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Autore: Mizu Ryu    24/05/2017    0 recensioni
Shepseskaf-Ë è il fratello del faraone.
Un giorno mentre era al delta del Nilo incontra un ragazzo, Kjell, che gli fa una proposta allettante.
Lui accetta, ma non sa che cosa gli succederà.
Genere: Azione, Fantasy, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Antico Egitto XX secolo a.C.

«Dov’è?! Dov’è il principe Ramses-Ä?» domandò una schiava ad un’altra.
«Non lo so! Invece il principino Shepseskaf-Ë?» rispose l’altra.
Tutto il palazzo è in subbuglio perché non trovano né me e né mio fratello; d'altronde li capisco… siamo i futuri eredi al trono di un impero grandioso, se non trovano lui sarò io il Faraone, ma non lo voglio essere!
Sì, mi piacerebbe governare, ma voglio la mia libertà e non voglio tanti leccapiedi d’intorno.
Mi alzo dietro l’anfora, mi nascondo dietro le tende di lino bianco e sento ciò che dicono i miei genitori.
«Devono trovare Ramses! E se lui non si trova il mio successore sarà Shepseskaf!» sbraita mio padre come sempre e con un tono autoritario.
«Caro mio, non si trovano entrambi.» risponde mia madre con un tono impaurito.
«Se questa sera nessuno si siederà nel trono di successione, Ramses verrà punito con 10 frustate e Shepseskaf verrà punito con 20 frustate!»
«Ma caro, Ramses non ha neanche 20 anni e Shepseskaf ha da poco compiuto il diciassettesimo anno d’età, comprendili! Sono giovani.» ci difende nostra madre cercando di far trovare il senno a nostro padre.
«Donna anch’io ho preso in mano l’Egitto quando avevo quell’età ed è ora che anche loro facciano lo stesso!» dice mio padre.
«Ma marito-»
«Zitta donna se no ce ne saranno anche per te!» minaccia il faraone a nostra madre, sentendo quelle parole inizio a scappare.
Mi rifugio nella mia stanza.
«Yasmin! - esclamo chiamando la mia amica, forse il termine esatto è schiava. Per me è come un’amica perché mi aiuta nei momenti difficili, è una giovane donna con fianchi alti e seno prosperoso, ha la carnagione scura perché proviene dall’Etiopia ed i suoi capelli sono tutti riuniti in lunghe ciocche color ebano – Kall! – esclamo ancora chiamando il mio amico o meglio l’altro mio schiavo. È di origini greche, per me forse è il mio migliore amico perché infondo siamo cresciuti insieme; l’avevo ricevuto in dono all’età di 4 anni. Ha capelli corvini ed è fortissimo! Riesce ad alzare una dozzina di cammelli tutti insieme. Con lui ho passato i miglior anni della mia vita e sa tutto su di me, di lui mi fido cecamente – Huang!» esclamo per la terza volta chiamando l’ultimo mio schiavo o amico, per me alla fine è lo stesso o quasi. È di origini asiatiche, è pelato e non parla bene la mia lingua però ci capiamo.
«Eccoci.» rispondono i tre in coro.
«Vi prego aiutatemi devo trovare mio fratello, Ramses-Ä…» dico quasi supplicandoli.
«E lei lo sa dove si trova?» mi domanda Yasmin.
«Yasmin vi ho detto più di una volta che non c’è bisogno di tutta questa formalità con me… sono vostro amico.»
«Shepseskaf-Ë credo di aver visto Ramses-Ä dietro gli alloggi degli schiavi.» mi risponde Kall e corriamo subito lì.
Entro nell’atrio, mi giro verso la porta e vedo che tra due vasi, che contengono papiri, c’è Ramses accasciato, mi inginocchio di fronte a lui.
«Fratello che c’è?» domando, lui alza gli occhi e vedo, nei suoi occhi color nocciola, che sono pieni di lacrime.
«Non voglio diventare faraone…» mi risponde e subito dopo vedo arrivare i miei amici.
«Ramses come mai?»
«Perché ancora non mi sento pronto per governare un impero così vasto…» mi confessa mio fratello, a quella risposta rimango stupefatto.
«Non ti preoccupare fratello mio, se avrai qualche problema ci sarò io con te, ti aiuterò diventando il primo consigliere imperiale, te lo prometto!» lo rassicuro ed in quegli occhi rivedo di nuovo il fratello maggiore che conosco.
Mi alzo.
«Kall vai a prenderei Nekhekh, Yasmin porta la tunica cerimoniale e Huang porta gli oli profumati, quest’oggi Ramses-Ä diventerà il faraone dell’Egitto.» dico con tono autoritario, come se avessi dimenticato la nostra amicizia, e loro mi obbediscono.
La festa per l’incoronazione va tutto come previsto; mio fratello, finalmente, diventò faraone ed io il suo primo consigliere.
 
Passano anni da quell’episodio ed io aiuto sempre di più mio fratello e correggo anche le previsioni dei Grandi Sacerdoti.
«Vedo nelle viscere della Gru che il suo impero avrà molta prosperità.» dice il sacerdote e io, scettico, mi avvicino.
«Non è così…» preciso ed inizio a mettere la mano nel ventre.
Le mie mani si impregnano subito di sangue.
«Cosa?» domanda il sacerdote incredulo.
Sposto le viscere facendo uscire gran parte di sangue che sporca tutto il tavolo.
«Non è come dice lei… vede? – domando spostando tutte le viscere insanguinate, gli faccio vedere le interiora fuori posto - Questo significa che l’impero riceverà o gli accadrà qualcosa di funesto e questo pesce nello stomaco simboleggia che accadrà in un futuro non molto lontano.» dico, esco le mani tutte insanguinate, me le lavo e ce ne andiamo.
«Perché non sei voluto diventare gran sacerdote?» mi domanda Ramses.
«Per due semplici motivi. Uno che non volevo lasciarti solo e due perché mi viene naturale è come se un’energia strana mi aiutasse.» rispondo come se fosse la cosa più naturale del mondo, bhè per me lo è.
«Ho un favore da dirti fratello mio…» mi chiede Ramses fermandosi e guardandomi.
«L’ultima volta che mi hai chiamato così fu quando per sbaglio hai fatto rovesciare degli oli sacri al templio del Dio Anubi!» dico fermandomi e mettendomi a ridere.
«Sì ricordo, li sostituimmo con olio normale e quando i sacerdoti se ne resero conto digiunarono per un mese intero!» dice Ramses continuando a ridere.
«Stavolta che disastro hai fatto per caso? Hai fatto sbilanciare la bilancia del Dio Anubi?» domando ironicamente, lui scoppia a ridere.
«No, niente di tutto questo! Voglio solo che vai in un villaggio al delta del fiume Nilo.» mi risponde semplicemente.
«Ok.» rispondo senza chiedere altro, ci salutiamo com’era nostro solito fare da bambini.
«Allora aspetto buone notizie da te, Shepseskaf.» mi dice Ramses ed inizio a partire subito per il Nilo.
Quando arrivo vedo che tutto è apposto e decido di rimanere per un po’ di tempo, due lune piene.
Su consiglio di Kall decido di allenarmi sulle sponde del fiume.
Dopo quasi una luna piena e mezza vedo arrivare uno straniero incappucciato con una cassa color oro sulla schiena, mi avvicino.
«Rivelati straniero che arrivi da lontano.» dico, lui si leva il cappuccio che gli copre il viso e vedo che ha il color della pelle diversa dalla mia, è molto più chiara.
«Chi sei straniero che provieni da terre al di fuori dal comando del Grande Faraone Ramses-Ä?»
«Sono Kjell e provengo dalle terre del nord, ma vivo in Grecia.» mi risponde lo straniero presentandosi.
«Che ci fa uno straniero greco in queste terre?»
«Scusa ma tu chi sei?» mi domanda Kjell arrogantemente .
«Io sono il fratello del faraone ed il suo primo consigliere, sono Shepseskaf-Ë.»
«Sono venuto in questo posto perché ho trovato un forte Cosmo.» mi rivela Kjell dopo che mi presento.
«Cosmo? Che cos’è?» domando incuriosito.
«Il Cosmo è una forza sovraumana che hanno dei comuni esseri umani quando superano i propri limiti.» mi risponde lo straniero.
«Il Khi.» dico quasi correggendolo.
«Khi?»
«Voi lo chiamate Cosmo, ma noi lo chiamiamo Khi. È il potere che gli Dei hanno dato solo a pochi eletti.» rispondo.
Ad un tratto spunta un coccodrillo che ci sta per attaccare.
«Att-»
«Stai indietro!» ordino allo straniero prima che potesse finire di parlare, inizio a lottare contro il rettile, ma dopo un calcio ben assestato lo faccio volare via.
«Ma come hai fatto?» mi domanda Kjell sbalordito.
«È da circa 40 giornate di sole che mi alleno, non so perché ma sento questa potenza nuova che sgorga in me.» gli rispondo, lui si avvicina e mi appoggia una mano sulla spalla.
«Vuoi allenarti con me in Grecia?» mi domanda, lo guardo non sapendo se lui stesse scherzando o meno.
Era una proposta allettante.
«E a mio fratello chi lo dice?»domando sperando che la sua fosse una domanda e non una frase a sfondo ironico.
Lui indica dietro la mia schiena, mi giro e vedo i miei amici.
«Glielo diranno loro, allora vuoi venire?» mi domanda di nuovo.
Vado verso i miei amici.
«Avete sentito?» domando guardandoli.
«Vai.» mi risponde Kall.
A quella risposta mi convinco definitivamente e li abbraccio.
Ritorno da Kjell ed annuisco, così iniziammo ad incamminarci verso un mondo per me tutto nuovo.



ANGOLO AUTORE
Ciao Ragazzi!
Eccomi con una nuova storia a capitoli ed una nuova storia sul Fandom di Saint Seiya!
Già in passato ne avevo scritta una su Rugonis/Lugonis, ma adesso è diversa perchè sono personaggi totalmente nuovi.
Spero che vi piaccia il fatto dei personaggi totalmente nuovi perchè a me così viene meglio a scrivere visto che non devo rispettare nessun carattere principale xD
Già nel primo capitolo avete scoperto il protagonista (Shepseskaf
) ed un Saint (Kjell).
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi perdoniate degli errori grammaticali.


XOXOXO MIZU RYU

 
   
 
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