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Autore: OlicityAllTheWay    11/05/2017    5 recensioni
One shot ispirata al promo della 5x22 :D
Fatemi sapere :D
PS. Domani ultimo capitolo di "Admit your sins" :P :*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SURPRISE

 

Ormai è notte fonda ma io e Thea siamo ancora al covo. Devo fare qualche aggiornamento dei software e lei si è offerta di tenermi compagnia.

<< Quando riparti? >> le chiedo mentre inserisco alcuni codici sul PC.

<< Visto che sono qui ho deciso che potrei restare almeno per il compleanno di Oliver e andarmene subito dopo >>.

Dannazione! Il compleanno di Oliver! L’avevo completamente scordato con tutto quello che sta succedendo. Certo so benissimo quand’è ma mi è proprio passato di mente.

Non ne abbiamo mai festeggiato uno insieme, nel senso insieme insieme.

<< So già che lui non vorrà fare nulla di speciale lui. Però voglio esserci lo stesso >> aggiunge Thea dopo qualche secondo.

So che ha ragione ma non mi voglio arrendere ai capricci di Oliver Queen. Lui merita qualcosa di speciale e lo avrà.

 

Ci siamo riavvicinati molto da quando siamo rimasti bloccati al covo: doversi fidare l’uno dell’altra in una situazione di vita o di morte è stato costruttivo.

Una volta a letto decido di mandargli un SMS:

“Ehi. Sei sveglio?”

“Sì. Che succede?!”

 

Tipico di Oliver! Si preoccupa sempre prima del tempo.

 

“Nulla. Solo che oggi Thea mi ha ricordato una cosa J”

“Di che si tratta?”

“Mi ha ricordato che questo fine settimana è il tuo compleanno. Che vuoi fare di diverso?”

“Di diverso proprio niente: staremo al covo, combatteremo cattivi. Sai il solito ;)”

“Non fare lo spiritoso con me Queen! Venerdì vieni a cena qui al loft ;)”

 

Da quando sono così audace?

 

“Va bene signorina Smoak ;)”

 

Mi sembra di tornare ai vecchi tempi. Il nostro innocente flirtare come se fosse la prima volta che ci scopriamo quando in realtà sappiamo tutto l’uno dell’altra. Oddio non proprio tutto, ed è questo il motivo per cui non riesco a fidarmi di lui. O riuscivo.

Aver toccato l’oscurità con le mie mani mi ha portato a capirlo un po’ di più. E forse è ora di mostrarglielo e di sperare che lui sia della stessa idea.

 

“Buonanotte Oliver”

“Buonanotte Felicity”.

 

Finalmente è venerdì. Questi giorni al covo sono stati… strani. Continuavamo a scambiarci occhiate fugaci e piccoli sorrisi d’intesa.

Ho raccolto i capelli ma in maniera molto più morbida rispetto alla solita coda di cavallo e non porto gli occhiali, come ogni volta che c’è una festa o qualcosa del genere.

Mi avvicino all’armadio con solo la biancheria intima addosso e inizio a rovistare all’interno per cercare un vestito adatto.

Ho speso almeno 10 minuti per trovarlo: è rosso con dei decori e ha un profondo scollo a V.

 

Sotto sotto so perché ho scelto questo vestito: eravamo a Positano, stavamo cenando in un bellissimo ristorante con una vista mozzafiato.

<< Questa vista è fantastica >> dissi.

<< Tu sei fantastica >> rispose Oliver e voltandomi notai che stava fissando me anziché le luci che si riflettevano sull’acqua.

Si avvicinò piano e mi mordicchiò il lobo: << Mi stai facendo impazzire con questo vestito >> poi mi lasciò una scia di baci fino al collo.

Rabbrividii.

Chiedemmo il conto e corremmo nella stanza d’albergo come fossimo due amanti di fretta.

Era questo il vestito.

 

Lo squillo del mio cellulare mi riporta al presente. Lo prendo velocemente e vedo che è Curtis: “Siamo tutti fuori”.

Scendo di corsa e apro la porta al resto del team: ci sono tutti.

<< Wow. Tale madre tale figlia >> dice Thea guardandosi intorno.

Ho addobbato la stanza con palloncini bianchi e verdi, il colore preferito di Oliver e ho appeso uno striscione con scritto “Buon compleanno”.

E’ un po’ infantile, ma non mi interessa. Non ho mai avuto l’occasione di festeggiare il mio uomo e anche se tuttora non lo è voglio farlo sentire amato. Soprattutto dopo che Chase gli è stato con il fiato sul collo e gli ha fatto credere tante cose brutte di sé.

Ci mettiamo tutti in posizione, spengo le luci e mando un SMS a Oliver.

“Quando arrivi entra pure. Ho lasciato la porta aperta”.

Passa almeno un quarto d’ora prima che arrivi Oliver e proprio come gli ho detto di fare nel messaggio entra senza suonare.

E’ tutto buio.

Curtis si allunga leggermente per accendere le luci ma Oliver lo prende per il braccio e lo mette a terra sulla schiena.

A quel punto è Lance che accende le luci rivelandoci a Oliver: << Sorpresa >> urliamo tutti insieme.

 

Oliver si guarda intorno sorpreso poi aiuta Curtis ad alzarsi: << Scusa Curtis non me lo aspettavo >>.

Il mio amico si pulisce leggermente i pantaloni e borbotta un “Buon compleanno”.

Sento Lance dire qualcosa a Thea ma io mi sto già avvicinando a Oliver: << Auguri >> gli dico e mi alzo sulle punte per abbracciarlo e dargli un bacio sulla guancia. Lui ricambia subito l’abbraccio.

<< E se fossi stata io e mi avessi atterrato in quel modo? >> gli chiedo sorridendo.

<< Ti avrei riconosciuto >>

<< Ma era completamente buio >>

<< Ti avrei riconosciuto dal profumo Felicity. Ti riconoscerei sempre >>.

Rimango a bocca aperta. Non so cosa rispondere. Sentirmi dire certe cose da lui mi fa sempre uno strano effetto, un bell’effetto.

Thea mi salva avvicinandosi a dare gli auguri al fratello e io colgo l’occasione per allontanarmi e versare da bere agli invitati. Ma in tutto il mio percorso sento gli occhi di Oliver addosso. Che mi osservano, che mi fissavano, che mi divorano.

 

A poco a poco se ne sono andati tutti lasciando me e Oliver da soli.

Mi accascio sul divano e lui fa lo stesso. E’ una scena terribilmente familiare: io e lui che stanchi dal lavoro fatto al covo torniamo a casa e ci rilassiamo insieme come una coppia normale. Solo che stavamo più vicini e ci accarezzavamo. Una fitta di tristezza mi colpisce.

<< Sono uno stupido >> dice di punto in bianco.

Mi volto di scatto: << Perché? >>

<< Non so perché ma dal tuo messaggio ho pensato che saremmo stati io e te da soli stasera. Magari una cena tranquilla e qualche bicchiere di vino >>

<< Beh adesso siamo io e te da soli >>

Lui ridacchia poi si schiarisce la gola.

<< Mi piace quel vestito >> mi fissa negli occhi.

Deglutisco: << Lo so >>.

Si avvicina e io, automaticamente, faccio lo stesso: << Te lo sei messa per provocarmi? >> mi chiede. Ormai ad un soffio dalle mie labbra.

Il mio respiro accelera: << Forse >> alzo le spalle.

Non so bene chi abbia fatto il primo passo, so solo che ora le nostre labbra sono incastrate e che mi afferra in vita per mettermi a cavalcioni su di lui.

Sono euforica.

Ma Oliver si ferma. Mi sembra un deja-vu, come quando abbiamo fatto sesso al covo e si era fermato per guardarmi.

<< Aspetta >> si ritrae di poco: << Cosa stiamo facendo? >>

<< Ci stiamo baciando >>, mi guarda malissimo.

<< Ho bisogno di sapere se sei sicura questa volta perché non posso sopportare di avvicinarmi così tanto a te e perderti domani >>.

Capisco benissimo cosa intende. E’ lo stesso che sento io. Questa volta sono sicura di poter riiniziare a fidarmi di lui, sono sicura che possiamo costruire qualcosa di bellissimo insieme.

<< Sono sicura >> gli dico baciandolo.

 

   
 
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