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Autore: one_bad_day    08/05/2017    3 recensioni
[SPOILER 3x14]
E se Ed avesse perdonato Oswald e non gli avesse sparato?
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Edward Nygma, Oswald Cobblepot
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I forgive you



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Eccomi tornata con un'ennesima ff su Gotham, ormai sono drogata di questa serie! E in particolare sulla mia ship preferita #Nygmobblepot ^^ ho pensato: e se Ed avesse perdonato Oswald? Quello che penso tutti avremmo voluto ahahah, ma non è successo ovviamente, mai una gioia :') ok ora basta, la smetto, e spero sempre che qualche buon'anima mi caghi e recensisca la storia, please voglio un vostro parere :D ok stop, a presto e buona lettura, spero vi piaccia!
***



Oswald si ritrovava di nuovo sul ciglio di un molo, con l'acqua dietro di lui desiderosa di accoglierlo, cosa che non era riuscita a fare la prima volta che era in quella situazione. Il cielo era grigio e triste, proprio come Oswald.
Davanti a lui c'era l'unica persona che aveva mai amato in tutta la sua vita - a parte sua madre -, che invece di baciarlo gli stava puntando una pistola contro.
Oswald era lì, in piedi, supplicandolo di non farlo. Sperava di riuscire a convincere il suo amico a ripensarci, ma voleva riuscirci in modo onesto, come lui gli aveva fatto vincere le elezioni. Oswald era abituato ad ottenere le cose giocando sporco, ma Ed gli aveva insegnato che si poteva vincere anche senza imbrogliare. Quindi Oswald voleva solo parlargli, senza colpirlo, non voleva fargli male, non avrebbe potuto anche se avesse voluto. Voleva convincerlo con le parole, le sue parole, parole sincere di un uomo innamorato. Gli porge le mani avanti come richiesta di farsi togliere le manette ma Ed le scosta via con un colpo.
"Io ti ho creato Edward Nygma, tu hai bisogno di me come io ho bisogno di te!" dice Oswald con una lacrima che gli scende lentamente sulla guancia.
Ed lo guarda titubante. Non sa cosa dire, cosa pensare.
"Io ti amo", la voce di Oswald è bassa, insicura, spaventata della risposta che avrebbe potuto ricevere.
"Io NON ti amo!" gli risponde Ed con voce decisa. Ma nella sua testa non ne era poi così convinto. Amava Isabella, e Oswald gliel'aveva portata via. Ma Oswald aveva ragione: l'aveva creato, l'aveva fatto diventare quello che ora era,ed era solo grazie a lui.
Nel frattempo Oswald sentendo quella frase di negazione muore dentro. Non aveva più paura di morire ora. Non gli importava di essere ucciso dal suo migliore amico, perché ormai già lo aveva fatto, ma internamente. Gli aveva spezzato quella parte di cuore ancora esistente e colma d'amore solo per lui. Oswald era sempre stato convinto che anche Ed provasse qualcosa per lui ma conoscendo quanto freddo e tremendamente timido fosse, non voleva darlo a vedere. Ma dopo quella frase.. il suo castello di illusioni crollò.

Dopo poco però, una piccola scintilla di speranza si accese in Oswald, "Magari l'ha detto solo per dire e per non esternare i suoi sentimenti ancora una volta", pensò. Alza il capo che prima era rivolto verso terra e guarda Ed sorridendo.
"Che c'è?" gli chiede Ed incuriosito, "perché sorridi?"
"Perché sto pensando che tu in realtà non vuoi questo."
"E qui ti sbagli mio caro ami..", si blocca un attimo e si schiarisce la voce per guadagnare tempo, pensando a cosa stava per dire, "...mio caro EX-amico" dice, sottolineando con tono forte la parola 'ex'. "Io VOGLIO tutto questo. Ho voluto che tu perdessi tutto quello che avevi costruito, ed è successo. Ora sei qui, senza più niente, solo con la tua stupida ed inutile vita. Hai perso tutto quello che amavi.. oh già scusa, io non sono mai stato tuo quindi non mi hai mai perso" dice scoppiando a ridere.
Le parole di Ed trafiggono Oswald ancora di più.
"Io l'amavo, e tu l'hai uccisa!" dice Ed tornando serio e gli punta la pistola contro, mette il dito sul grilletto e si prepara a sparare.
"Sì hai ragione. Lo ammetto sì, l'ho uccisa, è vero." lo blocca Oswald.
"Me l'avevi già confessato quando avevo provato ad ucciderti con l'acido, ma a differenza di prima, questa volta non ti salverai."
"Non mi hai fatto finire. Io l'ho uccisa perché ti volevo tutto per me, è vero sono stato egoista. Tu mi hai detto che l'amore è mettere il bene dell'altra persona prima del proprio, e hai ragione. Ma ho ucciso Isabella perché ero geloso di lei! E tu lo sai che la gelosia è solo la paura di perdere chi si ama? Non c'è niente di sbagliato in essa, io ho solo evitato che tu mi abbandonassi per lei come avresti sicuramente fatto se lei fosse ancora viva."
"Io non ti avrei mai abbandonato Oswald."
"Ah no? E cosa avresti fatto? Avresti passato tutti i giorni con lei e poi saresti tornato la sera da me per raccontarmi come avevi passato la giornata con la persona che amavi? Secondo te io come mi sarei sentito? COME?!" urla Oswald con le lacrime che gli scendono velocemente sulle guance come un rubinetto aperto. Poi fa un bel respiro e riprende a parlare: "senti, sai che ti dico? Uccidimi pure. Mi hai già ferito dicendomi che non mi ami e che non mi perdoni. Io ho provato a chiederti scusa in tutti i modi, so che quello che ho fatto non è come rubare una penna, ma quello che ti chiedo è solo un pò di clemenza. Saper perdonare è fondamentale, e te lo sta dicendo uno che non l'ha mai fatto ma ne conosce l'importanza, perché sbagliare è umano. Ma a te non importa. Uccidimi dai, sicuramente una pallottola nel petto farà meno male di tutto quel tempo che ho passato accanto a te sperando che un giorno potessimo avere più di una semplice amicizia, sperando che un giorno tu mi avresti guardato negli occhi e avresti capito quello che provavo per te senza proferire parola, sperando che un giorno avremmo iniziato una vita assieme. Ma non è accaduto e non accadrà mai!" dice il tenero pinguino inginocchiandosi a terra ormai con gli occhi rossi pieni di lacrime.
Ed lo guarda a lungo in silenzio.
"Almeno dì qualcosa" dice Oswald con voce fioca.
Ed butta la pistola in acqua, alza il suo amico da terra e abbracciandolo gli sussurra all'orecchio: "Ti perdono".
   
 
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