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Autore: Vera_D_Winters    22/05/2017    1 recensioni
// INCOMPIUTA //
Ho deciso di ridestare il mio account efp con una long fic. Non ne scrivo mai e questo è tutto un esperimento che spero possa piacervi e stuzzicarvi. La storia riguarda Bibi e Koza, ed è principalmente incentrata sulla saga di Alabasta, ma potrei anche cambiare idea in corso d'opera. Vorrei scrivere una romantica storia d'amore, ma temo che finirò comunque con l'infarcirla di drammi... per ora comunque partiamo semplicemente con Bibi ancora in viaggio per fermare la ribellione che sembra ormai inevitabile, e Koza intento a fomentare i propri compagni ribelli. I due sono destinati ad incontrarsi però e fare scintille.
Enjoy, e se vi va lasciate una recensione
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kosa, Nefertari Bibi
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Alla fine avevano cominciato a parlare entrambi a raffica, come a voler ricucire tutti quegli anni di distanza in una volta sola. Koza aveva mostrato tutta la sua anima di ribelle dai grandi ideali di libertà e giustizia, raccontando di tutto il lavoro svolto con il padre per rendere rigogliosa la terra donata loro da re Cobra, e Bibi dal canto suo aveva parlato della sua vita a palazzo, della sua missione segreta alla Baroque Works, e di quanto avesse amato quel breve viaggio con i pirati Mugiwara. Su quel punto i suoi occhioni color dell'oceano avevano preso davvero a brillare come stelle nel firmamento, e il giovane era rimasto per qualche attimo imbambolato ad osservarla. Non l'aveva mai vista tanto appassionata, e gli bastò poco per capire che nonostante la principessa amasse e mettesse il proprio popolo sopra ogni cosa, avrebbe rimpianto probabilmente per sempre la vita di mare.
Fu inevitabile dispiacersi per lei, e tuttavia certi destini erano davvero scritti nella pietra, e purtroppo quello della principessa era uno di quelli.
Quando l'ora aveva cominciato a farsi tarda comunque, soprattutto gli occhi di Bibi avevano iniziato a chiudersi lentamente e la principessa quasi aveva rischiato di addormentarsi sulla sedia. Koza l'aveva presa al volo prima che si lasciasse andare rischiando di finire col faccino sul pavimento, e una volta presa tra le braccia l'aveva stesa sulla propria brandina. Certo non era il massimo della comodità, ma sembrava talmente stanca la sua principessa, che probabilmente non si sarebbe resa conto di dov'era sdraiata.
Per un po' il ribelle rimase a guardarla, diviso tra il volersi sdraiare accanto a lei e ciò che invece sarebbe stato appropriato fare, e alla fine si limitò a chinarsi sulla sua fronte, posandovi un bacio lieve, per poi recuperare una coperta in cui si avvolse dopo essersi messo a sedere all'angolo del letto, rannicchiato con le ginocchia al petto e gli occhiali posati a terra.
Gli ci volle poco per lasciarsi andare alle braccia di Morfeo anche lui, e lo fece col sorriso sulle labbra. L'unica pecca era che quel momento tutto loro era durato fin troppo poco.

 

Bibi aveva riposato per la prima volta dopo mesi senza incubi. 
I ricordi evocati da quell'incontro si erano susseguiti come dipinti di luce e colore nella sua mente placidamente addormentata, e l'avevano accompagnata per tutta la notte.
Con le primi luci dell'alba però, la giovane era stata strappata ai suoi sogni felici, tornando con la mente alla più brutale realtà: era arrivato il momento della verità, quel giorno si sarebbero decise le sorti di Alabasta.
Si lisciò la veste dopo essersi tirata a sedere sulla brandina, e un po' confusa si guardò intorno. Com'era arrivata su quel lettino? E Koza dov'era? La risposta arrivò subito dopo, quando il suo sguardo terso si posò su un'ispida chioma bionda, che sporgeva dal bordo del letto. Aveva dormito sul pavimento quell'impiastro?  Ma che diavolo.... non era davvero cambiato di una sola virgola.
Bibi sospirò e scivolò silenziosamente giù dalla branda, cercando di non svegliarlo, e si inginocchiò accanto a lui per posare gli occhiali sul comodino, così che non rischiasse di schiacciarli una volta sveglio, e proprio come aveva fatto lui qualche ora prima, rimase ad osservarlo addormentato per qualche secondo. La mascella volitiva sembrava rilassata, e la cicatrice spiccava nitida sulla sua pelle bronzea. Era diventato così bello negli anni...
Inconsciamente la principessa si era sporta verso il suo viso, rimanendo sospesa a pochi millimetri dalle sue labbra, e quando si era resa conto di quello che stava per fare, arrossendo violentemente si era alzata di scatto e a passo svelto aveva lasciato la tenda, diretta dai suoi amici pirati per svegliarli e lasciare l'accampamento prima che altri ribelli si svegliassero e li vedessero, proprio come avevano pattuito la notte precedente.
Solo quando furono a molti passi dalle tende ammassate tutte vicine la principessa si guardò indietro, portandosi una mano all'altezza del cuore, un pessimo presentimento che le stringeva il petto e la faceva fremere di paura. Forse era solo l'agitazione per tutto ciò che avrebbero dovuto fare, per tutte le cose che potevano andare male... si era solo agitazione. Tutto si sarebbe concluso per il meglio quel giorno... era tempo che tutti loro smettessero di soffrire e tornassero a sorridere sotto lo stesso cielo di pace.


Non erano passati molti minuti da quando Bibi se n'era andata via veloce come il vento, e anche il capo dei ribelli venne strappato ai suoi sogni tranquilli, richiamato all'ordine da uno dei suoi. Per un attimo fissò il compagno allarmato poichè temeva che la principessa fosse ancora lì con lui, ma quando comprese che non era così, si guardò alle spalle aggrottando le sopracciglia mentre passava la mano sulle lenzuola su cui era rimasto un lieve tepore.
No Bibi non era andata via da molto, ma a quanto pareva era stata davvero abbastanza brava da non farsi vedere da nessuno.
Con un sospiro Koza si alzò e inforcò gli occhiali che erano stati riposti con più cura di quanto non avesse fatto lui, dopodichè si preparò per andare a parlare con i suoi uomini. Doveva prepararli a una battaglia che in realtà non sarebbe avvenuta e non sapeva come fare. Si sarebbe comunque inventato qualcosa perchè lo aveva promesso a Bibi, e perchè doveva assolutamente coprirle le spalle come aveva sempre fatto da quando si erano conosciuti.
Giacca chiusa, sciabola alla cintola, spalle dritte e sguardo fiero sebbene nascosto dagli occhiali, ed eccolo pronto al grande discorso.
Una volta fuori e una volta radunati tutti i compagni attorno a sè comunque, le parole arrivarono da sole, chiare e forti come aveva sempre fatto fino a quel momento. Li incitò si, ma li esortò anche a decidere col cuore qual'ora si fossero presentate delle scelte da fare. Fu criptico e un leggero brusio di curiosità e perplessità si diffuse tra le fila dei ribelli, ma alla fine un unico urlo fiero si levò dagli uomini e dalle donne riuniti laggiù, prima che si preparassero tutti a partire a bordo delle proprie cavalcature.
Chissà se Bibi lo aveva sentito quel grido che con forza si era levato al cielo chiedendo libertà e giustizia.
Chissà se nonostante tutto sarebbe stata orgogliosa del suo popolo, della sua gente.
Koza di sicuro lo era.

   
 
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