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Autore: behindamask    26/05/2017    0 recensioni
C'era una volta una storia... che volle cambiare il proprio destino.
Genere: Avventura, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cammina e cammina, finalmente riuscì a trovare il parco. Con tre giorni di ritardo rispetto a quanto si sarebbe aspettata.

“Le persone hanno delle gambe così lunghe… loro possono percorrere un chilometro in tantissimo tempo, io invece sono piccina e anche correndo non sarei più veloce di una tartaruga!”

“Mi hai chiamata?” chiese una voce che sembrava provenire dall’erba alta. La storia si spaventò molto e sobbalzò.

“Chi sei? Dove ti nascondi?”

“Io sono Tartaruga Gigante, la più grande del mondo! O almeno, di questo Safari... ti ho sentita mentre mi nominavi. Tu chi sei?” rispose mentre, passo dopo passo, le si avvicinava.

“Io sono una storia! Mi dispiace di averla disturbata, signora tartaruga!”

“Nessun disturbo!” sorrise allora. Le sue zampe rugose si muovevano molto lentamente e ad ogni passo si sentiva quasi un tonfo come se fosse caduto per terra un sacco di patate. Ora il viso dell’animale era molto vicino alla copertina della storia e questa poté osservarla per bene. La sua pelle cadente sembrava indurita dal tempo, i suoi occhi di un verde spento si facevano piccini piccini nello sforzo di vederla bene, ma la sua voce era amichevole come quella delle dolci nonnine che andavano in biblioteca per leggere le storie ai loro nipoti. “Non ci vedo molto bene e non credo di aver mai visto un animale della specie storia tra di noi… che cosa sei di preciso? Un mammifero?”

“Mi dispiace, signora tartaruga”, replicò. “Io non sono un animale, sono solo quello che ho detto, ossia una storia!”

“Non capisco…”

La storia notò che la Tartaruga aveva un modo particolare di parlare. Scandiva ogni parola lettera per lettera e la sua voce cigolava come la porta arrugginita di ingresso della biblioteca.

“Vengo da una biblioteca, avevo una storia tutta per me, ma era molto triste… così ho deciso di riprendere in mano il mio destino e di scriverlo da zero. Per questo le mie pagine sono tutte bianche…”

“Ora la situazione mi è più chiara. Sei alla ricerca di un’avventura, giusto?”

“Proprio così!”

“Allora sei nel posto giusto. Sali sul mio guscio e ti presenterò tutti i miei amici!”

La storia pensò che l’invito fosse molto gentile, soprattutto perché dopo tutto quel gran camminare era davvero stanca e stare seduta non le dispiaceva per niente.

Da lassù poteva guardare tutto il panorama attorno a lei. C’erano alberi alti, molto più di quelli di città. Erba in grande quantità e un sacco di arbusti che con le loro foglioline le facevano il solletico. C’erano moltissimi fiori di tanti colori diversi.

Cullata dai passi della tartaruga lenti e cadenzati, si addormentò.

  
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