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Autore: MegamindArianna    09/05/2017    0 recensioni
"Perché esisto?
Erano anni ormai che mi ponevo questa domanda. E nessuno che mi avesse risposto.
Infondo non era una domanda facile.
Ma io non volevo una risposta. Non l’ho mai voluta davvero. Volevo qualcuno che, almeno, mi avesse ascoltato."
Lei aveva paura. Lei aveva trovato una speranza. Lei non voleva perdere quella speranza e voleva tenersela stretta a tutti i costi.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~ Capitolo 6 ~

“Sei pronta? Oggi ti porto in un luogo speciale” disse prendendomi per mano.

Mi accompagnò accanto ad una grande fontana da cui sgorgava così tanta acqua che aveva ricoperto il pavimento.

Ma quell’acqua non bagnava. Sembrava aria sui miei piedi. Era magia.

In sottofondo si sentiva una dolce musica. Mi scoprii a canticchiarla come se l’avessi conosciuta da sempre e a dondolare da un piede all’altro.

Lui, di colpo, si inginocchiò. Lo guardai sorpresa. Alzò lo sguardo su di me e disse “Mi concedi questo ballo, mia diletta?”

Prima di rispondere guardai di nuovo la fontana.

“È una serata speciale. Potresti cambiarmi l’abito?” chiesi un po’ imbarazzata.

Si alzò di nuovo in piedi e, giocando con una ciocca di capelli, mi disse “Ricorda che anche tu sei magica. Immagina ciò che vuoi. In questo luogo puoi farlo.”

Annuii, strinsi gli occhi e schioccai le dita.

Appena li aprii, vidi che a posto della gonna nera e della camicetta indossavo un abito bianco luminoso senza spalline. I fianchi erano ricoperti da una grande fascia rossa che si annodava in un fiocco ampio. I capelli, raccolti in una crocchia, erano abbelliti da un fiocco rosso come quello dietro la mia schiena.

Feci un giro su me stessa ammirandomi al magico specchio d’acqua ai miei piedi.

Il ragazzo mi prese per mano facendomi sussultare. Mi avvicinai a lui, appoggiai la mano libera sulla sua spalla e lui la sua sul mio fianco.

Iniziammo a danzare per tutta la sala, intorno alla fontana, senza mai fermarci. Senza mai stancarci.

Mi strinse di più a sé. Sentii il suo respiro tra i capelli.

Si fermò e mi diede un bacio sulla fronte. “Sei incantevole” disse prendendomi il viso tra le mani.

“Vorrei che questa serata non finisca mai.”

“Ma ne avremo delle altre, vero?” chiesi speranzosa.

Lui sorrise “Ogni volta che vorrai, mia cara.”

Mi baciò di nuovo sulla fronte e mi accompagnò vicino la porta magica.

Mentre si apriva mi voltai verso di lui.

“Sto davvero bene qui con te. Grazie.”

“Anche io sto bene con te. Davvero tanto.”

“Perché non esisti davvero?”

“Non lo so… Si vede che deve essere così.”

Abbassai lo sguardo. La porta si era del tutto aperta. Avevo poco tempo.

“Secondo te… perché esisto?” chiesi frettolosa. Finalmente c’era qualcuno che mi avrebbe ascoltato.

Il mio cuore iniziò a martellare nel petto. Stavolta volevo davvero una risposta.

Si mise un dito sul mento, pensieroso. Incrociò il mio sguardo e, sorridendo, mi mise apposto i capelli. Poi, abbracciandomi, disse “Per stare con me e vivere insieme la nostra magia.”

Finalmente avevo ricevuto una risposta.
 
E non me ne serviva nessun’altra. Mi bastava.
 
  
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