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Autore: Rihannon    10/06/2009    5 recensioni
Ciao^^ E' una specie di storia, frutto di una conversazione fra 2 cretine il sabato sera alle 10 e mezza^^ Spero piaccia a molti^^
Testa inclinata, appoggiata pigramente a una mano, Alessandro il Grande di Macedonia ascoltava altrettanto pigramente Antipatro e gli altri che gli parlavano di… Di… Di cosa, esattamente?
Genere: Romantico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alessandro il Grande, Efestione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L'aquila e il leone

Testa inclinata, appoggiata pigramente a una mano, Alessandro il Grande di Macedonia ascoltava altrettanto pigramente Antipatro e gli altri che gli parlavano di… Di… Di cosa, esattamente?

Non lo sapeva. L’unica cosa che la sua mente assonnata riusciva a focalizzare era che si era dovuto svegliare prestissimo per andare a quella stupida riunione. Tra l’altro, non ne vedeva la minima utilità; tanto si faceva sempre e comunque come voleva lui, pensò sogghignando. E per giunta, non aveva potuto aspettare che il suo Efestione addormentato a pochi centimetri da lui si svegliasse. Ciò lo innervosiva più di ogni altra cosa; era sempre lui il primo a svegliarsi tra i due, e adorava ammirare il fisico scolpito e fortificato dalle numerose battaglie di Efestione, del suo Phai.

E mentre lo osservava, gli ritornavano alla mente tutti i particolari della notte passata insieme, anche i più piccoli. Non l’ennesima notte, ma LA notte. Ogni notte era LA notte, sempre diversa. Forse perché Efestione aveva una fantasia fervida ai limiti dell’assurdo e riusciva non si sa come a inventarsi sempre un nuovo giochetto…

D’un tratto il grande re sente decine di occhi puntati su di lui, più precisamente gli occhi dei suoi generali riuniti a consiglio. E non sono occhi carichi di ammirazione…

“Beh, che c’è, che mi guardate tutti così male?” chiese Alessandro, svogliato.

“Perdonami, mio sire, se oso farti notare questo. Ma il fatto è che ce ne siamo accorti tutti e…” Antipatro viene interrotto in modo alquanto brusco da Alessandro, che non ha nessuna voglia di prolungare la sua permanenza in quella stanza.

“Uffa, Antipatro, come sei prolisso! Vedi di darti una mossa, il tuo re non ha tutta la giornata!”.

“ Come desideri, mio sire.” Risponde il vecchio macedone, facendo una pausa a effetto.

“ Beh, stavi ridendo da solo. “

 

Alessandro sgrana gli occhi. Se non fosse un gesto inappropriato per un uomo del suo rango di tirerebbe molto volentieri una bella manata in fronte. Quindi si limita a massaggiarsi le tempie.

“ Affari miei, Antipatro. E’ possibile che tu sia più pettegolo di un’ancella pettegola?!” sbuffa.

Il povero Antipatro, che non ha fatto nulla per sentirsi dare dell’”ancella pettegola”  vorrebbe replicare, ma sa perfettamente che non gli conviene. Specialmente oggi che il re non è proprio di buonumore.

Un altro generale, Clito, si fa avanti: “ Sire, veramente… La riunione…”

“Già, già, già. “ lo interrompe Alessandro sovrappensiero. “ Stavate dicendo?”

-Rumore di porta che si spalanca di colpo-

“AMOREEE! SAI PER CASO DOVE HO MESSO I MIEI VESTITI?” urla” E’ tutta la mattina che li cerco, ma proprio non riesco a trovarli! Uffi!”

“Ah, Efestione…” commenta Clito, evidentemente irritato. E’ di dominio pubblico che Efestione è il favorito del re.

“Clito…” risponde il generale, accennando un saluto con la testa come se fosse per caso. Clito non gli piace neanche un po’; è viscido. E mira troppo, decisamente troppo, ad attirare l’attenzione di Alessandro, del suo Xandre.

Il re non apre bocca. Ciò che non ha potuto ammirare stamattina presto può ammirarlo adesso: Efestione è completamente nudo, eccezion fatta per un delizioso paio di pantofole rosa antico, cucite a mano con un materiale che viene da lontano ( che noi al giorno d’oggi chiameremmo “peluche”).  E’ impossibile non restare incantati di fronte a tale bellezza, anche per un’assemblea di soli uomini che tanto hanno viaggiato e tante meraviglie hanno visto.

“Per fortuna non ci sono ancelle nei paraggi!” pensò Alessandro sollevato. (E’ infatti risaputo che per quanto possano essere composte e ubbidienti, nemmeno le ancelle del grande re di Macedonia possono resistere a un tale concentrato di gnoccaggine, passatemi il termine).

Tuttavia, Efestione riesce comunque ad avere molti occhi rivolti verso di lui. Ma sono gli occhi di uno solo che gli interessano, i soli in quella stanza di Babilonia che lo guardano trasmettendo muto e puro amore: quelli bicolori di Alessandro.

L’azzurro del cielo, il verde dei fiumi e il blu profondo del mare si mescolano in quello sguardo lungo e intenso.

Sorride: “Allora? I miei vestiti?”

Salve, cari lettori^^
Primo capitolo di una ff ispirata totalmente e incommensurabilmente a questi due puccissimi gnocchi! Spero che nessuno veda la coppia derisa dalla mie parole, perchè mi spioacerebbe molto che arrivasse questa idea, io li adoro alla follia xD
Spero recensirete in tanti^^

Quella (sempre lei) delle seghe mentali
Quil Ateara's Girlfriend
  
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