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Autore: PeterPan_Sherlocked    25/05/2017    1 recensioni
Mihael Keehl si era preso una cotta per il suo rivale di sempre, Nate River.
Cosa succederà quando prenderà la decisione più avventata di tutte? Matt gli darà una mano, oppure si rifiuterà di fare quello che Mello ha pensato?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sinner and saint'
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Mihael Keehl si era preso una cotta per il suo rivale di sempre, Nate River. Non che questo gli impedisse di trattarlo male, la competizione prima di tutto, eppure ora aveva voglia di baciarlo, e non solo. Alcune cose che gli venivano in mente quando vedeva quel piccolo spettro però, non poteva nemmeno ammetterle a se stesso, se non a costo di arrossire. Near però non sembrava interessato, non sembrava mai interessato. Mello aveva pensato che crescendo magari sarebbe cambiato, eppure a diciotto anni compiuti Near non sembrava avere alcun istinto.

Matt in tutto ciò compensava. Più grande di Mihael di un anno e suo migliore amico, faceva tutto quello che gli altri due geni non osavano fare, quando naturalmente non era impegnato davanti a un videogioco.

La loro vita scorreva normalmente tra test di intelligenza, studio e casi da risolvere, ormai erano veri e propri detective della Wammy's, finché Mello non prese una decisione riguardo la sua vita privata, questione che non coinvolgeva omicidi o razionalità.

Aprì la porta di camera sua, buttandosi sul letto e tossendo sentendo la stanza impregnata dell'odore del fumo di Matt.

“Matt. Maaaaatt!”

“Che c'è?”

“Stacca il videogioco.”

Matt lo ignorò e continuò a concentrarsi sul livello della playstation che stava cercando di superare da mezz'ora, senza riuscirci. In una mano aveva il joystick, nell'altra una sigaretta che continuava a fumare nervosamente, mentre gli occhiali da motociclista erano appoggiati malamente sopra la sua testa, in bilico, quasi stessero per cadere.

Tempo tre secondi e gli occhiali erano per terra.

“Porca puttana!”

“Salute!” rise Mello.

“Come se tu fossi la grazia in persona.” borbottò Matt raccogliendo gli occhiali. “Dimmi.”

“Devo far ingelosire Near.” iniziò a lamentarsi il biondo, come una bambina viziata.

“E io cosa c'entro?” chiese Matt, finendo di salvare il videogioco e chiudendo la TV.

“Tu sei bisessuale...” la voce del biondo era piena di sottintesi e il sorriso sornione stampato in faccia non lasciava spazio ad alcun dubbio.

“No.” Matt gli soffiò in faccia il fumo della sigaretta che aveva appena acceso.

“Ti prego solo un bacio!”

“A stampo.” iniziò a contrattare Mail Jevas, disperato. Non che non gli piacessero gli uomini, ma Mello lo avrebbe messo nei guai, ne era sicuro. Se c'era una cosa che aveva imparato, era che mai si doveva infastidire Near, ed era esattamente quello che quel disgraziato del suo migliore amico intendeva fare.

“Devo far ingelosire Near, che ci faccio con un bacio a stampo?”

“Stai dicendo che ti devo infilare la lingua in gola? E' fuori discussione e poi non funzionerà.”

“Non sarei il primo ragazzo che baci, smettila di trovare problemi. Se non funzionerà ti sarai comunque baciato uno dei ragazzi più carini della Wammy's, cioè me. Tre quarti delle ragazze dell'istituto vorrebbero essere al tuo posto e tu fai lo schizzinoso.” Mello si avvicinò suadente.

“Io non sono tre quarti delle ragazze.”

“Ma...”

“Devi far ingelosire Near. L'ho capito sai? Non c'è bisogno che ripeti il suo nome, è inquietante. E' come se dopo tre volte che lo dici potrebbe apparire quell'omino bianco davanti a te.”

Tre colpi alla porta, decisi, distanti uno dall'altro di un secondo esatto, come se qualcuno lo avesse calcolato.

“Porca puttana.”

“E due.” rise Mello. Spinse Matt sul letto sfatto, preparandosi alla commediola.

Near entrò trascinandosi dietro un piccolo robot. Diciotto anni e ancora giocava come un bambino, gli occhi grandi e spauriti, la mente veloce, una camicia troppo grande a coprire quel suo corpo minuto.

“Ciao Near.” salutò Matt dal letto, cercando di alzarsi, mentre Mello continuava a tenerlo fermo.

“Interrompo qualcosa?” la voce del piccolo omino bianco era atona, mentre lo sguardo andava ad analizzare ogni cosa intorno a lui.

“Nooo.” rispose Matt.

“Sì!” esultò Mello, guardando con aria di sfida Near. “Ci stavamo divertendo un sacco. Lo sai cosa stavamo facendo?”

Il biondo fece un passo avanti verso il suo rivale, scorrendo con gli occhi tutto il suo corpo, dai capelli disordinati alla vita minuta che potevi immaginare sotto l'enorme camicia.

“No, non lo so cosa stavate facendo.” rispose asciutto, chiedendosi da quando Mello lo guardava in quel modo, come se volesse mangiarlo. Non era uno sguardo cattivo però, era... diverso. Quasi gli piaceva quel modo in cui analizzava ogni più piccolo centimetro della sua pelle.

“Adesso te lo faccio vedere.”

Matt maledì mentalmente Mello quando sentì le loro labbra toccarsi, sapeva che non avrebbe mai funzionato, eppure ormai il biondo aveva deciso di mettersi nei guai. Near gli avrebbe spezzato il cuore, questo Matt lo sapeva. Serrò le labbra, almeno finché non sentì Mello sussurrargli nelle orecchie:

“Ficcami la lingua in gola, stronzo.”

Matt sbuffò e obbedì, sotto gli occhi sconvolti di Near, che continuava ad osservare la scena chiedendosi perché gli stesse dando tanto fastidio. Mello sicuramente avrebbe avuto il sapore della cioccolata, come quella sua piccola mania, sarebbe dovuto essere un buon sapore. Era Mello però, il suo rivale, la sua nemesi, quel fastidio era una conseguenza non razionale di una causa non razionale. Strano. Era sempre tutto strano quando si parlava di Mello però.

Il biondo si staccò dal bacio sorridendo, mentre Matt andava ad accendere di nuovo la console, come se nulla fosse successo.

“Interessante.” fu l'unico commento di Near.

“Fai le tue deduzioni, prego.” lo provocò sarcastico Mello.

“Non capisco i sentimenti, lo sai.”

“Certo, tu non hai sentimenti.” sputò tra i denti il biondo. Aveva baciato Matt e aveva immaginato ci fosse Near, eppure non era bastato: sapeva che baciare il suo omino bianco sarebbe stato ancora diverso, una sfida quasi, l'ennesima gara, l'unica che sarebbe riuscito a perdere volontariamente.

“Non è vero.” fu poco più di un sussurro, ma Mello lo sentì. Lo sentì e quel suo cuore marcio perse un battito, lo sentì e quelle mani che non si smuovevano nemmeno quando sparava, presero a tremare.

“Che cosa intendi dire?”

“Tu sei innamorato di Matt?” chiese quel piccolo genio, che piccolo non era più, almeno di età anagrafica. Fece quella domanda con la sua solita voce atona, ma tenne gli occhi bassi, senza sfidare Mello. Non era una gara, era una domanda. Curiosità, forse, o forse dolore. Chi avrebbe potuto dirlo? In fondo si trattava di Nate River, era già dubbio assumere che avesse un cuore, ipotizzare poi che battesse per un altro essere umano... improbabile. Mello già si stava innervosendo, quel ragazzo era troppo calmo, lui avrebbe voluto urlare e sbatterlo al muro, rovesciandogli in faccia tutto: la rabbia, la sua intelligenza, un bacio. Un bacio. Un bacio. Avrebbe venduto l'anima al diavolo solo per un bacio di Near, se solo avesse avuto un'anima.

“No.”

“E allora perché lo stavi baciando?”

Questo era davvero troppo e Mello scoppiò.

“Perché magari così avresti imparato come si fa, disadattato come sei i disegnini non sarebbero bastati.” Mello non aveva urlato, la voce era piatta ma gli occhi di fuoco. Non farmelo dire ad alta voce, sembrava urlare con quello sguardo, capiscilo, non farmelo ammettere.

“Oh.” fu il solo suono che uscì dalla bocca di Near. “Ma io so come si bacia, in teoria. Se vuoi te lo dimostro, devo baciare Matt anche io?”

“No.”

“E allora come faccio a dimostrartelo?”

Mello sorrise, tra il sarcastico e il sollevato, un po' felice e un po' cattivo.

“Bacia me.”

Matt aveva messo in pausa il gioco e si stava godendo quel quadretto comico. Ora sì che le cose si stavano facendo interessanti, sarebbe stato divertente vedere la reazione di Near.

Un tonfo.

Il piccolo robot era per terra, gli occhi di Nate River piantati su quelli di Mihael Keehl. Si avvicinò e tirò su la mano, sfiorando le labbra di Mello, curioso, impaurito. Non era da lui prendere decisioni avventate, poi quello era il suo primo bacio, davvero lo avrebbe dato al suo avversario? A chi altri sennò? In fondo, solo Mello contava nella sua vita, solo lui era alla sua altezza, anche se mai l'avrebbe ammesso, solo lui la sua condanna. Se fu Near a poggiare le labbra su quelle del biondo, fu quest'ultimo a tirarlo verso di sé, a stringerlo quasi per paura che scappasse, quasi volesse sentire quanto in realtà fosse scheletrico il suo omino bianco.

Anche la vita di Mello era minuta, fu questo il primo pensiero che attraversò la mente di Near, per poi rendersi conto che le labbra del biondo sapevano effettivamente di cioccolata. Un sapore in quel modo sarebbe dovuto essere illegale per quanto avrebbe potuto dare assuefazione.

Era un disastro di bacio, una lotta, l'ennesima sfida, eppure era loro. Era il loro bacio, la loro vittoria e la loro sconfitta; erano i respiri sempre più corti, sempre più frequenti, era però anche apnea di due illusi che non vogliono allontanarsi. Erano le mani di Mello che avrebbero voluto strappare la camicia bianca di Near, mentre si costringevano a darsi un contegno, con scarsi risultati. Era il respiro interrotto bruscamente a metà del piccolo genio, era la testa riversa all'indietro mentre il biondo gli lasciava un bacio bollente alla base del collo.

“I porno li potete girare su un'altra stanza? Sto cercando di giocare.”

Mello si girò lentamente, si portò una mano al pantalone e lanciò un coltello a sinistra di Matt, quasi sfiorandolo.

“Porca puttana Mello!” sbottò il suo migliore amico.

Ignorando completamente Matt, Mello si girò verso Near, che gli stava tirando il bordo della maglia. Lo guardò deciso, le pupille dilatate sotto i capelli disordinati.

“Dovremmo farlo più spesso.” sussurrò, prima di chinarsi a riprendere il piccolo robot e avviarsi verso la porta.

“Molto più spesso.” sorrise Mihael.

   
 
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