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Autore: JEANPAGET    14/05/2017    2 recensioni
Ispirato alla 5x21, a una risposta di Guggenheim a un fan e ideale continuazione di 2046: a never ending dance.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tu stai pagando per gli errori di tuo padre. Il punto e’… chi paghera’ per i tuoi?

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Do you think Felicity Smoak is age appropriate to have kids now ?

Biologically or… ?

Pensi che Felicity Smoack abbia l’eta’ giusta per avere figli ora?

Biologicamente o...?

 

M. Guggenheim rispondendo a un fan (e qui mi avete persa, giuro)

Buona lettura

 

29 Maggio 2048 – 30 anniversario matrimonio Oliver e Felicity Queen

Tutto era pronto. Ormai mancavano pochi minuti. Oliver Queen stava finendo di prepararsi. Tutti adesso giravano vestiti in quella uniforme standard che era la tenuta della gente di Star City. Ma lui era diverso. Non aveva mai voluto uniformarsi. Anche se la doveva portare pure lui, la personalizzava appuntando sul bavero del collo una piccola freccia verde e la bandierina americana che portava quando era stato sindaco della citta’. Quel colletto pero’ gli dava problemi. La sua mano meccanica aveva difficolta’ con quei piccoli bottoni. Oggi era piu’ curato del solito.

Avrebbe voluto vestirsi come quel giorno di tanti anni prima. Ma dubitava che a Star City nel 2048 semplici pantaloni e camicia di lino bianchi sarebbero stati accettabili. Erano cambiati i tempi. E non erano a Bali. Come nel giorno del suo matrimonio. Trent’anni. Erano passati trent’anni da allora. E li sentiva tutti, uno per uno, nel cuore, sulle spalle. Anni facili. Anni difficili. Anni felici. Avesse dovuto ricominciare non li avrebbe cambiati. Avrebbe tolto solo qualche momento doloroso.

La porta del bagno si apri’, riscuotendolo dai suoi pensieri

“Oliver, dai che e’ tardi! Al tuo solito non sei ancora pronto!” Felicity, amore della sua vita, campasse cent’anni lo avrebbe sempre ripreso in quel modo.

Si volto’ pronto a risponderle, le solite schermaglie fra loro, come ogni coppia sposata che si rispetta. E rimase senza fiato. Come sempre. Lei lo lasciava sempre senza fiato. Sposato con lei da trent’anni, conosciuta da piu’ di 35 e ancora lo lasciava senza fiato.

Era bellissima. Segnata dal tempo e dalla vita. Ma sempre bellissima. I suoi occhi sfavillavano. I suoi morbidi capelli corti multicolore bianchi, rosa, grigi e viola. Un arcobaleno. I colori della luce. L’abito rosso che indossava. Che forse avrebbe stonato su qualsiasi altra donna della sua eta’. Ma non su di lei.  Rosso. Il loro colore.

“Sono prontissimo, come vedi.” Riusci’ solo a dirle

Lei gli si avvicino’, lo sguardo indagatore di quegli amati occhi verdi azzurri. Le sue piccole dolci mani si alzarono verso il suo collo. Un bottone che era rimasto slacciato. Glielo abbottono’, per passargli poi le mani sulle larghe spalle, accarezzandogliele sopra il tessuto dell’uniforme.

“Ecco, adesso sei pronto.”

Si chino’ a baciarla. Un piccolo bacio che pero’ prese forza. Passione. La strinse tra le braccia. Passione alla quale lei rispose per un attimo prima di staccarsi dalle sue labbra.

“Amore, ci stanno aspettando. E poi William ha detto che dobbiamo guardare il video prima di uscire.”

Oliver la lascio’ andare controvoglia.” Va bene, vediamo questo video.”

Felicity accese il dispositivo video nella loro stanza.

Sullo schermo comparve il viso squadrato e sorridente del figlio. William. William…. Queen.

Ogni volta a Oliver veniva in mente il suo volto da bambino, la prima volta che lo aveva visto. Quando aveva saputo che Samantha non lo aveva perso. Aveva 9 anni. Lo sgomento. L’incredulita’. Il suo timore di non essere all’altezza. I suoi segreti. Quell’ultimatum. L’allontanamento. Felicity. Quel che era loro costato. Quel che aveva significato.

Papa’. Mamma Fel. Lo sapete che con le parole non sono molto bravo quando si tratta di sentimenti.

 Esordi’ William

“Tutto tuo padre” commento’  Felicity. Oliver fece una smorfia. Si guardarono un attimo. Si sorrisero, comprensivi.

Ma e’ il vostro anniversario di matrimonio e volevo farvi un piccolo regalo.  Tanti Auguri e Felicitazioni, per prima cosa.

“Trent’anni. Sono davvero tanti. Io sono sposato con Sarah solo da 10. Sapete meglio di me come la vita coniugale non sia sempre rose e fiori. Non riesco quasi a immaginare cosa possa significare stare insieme per cosi’ tanto.

“Farai a tempo.”  Disse burbero Oliver.

Quel che voglio dire e’… grazie.

Grazie perche’ se sono l’uomo che sono e’ merito vostro. Perche’ mi avete insegnato a inseguire i miei sogni, a realizzarli, a non arrendermi. A impegnarmi ogni giorno per essere un uomo migliore. Grazie per avermi accolto e cresciuto circondato dal vostro amore. Un amore forte, solido, indistruttibile. Infinito.

Papa’ ti invidio. Una donna come Mamma Fel e’ rara. E tu sei stato fortunato a trovarla sulla tua strada. Sai di cosa parlo.

Oliver annui’, un groppo che gli si era formato in gola.

Per te non e’ stato facile. Lo so. Hai passato anni di inferno. Ma hai trovato la luce. E non l’hai piu’ abbandonata. Ti ha fatto diventare l’uomo che sei. L’eroe che eri e che sei. Un padre di cui essere fieri.

Mamma Fel: sei straordinaria. Ho capito perche’ papa’ ti ama tanto e da tanto tempo. Perche’ sei tu.

Fu il turno di Felicity a rimanere colpita.

Sei unica, Inimitabile. Papa’ e’ davvero fortunato ad avere il tuo amore. Sei la sua forza, il suo sostegno. Quante volte in questi anni ti ho visto spronarlo, incoraggiarlo.

Vi ho visto vivere insieme. Vi ho visto ridere insieme. Guardarvi come se non esistesse nessun altro al mondo. Parlarvi con gli occhi senza parole.  Vi ho visto lottare insieme. Nella vita di ogni giorno e .. al covo.

Vi ho visto piangere insieme. Ero piccolo ma lo ricordo perfettamente. Sul divano abbracciati stretti che piangevate. Non capivo cosa fosse successo. Non sapevo che…

William si interruppe un attimo.

... che avevate appena perso un bambino vostro.

Felicity degluti’ distogliendo lo sguardo dal video. Quel ricordo straziante. Prima di Hope aveva perso un bambino al 4° mese di gravidanza. Faceva ancora male, dopo tanti anni.

Oliver le strinse affettuosamente una spalla con un braccio e le strinse forte una mano. Ricordava il dolore. Ma anche il sollievo di non aveva perso lei. Non lo avrebbe sopportato. E c’era William con loro.  Quelli erano i motivi per cui non si era perso d’animo. E aveva ridato coraggio anche a lei. Erano ripartiti. Insieme. Di nuovo.

“Sono corso da voi e vi ho abbracciato. E ho sentito il vostro amore che mi avvolgeva. Ma non sapevo cosa fare per aiutarvi…”

“Ci hai aiutato figlio mio.” Disse Oliver, come se William avesse potuto sentirlo

… se non stare con voi, starvi vicino. Come voi mi eravate stati vicino quando avevo perso la mamma.

Felicity ricordava i primi tempi dopo Lian Yu. La morte di Samantha. Chase. Prometheus. Povero bambino. Era stata dura. Per lui. Per lei. Per Oliver.

Ricordi mamma quanto ti assillavo per il mio tablet?

A Felicity si mozzo’ il fiato in gola. William raramente la chiamava mamma. Di solito la chiamava Mamma Fel o Sommo Hacker quando la voleva prendere in giro.  Lo capiva. Sua madre era Samantha, anche se lo aveva cresciuto lei.

Era per starti vicino. Cosi che non pensavi a quel che ti faceva piangere. Papa’ era gelosissimo, voleva che facessi sport e non giocassi a video game. Io mi divertivo un sacco a sentire le vostre schermaglie. Vincevi sempre tu. E cosi’ mi hai insegnato a usare i computer. A lavorare con i computer. Non saro’ mai un genio come te, o Sommo Hacker, ma mi hai insegnato tanto. E non solo per i computer.

Poi e’ arrivata Hope. Una sonora rottura di scatole come sorella. Ma le voglio bene. E tutto e’ tornato come prima.

Mi avete dato un’infanzia e un’adolescenza serena, nonostante tutto. Il covo, Green Arrow e Overwatch. Le vostre identita’ notturne. Non mi avete mai nascosto niente. Ci siete sempre stati. Sempre. Per me e per Hope. Ci amate entrambi, senza differenze. Siete i nostri genitori. I miei genitori. Pronti a difendermi da tutto e da tutti.  Sapevo e so di poter sempre contare su di voi.

La stretta di Oliver sulla mano di Felicity si fece piu’ forte. Lei lo guardava attenta. Vide lacrime negli occhi di quell’uomo forte, apparentemente duro, burbero, scontroso, severo. Negli anni quell’atteggiamento esteriore si era rafforzato. Ma lei sapeva quanto amore, quanta dolcezza, forza, tenerezza, generosita’ sconfinate albergassero nel suo cuore.  Lei lo conosceva meglio di chiunque altro al mondo. E lo amava piu’ di se’ stessa.

Non so davvero cosa dire o fare per ringraziarvi per tutto quel che mi avete dato. E non intendo in senso materiale. Si, anche quello. Ma per il vostro amore.

Siete l’anima della nostra famiglia. Anche della mia. L’amore che avete per Sarah e per i nostri bambini. Siete il perno, il centro di tutto.

Se ho una mia famiglia adesso, una famiglia felice e’ solo grazie a voi. Perche’ mi avete ispirato. Perche’ ho cercato un amore come il vostro. Perche’ ho lottato e non mi sono arreso. E perche’ continuo a lottare ogni giorno per meritare il vostro amore, quello della mia Sarah, quello dei miei figli. Per essere un uomo degno di questo nome. Per essere un eroe ogni giorno. Perche’,  come tu mi hai insegnato papa,’ un eroe non e’ uno che scaglia frecce e combatte contro i nemici. Un eroe e’ un uomo che si alza ogni mattina per vivere la vita. Combatte le battaglie di ogni giorno. Per migliorarsi sempre. Questo e’ un eroe. E tu papa’ lo sei. E tu mamma lo sei. Siete speciali.

Beh.. prima di diventare patetico… vi faccio di nuovo tanti auguri. Tanti auguri per tanti anni ancora insieme.

Vi voglio bene. Tanto.

Lancio’ un bacio dallo schermo con le mani. Schermo che poi si oscuro’. Fine della registrazione.

Felicity piangeva apertamente mentre una sola, singola lacrima aveva rigato il volto di Oliver, finendogli nella barba ormai grigia. Felicity lo abbraccio’ stretto, lui la strinse forte a se’.

“William.. e’ straordinario.” Mormoro’ lei

“Si, amore. Nostro figlio e’ davvero straordinario.” La bacio’ sui capelli. “E’ stato cresciuto bene.”

“Abbiamo solo fatto del nostro meglio.”

“E il meglio di Felicity Smoak e’ sempre straordinario.”

“Anche il meglio di Oliver Queen lo e’. Onora il padre. Ricordi?”

Le prese il volto tra le mani. “Grazie Felicity. Hai saputo amarlo come una vera madre. E questo non ha fatto altro che farti amare da lui. E farti amare ancora di piu’ da me.  Ha detto la verita’ quando ha affermato che sono un uomo fortunato.”

La bacio’. A lungo, indugiando con le labbra sulle sue. Labbra che ricambiarono quel bacio con fervore.

“E’ ora, amore mio”

“Si, e’ ora”

Ancora un piccolissimo bacio. Come solito tra loro. Un bacio grande. E un bacio piccolo dopo.

“Ti amo, Felicity”

“Ti amo anch’io, Oliver”

Fuori tutti aspettavano. E la coppia dei festeggiati ancora non si faceva vedere.

“Che hai combinato, Willie?” Solo Hope e Sarah potevano chiamarlo Willie.

“Niente, Hoppy. Ho mandato un messaggio video a papa’ e mamma perche’ lo sai che non ci so fare con le parole”

“Buona questa, l’ho gia’ sentita. Sei quello che ha fatto quel discorso alla Smoak Technologies ed era tanto noioso che ti hanno chiesto dove si studia per fare quel tipo di discorsi cosi efficaci?”

Williamo la guardo’ storto.” Quelli erano risultati aziendali. Non ci so fare con le parole quando riguardano i sentimenti”

“Si, cosi’ mamma adesso stara’ per lo minimo piangendo mentre papa’ avra’ assunto il suo solito cipiglio minaccioso di quando nasconde un uragano di emozioni nel cuore e non vuole darlo a vedere.”

William guardo’ di nuovo sua sorella. Aveva gli occhi di suo padre ma lo squadrava esattamente come faceva Felicity quando lo aveva beccato in qualche sua malefatta da bambino, lo stesso sguardo diretto e al quale non si poteva mentire.

Ma la porta si apri’.

Oliver e Felicity uscirono, sottobraccio. Accolti da coriandoli, fischi applausi e auguri. Circondati dalla famiglia e dagli amici. Vecchi e nuovi.

Erano Sorridenti ma ancora commossi.

Hope diede una gomitata al fratello  “Che ti avevo detto?”

Oliver e Felicity guardarono dritti verso di lui. Entrambi allargarono le loro braccia verso di lui.

Due persone. Un unico essere. Suo padre con gli occhi lucidi. L’eroe indomito, la roccia della famiglia. Mamma Fel piccola, dolce e risoluta, il cuore della famiglia. William corse ad abbracciarli, come quando era bambino. Hope trattenne le lacrime tirando su col naso. Non si commoveva lei. Mai. Beh, forse qualche volta. Come adesso.

Fu un tenero, forte, commovente abbraccio.

“Grazie figlio mio” sussurro’ Oliver all’orecchio di quel ragazzone che era suo figlio. Poi fece cenno a Hope di raggiungerli in quell’abbraccio corale. La famiglia Queen.

Oliver si rivolse agli invitati, tra le braccia la moglie e i figli.

“Grazie. Grazie a tutti. Grazie a te Felicity, amore mio immenso. Che mi sopporti da tutto questo tempo.”

Felicity gli sorrise, un intenso sguardo d’amore.

“Grazie ai nostri figli.  William e Hope. E Sarah. E ai figli dei nostri figli.” I due ragazzi ancora nelle loro braccia. I nipotini solenni e impacciati nei loro vestitini da festa, in piedi fra i nonni materni e la madre.

“Grazie a te Thea, preziosisima sorella.”

Thea levo’ il calice commossa

“A voi cari amici. John e Lyla. A tutti. Grazie. La mia vita e’ migliore perche’ ci siete voi.  Semplicemente grazie.”

Oliver Queen si senti’ finalmente in pace. Non aveva avuto una vita facile. 10 anni di inferno. Ma poi Felicity, la sua identita’, la sua lotta. L’amore, lo sforzo per essere un uomo migliore.

Penso’ a Suo padre Robert Queen. Come lui aveva fatto molti sbagli nella vita. E come suo padre ne aveva pagato il prezzo. Un prezzo enorme. Ma come suo padre si era sacrificato perche’ avesse la possibilita’ di rimediare ai suoi sbagli ed essere migliore di lui, cosi’ anche lui aveva fatto. Ma William e Hope non avrebbero pagato per i suoi errori.

Aveva sempre detto loro la verita’. Anche quando faceva male. Non c’erano segreti. Non c’era il peso di segreti da portare.

Onora il padre. Ricordalo. Ma non essere legato al tuo passato. Vivi la tua vita. sii un uomo migliore. Ama. Lotta. Spera.

Questo lui e Felicity avevano insegnato ai loro figli.

Ama. Felicity. L’amore. La forza. La base di tutto. William. Hope.

Lotta. Lotta per se’ stesso, per la sua famiglia. Per la sua citta’.

Spera. Speranza. Il nome di sua figlia. Il suo spirito.

La sua lotta. La sua citta’. La sua eredita’

His Fight. His city. His legacy.

Oliver penso’ “ Papa’ la tua eredita’ e’ questa. La mia eredita’. La nostra famiglia vive. I Queen di Star City.”

 

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Penso e spero che il matrimonio Olicity si celebrera’ nella 6a stagione. Ergo Maggio 2018.

Con questa speranza.. un bacio a tutte!

   
 
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