji, scosse la testa come a voler scacciare il rimescolio della sua anima, e si apprestò ad alzarsi, allungando una mano ad afferrare la tazza dimenticata.
Le dita di Levi furono leste a chiudersi sul suo braccio ed avvicinarla al suo viso, gli occhi nascosti, le mura alte a nascondere il suo mondo.
Grazie”.












Ringrazio sentitamente chiunque abbia letto questa storia semplice e senza troppi pretesti.
Ho aggiunto l'avvertimento spoiler! in quanto la morte di Erwin, seppur trattata velatamente, poteva essere recepita da chi il manga non lo segue. Ho preferito, inoltre, specificare il capitolo di ambientazione della storia per non creare disagi a chi segue solo l'anime o non è al passo con le pubblicazioni.

E' la mia prima storia su questo fandom e sono emozionata: non pubblicavo né scrivevo da un bel po', perciò se dovessero esserci errori di qualunque genere e i personaggi non fossero ben caratterizzati, fatemelo sapere.
Ringrazio ancora,

hibou.
  
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