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Autore: Steno    21/05/2017    3 recensioni
Questa storia fa parte della raccolta 'Point of view', il cui fine è proprio quello di sottolineare quanto possa cambiare una situazione se osservata da un altro punto di vista.
Non aggiungo altro per non rovinare l'effetto sorpresa.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Point View'
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Questa storia fa parte della serie 'Point of View' di cui trovate il link in fondo alla pagina.

Point of view 01
 
Jane stava scendendo lungo la strada principale; le piaceva particolarmente quella parte della città: le strade scendevano verso la spiaggia e c’erano tanti piccoli negozi caratteristici.
Era una giornata meravigliosa, di quelle in cui il cielo azzurro è del tutto privo di nubi e sembra ingoiare tutti i problemi. Uno di quei giorni in cui non si può che essere grati di vivere.
Ovviamente questo riguardava solo e solamente Jane.
Le grida avevano saturato l’aria; se avessero avuto uno stato solido sarebbe stato impossibile spostarsi. Ogni singolo abitante della città ormai si contorceva in fin di vita. Una fine lenta e dolorosa all’apparenza. L’intero pianeta avrebbe condiviso lo stesso fato nel giro di un mese al massimo secondo le stime dei loro scienziati.
Jane osservò una donna tendere una mano verso di lei mentre rantolava con la bava alla bocca.
Non l’avrebbe aiutata neanche se avesse potuto, gli umani erano disgustosi. Non avevano fatto altro che uccidersi fra di loro per millenni e avvelenare il pianeta quasi al punto di non ritorno.
Quando avevano iniziato ad esplorare lo spazio in cerca di nuovi luoghi dove spargere distruzione il consiglio intergalattico era dovuto intervenire.
Ci era voluto meno di mezzo secolo per sintetizzare un virus che li sterminasse e creare in laboratorio un portatore sano che, raggiunta l’età adeguata, avesse potuto diffonderlo.
Quell’onore immenso era toccato proprio a lei, Jane, come l’avevano chiamata i suoi insulsi genitori adottivi, genitori che in quel momento probabilmente giacevano già morti sul pavimento del salotto dove li aveva lasciati.
Il virus prevedeva sedici anni d’incubazione; un lungo strazio che infine era giunto a termine. Con un sorriso immenso e la gioia nel cuore Jane accolse l’astronave venuta a prelevarla: un caccia da battaglia di ultima generazione, con tanto di armi a puntamento automatico.
“Obiettivo individuato” annunciò il pilota, ad anni luce di distanza il comando missione rispose con l’autorizzazione a procedere.
Agganciò la cavia e sparò, gli sembrò quasi di leggere la sorpresa nei suoi occhi un secondo prima che venisse vaporizzata dai cannoni a fusione.
Che avesse pensato seriamente che ci fosse posto per uno scarto da laboratorio infetto e deforme nella loro società?
Non che la cosa importasse.
Prima di poter tornare a casa da eroe ne doveva eliminare un altro centinaio. Gli umani non avrebbero più avuto potuto sviluppare un antidoto e anche questa piaga sarebbe stata debellata dall’universo.
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Point of view: http://www.efpfanfic.net/viewseries.php?ssid=16926&i=1
   
 
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