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Autore: hinata93    14/05/2017    3 recensioni
La festa della mamma per Lena Luthor è sempre stata una giornata particolare.
O come Lena ha sofferto per questa data particolare finché... beh. Finché ha smesso di soffrire.
Fluffosamente fluffosa.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La festa della mamma per Lena Luthor è sempre stata una giornata particolare.

Ricorda piccoli sprazzi con la sua mamma. Un bacio, un abbraccio, le risate.

Ricorda quei momenti come se fossero dei sogni ahimè troppo brevi e sfocati da rammentare.


Quando fu adottata dai Luthor ricorda di essersi opposta a questa giornata. Lilian non era la sua mamma. La sua mamma era un angelo ormai.


Crescendo, a circa sei anni, preparò una poesia con l'aiuto delle sue maestre.

Ricorda di essersi alzata sulla sedia durante il pranzo e di aver recitato la poesia alla sua mamma.

Ricorda lo sguardo freddo di Lilian e il suo grazie sbrigativo.

Ricorda Lex, quel pomeriggio, che si avvicina a lei dicendole che Lilian aveva apprezzato ma che la loro mamma era 'troppo imbarazzata per farlo capire'.
Ricorda di aver creduto alle parole di Lex.


Anni dopo Lena decise di regalare alla mamma una bambola per la sua giornata.

Ricorda Lilian che l'accettò senza un sorriso o un accenno di gratitudine.

Ricorda di aver visto quella bambola, giorni dopo in salotto, abbandonata come tutte le altre.

Ricorda la delusione, i pianti.


'Perché mamma non mi vuole bene?' Domandò a Lex triste.

'La mamma ti ama. È solo che non sa dimostrarlo' Fu la risposta di lui.


Smise di provarci da allora.

Era stufa di rimanerci male.


Quando Lex cambiò e venne arrestato Lena decise di dare un'ultima possibilità a Lilian.

Ricorda, intorno a 22 anni, di averla invitata alla Luthor-Corp.

Ricorda di averle chiesto di lavorare insieme.

Ricorda di aver pensato che forse così avrebbe potuto avere un rapporto con la propria madre.

Ricorda la delusione quando Lilian le fece capire di odiare gli alieni e attentò alla loro vita.


Fu quel giorno che Lena smise di festeggiare la festa della mamma. Quella festa era senza senso per lei.




Quella mattina Lena si svegliò riposata. Si accigliò nel vedere il suo letto vuoto.

Si diresse in cucina e trovò un piccolo foglio. Lo lesse e sorrise. Ovviamente era stata chiamata per un problema.

Si fece un caffè e, nel frattempo, iniziò a preparare il latte per la sua piccola creatura.

Quando fu tutto pronto si diresse nella stanzetta e andò verso il bambino che dormiva nel letto sommerso da tanti piccoli pupazzetti.

Lucas, è ora di alzarsi.” Sussurrò svegliando il piccolo.

Lucas aprì gli occhietti azzurri e si allungò per avere il suo abbraccio.

Lena sorrise e lo prese a sé, trasportandolo verso la cucina.

La mamma ti ha fatto il latte con i pancakes con le faccine.” Disse.

Vide gli occhietti di Lucas aprirsi pieni di gioia.

I pancakes!” Urlò il bambino scalciando per scendere.

Lo vide sedersi ed addentare i dolci. Non poté che sorridere alla gioia di suo figlio verso il cibo.

Si sedette davanti a lui e iniziò a sorseggiare il caffé.

Sussultò sorpresa quando lo vide aprire gli occhi e correre nella sua stanzetta.

Lucas?” Domandò preoccupata.

Quando lo vide tornare si rilassò ma la sua vena di preoccupazione rimase nel vedere il bambino che si dondolava nervoso.

Che succede piccolo?” Chiese al suo ometto di sei anni.

Lucas si guardò i piedi nervosamente.

La maestra mi ha detto di darti questo.” Disse mentre le dava un foglietto.

C'era un cuore disegnato su di esso. Sorrise e lo aprì.

Al suo interno c'era una poesia scritta a penna.

Guardò Lucas con il cuore che le batteva all'impazzata.

La maestra ha detto che devo anche recitartela oggi.” Disse il bambino saltellando di gioia. “Posso?” Chiese.

Lena annuì, non fidandosi delle sue parole.


Lucas allora si torse le mani imbarazzato. Alzò il volto tutto serio ed iniziò a parlare.


'Quando mi stringi al cuore

e mi tieni vicino,

mi vedo nei tuoi occhi

piccolino, piccolino.

Sono uno specchio bello

i tuoi occhi per me;

il più bello e il più prezioso

non l'ha nemmeno un re.

Mi vedo nei tuoi occhi

e so chi hai nel cuore.

Del tuo amore grande

ringrazio il Signore.'


Disse lui tutto d'un fiato.

Lena ingoiò il groppo che aveva in gola sussultando.

Non riuscì a bloccare il pianto che si impossessò di lei.

Ho sbagliato?” Chiese allora Lucas preoccupato. Non era così che doveva andare, gliel'aveva detto la maestra. La sua mamma sarebbe dovuta essere tanto contenta.


No tesoro mio.” Parlò allora Lena con le lacrime agli occhi. “Hai fatto tutto benissimo. Queste sono lacrime di gioia. La mamma è tanto felice.”

Così dicendo Lena si alzò dirigendosi verso il suo ometto. Si abbassò con un po' di difficoltà verso la sua gioia di vivere e lo abbracciò ancora piangendo.


Rimasero così per un tempo indefinito finché non sentì il consueto rumore degli stivali sul balcone.

Ehy, ben svegliata” Si sentì dire. Si voltò verso Kara ancora con le lacrime agli occhi e rispose al piccolo bacio che sua moglie le posò sulle labbra.

Aw Lucas, hai già detto la poesia?” Domandò la supereroina al bambino.

Lena fece scendere il bambino a terra e lui si diresse verso la sua mamma.
“Mama!” Urlò lui abbracciandola.

Kara gli diede un bacio sul capo prima di sollevarsi e guardare Lena che aveva ancora lo sguardo sorpreso.

Lo sapevi?” Le chiese infatti.

L'ho aiutato ad impararla.” Le disse allora la ragazza. “Però doveva aspettarmi.” Sorrise allora guardando la loro creatura che era andata a giocare con le macchinine dimenticando della sua colazione. “Ha preso da me, non ha un briciolo di pazienza.”
Lena si trovò ad aver a che fare con il sorriso più radioso della sua vita.
Si ritrovò a piangere una seconda volta mentre si avvicinava a sua moglie abbracciandola come se ne andasse della sua stessa vita.

Grazie.” Disse stringendosi a lei.

Kara la strinse a sé e le baciò il capo. “No Lena. Grazie a te per avermi dato una famiglia, amore e due piccole pesti.” Disse mettendo una mano sul ventre leggermente pronunciato dove dormiva la piccola Lucy Quinn.

Lena annuì contenta sulle spalle di Kara.


Qualche istante dopo lo stomaco di Kara iniziò a borbottare e Lena sorrise.

Forza, diamo da mangiare a questa bestia” Rise mentre si allontanava da Kara e iniziava a preparare per lei. “Va' a cambiarti, qui finisco io” Le disse affaccendandosi con le padelle pronta a cucinare almeno otto pancakes per sua moglie e il suo appetito infinito.


Aveva appena finito quando sentì la risata di Lucas.

Forza mostriciattolo! Andiamo a finire di fare colazione.” Urlò Kara.

Lena si voltò per vedere Kara che teneva il suo Lucas e lo faceva volteggiare per la cucina.

Sorrise nel sentire la risata contenta di suo figlio.


Forse per lei la festa della mamma non era stata felice in passato ma, Lena ne era convinta, le cose sarebbero state diverse in futuro.




Buon pomeriggio e buona festa della mamma a tutti.

Considerando proprio la data ho voluto scrivere questa cosetta per ringraziare la mia mamma che amo.

Spulciando tra le cose vecchie ho beccato un foglietto che scrissi alla mia mamma quando avevo 6 anni e da lì l'idea.

Spero vi sia piaciuta.

Al solito grazie  Cwtch per avermi betato la storia. Sei gentilissima <3


Come comunicazione di servizio, non ho dimenticato la supercorp rossa, semplicemente ho un esame a breve e non ci sto con la testa. Se magari ho qualche idea giuro che la continuo. Scusate il ritardo.

Ciao.

Hinata93.


Ah la foto del fogliettino di Lucas. <3 ciaone

Ps. Lucy Quinn... aw


Avrei tanto voluto mettervi le foto dei fogliettini di Lucas, ci ho provato, ma sono incapace quindi nope. Va beh. Immaginate :)

(Sappiate solo che cuore l'ho scritto con la Q)

  
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