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Autore: eleCorti    05/06/2017    4 recensioni
[Seconda classificata al contest Situazioni XY di Biancarno e harriet :-) sul forum di efp]
Stava per dire il fatidico sì, quando il portone della chiesa si spalancò. Chi poteva essere così sciocco da presentarsi in ritardo a un matrimonio? Era George Koizumi.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sì, lo voglio?
 
Era emozionata, e parecchio. Si stava per sposare con il suo fidanzato Tokumori, e ciò la metteva in agitazione. Si fissò un’ultima volta allo specchio: il trucco era semplice e sobrio, mentre i capelli erano legati in uno chignon.
Sospirò. Ormai era troppo tardi per farsi prendere dal dubbio. Lui se n’era andato quella sera di dieci anni fa e non lo aveva mai più rivisto. Le aveva solo lasciato uno stanzino con le creazioni della Paradise Kiss e poi... poi era riapparso per disegnarle il vestito da sposa. Perché lo aveva fatto? Non poté fare a meno di chiedersi la giovane Yukari. Così la metteva in difficoltà.
Qualcuno entrò in quella stanza semibuia. Ormai era giunta l’ora e non poteva più tornare indietro. Si alzò e uscì dalla camera. Poco dopo, era in macchina diretta verso la chiesa.
 
****
 
Ecco, ormai era giunta. Mentre attraversava la navata, si sentiva così pesante, come se una voragine si stesse per aprire sotto di lei e inghiottirla nella sua oscurità. Il suo sposo Tokumori era così raggiante. Inspirò un’ultima volta prima di fermarsi all’altare accanto al suo futuro marito.
“Vuoi tu, Hiro Tokumori prendere la qui presente Yukari come tua legittima sposa, finché morte non vi separi?” il prete si rivolse allo sposo.
“Sì, lo voglio” rispose il giovane, guardando intensamente la sposa di fronte a lui.
“E vuoi tu, Yukari prendere il qui presente Hiro Tokumori come tuo legittimo sposo finché morte non vi separi?” si rivolse alla sposa.
Non rispose. Non sapeva che dire. L’ansia e il dubbio la stavano divorando. Si sentiva oppressa, ma doveva vincere. Tokumori era l’unico che la sapesse rendere felice.
Stava per dire il fatidico sì, quando il portone della chiesa si spalancò. Chi poteva essere così sciocco da presentarsi in ritardo a un matrimonio? Era George Koizumi.
Il suo ex, il suo primo amore, era venuto al suo matrimonio. E ora come avrebbe fatto? Lui era lì con quei suoi penetranti occhi azzurri, i capelli sempre corti e gli orecchini... non era per niente cambiato.
Non ce la fece più. Doveva fuggire. Si sentiva oppressa.
“Scusami Tokumori” disse, mentre una lacrima solcava il suo viso. Poi si alzò il vestito e, correndo, percorse la navata per poi sparire oltre la porta.
Un mormorio iniziò a espandersi per tutta la chiesa, mentre il povero sposo fissava la porta ancora incredulo. Poi vide qualcuno alzarsi e capì. Aveva perso.
 
****
 
Quando era uscita dalla chiesa, aveva trovato George che la attendeva davanti alla sua macchina. Non poté fare a meno di seguirlo: quell’auto le rievocava molti dolci ricordi.
L’aveva portata a casa sua, l’aveva fatta cambiare – indossava una vecchia tuta – e le aveva offerto del the.
“Va meglio?” domandò, sedendosi sul divano accanto a lei.
“Sì...” rispose. Poi si soffermò a osservarlo. Le sue labbra non erano per niente cambiate. Desiderò ardentemente di poterle saggiare di nuovo. Che cosa stava pensando? Non poteva avere quei tipi di pensieri.
“Ad ogni modo...” si riprese.
“Che cosa ci fai qui? Sono...” dieci anni che non lo vedeva. Voleva piangere, ma non perché era triste, bensì perché le era mancato.
“Io... volevo vederti...” si girò verso di lei. Rimase shockata nel sentire quella rivelazione. Perché le aveva disegnato e confezionato l’abito da sposa?
“Yukari...” si voltò verso di lei, accorciando la distanza tra loro.
“Posso baciarti?” quella richiesta la riportò indietro nel tempo.
“Sì” annuì. Aveva desiderato tanto quel momento. Le loro labbra s’incontrarono in un tenero, travolgente bacio.
La giovane Yukari si sentì in paradiso quando George la prese tra le sue braccia, la condusse nella sua stanza e la adagiò sul letto. Quella notte, si sentì libera dopo aver fatto l’amore con George. Si sentì felice dopo tanto tempo.
 
****

 
Si svegliò con accanto George addormentato. Sorrise. Le era mancato. Mentre George dormiva, Yukari scrisse una lettera a Tokumori.
Quando il giovane si svegliò, Yukari aveva già deciso: lo avrebbe seguito a New York. Voleva stare con lui ed essere felice.
Caro Tokumori, scusami per ieri. La verità è che stavo sbagliando. Credevo di essere felice, ma non lo ero.
Perdonami se ti ho fatto soffrire. Spero tu possa essere felice.
A presto, Yukari.
Accartocciò la lettera, non appena la lesse. Aveva perso, ma era felice che finalmente Yukari avesse ritrovato la persona che aveva e che avrebbe per sempre amato. Questo pensò il giovane Tokumori, mentre nel frattempo Yukari era a bordo di un aereo insieme al suo George, pronta a iniziare una nuova vita.
   
 
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