Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |       
Autore: Atzlith    11/06/2009    3 recensioni
"Ti sei mai chiesto cosa c'è oltre quel paesaggio fermo..?" "E se non fosse dovuto andare lui laggiù?" "E se l'invito fosse stato per l'altro?" "...e se tu ora morissi? Staremmo tutti meglio." - Uno strano ragazzino giunge al villaggio di Sora, Riku e Kairi e porta con sé una nuova minaccia, poco dopo gli eventi di KH2, egli non ha memoria e... non ha "cuore".
Genere: Mistero, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lacrimosa_chapter01

Prologo


"Tu sei un essere disgustoso."
questa non mi sembrava un'offesa, anzi, un bellissimo complimento.
"Per questo mi piaci."
ma dai? Ti piaccio?
Mi avvicinai:
"Così tanto da morire?"
sorrise:
"...oh, ma io non ho mica detto questo."
mi guardò con uno sguardo orribile. Ero la preda.
Poi una luce immensa mi accecò:
"SCAPPA!!"
caddi...


The fall




Oggi osservavo il mare dalla mia finestra, era calmo.
Ultimamente non ero contento di andare all'Isola del Destino, mi sembrava quasi un obbligo.
Riku era felice, ci credo, per poco non andava perduta pure quella per colpa delle tenebre eppure io, sebbene c'ero stato lontano quanto lui da quel luogo, non mi interessava.
Da qualche giorno mi assilava una domanda che mi era sorta spontaneamente nella testa: mi chiedevo come mai, nonostante fossi sparito come Riku, Kairi si era ricordata di lui ma non di me.
Quando Roxas l'aveva incontrata nella sua memoria, si era scordata come mi chiamavo.
Mi aveva detto che subito dopo se n'era ricordata e quindi sapeva chi ero, anche lei si era stupita del fatto che pure gli altri si fossero dimenticati di me.
Ciononostante non si erano dimenticati di Riku. Per loro lui si era trasferito. Tutto qui.
Perchè?
"Sora!"
mi affacciai alla finestra vedendo Kairi. Parli del diavolo...:
"Kairi, cosa c'è?"
"Vieni!"
guardai poco lontano da lei e vidi Riku, sorrideva compiaciuto.
In questo tempo lui era cresciuto, e molto pià di me, ed era pure diventato molto più bello.
Mi alzai dal letto notando sul vetro della finestra il mio riflesso: certo che a me era rimasta la faccia da eterno bambino.
"Sora, prendiamo un ghiacciolo?"
disse Kairi. Eravamo tutti e tre di fronte ad una gelateria, c'era caldo oggi ed io avevo solo una maglietta. Quanto picchiava il sole...:
"Prendine tre."
rispose Riku.
Mi sedetti su una panchina vicino.
"Mi sembri giù di morale, Sora."
alzai lo sguardo:
"Dici?"
"Mah..."
si sedette:
"...non è che hai la febbre?"
mi toccò la fronte, gli tolsi la mano:
"Non sono un bambino!"
"Eheheh... dai, non ti scaldare!"
sbuffai.
"Comunque è da giorni che ti comporti in modo strano."
beh... chissà? Magari è il fatto che sono il prescelto del Keyblade e oltre ad aver salvato tutti i mondi conosciuti non so fare altro? A ben vedere non sono come te, Riku. Sono un imbranato e nella vita di tutti i giorni sono un impedito.
Mi scoppia la testa...:
"Non è niente."
ecco la solita risposta evasiva. Non che mi aiuti.
"Se hai bisogno di qualcosa, dillo."
non so se il suo modo di fare sia per farmi piacere o perchè è in debito.
E poi in debito di cosa?
E' finito nelle tenebre, io l'ho aiutato, lui si è sacrificato, l'ho cercato, mi ha aiutato di nuovo, è caduto nelle tenebre e le ha sopportate per me ed io alla fine l'ho recuperato. A fare un'analisi molto attenta ha fatto più Riku in tutto questo tempo che io.
Dovrei essere io in debito con lui.


Oggi Sora è veramente giù. Se non fosse sano come un pesce mi parrebbe uno di quei giorni in cui sta male.
Ho sentito la sua fronte e non è calda.
Ricordo che quando eravamo bambini, Sora si faceva sempre male giocando ma non stava mai a casa per mali, rare volte l'ho visto a letto con un febbrone da cavallo e quelle volte stavo male anch'io per lui.
Non mi piaceva vederlo in quello stato e nemmeno adesso.
Tornò Kairi con i ghiaccioli. Erano azzurri:
"Come mai questo colore?"
"Sembrano al sale marino..."
disse lei sorridendo e porgendone uno a Sora:
"...vero, Sora?"
Ah... magari è un ricordo del suo nessuno, quel Roxas che ha dentro di sè.
Ne addentai un pezzo:
"Mh! Che gusto è?!"
gridai e Kairi si mise a ridere:
"Mi hanno detto che è all'anice!"
sorrise agitando il suo ghiacciolo. Si voltò verso Sora e:
"Sora?!"
mi voltai immediatamente vedendo il ghiacciolo a terra e lui che barcollava seduto:
"...mi ..mi sento male..."
si inclinò:
"...mi gira la test..."
lo presi prima che cadesse dalla panchina.
"Oddio!"
"Ci penso io, Kairi!"
lo sollevai portandolo sulle spalle. Dio come scotta! Prima la fronte era fresca come l'acqua di mare! Che diavolo è successo?!
Non mi feci altre domande e lo portai verso casa sua. Kairi mi accompagnò, mi aprì la porta della sua camera appena fummo al piano di sopra. Lo appoggiai sul letto, dopo che Kairi tolse le coperte e le riportò sopra il suo corpo.
"Cosa credi che abbia?"
"...non lo so."
risposi.
Non mi piaceva quella situazione.
"Senti, resto io con lui."
"Allora anch'io!"
"Ma non dovevi incontrarti con Selphie dopo?"
"Ah già..."
chinò il capo:
"...beh... posso rimandare l'appuntamento..."
le appoggiai la mano sulla spalla:
"Vai pure. Non avrà nulla di grave, ne sono sicuro. Resto io con lui."
corrucciò la fronte e sospirò:
"Te lo affido."
"Grazie."
ed uscì dalla stanza. Prima di chiudere la porta però si voltò:
"Riku..."
"Sì?"
"...fammi sapere stasera, ok?"
"D'accordo."
la vidi scomparire mentre scendeva le scale.
Dopo un po' mi affacciai un po' alla finestra vedendola sulla strada.
Mi sedetti accanto al letto di Sora e gli spostai un ciuffo dagli occhi, quanto sudava!
Devo ammettere che se si fosse sentita male Kairi, non mi sarei mai preoccupato per lei quanto per Sora. Sebbene la conosca da tempo, la conosco meno di Sora. Io e lui siamo cresciuti insieme fin da quando eravamo in fasce e la sua presenza nella mia vita mi sembra ovvia quanto l'aria che respiro.
Quando è arrivata Kairi ho capito che dovevo dividerlo con lei e spesso lo facevo arrabbiare perchè sapevo che si era preso una cotta per lei... andava bene tutto, purchè non si dimenticasse di me. E non lo fece.
Mi è venuto a cercare, ero e sono tuttora importante per lui. Questo mi conforta.
Senza di me so che non sarebbe tornato nel nostro mondo. Quando poi mi ha ritrovato nel corpo di Ansem, ci sono rimasto nel vederlo che piangeva e ripeteva il mio nome.
...gli mancavo.
Ma cosa vado a pensare ora?
Devo prendermi cura di lui come lui si è preso cura di me finora.


Fingevo di dormire. Avevo ascoltato la conversazione tra Riku e Kairi. Era strano sentirli parlare di me. Eppure potevo comprendere come Riku fosse stato stupido.
Poteva andarsene con Kairi e lasciarmi solo, tanto non era nulla di grave.
E' da un po' che ci pensavo, forse per Kairi andrebbe bene Riku. Lui è forte, più grande di me ed è lui che ci ha protetti per tutto questo tempo.
Si è sacrificato per noi e lei l'ha riconosciuto subito quand'era sotto le sembianze di Ansem per cui... potrei mettermi da parte.
Io veramente non potrei mai proteggere Kairi e nemmeno Riku.
Non sono capace di fare nulla.


Mentre lui scendeva...
...io scendevo.
Mentre lui sognava...
...io sognavo.
Ma mentre lui si svegliava...
...io continuavo a dormire.


Mi risvegliai in un luogo luminoso. Non sapevo dov'ero.
Il pavimento pieno di luce non mostrava nulla, era solo uno spazio luminoso in mezzo al buio.
Feci alcuni passi e apparve un varco, sembrava che risucchiasse la luce e dietro di me fece capolino una figura luminosa, bianchissima:
"Vedo... che non hai ancora imparato la lezione."
mi dice.
"Quando lui è sveglio, tu devi dormire. Quando lui dorme, tu devi sognare. Non puoi reagire, non devi interferire."
non capisco.
"Lui... chi?"
"Mft... tu queste cose non devi chiederle."
mi spinse dentro il vortice.
Quella luce era così abbagliante da accecarmi.


"...aaah!"
mi svegliai dal torpore.
Ero rimasto accanto a Sora per tutto il giorno, avevo paura che la febbre peggiorasse e poi mi sono addormentato sul suo letto.
Lo vidi che si agitava tenendosi la testa:
"Sora! Che hai?!"
gli urlai ma lui non mi guardava. Continuava a tenersi la testa come se gli scoppiasse:
"La testa!!"
disse:
"Mi sembra che scoppi! Mi fa male!!"
"Sta tranquillo, ci sono qui io!"
appena lo dissi lo vidi crollare sul cuscino, respirava regolarmente e teneva gli occhi chiusi.
"Sora?"
li aprì leggermente:
"...Riku?"
"Sono io. Stai meglio?"
corrucciò la fronte:
"Mi... mi sembra quasi... mi sembrava quasi di avere qualcosa che girava nella mia testa..."
mi sedetti di nuovo sulla sedia e l'osservai:
"Stai meglio ora?"
annuì:
"Riku... non è ora che tu vada a casa?"
"Non ci vado."
risposi:
"Non voglio lasciarti solo. Starò con te."
sospirò voltandosi di lato:
"...Kairi si preoccuperà..."
lo guardai perplesso:
"Cosa c'entra Kairi?"
"...niente niente."
A volte non so se lo faccia apposta oppure è un suo pensiero. Ogni tanto mi sembra che mi dica che forse è meglio che Kairi pensi a me che a lui.
Vuoi dirmi che mi cedi Kairi, Sora?
...ma io non la voglio.
"Sora.."
lo scossi, niente.
Mi alzai per vedergli il volto, stava dormendo e stavolta era più rilassato. Gli toccai la fronte e mi tranquillizai, era fresco.
Bene. Per oggi è meglio rimanere qui con lui, domani magari torno a casa.
Mi domando però dov'è Agano... di solito è lui che si prende cura di Sora ma non è ancora tornato.
Agano è un tipo molto particolare. Anche lui viene dall'orfanotrofio come me, Sora, Selphie, Wakka e Tidus. Kairi no, lei ha dei genitori e si è trasferita nel nostro paesino.
Siccome non ci sono tanti bambini a fatto subito amicizia con noi però... non l'ho mai sentita come parte della famiglia.
Agano sì. Lui lo conosco da tempo e quando è diventato grande abbastanza se n'è andato dall'orfanotrofio e si è preso una casa tutta sua. Sora ci abita assieme perchè, diceva Agano, non voleva vederlo triste.
In fondo Sora è sempre stato il più fragile e sapere di essere orfano non lo rincuorava vedendo tutti noi e nessun genitore, soprattutto si disperava quando uno di noi veniva portato via.
Ho paura per Sora... io sono fuori di un anno dall'età... lui no.
Spero che quest'anno passi presto.


...mi ero svegliato di nuovo agitato.
Guardai subito vicino al letto. Riku non c'era.
Ne approfittai per prendere il quadernetto che tenevo nascosto sotto il letto.
Da qualche sera sognavo delle frasi, dei volti, ognuno di essi mi ricordava qualcuno, poi tentavo di dire il nome e non mi usciva dalla bocca. Anche oggi era stato uguale, oltre alla febbre:
"Yuffi... Leon... Cloud... Cid... Merlino... Topolino... Pippo... P.."
ticchettai sul quadernetto:
"...P ...Pa ..."
lo chiusi. Non mi ricordavo il nome.
Di nuovo.
Controllai la lista di ieri, fatta troppo lontano dal risveglio ma meglio di niente, ecco, lo sapevo, sono diminuiti i nomi.
Ma perchè?
"Sora..."
era Riku.
Nascosi di nuovo il quaderno e mi misi seduto sul letto. Appena Riku entrò nella stanza vidi Agano:
"Ciao, Riku-go mi ha detto che ti è venuta la febbre."
"Non chiamarmi Riku-go!"
Agano si chinò indifferente per guardarmi:
"Ok, Riku-go."
mi tastò la fronte:
"Sei fresco. Sarà stato qualche problema di sbalzi di temperatura... voi ragazzi bevete troppe cose fredde d'estate e poi vi viene male."
mi massaggiò la nuca spettinandomi:
"Ma il nostro grande Sora sta bene ora. Tu sì che sei forte! Adesso è meglio se riposi un altro po'."
"Non ho sonno..."
"Vuoi mangiare qualcosa?"
accennai e Agano tornò giù dicendo a Riku di starmi vicino.
"Pff... possibile che non mi chiami mai Riku?"
"Non lo so... Riku-go."
mi guardò storto:
"...è un nomignolo carino."
dissi:
"Certo, come Sorachi!"
"AAAAAAAAAH!! NOOOO!!!"
Agano era solito chiamare tutti noi dell'orfanotrofio con un nomignolo da bambino, storpiava i nomi e ci prendeva in giro. Diceva che lo faceva perchè per lui eravamo ancora tutti dei bambini e nulla più. Quando saremmo diventati adulti abbastanza avrebbe smesso.
Però il mio soprannome non mi piaceva. Non che avesse scelto dei soprannomi che ci piacessero, era proprio per farci capire che non eravamo grandi.
"Riku-go! Porta Sorachi qui, non ci vengo fin lassù con la minestra!!"
urlò Agano.
Aaah... perchè sono venuto a vivere con lui? Me lo chiedo ancora.


"Q... uiet... Vill... age.."
leggevo questo su un cartello di legno e a pochi metri c'era l'inizio di un villaggio vicino al mare, al tramonto.
Forse lì sapranno dirmi... chi sono.





Angolo dell'Autrice:
vi dico subito che "Lacrymosa" è stata la prima parola che mi è venuta in mente, altre erano "Doll" e "Cry" ma alla fine ho optato per questa perchè c'era una canzone che s'intitolava Lacrymosa... di chi è? ...mmmh... ah sì! Degli Evanescence... e sentendola per caso ha dato il via a tutto ma ora per scrivere questi capitoli ascolto solo gli Evanescence e Tatu... non so perchè ma mi ricordano tanto i personaggi e la trama della storia. O_O sto facendo spoiler?! Boh...
Vi dico che per descrivere le parti oscure della trama ascolto spesso "Going Under" degli Evanescence... °-° (ma la uso anche per scrivere le parti oscure di altre ficcy quindi non è una novità... MUHAHAHAHA!!)
Bene. Vi lascio e spero che mi scriviate dei commenti... almeno per sapere come al solito se è una BIIIIIP o no... >__>

See you later!




   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Atzlith