Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Sono veramente
mortificato per quanto
è accaduto. Non era affatto mia intenzione farti credere che
stessi per
suicidarmi, lo giuro. Forse ho esagerato ad esternare la mia malinconia.
Ho mai contemplato questa ipotesi? Sì, mi è
successo. Il mio psicologo dice che
è abbastanza frequente fantasticare sulla propria morte, e
non solo per le
persone soggette a depressione. Però non ho pensato nemmeno
una volta di concretizzare
simili propositi.
Ci vuole vita per amare la vita, ed io in realtà ce
l’ho. Sono troppo attaccato
a questo mondo per lasciarlo andare prima del previsto.
Comunque sono contento di sapere che leggi le mie mail. Ti importa
ancora di
me, dopotutto?
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Sono tornato
all’EXO Café, quello
vicino alla facoltà di Medicina, te lo ricordi? Abbiamo
preparato tanti esami
seduti a quei tavoli appiccicosi con le poltroncine in vinile,
interrogandoci a
vicenda benché frequentassimo corsi diversi. I bubble tea
che servono lì sono
sempre i migliori della città. Il tuo gusto preferito era
tè al gelsomino,
succo di mango e pesca con bubble al lychee. L’ho assaggiato
ed è veramente
buono.
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Che testa! Mi
sono dimenticato di
farti i complimenti per la tua risposta a quella lettera anonima di un
paio di
settimane fa. Ci credi se ti dico che mi sono commosso?
Chiacchierando con la mia ex moglie del più e del meno,
è venuto fuori che lei
adora la tua rubrica e non si perde un numero del giornale.
Perciò, se non ti
offendi, ti porgo anche i suoi omaggi; dice che solo una persona
sensibile e
matura può parlare, come hai fatto tu, del senso
dell’amore. Se scoprisse chi
sei davvero probabilmente si sotterrerebbe per la vergogna,
perché ti stima moltissimo.
Sei una specie di guru per lei. Non è ironico?
Mi sprona in continuazione a rifarmi una vita. In fondo non
è una cattiva donna;
semplicemente non siamo mai stati compatibili.
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Vorrei tanto
farti conoscere Jonghun
e Vivi. Sono certo che ti adorerebbero.
Dalla
rubrica A Cuore Scoperto del
settimanale Non mi dire!, n. 19
14/05/2017
Cari lettori,
quest’oggi sono io a scrivere una lettera a voi.
Tre anni esatti fa inauguravo una Posta del Cuore che, lo confesso,
dubitavo di
riuscire a gestire degnamente. Credevo di essere la persona meno adatta
a
trattare d’amore e dare consigli in merito. Però,
per qualche fortunato scherzo
del destino la rubrica ha da subito riscosso un grande successo, e di
questo vi
sono immensamente grato. Tuttavia, ahimè, continuo a
ritenermi il peggior
Cupido di sempre.
Parlare di problemi altrui, e cercare di risolverli, è
relativamente facile.
Bastano un po’ di empatia e di tatto, una discreta eloquenza
e buonsenso. Ben
diverso è preoccuparsi della propria vita sentimentale.
La mia è stata a lungo disastrata. Incapace di riprendermi
dal tradimento della
persona a me più cara, per molto tempo non ho saputo come
convivere con il
dolore. La mia maschera di professionista in carriera reggeva bene, ma
nel mio
intimo le cose erano diverse. Il cuore mi sanguinava senza mai
cicatrizzare.
Non riuscivo ad elaborare la fine traumatica e brusca, improvvisa, di
una
storia importante. Una squallida questione di corna fu la causa: un
tradimento imperdonabile
per me, giacché mi aveva messo di fronte alla mia grande
paura di scoprirmi
sostituibile, non abbastanza, incapace di offrire un futuro a chi
amavo. Perciò
in sordina covavo rabbia e risentimento, ignorando se e quando
sarebbero
esplosi.
Quel momento alla fine è arrivato. La persona colpevole di
avermi spezzato il
cuore è tornata nella mia vita nello stesso modo plateale
con cui se ne era
andata. Il rancore di anni ha avuto la meglio sui miei propositi di
freddezza.
Ho detto cose irripetibili di cui adesso mi pento, perché
certe cose non si
augurano nemmeno all’ultimo degli uomini.
Questa persona, invece di scappare a gambe levate, mandando
all’aria ogni mia
aspettativa ha deciso di restare. Tutti i giorni mi scrive qualcosa di
sé,
aneddoti e considerazioni e confessioni molto dolorose per entrambi. Si
scusa
senza pretendere il mio perdono.
Dapprima il suo comportamento mi ha dato sui nervi. Non capivo quali
motivazioni potesse avere, tanto più che io non accennavo a
rispondere a
nessuno dei suoi messaggi. Eppure li leggevo. Attraverso quei racconti
mi
riappropriavo della persona che conoscevo, ricordavo episodi ormai
dimenticati.
Si è instaurato un dialogo muto in cui il mio silenzio
-all’inizio affilato
come un’arma- si è tramutato in altro: attesa,
curiosità, beneplacito. Leggendo
le parole che il mio antico amore usava per descrivere la sua vita, a
me
sconosciuta ma vissuta a metà tale e quale alla mia, la
ferita al cuore (o al
mio ego?) ha iniziato pian piano a guarire.
Un caro amico mi ha aiutato ad aprire gli occhi. La verità
stava sotto al mio
naso, ma sino ad allora ero stato troppo cieco e concentrato su me
stesso per
rendermene conto. Al di là della sofferenza che ci eravamo
procurati l’un
l’altro, al di là del tempo sprecato a rimuginare
sugli errori commessi; al di
là del veleno che gli avevo riversato addosso con il preciso
scopo di fare del
male, sotto alle ceneri del nostro amore una fiammella, timida ma
tenace,
resisteva ancora.
Ed è da questa fiammella che voglio ripartire. Penso di
meritare un po’ di
felicità.
In questi tre anni sono stato reso partecipe delle vostre tribolazioni
ripagando la fiducia dimostratami con la cortesia e il distacco
(talvolta vera
e propria freddezza, e me ne scuso) di un accademico ferratissimo nella
teoria
ma senza alcuna esperienza sul campo. D’ora in poi, spero,
sarà tutta un’altra
musica.
Grazie per avermi tenuto compagnia fin qui,
vostro Kai
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Mioddio, Jongin.
E’ da un’ora che
piango senza riuscire a smettere.
Ti rendi conto del regalo che mi stai facendo?
Da:
kimkai@gmail.com
A: sosehun@yahoo.kr
Certo che me ne
rendo conto. Ho
voglia di un bubble tea. Vediamoci all’EXO Café,
martedì prossimo alle 16?
Ho una riunione, perciò potrei fare un po’ tardi.
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Se non ci metti
troppo, ti aspetterò
tutta la vita.
Il sipario
cala finalmente su questa fyccina. Grazie di cuore a chi l’ha
recensita, letta,
inserita tra Preferite e Ricordate. Ho dei lettori molto speciali; so
di essere
fortunata.
(Una
cliccatina è sempre gradita: https://www.facebook.com/IlGeniodelMaleEFP/.)
Alla
prossima, con molto ammmòòòreH!