Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: janus_valker    03/06/2017    0 recensioni
cronaca dell'inizio dello scorso sabato sera e dei pensieri che mi affollavano la testa
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono le otto e quaranta di sera e tra mezz'ora devi uscire. Ti infili sotto la doccia e ti lavi. Chiudi l'acqua, indossi l'accappatoio, ti asciughi e ti pettini la barba: potresti conoscere qualche ragazza questa sera, quindi devi essere presentabile.
Sei asciutto. Vestiti, scarpe, giacca di pelle, portafoglio, chiavi, telefono, tabacco e sei fuori. Entri in macchina e cominci a guidare. Devi fare una ventina di chilometri, per cui scegli la musica giusta.
Ma d'un tratto cominci a provare qualcosa.
Una strana sensazione di inquietudine, molto più forte del solito.
Ti manca qualcosa.
Accosti e controlli. Hai con te tutto quello che ti serve, ma ancora ti manca qualcosa.
Ma cosa?
Riprendi a guidare e intanto ripercorri mentalmente ciò che hai fatto nella giornata. Hai visto degli amici, hai riso, suonato, hai fatto battute: ordinaria amministrazione, anzi potresti quasi dire di aver avuto una bella giornata.
E allora da dove viene questa sensazione?
Continui a fissare il cielo. Non ti è mai piaciuto il cielo delle nove e mezza d'estate. Quel blu scuro che pian piano tende al nero. Il blu è il colore della tristezza. Crea dipendenza, il blu, ecco perché lo usano sui social network. Tristezza e dipendenza, non è buffo?
All'improvviso non ce la fai più.
Fermi l'auto su una piazzola, salti fuori, vedi un ramo, lo prendi e colpisci il guard rail. Una, due, mille volte finché in mano non ti resta un moncherino di legno.
Riprendi fiato e ti calmi, ma la sensazione è ancora lì. Il petto stretto da una morsa, le mani che tremano, mentre lentamente ti lasci cadere a terra.
L'adrenalina lascia il posto alla disperazione e alla paranoia. Domande affollano la tua mente senza lasciarti un attimo di respiro. “Perché sono così piccolo?”, “perché devo sempre implorare per essere amato?”, “qual è il senso di tutto questo? Qual è?”.
Non c'è senso. Non tutto deve averlo. Un bambino esce di casa per giocare a pallone e viene investito da una macchina, qual è il senso? Nessuno. Non tutto deve averlo.
E adesso?
Adesso niente, torni in macchina e vai

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: janus_valker