Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Ricorda la storia  |      
Autore: Serenity Moon    13/05/2017    1 recensioni
E quindi stringimi,
ancora un altro po'.
Fammi dimenticare il mondo,
ricordami che è bello respirare.
Andiamo a vivere in un sogno,
costruiamoci, come quei due,
con le mani, l'una nell'altro.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un po'

 

 

 

Ichigo aveva passato tutta la giornata a sgobbare, la testa bassa e il sorriso cupo, spento dai troppi pensieri.

Ryou l'aveva guardata per tutto il giorno, seguendo ogni suo movimento con lo sguardo, pronto ora a nascondersi dietro a un giornale, ora a fingersi attento a qualche particolare davvero poco interessante.

Ichigo non si era accorta di nulla, ma anche se lo avesse fatto, non avrebbe scambiato l'attenzione di Ryou nei suoi confronti per preoccupazione, anzi! Lo avrebbe rimproverato e maleducatamente invitato a farsi i fatti suoi, ulteriore motivo per il quale il biondo aveva deciso che era meglio mantenere il silenzio e vegliare dall'alto, in attesa che la ragazza tradisse un indizio riguardante la causa del suo malumore.

Per tutto il resto della serata, Ichigo non disse nulla. Si limitò a portare piatti e bicchieri e a spolverare i tavoli. Quando arrivò nello spogliatoio, le altre ragazze avevano già finito di cambiarsi e stavano per avviarsi verso casa. La salutarono augurandole buonanotte e presero ognuna la propria strada. Ichigo si cambiò in fretta e altrettanto in fretta uscì dallo spogliatoio, tanto da andare quasi a sbattere contro Ryou, che, impalato, se la vide arrivare addosso e d'istinto sollevò le braccia per trattenerla.

Ichigo si colorò di rosso in voltò e fece subito un passo indietro, imbarazzata.

«Non ti avevo visto» tentò di giustificarsi.

Ryou scosse la testa, come a volerle dire: “Non fa nulla” e rimase fermo dov'era, guardandola attentamente.

«Come stai?» disse poi facendo sembrare quella domanda la frase più normale del mondo.

Ichigo lo squadrò sorpresa e ci pensò su prima di rispondergli con un poco convinto “Bene”.

Ryou fece spallucce e infilatosi le mani in tasca, si avviò verso la sua stanza.

«Buonanotte, Ichigo».

La ragazza lo guardò allontanarsi su per le scale, basita, prima che un sentimento molto simile alla malinconia le si fermasse all'altezza dello stomaco.

Restò lì, ferma nella hall del locale vuoto per alcuni minuti, poi, un piccolo passo dopo l'altro, anche lei andò verso le scale e salì i gradini. Ancora più lentamente percorse il corridoio di parquet fino alla stanza di Ryou.

Bussò piano, quasi a volersi dire che lei aveva tentato e che era stata colpa di lui se era tornata indietro senza riuscire a vederlo, ma l'udito di Ryou funzionava fin troppo bene e un istante dopo il suo permesso di entrare, Ichigo varcò la soglia della stanza, nervosa. Si guardava le mani che continuava a torcere all'altezza del ventre. Cercava il coraggio. Le parole le sapeva già.

«Faresti una cosa per me?» chiese tutto d'un fiato. «Senza chiedere nulla» si affrettò ad aggiungere intuendo che Ryou stava per domandarle qualcosa, presumibilmente cosa.

«Okay» accettò lui e con pochi, timidi passi, Ichigo gli andò di fronte. Ryou era seduto sul letto, le piante dei piedi nudi sul pavimento, e da quella posizione guardava Ichigo, a pochi centimetri da lui, quasi tremante.

«Apri le braccia» gli disse la ragazza e Ryou obbedì spalancando gli arti e facendolo molto assomigliare al Cristo Redentore di Rio. Ichigo si mosse cautamente. Piegò le ginocchia e si sedette sulle gambe di Ryou, appoggiando il viso nell'incavo del suo collo. Chiuse gli occhi e continuò con la sua richiesta.

«Ora chiudile» e di nuovo, Ryou obbedì.

Ichigo si svuotò di tutta l'aria e di tutte le preoccupazioni che aveva in corpo. Si abbandonò totalmente alla sensazione di pace che la stava pervadendo e si concentrò solo sul proprio respiro che le donava boccate dell'intenso e piacevole profumo di Ryou.

Anche lui si rilassò e come lei aveva chiesto, l'accolse senza fare domande, avvolgendola solo di comprensione e pace.

Rimasero in quel modo a lungo. Ogni tanto Ryou le accarezzava una ciocca di capelli o faceva scivolare le dita sulla guancia esposta di lei.

L'aveva sempre vista forte, in quel momento vedeva e capiva la sua parte nascosta e le era grato per avergliela mostrata. C'era fiducia in quella richiesta.

«Grazie».

Quello di Ichigo fu un sussurro quasi inudibile, ma che Ryou comprese benissimo.

«Quando vuoi, Ichigo».

Le labbra di Ichigo si curvarono in un leggero sorriso.

«Ancora un altro po'».

E Ryou la strinse un po' più forte, un po' più lontana dal resto del mondo, un po' più vicina al suo cuore.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Serenity Moon