Luna bugiarda

 
 
 
 
 
 
 
 
Bacche rosseggianti sovrastano l'aula.
L'argento liquido dei suoi occhi riflette i raggi di luna, brilla e ti cattura nella sua tela di rugiada - essa è fatta di fili di pania che solo la notte può smascherare.
«La luna mente, Draco» sussurra, ammaliatrice.
Fa un passo indietro.
I tuoi occhi no, sembri comunicarle con un sorriso spietato.
Avanzi verso di lei.
«Ci staranno cercando, Astoria ti starà cercando» ti stuzzica, malefica. Indietreggia ancora, sobbalza e poi defila le verdi foglie appese.
Le sue parole sono acqua che ti scivola addosso e libera un brivido sulla tua pelle. Sorridi, indolente ai suoi tentativi di depistarti: le sue labbra mentono, ma nulla possono per celare l'affanno che la depreda della fredda indifferenza lasciando scoperte le sue debolezze – forme voluttuose. La luna rivela il suo desiderio, tu ti mostri a lei con tutte le tue voglie. Continui ad avvicinarti, lento e letale.
Sembrate danzare.
È il vischio che scandisce i vostri passi. Vitious lo ha appeso a ogni angolo della stanza, Daphne non può evitarlo per sempre.
Un alito di vento soffia i lunghi capelli verso di te, le sue ciocche si mischiano ai tuoi ciuffi; oro e platino si confondono in un sottofondo di battiti trepidanti. Puoi sentire il suo profumo inebriarti i sensi, solleticare il tuo appetito.
Daphne è un angelo di ghiaccio che tremola come la fiammella di una candela, una visione di leggiadre note che prendono forma nella stanza buia, dove solo la luna può intrufolarsi.
«Sei ubriaco, Draco» ridacchia, sbattendo contro i piedi di un banco.
Finalmente la verità! «Sei tu che mi hai offerto la coppa d'idromele.»
Daphne è l'essenza più delicata di nettare, il frutto più succoso che si può raccogliere in un bosco albino. Ella è nata e cresciuta sotto i raggi di luna, gli aloni spettrali le hanno dato colore e sapore; per questo ti è irresistibile.
Puoi sentire il tuo sangue ribollire, la pelle è sensibile al più flebile tocco. Un fascio d'argento colpisce la preda, da cacciatore purosangue sai che non ha vie di fuga. Gusti la vittoria sulla punta della lingua ma, elegante, godi ancora un altro po' dell'attesa.
«Dovremmo tornare al ballo. Blaise si starà chiedendo che fine ho fatto» ti consiglia. La bocca resta socchiusa promettendo sinfonie più dolci che muoiono strette tra i denti.
Daphne è figlia della notte, diafana e candida ma pungente e ingannatrice come un giglio d'acqua: sfugge alle attenzioni e tradisce con uno sguardo.
«Bugiarda» denudi le false proteste, arrogante, «perché non riprovi, Greengrass?»
Daphne è un gattino che s'arruffa e diventa più bello quando tira fuori gli artigli. «Non ci provare, Malfoy! Per chi mi hai scambiata?»
«Nessuno» giuri, una mano al petto. Senza volerlo, ghigni mentre ti sporgi verso di lei con un inchino; lei fa il suo ultimo passo lontano da te. «Riconoscerei le tue intenzioni ovunque» la sfidi.
La luna è bugiarda, capricciosa: ha coperto il tuo gioco, ma quando fai per alzare gli occhi ella, dispettosa, rivela la tua mossa.
Siete entrambi nel cuore della ragnatela.
Il vischio vi circonda.                                                                
Daphne è un angelo senza ali, e non può scappare dalle tue labbra.