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Autore: Sarah Shirabuki    04/06/2017    0 recensioni
cosa succederebbe se un giorno come tanti altri scopriste di dover combattere la reincarnazione di uno stregone malvagio, che compare ogni cento anni con lo scopo di distruggere il mondo intero? e se un'amica appena conosciuta fosse l'unica in grado di aiutarvi? Cosa accadrebbe se il vostro destino dipendesse dalla vostra vittoria o sconfitta? E se il ragazzo che amate diventasse il vostro peggior nemico? Questo è ciò che accade a Simona Knight, una giovane ragazza giunta a Londra in cerca di fortuna. Il suo incontro con Annika Saalfeld e la sua famiglia cambierà radicalmente la vita della giovane, facendole scoprire una terribile verità: lei è una strega, e deve combattere la reincarnazione di uno stregone malvagio vissuto oltre 1000 anni prima, ed impedirgli di rinascere nel suo vero corpo, ibernato in Siberia in una bara di ghiaccio. Yoh, il migliore amico di Simona, deciderà di accompagnare la giovane nel suo allenamento e nel suo viaggio verso la Siberia, per porre un nuovo sigillo. Con lui Annika. Ma i colpi di scena non tarderanno ad arrivare. Vi invito a leggere e recensire, se vi va. Un saluto e buona lettura
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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"Assomigliava a te?". Chiede Simona a Yoh, mentre il ragazzo le racconta nei dettagli il sogno che ha fatto. I due amici sono ora seduti sul divano, e la ragazza ha appena addentato un croissant. Il bruno sospira, per poi ripeterle per la seconda volta ciò che detto in precedenza. 

"Sì, Simona, ti giuro! Sembravo io in una vita precedente". Le risponde, con una certa enfasi: non si è di certo divertito a vedere uno strano tizio uguale a lui che combatteva contro qualcuno senza volto, o meglio, lui non lo ha proprio scorto. Sentiva solo una grandissima negatività provenire da costui, ed un forte legame con le altre due figure accanto al suo " sosia ". 

"Ed il mago assomigliava a me hai detto?". Chiede Simona, interrompendo i pensieri del ragazzo. Yoh annuisce, bevendo un sorso del proprio latte dalla tazza. 

"Sì, aveva i tuoi stessi occhi e la tua stessa espressione fiera. Mentre il giullare non l'ho ricollegato a nessuno. E la cosa più sconvolgente, è che lo spadaccino si chiamava Yoh, proprio come me! Ed il mago come tuo padre, Owen". A quell'affermazione, Simona sente che in quel preciso momento il suo cuore ha accelerato i battiti, il breve tempo di un secondo, poi è tornato ad un battito normale, per quanto sia possibile.

"Ma... ne sei certo? Si chiamava proprio... Owen?". Chiede nuovamente, quasi timorosa o sperano di aver capito male. Ma la reazione di Yoh, che annuisce risoluto, non lascia adito ad alcun dubbio. 

"Certo! Yoh era lo spadaccino, il giullare Deacon ed il mago Owen. Anche l'ambiente, a ben guardare, era.. come dire... diverso. Sembrava di un'altra epoca. Un tempo passato, antico. Però non ho proprio idea di che epoca fosse ". Silenzio. Entrambi riflettono. Poi Yoh guarda Simona e prende parola.

"Simona... non mi sarei mai aspettato di dirlo proprio io, ma secondo me non è una coincidenza...". Ammette. Non è tipo da questo, ma ultimamente crede molto al destino e non crede più ci siano delle coincidenze. Ogni cosa, anche la più elementare, succede per un motivo ben preciso. 

"In effetti hai ragione... prima io, poi tu". Ammette anche Simona, dando ragione all'amico, che la guarda per poi scuotere il capo.

" Beh, non pensiamoci più! Hai dei bagagli da finire di preparare, ed abbiamo un aereo da prendere! ". La incita lui, dandole una leggera pacca sulla spalla. " Vado a casa, ci vediamo all'aereoporto tra qualche ora. Devo preparare anche io le mie cose ". Fa il giovane, e Simona annuisce: è felice che Yoh si sia offerto di accompagnarla nel suo viaggio, le da forza e coraggio saperlo vicino a sè in un momento per lei così delicato. I due ragazzi, dopo alcune ore in cui entrambi hanno ultimato i preparativi del viaggio, arrivano all'aereoporto. Simona è emozionatissima: appena arriverà a Londra incontrerà il famosissimo Alessio Saalfeld, il profumiere che lei da sempre ammira. Egli è molto stimato, ed ha scoperto molti giovani talenti. Spera davvero che accetterà di collaborare con lei. I due giovani si siedono, in attesa dell'aereo. Yoh guarda l'orologio qualche istante, per poi fare per dire qualcosa. Ma una ventata gelida lo fa ammutolire, ed una voce alle loro spalle lo fa girare di scatto. 

"Voi credete nella reincarnazione?". E'una voce maschile, fredda. I due giovani rimangono raggelati per qualche istante, a Yoh quella voce non pare nuova e forse nemmeno a Simona, anche se è a livello inconscio che le pare di averla già sentita. 

"Cosa?" Dicono all'unisono e voltandosi verso chi ha parlato. E' un ragazzo moro, ed avrà all'incirca 28 anni, l'età di Simona. La prima cosa che la ragazza nota di lui sono i suoi intensi occhi azzurri. Quasi ne rimane fulminata, tanto sono belli. Gli stessi occhi di Yoh, si ritrova a pensare.

"Reincarnazione?" La voce dello stesso Yoh riporta la ragazza alla realtà, facendole scuotere violentemente il capo.

"Sì, voi due ci credete? Sapete... io ci credo, e molto" Ghigna il ragazzo, in un modo quasi crudele ed un pò sadico. Si avvicina a Yoh, in modo che solo lui oda ciò che stà per dirgli "Chissà... magari io sono la reincarnazione di uno stregone malvagio e tu di uno spadaccino.. eh, Yoh?" Il ragazzo in questione impallidisce di botto, e Simona lo vede ma, non avendo udito ciò che il misterioso nuovo arrivato ha detto, non ne capisce la ragione.

"Che c'è? Stai poco bene?" Chiede il misterioso ragazzo a Yoh, vedendolo sbiancare tipo cadavere. " La mia era una supposizione come tante, non pensavo di turbarti così tanto ". Incrocia le braccia, ed è ovvio che mente: il suo scopo era esattamente turbare Yoh, su questo non c'è dubbio. Il perchè tuttavia, è ignoto. 

"Ma tu... chi diavolo sei?". Chiede il castano, riscuotendosi dal proprio torpore e con aria alquanto seccata da quell'atteggiamento. 

"Già, che maleducato, non mi sono neanche presentato... sono Deacon Williams, e come voi devo prendere l'aereo che andrà a Londra. Volevo solo fare amicizia ". Ride appena, mentre Yoh continua a fissarlo gelidamente: quel ragazzo ha un non so che di strano. 

"Io sono Simona... Simona Knight" Si intromette nella conversazione la bionda. Deacon la guarda, ed a Yoh passa un brivido lungo tutta la schiena, come di paura. Come se, per la seconda volta, qualcosa in lui stesse cercando di metterlo in guardia su qualcosa. 

"Knight hai detto? Sai, sei famosa, nella mia famiglia". Risponde Deacon, mentre Simona rimane sorpresa, e si indica con il dito.


"Io?". Chiede alquanto sbigottita: non ha fatto niente per farsi conoscere addirittura in Inghilterra! 

"Si, tu! O meglio, i tuoi antenati. La famiglia Knight è molto conosciuta. Nel Medioevo ha compiuto una grande impresa". Le risponde Deacon, ed è vero: la famiglia Williams ha sempre avuto una gran stima per la famiglia Knight, conoscendo le grandi imprese da loro compiute nel mille. 

"E cioè?" Chiede Simona, volendo saperne di più: in fin dei conti, si tratta pur sempre della sua famiglia! Deacon fa per risponderle, ma all'improvviso viene annunciato che i passeggeri devono recarsi a bordo dell'aereo. "Oh, dobbiamo andare, Yoh ". Fa la nragazza, ma il suo amico pare imbambolato a fissare quel paio meraviglioso di iridi celesti di fronte a lui. " Yoh!" Lo squote la bionda, ma nuovamente non ottenendo da lui alcuna risposta. Il ragazzo ha lo sguardo fisso su Deacon. C'è qualcosa in quel ragazzo che non lo convince affatto. Non sa perchè, ma quello strano individuo non gli piace per nulla. L'altro si limita a fissarlo dritto negli occhi con il suo sguardo di ghiaccio, mentre un ghigno poco rassicurante gli incornicia di nuovo il viso. "Yoh! Ci sei?! ". Si spazientisce Simona, mentre Deacon passa davanti al castano. 

" Cosa c'è, Yoh? Perchè non rispondi alla tua amica? ". Chiede, mentre l'altro si riscuote di colpo, non appena il contatto visivo tra loro si interrompe. 

"Certo Simona, andiamo! Scusami, ma ero sopra pensiero". Si giustifica il ragazzo, mentre lei annuisce perplessa. Si gira verso Deacon, porgendogli la mano. 

"Spero di rivederti, Deacon". Sorride dolcemente, mentre lui stringe la sua mano, così forte che quasi le fa male. Eppure quel contatto è gelido: la mano del giovane sembra infatti un pezzo di ghiaccio! 

"Ci rivedremo sicuramente, Simona". Sogghigna lui, per poi farle un cenno di saluto con la mano dopo averle dato le spalle ed essersi incamminato. Lei annuisce incerta, poi va con Yoh, ed insieme prendono l'aereo. Yoh è piuttosto taciturno. Simona ogni tanto lo fissa, poi si decide a chiedergli il perchè di tutto quel silenzio.

"Yoh, ma che c'è? Mi sembri piuttosto strano". Ammette, mentre lui rimane a braccia conserte e con lo sguardo fisso sul sedile di fronte a lui. 

" Quel ragazzo che abbiamo incontrato... non mi piace per nulla. Mi ha detto una frase strana. Precisamente: " e se io fossi la reincarnazione di uno stregone malvagio e tu di uno spadaccino che ha lottato contro di me?" Non ti pare strano?". Chiede, mentre Simona sgrana gli occhi dalla sorpresa.

"Ha detto questo?" Chiede, e Yoh annuisce per poi finalmente guardarla, occhi negli occhi.

" Si. Prova a riflettere: prima quei sogni in cui io sembravo uno spadaccino, ed ora quel tizio che somiglia a quel giullare che accompagnava me ed il tizio che sembrava tuo padre versione giovanile. Ed in fine, lo stesso ragazzino se ne esce con una frase simile. Sono sempre più convinto che questa storia vada chiarita al più presto, c'è dietro qualcosa di misterioso ". Commenta, mentre Simona si rende conto che Yoh ha ragione: quel Deacon non convince nemmeno lei. Più che lui, sono i suoi modi ed il suo sguardo ad averla turbata. ma è anche vero che non lo vedrà più, quindi perchè preoccuparsi? Cerca di non pensarci molto. In un altro angolo dell'aereo, però, c'è anche Deacon, che ha seguito Yoh e Simona di nascosto e si è messo in un punto in modo da sottrarsi alla loro vista, ma da avere loro ben visibili. I suoi fini sono imperscrutabili, ma fissa Simona con un ghigno.

"Finalmente ti ho trovata. Ed ora non puoi più sfuggirmi". Commenta tra sè e sè. " La giovane Knight, ti ho cercata a lungo. Ed ora eccoti qui ". Proprio in quel mentre, Simona si sente spiata e si volta un momento. Poi scuote il capo violentemente. Chi può essere che la spia? Nessuno! La ragazza si è messa il soprabito della sua amata mamma, la quale le manca molto. Ed il fatto che suo padre sia misteriosamente scomparso, certo non migliora le cose. Abbraccia Yoh.

"Che c'è, Simo?". Le chiede il ragazzo, sentendosi abbracciare dalla giovane, che a sua volta scuote il capo e soffoca il viso contro il soprabito dell'amico. 

"Nostalgia... abbracciami, ti prego". Gli chiede, in cerca disperatamente di un conforto, e di calore. Lui la abbraccia, stringendola forte a sè. Deacon stà osservando la scena, e pare essere furioso nel vedere Simona che abbraccia quel ragazzo. Dalla rabbia, stringe i pugni talmente forte fino a farsi pure sanguinare la mano, ed alcune gocce di sangue cadono a terra.

"Tu! Ragazzino, come osi? Come osi anche solo sfiorarla?" E' sempre più geloso, anche se nememno lui ne capisce bene la ragione. In fin dei conti, ha conosciuto Simona solo da qualche ora! Eppure... Vorrebbe essere lui al posto di Yoh, insieme a Simona. Ebbene sì, si è innamorato della ragazza a prima vista, il così detto colpo di fulmine. Ma per ora, si impone di stare calmo e di non fare mosse avventate: ci sarà tempo per agire. 

Salve ragazzi! Ed eccomi qua con un nuovo, esplosivo capitolo! Abbiamo conosciuto Deacon Williams, che porta il nome dello stesso giullare che Yoh sognò. Coraggio, ditemi che idea vi siete fatti: cosa sta succedendo? Chi è in realtà il ragazzo appena conosciuto dai due amici? Aspetto pareri e recensioni, intanto volo a scrivere il capitolo quattro! Baci

MENCIA
  
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