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Autore: CrystalWolf    01/06/2017    4 recensioni
"Caro direttore.
Continuo a sentir dire che mi hanno preso. Ho sentito la storia del grembiule di cuoio. Mi ha fatto molto ridere.
Volevo usare il sangue dell'ultima per scrivere questa lettera, ma ora è duro come colla. L'inchiostro rosso andrà bene spero ahaha.
Il mio coltello è così lungo e affilato che non vedo l'ora di tornare in azione.
Firmato : Jack lo Squartatore.
P.S. Non vi dispiacerà se mi sono dato un nome d'arte. Adesso dicono che sono un dottore."
Genere: Dark, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa One-shot nasce quando, per l'ennesima volta mi sono documentato sul caso di Jack lo Squartatore.
È un'idea malata che nasce dal fascino che questa figura inquietante, ma molto magnetica e affascinante esercita su di me. Il primo archetipo dell'assassino seriale esaltato dai media, l'incarnazione dell'East End.
Ho studiato per anni il caso di Saucy Jack, avendo la fortuna di aver avuto un professore esperto di criminologia al liceo.
Passavo interi pomeriggi da adolescente a documentarmi nelle varie biblioteche e nel suo studio sui più svariati casi di omicidio.
Premtto che questa storia non incarna alla perfezione la figura di Jack. È ritratto fedelmente, ma ci sono aggiunte che sono in comunione con la mia personale visione del persongaggio, e per far calare di più i lettori nella lettura(seppur breve e spero di esserci riuscito).
Finito l'angolo "cazzi miei" vi lascio alla storia.


~~~~~~~~TROVA, PRENDI, SQUARTA~~~~~~~~


Era una fredda e piovosa serata d'Agosto.
Su di un tetto guardavo la gente che rincasava nelle sue abitazioni, dopo una giornata di lavoro nelle fabbriche, negli uffici, a spazzare la merda dei ricchi e altre attività lecite o meno.
La "Gente dell'East End." La chiamavano.
La feccia della città, il putrido pantano all'ombra della St. Mary Matfelon Church.
Whitechapel.
TROVA, PRENDI, SQUARTA
Avevo conosciuto il mio salvatore quindici anni prima.
Oh all'epoca Londra era un brutto posto in cui vivere se eri, come me, uno degli invisibili. Il classico ragazzino sperduto di questo buco.
Madre assente e padre inesistente.
Ma volevo bene a mia madre. La vedevo come il faro che guidava quella nave in tempesta che era la mia vita.
Ho vaghi ricordi di lei che si affollano nella mia mente. Immagini, voci..
Oh adesso ci ho preso la mano. Chissà se uscendo e parlando con il primo sconosciuto che capita, costui è reale o frutto della mia immaginazione.
All'inizio tentavo di capirlo, ero circondati dai fantasmi, ohhh come ridevano, era spettacolare. Ne avevo paura all'inizio ma ora..ora è divertente.
Divertente come quando una fredda lama affonda nella carne, e il sangue caldo sgorga copioso. Gli occhi diventano vitrei e mentre la vita abbandona il corpo, quest'ultimo, un ammasso di carne ormai immobile diventa..il mio parco giochi Ah Ah
Comunque parlavamo del mio presunto salvatore. Scusate quando inizio a fantasticare sui miei giochetti, mi infervoro un po. Un gentiluomo della mia levatura non può permetterselo.
Lo conobbi una mattina, mentre vagavo per quel buco nero che era Whitechapel.
Un ammasso di catapecchie, vicoli bui, sporcizie, puttane e ladruncoli.
Ricordo che si era sempre immersi in una coltre grigia, anche quando splendeva il sole, il fumo delle fabbriche circondava ogni cosa.
Fumo, sporcizia, malattia e morte. Whitechapel colpiva al naso prima che agli occhi.
Ricordo due uomini, bombetta nera, giacche rosse, gli occhi erano infuocati, avidi del mio essere.
Avevano in mano due coltelli, ohh ricordo il metallo arruginito, il manico..mi attirava, un brivido di adrenalina mi percorse tutta la spina dorsale. Bramavo con un'intensità incredibile di stringere, di impugnare un oggetto simile.
TROVA, PRENDI, SQUARTA.
Ed eccolo lì. Dietro di loro, una figura nera, con un cappuccio. Non scorgevo il volto, inizialmente lo scambiai per un demone.
Volò addosso a quegli uomini. Oh sì. Volava..tra quelle nuvole di merda, volteggiava..addosso a quegli uomini. Un angelo della morte nero..terribile.
Dal corpo dei due estrasse una coltello insanguinato. Oh era divino. Lungo e forte, senza una macchia, a parte il sangue
Ero rapito da quella lama vermiglia. Volevo essere come lui. Un angelo della morte.
E mi prese con sè, non ero più solo. Avevo sentito parlare di lui. Voleva migliorare le cose..diceva che potevo farlo anche io. Rendere Londra migliore. In quindici anni non notai nessun miglioramento nell'East End. Ma ci credevo, stupido bambino ingenuo.
Con lui, studiavo, viaggiavo, imparavo
Sono stato in India. Io..il piccolo Jack...in india.
Lì appresi le tecniche del terrore del terrore da alcuni guerrieri indiani. La morte e i peggiori terrori scatenati dalla tua mente. Che cosa sublime.
Il salvatore si fidava di me. Lui era un padre, un angelo. Ma come tutti gli angeli prima o poi cadono.
La verità mi travolse come un fiume in piena.
Sgretolò ogni certezza che aveo raggiunto in questo mondo.
Tradito, affranto,ma trasformato in un macchina di morte e terrore avrei creato il mio credo. Il credo di un mostro.
TROVA, PRENDI, SQUARTA
Mi sono creato un bel look. Cilindro nero, cappotto e un cappuccio bianco che ricopriva il mio volto. Un occhio era più aperti dell'altro. Piccole chicche del personaggio.
Dovevo trovare un nome, fra le voci che affollavano la mia mente, una in particolare era insistente.
Si chiamava Saucy Jack. Mi piaceva.
"Uccidili. Squartali. Sono i reietti della città, coloro che appestavano la vita tua e di tua madre. Meritano di morire. Meritano di conoscere, Jack lo Squartatore. "
Adottai il nome.
Affilai il mio coltello. Oh era speciale. Come l'ho sempre sognato. Simile a una mannaia, poteva ferire sia di punta che di taglio.
Serviva solo la vittima. La prima vittima. Scelsi le puttane, reiette della strade, appestavano Londra attirando i ratti dal ventre putrido di quella città.
La scelsi. Si chiamava Mary Ann. Mary Ann Nichols.
La seguivo, guardavo il suo itinerario, spiavo i suoi incontri, la sua routine..sapevo tutto della dolce Mary Ann.
Era una fredda e piovosa serata d'Agosto. Mary ann, ubriaca barcolla in una Buck's Row deserta.
Mi avvicino, lentamente, sussurro il suo nome.
Lei si gira, mi vede, un piccolo grido soffocato.
TROVA, PRENDI , SQUARTA.
Firmato : Jack lo Squartatore.


Un mese dopo, in tutta Whitechapel, i bambini cantavano una sola filastrocca.
"You better watch out,
You better no cry,
You better no pout, I'm telling you why...
He knows when you are sleeping,
He knows when you're awake,
He knows if you've been bad or good,
So be good for Goodness's sake,
Jack the Ripper is coming to Town.


La polizia un mese dopo riceverà una lettera senza data.
La scritta recitava : "Otto piccole puttane, che non vanno in cielo,
Gladstone può salvarne una, ma restano sette.
Sette piccole puttane che implorano uno scellino,
Una sta a Henage Court, e poi la ammazzo.
Sei piccole puttane, felici di essere vive.
Una si avvicina a Jack, così ne restano cinque.
Quattro puttane e poi ancora tre, semino il panico in città.
Poi sono in due.
Due piccole puttane che tremano di paura,
in cerca di un rifugio nel cuore della notte.
Jack usa il coltello e ne resta una.
E l'ultima per Jack è il più gran divertimento.

Jack lo Squartatore.
  
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